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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: LUCI E OMBRE ( E UN PO` DI BASKET KE NN FA MAI MALE)
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kadma galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/10/2002 15:30:41 (ultimo inserimento: 21/02/03)

nn vorrei iniziare con la solita solfa della ragazza che arriva a kawanaga, ma inizia così ke ci posso fare ma se l`inizo è comune il proprio nn lo è
 
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L`ARRIVO A TOKYO
- Capitolo 1° -

L'arrivo a Tokyo


Una sera di fine settembre nella prefettura di kawanaga una strana ragazza scendeva zoppicando da un BMW il padre le disse "Vedrai ke qui star ai meglio, dimenticherai tutto" la ragazza non rispose e si diresse verso la porta d'ingresso. Mentre si avviava passo davanti a lei un ragazzo in bicicletta ke finì addosso alla macchina per evitarla. Pensò ke la gente di Tokyo era davvero strana come si poteva andare in bici dormendo, ( intanto il ragazzo dopo aver compiuto una doppio salto mortale era caduto di testa sul cofano della macchina, senza farsi troppo male aveva solo un graffio sulla fronte) lei lo guardò per un istante vide ,il sangue colargli sull'occhio, poi si volto ed entrò in casa.
Il ragazzo dai capelli corvini pensò ke quello fosse lo sguardo più triste e gelido che avesse mai visto, dopo il suo, così forse per la botta o per il sonno si addormentò. Il padre della ragazza un omone grande e grosso dagli occhi azzurri e i capelli biondi, che aveva appena finito d ingiuriare contro il mal capitato, lo prese a schiaffoni notevolmente più preoccupato per la macchina che per la figlia ( tanto lei se la sapeva cavar da sola ) poi lo rimise in sella e lo spinse verso sulla strada, Rukawa (N.d.R. l'avevate capito eh?? ) schivò per un pelo un camion.
Camionista: "Ma che C***O fai! "
Rukawa: .....zzz......zzz...

UN MESE DOPO
Quella mattina dopo un mese di preparativi e di fisioterapia Mariko Jean Drake,una ragazza alta + o - 1.70 con applicate a capelli a i capelli neri lunghe ciocche di un blu elettrico, un fisico da sportiva , il sorriso bello ma un po' timido( le rare volte che sorrideva), vestita di nero con un grosso cinturone, una collanina col teschio, con tre orecchini da un lato e due dall'altro e un percing sotto il labbro inferiore a vederla si poteva pensare che fosse japponese, ma aveva degli occhi di uno splendido verde acqua che variavano a seconda del tempo, questo escludeva che fosse asiatica ( non aveva voluto indossare la divisa, per far arrabbiare suo padre) camminando lei sognava di essere ancora a New York di arrivare a scuola sulla sua moto rombante( ke le era stata sequestrata prima dalla polizia e poi dal padre)di fare un entrata d'effetto. Si dovette accontentare di entrare come tutti dall'entrata principale ma fece un gran effetto cmq, quando gli studenti dello shoukoku la videro rimasero sbigottiti da dove veniva una tipa del genere? era quello che pensava la maggior parte dei presenti. Ma cosa pensavano i nostri basketman
Hana: Non era ancora arrivato
Ryo: Ma questa chi è??? Oh ma quella è Ayako
Mitsui: Chi è questa tipa non mi pare di averla mai vista? anche perché l'avrei notata, chissà cosa le è successo? A una faccia stravolta.
Akagi e kogure : erano già in classe
Mentre Ayako tentava di allontanarsi da Ryota, Haruko non faceva neanche caso alla ragazza perché dietro di lei c'era Rukawa sulla sua bicicletta.
Jean sentì un campanello si giro e lo vide si accorse che la maggior parte delle ragazze avevano smesso di parlare di lei e guardavano kaede con occhi sgranati. Lei lo guardo per un attimo le era famigliare ma non capiva come mai fossero tutte così attratte da lui era solo un ragazzo carino ma niente di speciale. Così gli diede le spalle per la seconda volta e si avviò all'interno della scuola, lui fece in tempo a vederla e riconobbe i suoi occhi ma non diede peso alla cosa.
Dopo essere passata in presidenza il preside l' accompagno nella sua nuova classe, era nella sezione F, fuori dalla classe c'era un ragazzo dai capelli rossi quando la ragazza lo vide le venne da ridere e trattenne a stento la risata lui la guardo perplesso e arrabbiato ma lei stranamente gli sorrise timidamente( lui era il primo dopo tanto tempo capace di farla ridere solo guardandola le ricordava tanto Ginji) lui non fece neanche caso a cosa indossava ma notò solo quel tenero sorriso e la prese subito i simpatia. Entrata in classe il prof le diede il benvenuto e le chiese di presentarsi, intanto Hana origliava dalla porta, lei disse che preferiva presentarsi davanti a tutta la classe così il prof anche se un po' restio dovette far rientrare Hana che ricambiò il sorriso di Jean, si stava presentando
quando qualche oca cominciò a sparlare ma Jean non ci fece caso Hana invece le guardò malissimo. Disse che preferiva essere chiamata Jean e che odiava quello stupido nome (mariko)che le era stato dato, per farla arrabbiare qualche ragazza cominciò a chiamarla così e quando il prof la rimprovero per ciò che aveva detto sbottò con tutta la rabbia che aveva accumulato in quei giorni, che era davvero molta, e urlò al prof "IO FACCIO E DICO QUEL C***O CHE MI PARE"
il prof già adirato perché non indossava l'uniforme e per le sue assurde richieste non perse l'occasione per buttarla fuori gridandole " COSì IMPARERAI L'EDUCAZIONE A ME NON IMPORTA DEI TUOI PROBLEMI RAGAZZINA VIZIATA"; lei tranquillamente si diresse fuori. Hana si alzò e tirò un sonoro ceffone al prof che lo spedì verso la porta uscito. La ragazza, che avendo lasciato la porta aperta aveva assistito a tutta la scena, lo guardò incredula e lui le disse " ORA SIAMO SULLA STESSA BARCA" lei gli chiese " PERCHE LO HAI FATTO ???"
Hana "TE LO DOVEVO NO! PERO ORA SIAMO AMICI TI VA?" quello era stato uno dei modi più strani che avessero usato per fare amicizia forse era proprio per questo che quella strana ragazza lo guardo sorridendo e poi gli disse" SI, SONO SICURA CHE INSIEME CI DIVERTIREMO ROSSO" poi gli fece l'occhiolino lui arrossì lievemente. Questo sarà l'inizio di una grande amicizia o almeno così pensava Mito che dal fondo del corridoio aveva osservato tutto, poi gli passo davanti e disse " CIAO JEAN IO SONO MITO, MEGLIO CHE TU NON FREQUENTI TIPI DEL GENERE TI FARAI UNA BRUTTA FAMA" poi rise lei lo guardo e gli disse " PIACERE, MA NON PREOCCUPARTI PER LA FAMA C'E LO GIA'" poi mito salutò e rientrò in classe.


Un saluto dalla autrice, questa è la mia prima Fic e si vede, ci saranno scene tristi, scene comiche(per quanto io possa essere comica), scene romantiche insomma un po' di tutto. Una ff dove sperimento la mia vena letteraria quindi vi prego di essere clementi un mega ringraziamento a tutti ciao

P.S.
Non giudicate subito la mia protagonista a tanti lati nascosti

Salut,Hello,Ciao da Kadma

 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 2
sakuthebest4e - Voto:
13/04/09 23:16
Ehi!!!!!!!!!!!!! Bellissimaaaaaaaa!!!!!!! Io adoro slam dunk!!!!!!!! Grandeeeeeeeeeeeee!!!!!!! Continua così!!!!!!
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