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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Tsubasa Chronicle
Titolo Fanfic: L` AVVELENAMENTO DI KUROGANE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kai-anguria galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/12/2005 01:22:07

cosa succederebbe se kurogane fosse costretto a pensare al suo comportamento in una situazione di pericolo mortale?
 
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ONE-SHOT
- Capitolo 1° -

Cosa succederebbe se Kurogane fosse costretto a pensare al suo comportamento in una situazione di pericolo mortale?
Questo è quello che succede al nostro guerriero quando crede, per sua sfortuna, di dover morire. E se analizzando il suo comportamento si accorgesse di provare un certo debole per...?
Perchè i personaggi certe volte hanno sentimenti più profondi di quanto appare nelle serie manga e anime.

In quel mondo strano faceva caldo. Faceva davvero tanto caldo. Faceva così caldo che il povero Kurogane non riusciva più a sopportare la sua armatura, che, nera come la pece, attirava il sole come il miele attira una mosca.
"Kurooooooooooopinnnn!!!!!!"
Esclamò gioiosamente Fay, saltellando accanto al guerriero. Aveva riposto il suo pesante cappotto nello zaino, e ora sembrava stare perfettamente a suo agio in quel clima torrido.
"Krowanwan... non mi dire che hai caldo!"
Certo che aveva caldo... stupido mago saltellante. Se non avesse avuto così tanto caldo, lo avrebbe schiacciato al suolo all' istante. Tuttavia gli sarebbe costata così tanta fatica - perchè il mago, e Kurogane lo sapeva meglio di chiunque altro, sembrava spesso un cretino che si perdeva in un mondo di nomignoli strani, ma sicuramente aveva qualche strano asso nella manica e avrebbe opposto fin troppa resistenza - che forse non ne sarebbe valsa la pena.
"Kurorun... forse dovremmo fermarci a rinfrescarci un pochino, che ne dici?"
"Dico che devi startene zitto una volta per tutte!!!" ringhiò Kurogane, tremendamente adirato a causa di quella vocina melliflua e cinguettante. Erano ore che andavano avanti così, e sinceramente, non ne poteva proprio più. Perchè mai era toccato a lui, andare col mago? Certo... Separare Sakura e Shaoran sembrava quasi un peccato mortale, ma anche attentare in quel modo alla sua sanità mentale non era proprio un gesto degno di lode. Almeno ci fosse stato con loro quell' insopportabile palla di pelo... i due esseri altamente fastidiosi si sarebbero tenuti impegnati a vicenda, e lui avrebbe avuto un po' di tempo per pensare ai fatti suoi.
Mentre ancora camminavano, nella direzione da cui Mokona aveva percepito una debolissima aura simile a quella di una piuma della principessa, qualcosa urtò la gamba di Kurogane.
"Stupido mago da quattro soldi quale diavoleria hai..."
Il guerriero si fermò, notando che la persona che gli era rovinata addosso non era Fay, ma un semplice bambino, sbucato da uno dei numerosi vicoli che si affacciavano sulla strada principale, deserta a causa del clima insopportabile.
"Mi scusi signore grosso e nero!!!"
Il bambino, dopo essersi malamente scusato, scappò prima che il guerriero potesse blaterare qualcosa riguardo all' educazione, e ai suoi personalissimi metodi per insegnarla.
Sbuffando, riprese a camminare, quando si accorse di qualcosa di liquamoso e bianchiccio che colava lungo i suoi pantaloni.
"Ewwwwwww cosa diavolo...?"
"Uhm" disse il mago, toccandolo con un dito e poi portandoselo alle labbra.
"Kuropin, questo è indiscutibilmente del..."
"Del?"
"Del...."
"Deeeeel?"
"Del gelato!"
"Ed è pericoloso???"
Esclamò Kurogane, osservando lo sguardo felino e ambiguo del mago. Per quel che ne sapeva, poteva anche essere stato appena contaminato col più potente e logorante veleno che mai avesse potuto anche solo immaginare, riservandosi una morte atroce, tra mille sofferenze (tra cui primeggiava, senza dubbio, quella di dover agonizzare di fronte a quel dannato mago), senza nemmeno poter tornare nel suo mondo. Ma la cosa che più lo faceva imbestialire - al di là di una probabile morte certa, dell' aver rovinato l' unico vestito che si portava dietro dall' inizio del viaggio e del sentirsi l' uomo più sfortunato del mondo - era che a lui di tutto questo non interessava proprio niente. Lui stava per morire e Fay cosa faceva? Se ne stava in piedi, a controllare i vari vicoli, a destra e a sinistra. Possibile che non gli interessasse nulla? Niente di niente? Non che si aspettasse di vederlo in lacrime piangere al suo capezzale, ma almeno preoccuparsi un pochino, stragli un attimo vicino. Certo, avere quel mago da strapazzo come ultimo conforto prima di abbandonare definitivamente il suo corpo non era un' ipotesi allettante, ma almeno ci sarebbe stato qualcuno. E almeno tutti quei "kurodiquì", "kurodilà", "kurowawan" sarebbero serviti a qualcosa. Dannazione, si meritava un po' di calore umano al momento della sua dipartita! Non che lui fosse mai stato generoso in quel senso... ma almeno alla sua morte! Però, in fondo era colpa sua. Se fosse stato un po' più gentile con Fay, forse ora... Non che lui fosse stato scortese di proposito. E' che gli veniva così naturale... specie con le persone con cui stabiliva un certo legame. Un legame... effettivamente, tra quei suoi strani e non voluti compagni di viaggio, il mago era quello a cui si sentiva più legato di tutti. Certo, era noioso e petulante, ma certe volte gli sembrava così triste e così serio, che quasi poteva rispecchiarsi nella sua immagine. Anche se in superficie erano l' uno l' opposto dell' altro, sentiva, in quel momento più che mai, che avevano un unico fulcro comune, come due lati della stessa medaglia. Quello strano mago, così indifeso in apparenza, così fugace e impercettibile, così sparito... Sparito? Saprito!!! Fay se ne era davvero andato, abbandonandolo in preda al dolore e alla sofferenza. Kurogane cominciò a sentirsi mancare. Forse il gelato stava facendo effetto, strappandogli via la vita dalle mani.
"Ne vuoi un po', Kuropin?"
Fay era ricomparso, saltellante e allegro come al solito, con in mano il suo cono. Trovare la bancarella che aveva venduto il gelato al bambino non era stato difficile - e inoltre si era accorto di quanto i vicoli, costretti all' ombra durante tutto l'arco della giornata a causa delle alte costruzioni tra cui si insinuavano, fossero molto più vivi e vivibili della strada maestra - e pensava che un po' di refrigerio avrebbe sicuramente giovato al povero guerriero. Perciò, sorridendo, porse il cono a Kurogane, alzandolo verso il suo viso.
Solo che Kurogane, in quel momento, si stava girando di scatto verso di lui, pronto ad afferrarlo per il bavero della sua veste, e possibilmente a malmenarlo e scagliarlo da qualche parte. Come si permetteva, di saltellare così e sbucare all' improvviso, quasi fosse contento di quell' assurdo gelato! Si vede che il mago, segretamente, voleva la sua morte. Chiaro, come aveva potuto non pensarci prima? Non aveva di certo potuto ucciderlo in precedenza, perchè qualcuno degli altri membri del gruppo era sempre stato nelle vicinanze, e giustificare la sua morte sarebbe quindi stato troppo difficile. Ma così... era perfetto! Kurogane si sentì inspiegabilmente ferito. E si sentì anche inspiegabilmente freddo... cosa diavolo era successo? Era così che avveniva la morte per avvelenamento da gelato? Un freddo intenso e pungente che ti investe la bocca, e il viso, per poi diffondersi dolorosamente attraverso tutti i muscoli del corpo?
"Oddio... kuroronron dovresti stare più attento quando ti muovi! Ora hai un altro gelato addosso..."
"Allora davvero mi vuoi uccidere!!!"
Kurogane era su tutte le furie. Se proprio doveva morire, avrebbe portato quel dannato insopportabile - ma allo stesso tempo stranamente intrigante - mago con sè all' inferno.
"Uccidere? Per un gelatino? Kurochan... Non è che stai un po' esagerando?"
Il mago aveva cominciato a pulire, con un fazzoletto, il viso del guerriero.
"Cos... come... che diav..."
Nell 'impeto del lamentarsi, Kurogane aveva inghiottito inavvertitamente del gelato. E mentre già pensava a un sapore amaro come la morte e ai conseguenti dolori di stomaco e intestino, con piacere si scoprì in bocca un gusto zuccherino che non aveva mai sperimentato prima d' ora. Forse la morte per gelato non era così atroce come si era dipinta.
Forse, a giudicare da come Fay si leccava il dito sporco della stessa sostanza, non era nemmeno velenoso. Forse aveva appena fatto una grossa figuraccia.
"Lascia che ti pulisca un po', Kuropin..."
La voce del mago era stranamente meno acuta e cinguettante del solito. Era quasi roca. Quasi... sensuale. Passò il dito nuovamente sul volto del guerriero, e nuovamente lo portò alle labbra, leccandolo poi con lentezza. Sembrava voler sottolineare apposta quel gesto. Lo ripetè ancora una volta, finchè il grosso del gelato non fu pulito.
"Ma guarda" disse nuovamente, "sei ancora sporco."
Alzandosi sulle punte si avvicinò incredibilmente al viso di Kurogane, e cominciò con immenso stupore del guerriero, a leccargli il volto, passando pericolosamente vicino alle sue labbra.
Forse, pensò Kurogane, stava davvero morendo. Perchè dentro si sentiva proprio così, come se lo stessero uccidendo. Reagendo incosapevolmente, strinse a sè il corpo del mago, e cominciò a baciarlo.
Forse era solo merito del sapore zuccherino, o forse no, ma di certo, la morte per gelato era davvero dolce.


Mi raccomando, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate, specie se siete fan della serie. La pubblicheranno anche qui, sapete? Non è bellissimo?

Baci!
Kai-Anguria
 
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