CAPTHER ONE - Capitolo 1° -
Quella sera la ricordava bene.
Sarebbe stata la sera in cui la sua vita sarebbe mutata per sempre.
Piangeva…come non riusciva a fare da ormai troppo tempo..
Anche l’ultimo suo appiglio a quella squallida vita le era stato portato via..
Ingiustamente…
Ormai tutti erano andati via.. anche sua zia,Sam,a cui era stata affidata si era allontanata
Per lasciarla sola.. sola nel suo dolore,come era sempre stata.. non che si fosse preoccupata di
Raccontarlo a qualcuno,certo… ma non gli interessava avere la comprensione di quelle
Svitate delle sue “amiche”.. amiche.. parola grossa per lei.. visto che ci parlava solo per non rimanere in silenzio,e di impedire alla sua bocca di diventare secca..le dava tremendamente fastidio quella sensazione. Sopratutto perché gli ricordava i morti.. solo i morti hanno la bocca secca.. si ripeteva sempre.
Era ancora china sulla lapide di suo padre,quando si accorse che aveva smesso di piovere,e che un timido sole autunnale si affacciava tra le nubi grigie che andavano man mano scomparendo.
Ange non aveva ancora compiuto sette anni,quando sua sorella morì per colpa di un tumore che le aveva lacerato il cervello.. ma infondo le rimanevano ancora suo padre.. poteva superare tutto con lui. Ma anche lui,proprio due giorni prima,le era stato portato via con la forza,per un incidente sul lavoro. Era sempre al lavoro,per farle vivere una vita abbastanza agiata.
Sua madre l’aveva persa quando aveva solo due anni,non la ricordava per niente.
Si alzò dalla lapide,dove era stata riversa fino a quel momento, si asciugò gli occhi con il suo maglione,troppo sporco e troppo fuori moda per essere indossato da una ragazza di 15 anni.
Si diresse verso la macchina di sua zia,la quale appena la vide,le corse subito incontro,porgendogli il suo cappotto,e facendola salire in macchina.
Arrivati a casa di sua zia,si fece accompagnare nella sua stanza,e appena si accoccolò sul letto,si addormentò all’istante,facendo incubi in cui veniva abbandonata per la strada,con la sola compagnia dei barboni.
Si risvegliò di notte,quando tutta la casa era immersa nel più assoluto silenzio,visto che sua zia Sam era andata a lavoro molto presto.Non voleva alzarsi,e né tanto meno aprire i suoi splendidi occhi grigio tempesta,perché quando l’avrebbe fatto,sapeva che non si sarebbe risvegliata nel suo letto,nella sua piccola casa di periferia,e sapeva che suo padre non l’avrebbe risvegliata con il suo solito”Buongiorno pulcino”;appena alzata sapeva che la consapevolezza di quello che era successo,le sarebbe caduta sulle spalle come un macigno,che non avrebbe potuto rimuovere per il resto della sua vita.
L’avrebbe fatto,se un piccolo e incerto rumore di acqua che gocciola,non l’avrebbe disturbata nel suo dormi-veglia.Ange era una ragazza estremamente curiosa,e questa sua caratteristica,insieme un pregio e un difetto,l’aveva a volte cacciata in mille guai,in cui suo padre l’aveva aiutata ad uscirne.Si alzò mal volentieri,e si diresse nel bagno,adiacente alla sua stanza,da dove sospettava arrivasse il fastidioso rumore,con l’intento di chiudere il rubinetto.
Aprì la porta con una lentezza e una delicatezza,che solo le persone assonnate possiedono.
Ma quello che vide all’interno del bagno,era tutto il contrario di quello che aveva sospettato di vedere…. .
Salve ragazzi!Questa è la prima vera storia che scrivo su questo sito!I commenti sono ben accetti,le critiche anche!Spero di sentirvi presto!un bacio
Silver
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