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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Cavalieri dello Zodiaco, I (Saint Seiya)
Titolo Fanfic: MASCHERA D`ARGENTO
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: saiyo83 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/11/2005 11:04:39

storia di un`altra silver saint (e non sarà neanche l`ultima) con i suoi problemi cuotidiani oltre che l`amore. è romantico, ma anche un pò triste
 
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UNICO
- Capitolo 1° -

LA MASCHERA D’ARGENTO
By Vale83

Sono Temion è sono una cittadina ateniese è in questo momento della mia vita ho 6 anni capelli fino alle spalle di un viola chiaro è occhi verde smeraldo è sono stata scelta per diventare una Saint, se ci riesco mi dicono sempre i miei genitori adottivi perche i miei veri genitori sono morti in un incendio quando avevo 1 anno e così venni affidata a delle persone che erano così diventati i miei nuovi genitori ed io gli voglio ancora bene. All’inizio i miei genitori non andava l’idea che io diventassi una Saint portare una maschera e fare tutti i giorni dei durissimi allenamenti. A me piace lottare e gia dai 4 anni che facevo a botte con gli altri bambini.

Così ora mi ritrovo in un dormitorio diviso in due parti una per i ragazzi è una per le ragazze poi ci spiegarono che per i primi 4 anni avremmo fatto gli allenamenti di base e poi quando avremmo superato l’allenamento di base saremmo passati agli allenamenti veri e propri è questo significava che noi ragazze avremmo portato una maschera per coprire i nostri volti e che per nessun motivo una persona di sesso maschile anche i familiari devrebbero vedere il volto altrimenti avrebbe dovuto ucciderlo solamente se si ci dovesse trovare in un luogo completamente femminile si sarebbe potuta toglierla, ma non era vietato parlare o stare in compagnia con gli altri bambini per fortuna.

Gli allena sono gia iniziati e devo dire che sono abbastanza faticosi, ma il corpo presto si abbituerà a questi allenamenti e la fatica si sentirà di meno. Ho fatto amicizia con due bambine di due anni più piccole di me e devo dire che sono molto simpatiche apparte però che loro due in sieme non ci riescono a stare per i caratteri diversi una si chiama Marin e l’altra si chiama Shaina, tutte è tre puntiamo a diventare delle grandi Saint ed è questo che ci da la forza per andare avanti e non mollare mai, per gli allenamenti di base ci alleniamo insieme ai bambini così ho allargato le mie amicizie

Un giorno vidi dei bambini che stavano maltrattando un altro loro compagno ed io andai ad aiutarlo insieme a Marin

- Ioria che cosa è successo perché ti stavano maltrattando – dissi io
- non è nulla piuttosto era meglio che non mi aiutavate -
- grazie tante –
- a proposito hai finito gli allenamenti - disse Marin
- si li ho appena finiti perché? -
- perché io, Marin, Milo e Camus avevamo intenzione di andare vicino alle sponde del laghetto vicino al boschetto -
- ok andiamo -

ci siamo divertiti al boschetto e oltre a Milo e Camus erano venuti altri ragazzi che erano appena arrivati al Santuario per diventare dei Saint. Poi verso pomeriggio tardi vennero a prenderci Micene e Saga due Gold Saint che allenavano i ragazzi, ma anche noi bambine parlavamo con loro due sopratuttto se dovevamo chiedere dei consigli sugli allenamenti.

Gli anni passarono ed io, Marin e Shaina passammo gli allenamenti di base quindi ci dettero le maschere da portare e devo dire che non sono male ci sono anche con quelle macchie anche se a me non piacciono, infatti ne presi una d’argento senza disegni o macchie. Devo dire che gli allenamenti veri e propri mi sembravano più duri del previsto forse sarà perché io, Marin e Shaina facevamo degli allenamenti volontariamente più pesanti di quelli che le nostre compagne facevano, so soltanto che in meno di 2 anni noi tre eravamo alcune delle ragazze più forti del Santuario ma noi volevamo essere le migliori e in quel periodo oltre a ricevere i Sacri Gold Cloth da parte di alcuni ragazzi come a Ioria, Milo, Camus ed altri, ci fu anche una tragedia Micene fu trovato morto, Saga e Kanon invece furono dichiarati scomparsi. Ioria era sconvolto, ma non per questo si diede per vinto e decise di vivere anche per il fratello, ma tutti lo trattavano da traditore ed a me e Marin la cosa dava un po’ fastidio visto che era il nostro migliore amico, ma forse per Marin qualcosa di più boh io non mi intrometto su queste cose. Così noi tre diventammo inseparabili amici.

Oggi un servitore del gran Sacerdote arrivò con un bambino che Marin dovette allenare per diventare anche lui un Saint come noi, in quel periodo io è Marin avevamo preso una casa insieme e avevamo detto a Shina se voleva venire ad abitare con noi ma lei rifiutò visto che anche a lei avevano affidato un ragazzino per diventare un Saint.

- come ti chiami – dissi io
- Seiya -
- io sono Temion e lei è Marin la tua allenatrice -
- la mia allenatrice -
- certo ti insegnerò a diventare un grande Saint – disse Marin

certo che Marin lo allena bene a Seiya dopo un mese è gia in grado di spaccare le rocce grosse quanto una mano senza difficoltà penso che sarà un Saint forte, naturalmente io e Marin non trascuriamo i nostri allenamente e ben presto arrivò anche il nostro momento di fare i tornei per aggiudicarsi le armature infatti io, Marin e Shaina siamo state scelte per i combattimenti per i Silver Cloth e devo dire che a me sta bene così. Nell’arena c’erano tante persone compresi i Gold Saint e naturalmente il Gran Sacerdote.

Le lotte sono state dure e faticose ma gli allenamenti speciali hanno dato i suoi frutti e così soddisfatte ricevemmo tutte e tre dei Silver Cloth e devo dire che ancora non ci credo essendo io una ragazzina di 12 anni. Io ricevetti il Silver Cloth del Delfino, Marin quello dell’Acquila e Shaina quello dell’Ofiuco così tutte e tre soddisfatte ce ne andammo ogniuno per la propria casa, ma davanti alla porta trovammo Ioria che ci aspettava

- congratulazioni ragazze avete visto alla fine vi siete distinte come Silver Saint -
- ti ringrazio non potevamo sperare di meglio giusto Marin -
- giustissimo. A proposito tu che ci fai qui -
- ero venuto a concratularmi di persona con voi -
- solamente questo -
- dai Temion smettila e poi io non sono solo altre persone sono venute qui a farvi le concratulazioni io li ho solo accompagniati -

e da dietro la casa sbucarono tutti i Gold Saint che ci fecero le concratulazioni dei combattimenti e che eravamo state bravissime, certo che io non me l’ho sarei aspettata soprattutto da Shura uno dei Saint con il carattere freddo anche se con me non lo era, anzi addirittura in quel periodo stranamente si univa a noi negli allenamenti di gruppo ogni tanto ci scontravamo con loro, ma naturalmente combattevano al di sotto della loro vera potenza, anche se a me e Marin non ci piaceva combattere con chi non si impegnava bene. Io combattei spesso contro Shura, Mur, Shaka e Milo, ma anche con gli altri e dopo gli allenamenti andavamo a prenderci un gelato e al bar avevano messo dei nuovi videogiochi ed una macchinetta per fare delle foto istantanee non che ci interessassero i videogiochi ma la macchinetta delle foto istantanee che attirò la nostra curiosità, così decidemmo di farle e c’è le dividemmo come ricordo poi Shura voleva farne una io e lui da soli. Così io accontentai altrimenti non mi avrebbe lasciato in pace, ma in compenso ci divertimmo tutti insieme.

Una settimana dopo venni convocata al grande Tempio per parlare con il gran Sacerdote che mi ricevette subbito, ma con me c’era anche Death Mask. Io ero curiosa di sapere che cosa aveva da dirmci

- ho saputo dalla tua famiglia che presto vi trasferirete in Italia e visto che devo mandarci anche a Death Mask partirete insieme -
- si è vero i miei gentori si sono gia trasferiti in Italia e vogliono che li raggiungi, ma ho rifiutato fino adesso per il fatto che sono una Silver Saint e che averi servito lei ed Atena restando qui -
- capisco le tue nobili intenzioni ma in questo momento vorrei che raggiungessi i tuoi genitori e poi Death Mask verrà con te così vi potete allenare insieme. Naturalmente la maschera dovrai sempre portarla anche se sarai lontano dalla Grecia -
- certo io non ho mai trasgredito questa regola è mai lo farò –
- molto bene mi fido di te è so che non mi deluderai. Death Mask naturalmente vi allenerete per 6 anni prima di ritornare al Santuario è il posto è stato predestinato per voi due è si trova vicino alla vostra abitazione, solamente chi lavora li sanno della vostra identità di Saint è nessun altro dovra sapere di voi a qualsiasi costo -
- come lei desidera – dimmo insieme

io non avevo nulla in contrario contro Death Mask anzi ci parliamo ogni tanto, però aveva qualcosa di strano in lui, va bene almeno in questi anni potremmo conoscerci meglio anche perché lo avrei ospitato nella mia casa per quei 6 anni

il giorno della partenza era arrivato per tutti perché anche i Gold Saint dovettero partire per allenarsi individualmente. Arrivati all’aeroporto ci dovemmo dividere io, Shura e Death Mask presimo l’aereo per l’Italia dove avremmo fatto scalo tutti e tre poi li ci saremmo separati, agli altri fortunatamente trovarono un’aereo diretto per le loro destinazioni. Ci salutammo tutti e poi ce ne andammo ogni uno per il proprio aereo. Naturalmente io ero vicino al finestrino che guardavo la terra di Grecia con nostalgia e Shura accanto a me che mi consolava è poi rispetto agli altri eravamo più vicini e qualche volta potevamo incontrarci nelle vacanze.

Arrivati all’aereoporto di Roma dovettimo separarci anche da Shura che prese il volo per i Pirenei in Spagna e noi quello per la Sicilia destinazione Agrigento è prima di separarci ci abbracciammo e Death Mask gli strinse la mano. Naturalmente nascosimo i nostri Cloth in uno zaino grande così sembrava uno zaino anche quello, sembravamo persone che andavano al campeggio, meglio così avremmo dato meno nell’occhio.

Quando io e Death Mask uscimmo dall’aereoporto ci vennero a prendere i miei genitori che ci condussero nella nostra nuova casa ed io avevo la stanza difronte a quella del mio compagno poi i miei genitori ci prepararono il pranzo che mangiammo senza discutere poi Death Mask volle andare a trovare i suoi parenti che stavano li vicino così lo accompagnai parlocchiando delle minime cose

- senti visto che tu sei nato qui mi insegneresti la lingua italiana -
- va bene Silver Saint -
- dai non chiamarmi così -
- a proposito vuoi tenerla veramente quella maschera -
- certo hai sentito il gran Sacerdote, gli ordini sono ordini -
- lo dicevo per te qui in Italia nessuno mette delle maschere se non per il carnevale -
- sopravviverò, ma non è una scusa per vedermi la faccia e poi secondo te non mi piacerebbe togliermela e prendere un po’ di aria voi ragazzi siete fortunati -
- allora andiamo – disse cambiando discorso

arrivammo davanti a un quartiere pieno di palazzi alti comunque non come quelli ad Atene che sono molto più alti e saliamo dalle scale di un palazzo e Death Mask suona il campanello al 4 piano a sinista, dopo un po’ una signora sui 60 anni apre la porta

- si che cosa desiderate signori -
- mamma non mi riconosci più -
- ahhh Antonino si proprio tu -
- si mamma sono io -
- fighio mio si turnato (<- non ho sbagliato a scrivere, se non lo avete capito vuol dire figlio mio sei tornato ) finalmente -
- mamma non parlare in dialetto che ormai non lo capisco più -
- entrate entrate -
- certo che la casa non è cambiata per niente -
- Antoniiinooo eccote c’à ( <- eccoti qua ) finalmente – disse un uomo sui 60 anni
- Death Mask, ma è Antonino il tuo nome originale -
- shiiiiiii non farne parola con nessuno. Secondo te per il mio titolo di Gold Saint del Cancro e con il mio aspetto Antonino andava bene? Quindi mi sono trovato un nuovo nome adatto che rispecchiasse anche il mio piccolo hobby di collezionare maschere mortuarie, ora sai il mio segreto quindi non dirlo a nessuno -
- non ti preocupare dalla mia bocca non uscirà niente -

è dopo avermi fatto un sorriso mi fece conoscere la sua famiglia naturalmente io non sapevo la lingua italiana e Antonino o per meglio dire Death Mask mi traduceva tutto in greco, naturalmente i famigliari si incuriosirono nel vedere il loro figlio in compagnia di una dodicenne e per di più nascosta da una maschera, allora dissi di dirgli ai suoi genitori

- ha avuto un incidente in Grecia la casa dove abitava prima aveva preso fuoco che gli ha rovinato il volto quindo ora porta una maschera -
- oh povera picciridda ( <- vuol dire bambina ) -
- *@#§%&£$*ç@°#@ -
- che cosa ha detto in che lingua parla -
- allora mi ha detto che ormai ci è abituata e poi questa lingua e greca -
- allora per quanto ti fermerai qui in Italia questa volta -
- per 6 anni circa -
- bene a così ti possiamo vedere quando vogliamo -
- @#*§£$&%°#@§ -
- hai ragione. Ora dobbiamo andare dobbiamo cercare una scuola -
- bene allora buona giornata e torna a trovarci di nuovo -

uscimmo di corsa dal palazzo pensando che la madre di Death Mask sarebbe uscita fuori chiedendoci altre cose, così iniziammo a cercarci delle scuole per noi visto che io a quanto ho capito dovrò frequentare le medie e Death Mask le superiori. Finalmente abbiamo trovato una scuola media che fa anche da scuola superiore così entrammo dal preside e lui prima parlò per entrare nelle scuole superiori poi parlò per me dicendo che sono greca e dell’incidente ed a quanto pare anche per me non ci saranno problemi ed avremmo iniziato l’in domani è che oggi potevamo fare il giro della scuola per ambientarci ed in quel momento pensai a che cosa stesse facendo Shura

- sai la storia dell’incendio è un’ottima scusa per portare la maschera -
- già io sono molto intelligente di molte altre persone -
- e chi sarebbero le altre persone -
- i ragazzi naturalmente. Chissa che cosa stanno facendo gli altri Saint -
- iniziano a mancarti e scommetto soprattutto Shura vero -
- n non è vero – dissi rossa in viso che per fortuna grazie alla maschera non mi vide

abbiamo visto la parte delle medie ed ora stavamo andando nell’edificio per le classi superiori, vidi molti ragazzi che ci guardavano passare poi senza accorgemene andai contro una ragazza che iniziava a sbraitare cose a me incomprensibili e mi prese per la maglietta alzandomi a mezz’aria naturalmente Death Mask restava solamente a guardare tanto non avevo bisogno di aiuto io solamente lo guardai poi misi le mie mani sopra quelle della ragazza e stringendole piano cercando di controllare la mia forza di Saint, difatti la ragazza inizio ad emettere gemiti di dolore finchè non mi rimise atterra e raggiunsi Death Mask che finimmo il giro della scuola.

A casa decidemmo di andare ad allenarci per tutto il pomeriggio fino alla sera che cenammo ed andammo a letto.

È mattina ed il sole e alto un raggio si intrufola tra le tende della mia finestra così mi sveglio per il mio primo giorno di scuola, vado farmi una doccia poi in camera mia mi metto un paio di jeans alla pescatore blu eletrico, una maglietta a maniche corte verde chiaro e delle scarpe da ginnastica nere e bianche. Quando arrivo alla sala da pranzo vedo Death Mask con una camicia bianca e dei jeans neri e scarpe da ginnastica nere

- sei in ritardo Silver Saint – disse Death Mask
- mi scusi per averla fatta attendere Gold Saint – dissi io

è scoppiammo a ridere tutti è due poi mia madre mi chiese che tipo di Saint sono ed io gli risposi che ero un Silver Saint della costellazione del Delfino, mentre Death Mask era un Gold Saint della costellazione del Cancro e gli spiegai che esistevano 3 categorie di Saint i Gold, i Silver e i Bronze. Mia madre rimase incantata dalla mia spiegazione, ma dovetti interromperla perché se no facevo tardi a scuola

arrivammo a scuola appena in tempo e per fortuna Death Mask mi aveva insegnato un po’ di italiano la sera prima così qualche cosa potevo dire ma io essendo una ragazzina molto intelligente non mi feci scoraggiare da queste cose ed infatti appena l’insegnante mi presentò alla classe io avevo le ginocchie che mi tremavano che figura, per fortuna mi chiesero qualcosa che in italiano mi riusciva bene

- sono Temion di origine greca sono nata ad Atene e capisco poco della lingua Italiano -
- bene Temion vai a sederti laggiù e se non capisci qualcosa me lo dici -
“ gia quello che dici non ho capito un gran che “ pensai io

mi diressi al mio posto e per tutta la mattina non feci che guardare gli insegnanti scrivere lettere incomprensibili alla lavagna poi venne l’ora del pranzo e andai a cercare Death Mask che trovai presto nel cortile della scuola

- come ti è andata la prima gionata – mi disse lui
- devo risponderti per forza -
- certo -
- uno schifo ed a te -
- idem -
- uffa voglio ritornarmene in Grecia -
- tra 6 anni -
- uffa -
- che stai facendo con quel foglio -
- voglio scrivere al Santuario se si potesse ricevere gli indirizzi degli altri Saint per tenerci in contatto -
- speriamo che ti rispondano -

passo una settimana da quando era iniziata la scuola e devo dire che adesso l’italiano lo riesco a parlare abbastanza bene e poi il Santuario mi ha inviato gli indirizzi degli altri e la prima per sona che scrissi fu a Shura, Mur e Ioria mentre Death Mask scrisse a Aphrodite e Shura. Anche se per ora non ho ricevuto loro notizie, ma una mattina vidi una lettera per me dalla Spagna, io ero felice come una pascqua

- hei mica è il giorno del tuo compleanno -
- lo so Death Mask, ma Shura mi ha risposto -
- davvero leggila allora -
- no no prima la leggerò io e poi ti dirò quindi te lo dico oggi a pranzo -

entrai nella mia classe e come al solito nessuno mi salutò. Mi sedetti nel mio banco e iniziai a leggere la mia lettera e mi misi a ridere attirando l’attenzione della mia classe che mi chiesero cosa c’era scritto io gli risposi niente che vi interessi e ritornai a leggere la lettera ed a ridere poi entrò l’insegnante che voleva parlarmi è andammo nella stanza accanto che era vuoto

- senti volevo parlarti di due cose. la prima era che devi iscriverti ad un club pomeridiano che tutti i ragazzi di questa scuola fanno tranne il tuo amico e tu -
- che genere di club -
- ce ne sono tanti per esempio c’è quello di arte, di calcio, di tennis, di basket, di canto, di giornalismo, di recita vedi ce ne son tante -
- non ce ne una di lotta, karatè o arti marziali -
- no mi dispiace qui non ce ne sono per non insegnare violenza -
- allora mi spiace ma non mi iscriverò da nessuna parte vede la lotta e la cosa che so fare meglio sia io che Death Mask -
- chi è Death Mask? -
- ah già volevo dire Antonino e poi noi due abbiamo abbiamo di meglio da fare è non possiamo perdere tempo in un clab pomeridiano -
- come vuoi poi c’è la questione della tua maschera -
- cosa che non và la mia maschera? -
- vedi per quanto il tuo volto sia deforme non ti da il diritto di portarla -
- beh il preside ha detto che posso portarla -
- beh visto che sono la tua insegnante potresti anche toglierla e farmi vedere la tua faccia non credi -
- se volessi potrei visto che è una persona di sesso femminile, ma vede… io non voglio è quindi di conseguenza le dico di no -
- se non te la togli con le buone te lo farò fare con le cattive -
- lei non mi spaventa -
- dovresti visto che sono una lottatrice di cintura nera di karatè -
- ed io le ripeto che non mi spaventa -

detto questo l’insegnante si diresse furiosa verso di me che io schivai tutti i suoi colpi senza farmi neanche un graffio poi distanziatami da lei scappai fuori per non ferirla o peggio ucciderla è ritornai nella classe appena in tempo perché la nuova l’insegnante di storia arrivasse era di aspetto giovane ed aveva un’aria affidabbile, ma con uno sguardo serio

- buon giorno a tutti mi chiamo Olea Xeroe e sono di origine greca e per 3 mesi sarò io la vostra insegnante di storia visto che la Signora Daniela è in maternità. Qualcuno ha domande da farmi per conoscermi -
- da che città della Grecia viene lei? – chiesi io
- da Atene, sai è una bellissima città. Bene se nessuno ha altre domande da farmi inizierei la lezione di oggi parlando dei templi greci che sono stupendi -

l’insegnante Olea spiegò per quasi 2 ore i templi greci ed io a dire la verità mi stavo per addormentare finchè un compagno

- professoressa Temion dorme -
- Temion ti pare il modo di dormire nella mia lezione sui templi greci -
- ma sono noiosi –
- come fai a dire una cosa del genere se neanche li hai visti -
- non capisco lei che viene da Atene a non annoiarsi che ne vede uno ad ogni angolo –
- effettivamente ne vedevo uno ad ogni angolo, ma tu come fai a saperlo? –
- perché sono anche io ateniese – gli risposi in lingua grega
- non è che per caso sei una Saint – rispose in italiano Olea guardandomi in faccia

fortunatamente fui salvata dalla campanella della merenda e di corsa andai dove io e Death Mask siamo soliti ad incontrarci e gli parlai della nuova insegnante

- che strano anche noi abbiamo un’insegnante di storia che si chiama così è che dopo la campanella abbiamo per ben 3 ore -
- non è questo, il fatto è che mi ha chiesto se ero una Saint -
- beh la cosa non è anormale visto che viene da Atene saprà la storia di noi Saint è tu che cosa gli hai risposto –
- niente per fortuna, mi ha salvato la campanella –
- allora teniamo gli occhi aperti -
- spero che si beva la storia dell’incendio -

CLASSE DI DEATH MASK

- buon giorno a tutti mi chiamo Olea Xeroe e sono di origine greca e per un pò sarò io la vostra insegnante di storia visto che il Signor Mantovani è malato -
- carina l’insegnante vero Antonino – disse il suo vicino di banco
- certo è molto carina, ma ha qualcosa che non và -
- hei voi due l’aggiù potrei sapere anche io di che cosa stavate parlando -
- niente professoressa -
- allora fate silenzio, allora oggi trattiamo i templi gregi -
- che palle -
- hai detto qualcosa Antonino -
- si ho detto che palle -
- e gia la seconda volta oggi che un mio alunno non piace la lezione sui templi greci -
- forse perché anche io come quell’altra alunna veniamo dalla Grecia e dei templi greci ne abbiamo fin sopra i capelli -
- bene allora dopo le lezioni vorrei parlare con te e con la tua amica –

dopo le lezioni Death Mask mi venne a chiamare per andare a parlare con l’insegnante Olea, bussammo alla sua porta poi entrammo

- aveva detto che voleva vederci – dissi io
- si ragazzi e strano che non mi abbiate riconosciuto -
- sinceramente non la seguiamo – disse Death Mask
- non dite che non vi ricordate più di Oleandra -
- lei è maestra Oleandra – dissimo insieme
- si ed ero venuta qui per ordine del gran Sacerdote per tenervi sott’occhio per 3 mesi per poi andare dagli altri Saint -
- allora perché in classe mi ha detto davanti a tutti se io ero una Saint? -
- per metterti alla prova e vedere se mantenevi il segreto sulla tua vera identità e te la sei cavata benissimo dicendomi dell’incendio -
- e di me che mi dice – disse Death Mask
- tu mi avevi inquadrata subbito dicendo che c’era qualcosa che non andava in me -

parlammo un altro po e poi io e Death Mask ce ne andammo a casa con un sospiro di sollievo a pensare di avere qualcuno dalla nostra parte così ci sentimmo meno soli e più sicuri di noi

- dimmi che cosa ha scritto Shura nella lettra – mi disse Death Mask
- oh si e vero allora te la leggo “ Ciao Temion e Death Mask, io sto bene e voi? In questo momento mi sto allenando tra i monti dei Pirenei e devo dire che in questo periodo sono stupendi. Mi manca la vostra compagnia visto che qui sono solo spero che almeno voi vi stiate divertendo è passare 6 anni in solitudine non mi va un gran che, ma perfortuna che ogni tanto vi scrivo perché se no starei impazzendo, non voglio fare la vita di un’eremita non è nel mio stile. Speditemi anche voi delle lettere e ditemi che cosa fate in Italia ed anche io vi dirò cosa farò io. La mia lettera è breve, ma spero che vi sia piaciuta.
P.S.: vi ho spedito 2 foto una io con delle amiche e l’altra dei monti dei Pirenei, aspetto anche io delle foto della Sicilia ciao da Shura “ gli facciamo una foto di noi due e una del mare di qui? -
- ottima idea – disse Death Mask

i 3 mesi passarono è spedimmo varie lettere a Shura naturalmente anche gli altri ci scrivevano. Poi Oleandra è dovuta partire per i Pirenei da Shura così gli dettimo dei dolci tipici del posto è specificando che vengono fatti con il latte di CAPRA e di PECORA poi ci misimo a ridere a pensare se Shura si sarebbe messo ad urlare o a mangiarli con le stelline agli occhi.

**************

trascorsero gli anni ed orami avevo i miei 18 anni i miei capelli si sono allungati tantissimo ora arrivano fino al sedere e non abbiamo dovuto utilizzare i nostri Cloth neanche una volta se non che per i nostri allenamenti meglio così no, ma oggi sono al 7° cielo perchè finalmente io e Death Mask eravamo pronti a ritornare in Grecia anche perché avrei rivisto gli altri Saint. Eravamo all’aereoporto quando vidi i miei ex compagni delle Superiori che anche loro dovevano prendere l’aereo per la Grecia visto che avevano gia deciso da tempo di andarci infatti si stupirono di vederci li

- hei mostro anche tu vai in Grecia con il tuo ragazzo è che strani ziaini che avete -
- intanto lui non è il mio ragazzo e poi a te non interessa dei nostri zaini –
- in teoria i mostri che si nascondono dietro ad una maschera non dovrebbero parlare -
- ts… allora Death Mask sei contento di tornare a fare il cane da guardia al tuo tempio -
- così così non vedo l’ora di fare vedere agli altri i miei progressi -
- vorrai dire i nostri -
- se se come vuoi -
- a proposito lo sapevi che anche gli altri oggi ritorneranno in Grecia sicuramente li incontreremo quando atterreremo -
- fantastico così io incontrerò il mio migliore amico Aphrodite e tu il tuo amore Shura -
- uffa basta prendermi in giro -
- come vuoi Silver Saint -
- finiscila io ho un nome Gold Saint dei miei stivali o devo dire a tutti al Santuario che ti chiami Antonino è che Death Mask è solo uno pseudonimo -
- sei un cane traditore -
- no no… ti sbagli… io sono un delfino -

a dire la verità ho passato tutto il viaggio ad arrabbiarmi con tutti visto che non mi lasciavano in pace e lo stesso valeva per Death Mask che alla fine diede un pugno in pancia a Mirko che continuava a tormentarci, ma per fortuna siamo arrivati infatti superiamo il cekin eh

- hei Death Mask guarda quello non è il tuo amico Aphrodite – dissi indicando un ragazzo
- è vero non ti dispiace se ti lascio da sola -
- no. Non ti preocupare vai pure, io magari incontrerò qualcun altro dei nostri, quindi ci vediamo al Santuario -
- ok ciao – e Death Mask si dileguò
- hai bisogno di aiuto Silver Saint -
- oh mio dio S Shura -
- ciao bellezza ancora con la maschera vedo -
- certo io le regole le seguo è tu cosa mi racconti –
- niente di speciale ho visitato i Pirenei è sono tornato -

- hei ragazzi il mostro sta parlando con un ragazzo diverso da Antonino -
- ma lasciala stare Mirko è tornata a casa è noi dobbiamo goderci la nostra vacanza -
- beh io voglio vedere dove và sono curioso -

- te ne stai accorgendo anche tu -
- cosa di una folla pazzesca o di un gruppo di mocciosi della tua età che ci segue -
- tutti è due. Quelli sono dei miei ex compagni di scuola che non mi lasciano in pace -
- potevi mandarli all’ospedale -
- per me non era il caso di sporcarsi le mani con quelle persone -
- forse hai ragione tu -
- poi per la storia della maschera ho raccontato a tutti dell’incendio che fece morire la mia famiglia raccontando però che ho il viso sfigurato e da li mi presero in giro -
- buona scusa per portare la maschera in un altro paese che non sia la Grecia -
- già. Hei quelli sono Shaka e Camus -

poi Shaka e Camus si unirono al nostro gruppo è ci avviammo per il Santuario parlocchiando di che cosa avevamo fatto quei 6 anni

- dimmi Shaka è vero che molta gente fa il bagno spesso ne fiume Gange -
- si lo fanno per purificarsi -
- sai una volta mi piacerebe visitare l’India e dintorni -
- un giorno si potrebbe fare -
- è tu Camus com’è la Siberia -
- fredda -
- ed a me non mi chiedi come sono i Pirenei – disse Shura
- come sono i Pirenei? Shura -
- Pirenei -
- che entusiasmo ragazzi -

risimo per tutto il tempo poi all’arrivo al Santuario ci separammo visto che tutti avevamo delle cose da fare così io andai nella casa che dividevo con Marin sperando di trovarla in casa. È così fù lei mi trovò cambiata ed anche io la trovai campiata forse perché oramai ci vedevamo come delle donne è non come delle bambine come una volta. Mi raccontò dei suoi progressi anche io gli raccontai dei miei allora decidemmo di fare un’incontro di prova per conforntarci e andammo all’anfiteatro con i nostri Cloth senza accorci di persone che ci osservavano. Appoggiammo i nostri Cloth a terra e fecimo prima gli esercizi di riscaldamento, combattere senza fare gli esercizi di riscaldamento potrebbe essere pericoloso

- guardate ragazzi il mostro si allena con un altro mostro -
- hai finito Mirko di chiamare quelle persone dei mostri solamente perchè hanno delle maschere – disse Karen
- allora dimmi perché le portano e poi hai visto quei contenitori vicino a loro che cosa sono -

- ascolta Marin non mettere il tuo Cloth finche non se ne saranno andati -
- allora non era solo una mia impressione -
- no ma è gente che i guai se li cerca se li scoprono le guardie del gran Sacerdote saranno guai per loro così imparano ad avventurarsi al Santuario -
- ma di solito ci sono le guardie alle porte del Santuario -
- la mia ex insegnante è cintura nera di karatè e sai che i soldati sono delle schiappe -
- gia li avrà messi a nanna -
- HEI MOSTRO PERCHÉ NON COMBATTI CONTRO DI ME – urlò l’ex insegnante
- non ne ho voglia è poi sono occupata con la mia amica -
- la tua amica mostro -
- mostro -
- si loro pensano che se si porta una maschera al di fuori del carnevale si è dei mostri -
- ma noi portiamo la maschera perché siamo delle Saint -
- lo so ma non potevo di certo dirglielo allora gli ho raccontato dell’incendio che fece morire la mia vera famiglia dicendogli che ho il viso sfigurato e da li mi chiamano mostro -
- era questa la scusa che hai usato per tenere la maschera -
- gia secondo te me la facevano tenere –
- allora ci dite anche a noi di che cosa stavate parlando -
- stanno arrivando Milo e Camus devo vedere se indossano i loro Gold Cloth -

ed io corsi da i miei due amici per dirgli di tornare indietro mentre Marin teneva a bada la mia classe. È come immaginavo li stavano indossando

- ragazzi non potete venire -
- ciao Temion come non possiamo andare all’anfiteatro – disse Milo
- gia noi volevamo allenarci – disse Camus
- vedete per due ragioni la prima è che c’eravamo prima io e Marin -
- ma lo spazio è grande ci potremmo allenare insieme – disse Milo
- la seconda è che ci sono delle persone che se non vedono i Cloth è meglio -
- va beh se lo dici tu, allora ce ne torniamo indietro ciao -

e finalmente tornai all’anfiteatro per finire gli allenamenti di riscaldamento e iniziare il combattimento contro Marin, ma c’era ancora la mia classe che rompeva le scatole a me e Marin, poi ci accorgemmo che alcune persone si erano avventate sui nostri Cloth così di corsa cercammo di farli spostare nessuno doveva toccare i nostri Silver Cloth

- hei che cosa c’è qui dentro -
- niente ed ora andatevene state disturbando i nostri allenamenti – dissi io
- io voglio battermi con te – disse Tara la mia ex insegnante
- ed io non lo farò -
- hai paura o sei una codarda -
- io non ho paura e tanto meno una codarda, ma non voglio farle troppo male -
- ma sentitela troppo male. Io non sono mai stata sconfitta neanche una volta -
- anche quel giono di 6 anni fa non ho voluto combattere per non ferirla o peggio ucciderla -
- ha ha ha combatti -
- come vuole l’avevo avvertita -

e come quel giorno Tara si scagliò contro di me ed io come allora schivai tutti i suoi attacchi poi con la mia mano gli diedi un lieve colpo dietro il collo che cadde a terra di conseguenza i miei compagni ebbero paura di fare la sua stessa fine così presero Tara e se la filarono, io e Marin ci guardiamo e scoppiammo a ridere d’un tratto iniziammo a combattere poi tirammo le catene per aprire i nostri Silver Cloth che si adagiarono su di noi e iniziammo il nostro combattimento vero è proprio senza accorgerci questa volta che Karen ci aveva visto e rimase a guardarci per tutto il combattimento finche dopo 1 ora finimmo non perché eravamo stanche ma perché nessuna delle due riusciva a sopraffare l’altra. Ci guardammo in giro e vedendo che non c’era nessuno ci tolsimo le maschere dopo anni che non lo facevamo Karen restò shoccata nel vedere che il mio volto non aveva nessun malformamento di bruciatura così si dileguò.

- sai che sei cambiata tantissimo è molto carino il tuo volto – dissi io
- neanche tu scherzi anche il tuo è molto bello, soprattutto i tuoi occhi sono molto belli -
- anche i tuoi sono molto belli, allora dimmi come vanno le cose con il tuo Ioria -
- è tu dimmi del tuo Shura -

è scoppiammo di nuovo a ridere poi pensando che Milo e Camus volevano allenarsi ci rimisimo le maschere è ce ne andammo dicendo a quei due che il campo era libero. D’un tratto chiesi se quel ruscello con la cascata c’era ancora, Marin mi disse che c’era ancora. Io un tempo mi recavo spesso li per farmi un bagno rinfrescante è purificante a volte ci andavo con Marin e Shaina, a proposito di Shaina chissà se anche lei è cambiata decisi di andarla a trovare, ma non la trovai a casa trovai solamente Cassios che anche lui la cercava poi mi raccontò che non era riuscito a conquistare il Cloth del Pegaso e scoprì che era stato Seiya. Così visto che non ho trovato Shaina me ne tornai a casa tutto sommato non fù una brutta giornata. Apparte…

- ragazzi ragazzi ho scoperto una cosa che non ci crederete mai -
- karen calmati sembra che hai visto un fantasma – disse Mirko
- quasi… prima ho dato un ultima occhiata a Temion che combatteva con l’altra ragazza è poi si sono tolte le maschere è ho visto per la prima volta le loro facce -
- oh mio dio che esperienza traumatizzante. E dimmi quanto brutti erano i loro volti -
- e questo il fatto non avevano i volti sfigurati. Anzi erano molto carine come volto -
- COSAAAAA allora ci ha presi in giro per tutto questo tempo – urlò Tara
- a quanto pare si -
- questa me la pagaranno -
- e non è tutto quando hanno combattuto da quei strani zaini uscirono delle cose luminose che si adagiarono sulle due ragazze -
- potrebbero trattarsi di alieni – disse Tara
- ALIENIIII – urlarono tutti
- vi sbagliate non sono alieni – disse il proprietario del Hotel che ascoltò il discorso
- e se non sono alieni che cosa sono – disse Tara
- quelle sono i Saint della dea Atena nessun greco ne ha mai visto uno così facilmente… sei una turista fortunata – disse il proprietario del Hotel rivolgendosi a Karen
- Saint della dea Atena non mi faccia ridere -
- non sono sciocchezze i Saint sono dei ragazzi che hanno coraggio è forza da vendere ed arrivano da tutto il mondo e se qualche ragazza voleva diventare una Saint era obbligata a portare una maschera per nascondere e annullare la sua femminilità –
- non credo ad una parola -
- è poi non hanno bisogno di armi perché con i loro pugni e calci possono spaccare le rocce con grande facilità -
- è impossibbile per un essere umano -
- certo è impossibbile, ma non per i Saint -

e mattina il sole è alto e io ho il morale sotto i piedi, ho sognato veramente di venire avvolta dalle fiamme e un uomo mi salvava poi il sogno finì senza sapere chi fosse stato a salvarmi è la cosa mi faceva rattristare non sapere il nome o vedere il volto del mio salvatore, poi io e Marin decidemmo di andare al ruscello per farci un bagno tonificante, così finimmo di fare la colazione e uscimmo di casa.

Arrivammo davanti al ruscello e rimasi incantata nel rivederlo dopo tanto tempo ed iniziammo a svestirci, ma poi sentimmo degli strani rumori così Marin si rivestì per andare a controllare

- tu inizia a fare il bagno io do una controllata in giro è torno subbito -
- come vuoi Marin, ma torna il più presto non ho voglia di rimanere da sola -

e Marin sparì in mezzo alla vegetazione, così io mi immersi nell’acqua cristallina, mi sciolsi i capelli visto che li avevo legati in una coda alta e mi tolsi la maschera che adagiai in un masso che si trovava li vicino, ma un rumore vicino mi fece spaventare e come un fulmine mi rimisi la maschera e mi guardai in torno poi pensai che ero una sciocca sicuramente si trattava di un animale così non ci pensai più è iniziai a rilassarmi è non mi accorsi di due braccia che da dietro che mi abbracciarono

- Marin dai smettila con questi giochetti -
- chi ti dice che sono Marin - mi girai di scatto è mi trovai davanti a Mirko
- che ci fai qui lo sai che è vietato stare qui e poi non sai che quando una persona fa il bagno non dovrebbe essere disturbata -
- beh mi trovavo qui vicino così ti ho vista ed ero curioso di vedere il tuo volto -
- se non vuoi morire di paura ti conviene non guardarlo -
- guarda che lo so il tuo segreto tu non hai nessuna bruciatura -
- e questo chi te lo ha detto -
- Karen che ti ha visto in faccia ed ora voglio vederla anche io -
- scordatelo se lo vedessi dovrei ucciderti anche se non mi dispiace farlo -
- è poi hai un corpo niente male e vorrei divertirmi un po con te -
- non ti conviene scherzare con me -
- allora iniziamo a giocare -

misi l’asciugamano e cercai di correre per sfuggire dalle grinfie di Mirko ma l’acqua rallentava i miei movimenti e presto mi raggiunse facendomi cadere incastrandomi il piede un masso senza riuscire più a muovermi, poi Mirko si mise sopra di me è riuscì a togliermi la maschera guardandomi poi intervenne Shura in mio soccorso spaventando Mirko e mi rimisi la maschera alla velocità della luce

- Mirko hai visto il mio volto è per questo ti dovrò uccidere -
- provaci io scommetto che non ci riuscirai non ne sei capace – e Mirko si dileguo
- tutto a posto ti sei fatta male – disse Shura
- non ti preocupare se non avessi avuto il piede incastrato tra le rocce lo avrei riempito di lividi dalla testa ai piedi è questo sarebbe il minimo ora lo dovrò ucciderlo ed a dire la verità la cosa non mi dispiace… hei Shura, ma che stai facendo -
“ non credo hai miei occhi. Shura si è messo sopra di me è stranamente sembra che tutte le mie forze mi stiano abbandonando anzi stò adirittura tremando, che vuole fare “
- no Shura ti prego non togliermi la maschera, se lo facessi dovrei uccidere anche a te o dovrei… non farlo ti prego -
- dai solamente per un pò tanto nessuno lo verrà mai a sapere -
- neanche una sbirciata le regole sono regole, ed io le rispetto -
- ma se non te la tolgo non potrei fare questo –
- smettimela subito -

ma Shura non mi ascoltò e me la tolse, ma io mi coprì il volto con le mani e lui me le prese e le allontanò con la forza dal mio volto baciandomi ed io risposi al suo bacio visto che io ero innamorata di lui fin dalle prime volte che lo vidi però non so se lo stesso valeva per lui poi una volta che si allontanò da me gli dissi con voce cupa

- lo sai che adesso dovrei ucciderti -
- bisognerà vedere se ci riuscirai io sono un Gold Saint è non ti sarà facile uccidermi anche se sei un Silver Saint – è detto questo se ne andò

con un pugno distrussi i massi che mi bloccarono il piede arrabbiata come ero stavo rischiando di distruggermi anche il piede e mi rivestii. Mentre stavo uscendo Marin mi raggiunse e gli raccontai quello che era successo nei minimi particolari stupendosi. Arrivati a casa mi misi il mio Silver Cloth ed andai dal gran Sacerdote per avere il permesso per uccidere Mirko e stranamente ottenni. Io mi sarei immaginata che mi avrebbe detto di placare la mia collera e di lasciare perdere visto che era un civile è per di più uno straniero o solamente di mandarlo all’ospedale. Iniziai le mie ricerche su Mirko che non fu stato difficile trovarlo. Non appena mi vide si era spaventato credendo di aver visto un mostro poi si mise a ridere ed a raccontare a tutti quello che aveva fatto quella stessa mattina vantandosene, ma lo farà per poco

- Mirko lo sai perché sono qui vero? -
- no non lo so dimmelo tu bambola -
- sono qui per ucciderti ricordi -
- perché devi ucciderlo, se questo è uno scherzo non è affatto divertente Temion -
- Karen non è uno scherzo chi vede il volto di una Saint deve morire -
- ma anche io ti ho visto il volto allora dovrei morire anche io -
- tu no perché sei una ragazza la legge del Santuario dice espressamente che se una persona di sesso Maschile vede il volto di una Saint questa in questione deve ucciderlo o… innamorarsi di lui -
- allora scelgo la seconda opzione – disse Mirko
- ma sono io che non la scelgo visto che anche un altro mi ha visto il volto. Quindi preparati perché non avrò pietà di te come tu l’hai per me quando eravamo in Italia –
- non puoi dire al tuo capo che lo hai ucciso senza ucciderlo veramente – disse Karen
- mi dispiace il gran Sacerdote sa sempre tutto in ogni momento e se gli disubbidisco trascredendo una delle leggi più importanti verrei considerata peggio di una traditrice venendo condannata al posto di Mirko -

Mirko spaventato a morte inoziò a correre ma non a lungo perché lo raggiunsi subbito, Mirko si mise in posa di combattimento e cercò di colpirmi, ma io schivavo tutti i colpi. All’inizio volevo divertirmi con lui lasciando che cercasse di colpirmi, ma poi mi stufai ed iniziai ad attaccarlo io, poi cadde a terra svenuto ed io stavo per dargli il colpo di grazia, quando venne Ioira a fermarmi dicendomi che aveva convinto il gran Sacerdote a risparmiarlo essendo un turista è anche se sarebbe andato a raccontare quello che aveva visto non lo avrebbero creduto, ma un’altra persona attirò la mia attenzione ovvero Shura che passava di li o semplicemente lo faceva a posta sapendo che dovrei ucciderlo così corsi dalla sua parte, ma sparì di nuovo questo atteggiamento iniziavano a darmi sui nervi, prima si fa vedere e poi sparisce allora iniziai ad andare a casa, ma girandomi me lo trovai davanti ed iniziai a mettermi in posa per attaccarlo, lui rimaneva fermo a guardarmi poi EXCALIBUR io mi spostai in tempo, ma la conseguenza fu inevitabile. Per lo spostamento dell’aria la mia maschera si divise in due cadendo ai lati del mio corpo, io pensai che sarei morta con quell’attacco è invece per la seconda volta Shura vide il mio volto ed io ero diventata rossa come un peperone

- lascia perdere la missione di uccidermi perché non ci riuscirai mai -
- invece no tu mi hai vista per la seconda volta ed ora sono più motivata di prima ad ucciderti e non mi fermerò finchè non l’avrò fatto a costo della mia vita -
- e se invece scegli la seconda regola -
- c che c cosa – dissi ancora più rossa
- ma si quella che dice o lo uccidi o lo ami -
- so quale è la seconda regola ma non credi che questo riguardi anche te -
- per me andrebbe anche bene – disse avvicinandosi pericolosamente di nuovo verso di me
- se lo dici per prendermi in giro e per non morire ti sbagli di grosso -

e detto questo presi le due parti che componevano la mia maschera è scappai via alla velocità della luce sperando che Shura non mi stesse inseguendo. Presi una maschera nuova è andai alla 1° casa perché volevo rivedere Mur dopo tanto tempo visto che lui era il mio migliore amico e da quando ero arrivata non si era ancora fatto vedere, ma non appena arrivai al suo tempio non vidi a nessuno poi Aldebaran mi disse che Mur non era mai tornato e che era rimasto a Jamir. Mi feci dare il permesso dal gran Sacerdote per andare a Jamir per vedere Mur così il giorno dopo ero sull’aereo per l’Asia è naturalmente nessuno sarebbe venuto a prendermi visto che non avevo avvertito nessuno. La città non è male e prima di entrare nei monti ed inizio a chiedere in giro alla gente che mi guarda stanamente come se fossi un alieno venuto dallo spazio è mi rispondono che non lo sanno o che non esiste un palazzo di Mur tra i monti all’inizio pensai che avessi sbagliato il posto che che non si trovasse a Jamir, ma poi mi ricordai che Aldebaran gli aveva detto prioprio che Mur si trovava sui monti a Jamir così munendomi di una mappa del posto ed inizio a cercare il palazzo di Mur.

Ho camminato per tutta la gionata è del palazzo di Mur neanche l’ombra, quindi decido di accamparmi visto che è notte e non ho la facoltà di vedere al buio avrei continuato le ricerche l’in domani. Mi sveglio di soprassalto è mi accorgo che un bambino mi vede in modo strano spero che non mi abbia tolto la maschera sarebbe un peccato se dovessi ucciderlo è un bambino così carino, cavolo c’è l’ho in testa di dover uccidere le persone dovrei smetterla

- ti sei persa -
- no stavo cercando il palazzo di Mur d’Ariete
- vieni ti accompagno. Io mi chiamo Kiki è sono suo fratello minore -
- ciao Kiki io mi chiamo Temion -
- sei forse la vecchia amica di Mur -
- si è così ma non dirglielo voglio fargli una sorpresa -
- ok non gli è lo dirò -

praticamente mi ero addormentata dietro una roccia che si trovava davanti al palazzo che figuraccia. Dopo un po’ vidi Mur che stava meditando ed io lo interruppi ed in quel momento penso si sia un po’ arrabbiato e senza aprire gli occhi

- sei venuta per la riparazione del tuo Cloth, se no non saresti venuta fin qui -
- più o meno -
- senti ragazzina non ho voglia di giocare la riparazione di un Cloth è una cosa seria -
- io veramente sono qui per te -
- non voglio appuntamenti è se non sei qui per la riparazione del tuo Cloth puoi ritortene da dove sei venuta perché ho altro da fare che stare con un ragazzina -
- stai scherzando, dopo tutta la strada che ho fatto per vedere il mio migliore amico dovrei ritornarmene al Santuario, te lo scordi Ariete -

Mur apri gli occhi, mi riconobbe, ci abracciammo e ci misimo a ridere per le figuraccie di quella mattina io per essermi addormentata a 2 passi dal suo palazzo e lui per non avermi riconosciuto

- allora che cosa ti porta qui -
- tanto per allontanarmi un paio di giorni dal Santuario -
- o da Shura -
- come mai c’è l’avete con me parlandomi sempre di Shura -
- non l’hai ancora capito che lui è stra cotto di te -
- no io pensavo che volesse prendermi in giro -
- tanto tempo fa lui si è confidato con me proprio perché sono il tuo migliore amico e voleva dei consigli come comportarsi con te dicendomi di essere innamorato di te -
- allora prima di partire mi ha detto la verità -
- perché che cosa è successo -

e gli raccontai tutto quello che era successo nei giorni prima facendosi anche una risata, ma io non ci trovavo niente da ridere

- senti torniamo al Santuario -
- non saprei ormai mi sono abituato a vivere come un eremita qua su in questi monti, tornare al Santuario non so se ci potrei rimanere -
- capisco in fondo hai ragione non sarebbe giusto obbligarti. Io se per te va bene vorrei rimanere per un paio di giorni poi con o senza di te ritornerò al Santuario -
- allora ti prometto che in questi giorni ci penserò se venire o no -
- va bene -

i giorni passarono è mi divertii molto in compagnia di Kiki e Mur poi venne il giorno della risposta che Mur doveva darmi

- allora hai deciso se vieni o no -
- ho deciso è vengo, ma non subbito. Ho ancora alcune cose da sistemare ed altre cose da insegnare a Kiki durante la mia assenza, se dovessero esserci delle emergenze -
- capisco allora io ritorno al Santuario ti aspetterò li -

detto questo presi il mio Silver Cloth, salutai Kiki e Mur è partii per il Santuario, il viaggio è lungo e per arrivare alla mia destinazione ci misi quasi 3 giorni senza tenere conto delle persone che mi vedevano come se fossi una pazza con quella maschera a dosso, una volta sono stata fermata dalla polizia perché destavo sospetti è mi avevano scambiata anche per una terrorista, ma io usando il vecchio trucco dell’incendio me la sono cavata per fortuna.

- Temion sei tornata il gran Sacerdote ti vuole vedere – disse Marin una volta arrivata
- capisco ora ci vado, chissà che cosa vorrà da me -

GRANDE TEMPIO

- mi avete fatta chiamare gran Sacerdote, il Silver Saint del Delfino è qui -
- bene ho una missione da darti e dovrai partire immediatamente con il Gold Saint di Capricorn -
- di che cosa si tratta, se mi è concesso chiederlo -
- certo non è un segreto. Mi è giunta voce che in una casa in Sicilia di preciso a Mondello ci sia una casa stregata dove il fantasma di una vecchia a ucciso gia 2 persone -
- mi scusi perché ci devo andare con il Saint di Capricorn, non posso andarci con il Saint di Cancer? -
- è impossibbile lui è impegnato in un’altra missione in Cina è poi sei pratica della lingua italiana. Ora puoi andare -
- bene partirò subbito -

“ il gran Sacerdote non poteva dire ad un altro Saint di accompagnarmi? Ma no doveva venire per forza Shura con me. Che rabbia mhhhhh ” pensai io arrabbiata
- hei bellezza pronta a partire per la Sicilia -
- Shura tu prima o poi mi farai morire d’infarto –
- che drammatica -
- andiamo prima sistemiamo questa faccenda è prima ce ne ritonriamo qui -

è così non feci in tempo a tornare che subbito ripresi l’aereo per l’Italia, almeno avrei visto la mia famiglia ed avremmo alloggiato li

- a proposito Shura vicino casa mia abbiamo un’anfiteatro per l’allenamento che usavamo io e Death Mask potremmo fare gli allenamenti li -
- ottimo così ci batteremo come i vecchi tempi -
- gia i vecchi tempi quelli si che vorrei riviverli tu no -
- certo apparte quei stressanti allenamenti -
- beh non dirmi che ora i tuoi allenamenti sono diventati soft rispetto ad una volta -
- certo che no si sono intensificati e tu -
- beh ovvio anche i miei –

arrivammo è accompagnai Shura a casa mia dove mia madre lo accolse come una divinità e tra un po lui lo sarebbe diventato visto che mia madre voleva fargli addirittura una statua, che orrore… portai Shura nella camera dove aveva alloggiato per quel tempo Death Mask e ci riposammo un paio di ore prima di sistemare i nostri bagagli e i nostri Cloth

- hei Temion facciamo un giro per la città -
- va bene cosi vediamo la casa stregata è finiamo la missione è ce ne torniamo in Grecia -

io è Shura uscimmo per fare questo benedetto giro anche se volevo compiere quella missione il giorno stesso così da tornarmene in Grecia ma il signorino no lui voleva divertirsi un pochino prima di tornarsene in Grecia è la cosa non mi piaceva per niente visto che li c’erano persone con cui non vado molto d’accordo

- senti per me prima finiamo la missione e prima torniamo al Santuario io qui non ci voglio stare potremmo incontrare delle persone fastidiose -
- come quelle che ci stanno seguendo -
- appunto e qui darei solamente nell’occhio visto che ormai tutta la Sicilia sa che non ho alcuna malformazione per incendio grazie a Mirko -
- allora dimmi che cosa sappiamo di questa casa cosiddetta stregata -
- allora a quanto so c’è un fantasma dentro che ha gia ucciso 2 persone -
- è un po’ poco come materiale non credi? -
- hei non dare la colpa a me. È tutto quello che sono riuscita a sapere, vuol dire che chiederemo in giro delle altre informazioni è agiremo questa stessa notte è senza perdere tempo ci siamo spiegati Shura -
- come vuoi Temion -

abbiamo chiesto per tutto il giorno informazioni sulla casa stregata, ma senza successo così ritornammo a casa a prendere i nostri Cloth e andammo nelle vicinanze della casa per un sopralluogo, ma prima andammo a comprarci qualcosa da mangiare poi ci avviammo per la casa stregata. In torno a quella villetta areegiava un’atmosfera malignia poi sentimmo dei rumori

- sara meglio indossare i nostri Cloth – disse Shura

e detto questo li indossammo ed entrammo, io non ho paura ma stranamente stavo appiccicata a Shura e credo che la cosa non gli dispiacesse, bastava guardare il suo volto per confermare la mia supposizione

- se vuoi tesoro ti porto anche in braccio Silver Saint -
- non scherzare io mi sento davvero a disagio è una sensazione mai provata prima -
- si chiama paura questa e ce sempre una prima volta per tutto -
- he he he -
- Shura ti prego non fare lo scemo -
- he he he -
- Shura smettila di farmi paura -
- ma io non ho detto niente –
- he he he -
- FIIIINIIIISCIIIIIILAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA -
- non urlarmi nelle orecchie non sono sordo –
- he he he -
- hai sentito – disse lui
- lo stai facendo a posta per farmi spaventare – dissi quasi in lacrime per il terrore
- no non sono io -

Shura si girò verso di me è vide il fantasma di una vecchia signora che continuava a dire he he he per spaventare le persone che disturbavano il suo sonno. Poi mi girai anche io e stranamente quel senso di terrore che avevo mi era sparito ed al suo posto si fece spazio una rabbia infinita allora lanciai i miei attacchi preferiti

- ECHO OF THE DOLPHIN (naturalmente inventato sarebbe l’eco del delfino e spero che sia giusto come l’ho scritto) – e dalle mie mani uscirono delle onde azzurrine quasi bianche che spazzarono via il fantasma, ma non bastava allora lanciai il mio secondo attacco
- SEA OF THE WAVE (anche questo inventato sarebbe onda del mare) – stavolta dalle mie mani uscì un vortice d’acqua, ma neanche questo bastava
- fatti da parte schiappa di un Silver Saint -
- accomodati superbo Gold Saint -
- Excalibur – ma niente
- mi concratulo con te schiappa -
- è un fantasma per forza non riusciamo a fare niente -
- usiamo la testa che forse tu non hai e proviamo a comunicare con lei -
- accomodati Silver Saint, prima le donne -
- ma prima ci sono naturalmente i bambini, Shura -

mi feci coraggio e parlai con il fantasma che continuava a fare he he he e più lo faceva è io più mi arrabbiavo

- gli spiriti non sono il nostro campo. Potremmo far venire Shaka -
- ma la missione è nostra è poi non si arrabbierà il gran Sacerdote? -
- lo so che la missione è nostra, ma nessuna regola dice che non potremmo farci aiutare in casi di emergenza come questa, no? -
- forse hai ragione tu. Per questa volta -
- come sempre ho ragione è non solo questa volta -

è con una piccola tecnica che mi ha insegnato Camus dell’Acquario ho congelato lo spetro per una mezzoretta il tempo di chiamare Shaka con la telecinesi, io non ho poteri di telecinesi ma Shaka si e chiamandolo lui mi sente lo stesso è così fu. Gli raccontai della situazione è lui decise di venire a darci una mano e dopo 2 minuti apparve da noi e con grande stupore ci disse che era uno degli spiriti che era scappato prima di oltrepassare le porte dell’Ade. Compiuta la missione senza problemi naturalmente dopo l’arrivo di Shaka che sistemò la situazione in un baleno ed uscimmo da quella casa

- ragazzi scusatemi una cosa non capisco. Il gran Sacerdote sapeva che questo non era in nostro campo eppure ci ha fatto venire lo stesso – dissi io
- sicuramente avrà voluto mettervi alla prova, se eravate in grado di chiedere aiuto ad altri in caso di emergenza e non fare sempre tutto da soli soprattutto per Shura che vuole fare sempre le cose da solo – disse Shaka
- vedi che ho sempre ragione – dissi io a Shura
- ti è andata bene per stavolta. Lo sai Shaka all’inizio lei mi stava appiccicata come un cerotto per la paura, cioè ti rendi conto una Silver Saint che ha paura -
- ridete, ridete pure intanto io la dentro mi sentivo strana non riesco a spiegarvi le mie sensazioni che ho sentito in quella casa -
- non è che qualche tuo antenato era uno Shamano – disse Shaka
- si la mia bisnonna lo era -
- allora avrai ereditato i suoi poteri, forse è anche per questo che il gran Sacerdote a voluto esplicitamente che tu andassi con Shura per vedere se riesci a controllare gli spiriti -
- ma non ci sono riuscita -
- non è vero prima lo hai respinto con i tuoi attacchi e poi l’hai bloccato con il ghiaccio. Se fosse stato Shura o un altro Saint all’infuori di me o Death Mask non l’avrebbe respinto o fermato avrebbe continuato ad avanzare come è successo con Shura -
- allora da oggi ti chiamerò S.S.S. ovvero Silver Saint Shamana -
- smettila Shura io ho un nome tu è Death Mask lo fate apposta -
e dopo questa irritante chiacchierata invitai a Shaka a venire a casa mia visto che mi sono ricordata di avere qualcosa per lui che ho trovato a casa mia è che a me non serve e sicuramente a lui si. Da un’altra parte qualcuno aveva ascoltato i nostri discorsi e visto i nostri Cloth pronto per una vendetta

- ecco Shaka questa è casa mia, certo non è come il tuo tempio ma è pur sempre una casa accogliente. A proposito dopo ti porto in un posto dove a te e Shura piacerà moltissimo -
- l’anfiteatro – disse Shura con gli occhi a forma di stelline
- uffa mi hai rovinato la sorpresa a Shaka -
- non importa -
- allora accomodatevi pure in salotto che io vado a prendere quella cosa che dovevo prendere a Shaka - e di corsa sparii tra le scale
- certo che ti sei scelto una ragazza fuori dal comune – disse Shaka
- è proprio questo che mi ha fatto innamorare di lei -
- allora lo hai fatto apposta a guardarla in viso nonostante le regole del Santuario -
- gia, ma vedrai prima o poi la conquisterò -
- eccomi qui… taah dann – dissi con una scatola da scarpe in mano ed aprendola
- ma queste sono le 108 sfere del Budda – disse stupito Shaka
- te ne intendi vero? Si sono proprio loro le aveva la mia bisnonna -
- non posso accettarle -
- ed io te le regalo io poi non so come si usano ed i miei volevano buttarle via è sarebbe un peccato sono cosi belle, preferisco che le tieni tu. A te potrebbero servire un giorno -
- hei mi spiegate che cosa sono queste 108 sfere del Budda? -
- le 108 sfere si riferiscono a 108 desideri che si dice un uomo abbia e vengono considerati negativi, questo perché possono spingere gli uomini a comportarsi male -
- vedo che sei molto informata sulle 108 sfere Temion – disse Shaka
- la mia bisnonna me lo raccontava sempre, allora andiamo ad allenarci così domari ritorniamo a casa -

presimo i nostri Cloth ed andammo all’anfiteatro dove li davanti ci aspettarono delle persone con buonissime intenzioni

- Temion ti ricordi di me? -
- a dire la verità no chi sei -
- non fare la furba con me, mio fratello Mirko mi ha detto che hai cercato di ucciderlo perché ti ha visto il volto -
- oh ora mi ricordo di te, tu sei Pietro il rompiscatole e figlio di papà -
- visto che ora ti ricordi di me allora posso presentarti i miei amici che vorrebbero vedere il tuo volto sfigurato ed anche io -
- sai e stato un miracolo che un mio amico mi abbia fermato prima di ucciderlo ma non so se qua potrà fermarmi se deciderò di ucciderti -
- sarai tu a morire insieme ai tuoi amichetti stranieri -
- questo è da vedere -

non erano un gran che come combattenti ed a dire la verità non ho combatuto con voglia io volevo qualcuno con cui misurarmi con tutte le mie forze. Stesi quei pivelli entrammo dentro l’anfiteatro

- Temion combatti contro di me - disse Shura
- volentieri, finalmente qualcuno del mio stesso livello -

iniziammo è devo dire che mi stavo divertendo a combattere con le mie forze poi si intromise anche Shaka

- due contro uno, scontro sleale, fatevi sotto – dissi io

sono siuscita a tenere testa i due Gold Saint per un quarto d’ora, ma mi sconfissero essendo molto più potenti di me

- te la sei cavata molto bene nonostante tu sia una donna – disse Shaka
- avrei fatto di meglio ma non posso sostenere un combattimento contro 2 Gold Saint -
- ovvio noi siamo troppo forti – disse Shura
- non gasati troppo pallone gonfiato – dissimo io e Shaka è scoppiammo a ridere tutti

visto che ormai era sera inutile dire che feci dormire a casa mia anche Shaka nella stanza insieme a Shura, lui acccetto e andammo a dormire visto che eravamo stanchi

il giorno arrivò presto per noi e così partimmo io e Shura presimo l’aereo mentre Shaka come era venuto se ne ando usando il teletrasporto beato lui in un paio di secondi lui sarebbe gia arrivato invece noi dovevamo farci 8 ore e mezza di aereo (non so se ci vogliono 8 ore e mezza per fare il tragitto con l’aereo dall’Italia ad Atene) ed a quanto pare a Shura non dispiaceva.

- finalmente a casa – dissi io appoggiando il primo piede a terra
- dai non dirmi che non ti sei divertita -
- a lottare si, ma per il resto insomma -
- allora torniamo a casa che io ho delle cose da fare -
- si anche io -

ci avviammo verso il Santuario è stranamente tutti e due non avevamo niente da dirci e stettimo in silenzio, poi

- per quel discorso di 2 settimane fa io non stavo scherzando – disse d’un tratto Shura
- lo pensi davvero o lo fai solamente per non morire -
- no sul serio ed ora te lo richiedo. Temion vuoi diventare la mia ragazza -
- beh ecco vedi non so che cosa dire -
- dimmi di si e mi farai felice, dimmi di no allora vai a quel paese -
- che tipo che sei, va bene anche a me mi piaci -

e detto questo ci appartammo in un angolo nascosto e lui mi torse la maschera e ci baciammo per non so quanto tempo

- vuoi venire a vivere a casa mia – mi chiese lui
- come siamo precipitosi -
- lo dicevo per te -
- per la convivenza vorrei pensarci ancora un po’, se non ti dispiace -
- tutto il tempo che vuoi -

tanto lo so che accetterò la sua proposta di convivenza, difatti neanche una settimana dopo mi sono trasferita a casa sua e devo dire che da quando sono insieme a Shura vedo il mondo tutto colorato e sono felice anche Shura e vederlo felice mi fa sentire ancora più felice.

È passato più di un mese da quando io e Shura stiamo insieme e devo dire che questa convivenza mi sembrava una cosa complicata invece e molto piacevole svegliarsi è vedere la persona amata e dormire abbracciati, ma stranamente una sera sembrava diverso, quella sera abbiamo fatto l’amore non che non avevamo mai fatto ma quella sera era qualcosa di diverso come se volesse farmi un ultimo regalo d’addio e non capivo quello che voleva dirmi. Ed a notte fonda ci addormentammo abbracciati come non mai aspettando la mattina per iniziare un nuovo giorno insieme.

Non so bene cosa sia successo, so solamente che mi svegliai nel tardo pomeriggio, io non ho mai dormito così tanto poi capii, sul comodino c’era dell’incenso soporifero così mi alzo e vado per uscire dalla stanza, ma mi accorgo che è chiusa a chiave. Non sapevo che cosa fare poi sentii che il cosmo di Shura era quasi estinto e con un pugno sfondai la porta e corsi nella sala principale del suo Tempio dove una stella cadente brillava in cielo ormai quasi notte ed sentivo che quella stella era Shura che si sarebbe allontanato da me per sempre, svenni per lo shok.

Appena rinvenni vidi i volti sollevati di Shaina, Marin, Ioria, Milo, Shaka, Aldebaran e Mur. Mi feci raccontare che cosa era successo scoprendo che per 13 anni il gran Sacerdote e stato Saga che ha preso il suo posto senza che noi ce ne accorgemmo e che oltre a Shura le persone che hanno perso la vita furono Death Mask, Camus e Aphrodite. Piansi tanto per Camus e soprattutto per il mio Shura che aveva fatto tanto per conquistarmi ed avevamo tanti progetti da fare come sposarci ed avere una famiglia e poi mi lascia da sola.

Passò un altro mese e stranamente sentivo delle nausee stranissime è mi affaticavo facilmente quindi decisi di andare da un dottore e mi feci accompagnare da Mur. Lui aspetto fuori ed io entrai, dal medico ci stetti per quasi mezzora poi uscii e ce ne andammo per ritornare a casa è io ero quasi shoccata e Mur voleva sapere che cosa mi aveva detto il dottore perché si stava preocupando

- allora che ti ha detto il medico, dai non farmi preocupare -
- Mur… s sono incinta di un mese – dissi ancora sotto shok
- davvero e il padre e Shura vero -
- gia il bimbo è suo – dissi guardandomi la mia pangia ancora piatta ma che tra qualche tempo si sarebbe gonfiata tantissimo
- dovresti essere felice di aver ricevuto il suo ultimo dono prima di andarsene -
- hai ragione Mur da oggi in poi dovrò vivere solamente per il mio bambino -

la notizia che io ero incinta fece il giro di tutto Santuario ed io ritornai a vivere nella casa di Marin con la differenza che avevo senpre con me il Cloth del Capricorno che Shura in una sua lettera d’addio volle regalarmi per poi un giorno darla a nostro figlio.

I mesi passarono ed io ebbi il bambino che chiamai Shura come il padre in suo onore, mi vedete a me come madre a 18 quasi 19 anni? Bhe io invece si e sono orgogliora del mio piccolo Shura che assomiglia tantissimo a suo padre apparte gli occhi che sono miei, tutti al Santuario gli vogliono bene è diventato una specie di mascotte, persino Shaka spesso si toglie quella sua maschera di indifferenza in presenza del piccolo Shura.

Da quando sono diventata mamma e da quando al Santuario non c'è più il gran Sacerdote la legge della maschera per le donne fu abbolita anche se io e Marin la teniamo ancora perché ci fa sentire sicure dietro una maschera ma non la mettiamo spesso come prima, la mettiamo per uscire ma dentro casa ce la togliamo.

Quest’anno a natale decisi di andare in Italia dai miei genitori a festeggiare il natale è il primo compleanno del piccolo Shura visto che era nato il 24 dicembre e poi io volevo lasciare da soli Marin e Ioria è forse era la volta buona che si dichiarano.

Eccoci in Italia, i miei genitori non sanno che sono qui è non sanno del mio piccolo amore così camminiamo con tutte le persone che ci guardano, mai visto un bambino o è sempre per il fatto che indosso una maschera, boh.

- sai piccolo Shura questa è la casa dei tuoi nonni -

bussai e la cameriera mi riconobbe e mi fece entrare poi vidi a mia madre che si stupì di vedermi con un bambino piccolo

- hai adottato un bambino come aiutante, non credi che sia troppo picolo? -
- ma che cosa dici mamma questo è mio figlio ovvero il tuo nipote -
- sul serio è come si chiama è dov’è il padre non vi avrà mica abbandonato? -
- no mamma il padre è morto e mio figlio si chiama Shura – dissi tristemente
- Shura perché non lo chiami Teseo o Perseo erano nomi che ti piacevano -
- si ma Shura era il nome di suo padre -
- Shura… non era quel ragazzo dell’anno scorso che era venuto insieme a te -
- si mamma è lui il Gold Saint del Capricorno -
- GOLD SAINT DEL CAPRICORNO -
- gia è mio figlio erediterà il suo Gold Cloth visto che anche lui è del Capricorno -

a parlare di Shura mi venne una tristezza infinita quindi decisi di andare a fare una passeggiata con il Piccolo Shura e visto che mia madre doveva andare a fare la spesa decisi di andarci io al suo posto. Io mi sentivo a pezzi non avevo accettato ancora la sua morte e stavo piangendo e stranamente non indossavo la maschera ma c’è l’avevo sempre dietro con me, poi per fortuna mi ricordai che una parte di Shura era con me e guardai il mio bimbo che rideva contento e sorrisi anche io

- Temion sei proprio tu -
- ciao Karen è da un po’ che non ci si vede – dissi asciugandomi le lacrime
- come stai vedo che ti sei tolta la maschera -
- e stata abbolita la legge ma ancora oggi la metto perché senza mi sento strana visto che l’ho portata per tantissimi anni -
- capisco è quel bambino chi è il tuo fratellino che carino -
- no è mio figlio – dissi di nuovo tristemente
- wuao hai un figlio congratulazioni e quanto ha -
- il 24 fa 1 anno -
- che bello anche a me piacerebbe avere un bambino sei fortunata -
- non mi considererei fortunata -
- perché io e Mirko siamo insieme da tanto è quando affronto il discorso “ e se in futuro avessimo dei bambini “ lui parla d’altro -
- ma guarda chi c’è Temion come stai -
- ciao Mirko a quanto sento ti sei messo la testa a posto -
- tutto grazie a me – disse Karen
- io stavo andando al supermarket è voi – dissi io
- anche noi ci possiamo andare insieme -
- perché no -
- allora mi stavi raccontando del tuo fargoletto – disse Karen
- si chiama Shura – dissi orgogliosa
- che strano nome – dissero Karen e Mirko
- è il nome del padre -
- non dirmi perchè è… -
- morto si e prima di andarsene mi ha donato il piccolo Shura -
- mi dispiace – disse Karen
- non ti preocupare ormai è passato 1 anno anche se ci penso ancora a lui -
- ma dimmi un po’ sei ancora una Saint del Santuario -
- si Mirko se non l’hai capito io sono un Silver Saint del Delfino ed il piccolo Shura ereditera il Cloth del padre Gold Saint del Capricorno -
- quindi a quanto ho capito i Gold Saint sono i segni zodiacali -
- si Karen hai indovinato anche se adesso dei Gold Saint sono rimasti in pochi dopo l’ultima battaglia al Santuario -

parlammo a lungo e ci raccontammo che avremmo fatto per natale poi li invitai per natale e loro accettarono, poi fuori dal negozio

- ciao Temion come stai mio tesoro – disse Pietro il fratello maggiore di Mirko
- io non sono il tuo tesoro e oggi non è giornata per scherzare con me -
- questa è la prima volta che ti vedo senza la maschera è sei più bella di quello che credevo è ora tu diventerai la mia ragazza -
- te l’ho detto questa non è giornata per scherzare con me -
- ma io non sto scherzando, abbandona quel moccioso che tieni tra le mani è vieni con me, ti farò provare il vero amore -

io a quelle parole persi le staffe e mi rimisi la maschera che avevo nella borsa chiesi a Karen se mi teneva un’attimo il piccolo Shura e poi mi scagliai con tutta la mia furia contro Pietro ed in un paio di colpi lo mandai K.O. e me ne andai con il piccolo Shura a casa per riportare la spesa e ne approfittai per chiamare i miei amici ad Atene è parlai con Milo per sapere se per natale sarebbe venuto con Shaka, Aldebaran è Mur per lasciare da soli Marin e Ioria. All’inizio ci pensò perché non aveva voglia di venire fin li, ma poi accettò così contenta avvertì i miei genitori che stavano giocando con il piccolo Shura

oggi è il 23 dicembre è stavo cercando dei regali per i miei amici, ma soprattutto per il piccolo Shura entrai in un negozio con il mio bimbo e trovai Oleandra e Tara due mie ex insegnanti naturalmente Tara era sempre ostinata nei miei confronti

- Oleandra pensavo che fossi ritornata in Spagna – dissi sorpresa
- hei Temion porta rispetto per la tua ex insegnante è poi si chiama Olea – disse Tara
- su via Tara non essere così dura e poi il mio nome completo è Oleandra è conosco Temion da quando aveva 6 anni, e questo piccolo frugoletto chi è, sai che assomiglia tantissimo a Shura -
- chi è Shura – chiese Tara

io iniziai a piangere e Oleandra mi abbracciò e iniziai a piangere tutte le lacrime che non piansi per la morte del mio Shura, e gli raccontai che il bimbo è suo e che l’avevo chiamato come lui per non dimenticarlo

- non ci posso credere che Shura sia morto – disse con le lacrime agli occhi
- se non sbaglio Shura era un tuo lontano parente -
- si era mio cugino di 3° grado –
- io penso che ora sia lassù che ci protegge, mi piace pensare così -
- tutte balle una persona morta non può proteggere nessuno – disse Tara
- come fai ad essere così insensibile – dissi io
- e poi tu non sei la grande Saint della dea Atena -
- che cosa centra questo discorso anche io sono stata una Saint cara Tara -
- cosa Olea tu non me ne avevi mai parlato e poi dove è la tua maschera -
- lo sono stata tanti anni fa poi ho lasciato la mia carica a Shaina – disse Oleandra
- quindi tu eri la Saint dell’Ofiuco, perché hai mollato – dissi io
- ho mollato un po’ per il tuo stesso motivo, ovvero l’amore -
- ecco tieni è una foto di Shura voleva che una la tenessi tu -
- grazie la terrò con cura in suo ricordo -
- vuoi dire che questo bambino è tuo figlio e questo Shura è il padre e che è morto, per cosa malattia o suicidio – io non ci vidi più e la presi per il collo
- NON TI AZZARDARE A PARLARE COSI’ DI SHURA TU NON SAI NIENTE DI LUI E DI QUELLO CHE È SUCCESSO AL SANTUARIO – ero veramente alterata
- perché che cosa è successo – disse Oleandra facendomi calmare un pò
- ricordi Saga -
- si che lo ricordo era il fratello del mio ragazzo -
- ecco lui ha preso il posto del gran Sacerdote per 13 anni, poi ha dichiarato guerra alla dea Atena ed i suoi Saint che hanno combattuto contro Saga e gli altri Gold Saint -
- MA È L’ETÀ IN CUI È SCOMPARSO ANCHE KANON – disse shoccata
- allora era per lui che hai abbandonato la carica di Silver Saint -
- si poi scoprii che anche Saga era scomparso e anche della morte di Micene -
- ricordo che Ioria ha pianto tanto -
- gia mi ricordo ed ora come stanno gli altri apparte Shura -
- non è stato l’unico a cadere in quella battaglia hanno perso la vita anche il mio amico Camus poi Death Mask e Aphrodite -
- anche Camus. Chissà come starà soffrendo Milo per la perdita del suo migliore amico – disse ripiangendo i vecchi tempi quando eravamo tutti bambini ed eravamo felici e spensierati
- ascolta domani verranno a festeggiare il natale ed il compleanno del piccolo Shura e verranno Milo, Aldebaran, Mur e Shaka vuoi unirti a noi -
- volentieri ma Ioria non è nella lista -
- a lui ho deciso di lasciarlo in Grecia oltre per fare la guardia più che altro per farlo stare da solo con Marin -
- e speriamo che si decidano a dichiararsi -

ritornai a casa contenta di questa chiacchierata così insieme a mia mamma iniziammo i preparativi per l’in domani mentre mio papà giocava con Shura e lui sembrava contento di giocare poi visto che era tardi presi il mio frugoletto e ce ne andammo a dormire.

La mattina mi svegliai con i sorrisi di Shura, lo baciai e gli feci gli auguri per il suo 1° compleanno poi scesimo le scale andando in cucina

- buon giorno mamma -
- buon giorno tesoro, fammi salutare il mio bellissimo nipotino che oggi compie 1 anno -
- e proprio contento stamattina -
- tesoro vai in sala c’è una sorpresa per te -

andai in sala è non credevo ai miei occhi i miei amici erano arrivati e c’erano proprio tutti anche Ioria, Marin e Shaina

- ragazzi che ci fate qui – dissi io stupita
- ci hai invitato tu per il natale o sbaglio – mi disse Marin
- si, ma voi due non dovevate rimanere al Santuario e se succede quelche cosa e non c’è nessuno -
- stai diventando peggio di Shaka – disse Milo nascosto dietro l’albero di natale
- senti chi parla proprio tu che non volevi venire – e andai ad abbraciarlo poi abbracciai anche gli altri ero troppo contenta di rivederli anche se ero stata lontano per una settimana sembrava che fossero passati anni non risco a stare lontano da tutti loro

poi andammo tutti a fare una passeggiata così da fargli fare un giro per la città e vedere quache cosa di nuovo oltre ai templi ed Atene, optammo per un parco dove abbiamo preso una creps e abbiamo chiacchierato poi feci vedere anche il palazzo dove abitavano la famiglia di Death Mask rivelando che il suo vero nome era Antonino e tutti si misero a ridere per il nome originale poi dovetti salire per dare la notizia ai suoi genitori che Antonino era morto e devo dire che non sapevo cosa dire.

Salimmo tutti insieme ed arrivata al piano e davanti alla porta feci un grosso respiro e suonai, mi venne ad aprire una ragazza

- si avete bisogno di qualche cosa -
- Rosalia non mi riconosci sono Temion -
- ciao come stai entrate -
- io sto bene e tu -
- benissimo, vedo che sei accompagnata da ragazzi niente male -
- gia e per fortuna non ti sentono se no sarebbero imbarazzatissimi non sono abituati a questi complimenti, i tuoi genitori e tuo fratello Leo -
- tutti bene ma non vedo Antonino dov’è -
- siamo qui appunto, io non so come dirtelo, ma lui è… è -
- morto non è vero -
- si mi dispiace non riuscivo a trovare le parole per darvi questa notizia -
- c come è successo -
- in un combattimento e morto -
- ora come lo dirò a mia madre, Antonino era il più piccolo della famiglia -
- noi ora dobbiamo andare, se avete bisogno di qualcosa sapete dove abito -
- ti ringrazio -

ce ne andammo dalla casa di Death Mask un po tristi e brutto quando muore qualcuno e dire alla propria famiglia che quella persona è morta

la sera arrivò presto e quasi tutti gli ospiti erano arrivati mancava solamente Oleandra e nessuno sapeva del suo arrivo perché volevo fare una sorpresa a tutti quando poi suonò il companello ed aprendo c’era Oleandra e Tara, chi l’aveva invitata io non di certo. Oleandra mi disse che si era autoinvitata, ma visto che era venuta non potevo dirgli di andarsene così entrò anche Tara

- stai un attimo nascosta qui faremo una sorpresa agli altri -
- ragazzi vi posso presentare l’ospite d’onore di questa sera? -
- hai anche un’ospite d’onore, chi è -
- un’attimo di pazienza Milo rimarrete a bocca aperta, vieni pure -
- ciao ragazzi sono anni che non ci vediamo vi ricordate di me -
- maestra Oleandra come potrei dimenticarmi di te – disse Shaina andandola ad abbracciare poi anche gli altri andarono a salutarla
- come hai fatto a trovarla io pensavo che fosse ritornata in Spagna – disse Milo felice
- anche io lo pensavo ma la scorsa settimana lo incontrata e l’ho invitata -

la serata e fantastica e ci stiamo divertendo è il piccolo Shura si addormentò e lo portai a letto ma poi ad un tratto mi rattristai vedendolo dormire mi accorsi a quanto assomigliava al mio Shura e tutta quella allegira che avevo svanì dicendomi

- perché mi devo divertire visto che manca Shura che cosa c’è da divertirsi -

e con queste parole andai in giardino a stare un po’ da sola e ripensare ai tempi che ho passato con Shura poi una persona dietro di me si sedette accanto a me

- lo sai che non è bello rimanere da soli soprattutto nella notte di natale -
- Milo non fraitendermi io insieme a voi mi diverto ma non posso fare a meno di pensare a Shura che non c’è più e tu come stai superando la scomparsa del nostro amico Camus –
- anche io ogni tanto ci penso a Camus ma poi penso che ora sta in un posto migliore senza combattere e che ci proteggerà da lassù e lo stesso vale per Shura – disse abbracciandomi ed in quel momento di conforto sentii dei brividi sulla schiena come successe con Shura, non è che mi sto innamorando di Milo? No non potrei mai tradire Shura non me lo perdonerei mai è come se lo facessi morire di nuovo no non lo farò

io e Milo rientriamo in casa, ma in giardino qualcosa attirò la mia attenzione ed uscii un attimo dicendo a Milo che lo avrei raggiunto subbito arrivando ai piedi del giardino mi sentii chiamare mi girai di scatto e vidi Shura in forma di spirito

- Shura sei proprio tu – dissi piangendo pensando che fosse tutto un sogno
- non piangere più per la mia morte lo sai che ti ho sempre amato, e sei troppo giovane per non amare più nessuno -
- io ho amato solo te non puoi chiedermi di amare qualcun altro -
- invece si stasera hai scoperto che provavi qualcosa per Milo -
- si è vero ma mai come a te è poi se stessi insieme a lui e come tradirti -
- non è vero io ormai sono morto è mi faresti più felice se tu sei felice -
- vuoi vedere una cosa che ti farà felice -
- va bene ,ma non ho molto tempo per rimanere sulla terra – e portai Shura in camera mia e gli mostrai il nostro bambino
- questo è nostro figlio sai l’ho chiamato come te perché ti assomiglia -
- è la cosa più bella che io abbia mai visto. Ora devo andare spero di rivederti di nuovo -
- salutami Camus e tutti gli altri sia da parte mia che da parte di Milo –
- va bene e tu promettimi di rifarti una vita nuova, io proteggerò sempre da lassù sia te che il nostro bambino – e detto questo mi dette l’ultimo bacio d’addio e scomparve

andai da Milo per raccontargli quello che era successo e lui mi sembrava più contento e finimmo la serata in modo più allegro poi verso le 5 del mattino andammo tutti a letto nella mia stanza dormirono con me Marin e Shaina nella stanza accanto dormirono gli altri ragazzi.

Passarono altri giorni ed io e Milo avevamo istaurato un rapporto di fortissima amicizia forse più forte di quella che aveva con Camus stavamo sempre insieme. La penultima mattina prima di ritornare in Grecia al Santuario io è Milo andammo a trovare a Oleandra con il piccolo Shura. Sembravamo una famiglia con tanto di bambino, quel giorno Oleandra stava insegnando alle classi Superiori. Io è Milo siamo entrati dentro la scuola e gli feci vedere dove io andavo a scuola poi arrivati davanti alla classe dove insegnava Oleandra bussammo la porta e mi affacciai nella classe e Oleandra fermò la lezione per qualche minuto e usci dall’aula e si dimenticò di chiudere la porta così tutta la classe si mise a guardarci ma non capivano niente visto che parlavamo la lingua Greca

- allora cosa vi porta fin qui piccioncini – disse Oleandra
- noi non siamo piccioncini – dissimo insieme io è Milo con la faccia tutta rossa
- tu che ne pensi piccolo Shura -
- piccioncini -
- oh mio dio ha parlato -
- si qualche parola la dice a me per fortuna mi chiama mammma – dissi io
- e Milo come papà -
- OLEANDRA – dissimo insieme io e Milo ancora più rossi
- scherzavo allora domani ritornate al Santuario -
- si perché non vieni anche tu -
- verrò appena avrò le ferie -
- professoressa perché non ci fa conoscere anche a noi quelle persone – disse una ragazza vedendo Milo
- scusami ma non penso che siano affari tuoi -
- ma ditemi una cosa voi Gold Saint avete le ferie dai vostri incarichi al Santuario -
- più o meno -
- hei Temion che cosa ti prende -
- sto ricevendo un messaggio telepatico da Mur… ha ha… ne sei sicuro… non ne ho idea… sei sicuro che posso dirglielo… va bene ci vediamo dopo ciao -
- che cosa voleva Mur -
- Oleandra … eh -
- non tenermi sulle spine – disse accidentalmente in italiano
- Kanon è ancora vivo -

e Oleandra mi abbracciò forte e pianse per un po’ e tutti i suoi alunni la guardavano mentre io passavo il piccolo Shura tra le braccie di Milo, allora Oleandra decise di partire con noi l’in domani e ripresami Shura entro insieme a Milo per aiutarla a predere delle cose e disse ai ragazzi che aveva un’emergenza da chiarire con il preside, poi mi chiese a me se potevo badare un attimo alla classe finchè non fosse venuto il sostituto ed intanto i ragazzi mi facevano delle domande ed io cercavo di rispondere

- come si chiama il tuo amico – midisse una ragazza
- Milo -
- che nome stano, ed il tuo fratellino che carino come si chiama e quanti mesi ha -
- lui si chiama Shura ed ha 1 anno ed è mio figlio -
- tuo figlio non è che Milo è il padre – disse la ragazzina di prima
- no non è il padre lui è morto 1 anno fa -
- perché Milo non parla -
- perché sa parlare solamente il greco -
- ecco io sono il sostituto Oleandra vi aspetta all’uscita della scuola -

uscimmo dalla scuola ma sembrava che Milo non fu tanto contento che Kanon sia ancora vivo, visto che anche lui come il fratello aveva tradito il Santuario, ma poi gli dissi che se si era pentito tutti potevano essere perdonati e non appena tornammo a casa mia mi accorsi che dei nostri amici non c’erano neanche l’ombra poi mia madre ci disse che erano partiti per la Grecia senza di noi per farci rimanere un po’ da soli ed anche Oleandra aveva preso l’aereo insieme agli altri, volevo fare rimanere Ioria e Marin da soli ed invece ci ritroviamo io e Milo a stare da soli che figura, anche se a me non mi dispiaceva.

La mattina ci alzammo presto anche perché la sera prima avevamo deciso di fare una bella ramanzina agli altri per averci lasciato da soli. Stranamente all’aeroporto, ma anche un paio di giorni prima continuavo a beccare Milo che mi guardava come se volesse dirmi qualche cosa ma non aveva il coraggio di dirmela. Finalmente sull’aereo si decise a parlare non c’è la facevo più con questa situazione e non volevo inclinare la nostra splendida amicizia per così poco visto che mi ero resa conto di amarlo certo non come a Shura ma era sempre amore

- sai ora ho capito perché Shura si è innamorato di te – mi disse guardandomi negli occhi
- perché – dissi io con il mio cuore batteva forte all’impazzata e mi sentivo felice
- perché è successo la stessa cosa anche a me. Lo so che sei innamorata di Shura e che dopo questa chiaccherata non mi vorrai più vedere ma io mi sono innamorato di te e te lo dovevo assolutamente dire perché non c’è la facevo più -
- sai a me sei piaciuto dalla notte di natale e poi Shura quella sera mi disse che dovevo rifarmi una nuova vita è me l’ha fatto promettere è poi c’è il piccolo Shura ed è questo che rimarra il ricordo di lui. Shura sarà felice se io sarò felice -

detto questo Milo si avvicinò a me è mi baciò ed il picoclo Shura in braccio a me che rideva noi ci staccammo per un attimo a guardarlo e lui continuava a ridere e noi ci baciammo ancora sull’aereo che ci portava a casa per iniziare una nuova vita insieme alle persone che amo di più in questo mondo.

FINE

Come vi è sembrata questa storia? Speriamo che vi sia piaciuta come nelle altre storie. Se avete qualche suggerimento da darmi per scirvere delle nuove storie mi piacerebbe se no anche un semplice commento o un saluto saranno sempre graditi.

ALLA PROSSIMA ^_____________^ By Saiyo83

 
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