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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: NEI MIEI DENTI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/11/2005 19:38:08

incontro all università
 
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NEI MIEI DENTI
- Capitolo 1° -

"Abbiamo fatto presto" Giorgia guardò l'orologio appena entrarono dal cancello principale. La sua amica la imitò.
"in effetti..." ammise tornando a mettere le mani in tasca a causa delle basse temperature. "...Abbiamo mezz'ora prima che inizi la lezione!"
Giorgia annuì. Avevano preso l autobus con troppo anticipo, ma avevano preferito non rischiare. Se non lo avessero preso, magari il successivo sarebbe passato troppo tardi.
Tuttavia rimanere fuori era impensabile, e le aule in cui dovevano far lezione probabilmente erano ancora chiuse.
Che fare?
Poi una lampadina si accese nella sua mente "Laura, perchè non andiamo da Federica?"
Laura guardò l amica. Si conoscevano da due anni ormai, colleghe all università. Si erano trovate subito in simpatia ed erano diventate buone amiche, anche perchè abitavano nella stessa zona e quindi andavano sempre insieme a lezione. Federica era una vecchia compagna di scuola di Giorgia, che Laura aveva conosciuto qualche mese prima.
Una ragazza carina, gentile....che studiava odontoiatria.
Sarebbe stato carino andarla a trovare, e dopotutto andava bene qualsiasi cosa pur di sottrarsi a quel freddo glaciale.
"Che stiamo aspettando?"

Insieme percorsero l intero perimetro in linea retta all interno della città universitaria, con passo svelto e viso nascosto nelle sciarpe. Raggiunsero l edificio in mattoni in un batter d occhio.
All entrata troneggiava la scritta "IGIENE" che veniva coperta dai rami degli alberi spostati dal vento che andava aumentando. Entrarono, e di colpo si liberarono delle sciarpe.
"Sai a che piano fa lezione?" chiese Laura seguendo Giorgia che sembrava sapesse bene dove stava andando.
"So solo che quelli del primo anno stanno al secondo..." rispose l amica.
Laura rise "Ah bene! Ci saranno come minimo 25 aule!"
Giorgia scrollò le spalle "In un modo o nell'altro la troveremo!"
Continuarono a camminare, chiacchierando come al solito. Avevano sempre un argomento in apice che doveva essere affrontato. Studiando cinema era normale che, di solito, i loro discorsi andassero sempre a parare sull ultimo film visto.
"Non è che non mi piace!" stava dicendo Giorgia "è solo che...beh confronto e Brad *_*"
L'amica si mise a ridere "ma che c'entra!Anche io preferisco il mio Johnny, però..."
"Beh siamo andate a vedere questo film perchè è a te che piacevano Orlando Bloom e Kirsten Dunst!"
"e a te piaceva la trama! Tu sei solo invidiosa perchè Kirsten Dunst da bambina ha baciato Brad Pitt, non è vero?" La prese in giro Laura.
"che c'è di strano? Tu non sopporti winona..." rise Giorgia.
"Comunque...tornando a noi, sinceramente mi aspettavo anche io qualcosa di più. Il trailer prometteva molto bene, però non posso dire che non mi sia piaciuto. Ci sono scene bellissime. Come per esempio il viaggio alla fine! E poi crowe non poteva deludermi, dopo -Jerry Maguire-!"
"Ma infatti io non ho detto che è brutto. Anzi! Però come te, mi aspettavo qualcosa di più!"

Chiacchierando si erano già fatte metà delle aule del secondo piano. Ad un certo punto Laura si bloccò. "Così non affitteremo mai!"
Giorgia la guardò con un'espressione abbastanza perplessa, poi la vide dirigersi verso un ragazzo e la sentì mentre chiedeva dove erano le lezioni del primo anno.
Il ragazzo indicò a Laura una direzione e infine una porta, sorridendo marpione. Giorgia sospirò. Laura piaceva a tutti. Come cavolo faceva a non accorgersene? Ogni volta che fermava un ragazzo per chiederle un informazione, questo sembrava rimanere incatenato a lei. Eppure Laura sembrava davvero non accorgersene, tanto che, quando provava a chiederle come faceva, lei scoppiava a ridere. "Ah gio!lavori troppo con la fantasia! Quei ragazzi sono solo molto gentili, tutto qua!"
Sarà! Pensava sempre Giorgia. Restava comunque il fatto che con lei non erano mai altrettanto gentili, neanche pagandoli oro.
"Giorgia, è in aula sette! E' l ultima a destra!"

Raggiunta l'aula Giorgia entrò, cercando l amica. Quando la vide si fece avanti raggiungendola. Laura fece lo stesso, sebbene guardasse dritto a sè, e basta. Non le era mai piaciuto entrare nelle altre aule, dove gli altri si conoscevano tutti. Si sentiva un'intrusa. Era una cosa che le era rimasta dai tempi delle elementari. Chissà perchè poi.
"e voi che ci fate qui?" chiese Federica, seduta accanto alla seconda uscita dell'aula. Come al solito era vestita all'ultima moda, e truccata alla perfezione.
"Siamo arrivate presto" spiegò Giorgia
"..e fuori si gela!" finì Laura.
Cominciarono a chiacchierare del più e del meno, di esami, lezioni, crediti e via discorrendo. Laura era tutta presa nella conversazione, che quasi non si accorse dell ombra che le passava accanto e che si era bloccata.

"Laura?"
La ragazza sentendosi chiamare si voltò, come facevano anche Federica e Giorgia, per lo più perchè erano curiose.
Davanti a loro c'era un ragazzo abbastanza alto, dai capelli scuri, e gli occhi marroni. Indossava un giubbotto bianco della columbia. Aveva le mani in tasca, un atteggiamento da bulletto, e lo zaino sulle spalle.
Laura stava già per chiedere se si conoscevano, quando il ragazzo sorrise
Quel sorriso infantile, quella faccia da (mi si passi il termine) paraculo, le fossette sulle guance.
"Massimo?" chiese titubante.
Possibile che fosse davvero lui? Sembrava diverso...eppure adesso che lo guardava ritrovava tutti gli aspetti di un tempo. La voce quasi fastidiosa, gli occhi aperti, quasi spalancati. E quell aria di chi ti sta sempre prendendo per il culo. Massimo. Il suo adorato Massimo.
"ah pensavo ti fossi dimenticata di me!" rispose il ragazzo, abbracciandola con confidenza, e dandole due baci, come vuole il galateo moderno.
Laura era in piena confusione.
Massimo. Massimo era davanti a lei.
La sua colonia asfissiante che negli anni non era cambiata .Anni.
Già...quanti anni erano che non lo vedeva? Come minimo tre.
"Non posso dimenticare il mio incubo peggiore!" rispose, cercando di apparire naturale.
"Dai!" disse il ragazzo mettendosi a ridere "Non potevo essere così pessimo!"
"Si, invece, te lo dico io!" disse Laura "Che ci fai qui?"
"che ci faccio? Io studio odontoiatria! Che ci fai tu piuttosto...!"
"Studi? ma questa lezione è per quelli del primo anno!"
Massimo rise "Sai che non sono mai stato un grande studioso!"
"Direi di si!" lo prese in giro Laura "dovresti essere quasi diplomato a quest ora!"
"adesso non esagerare!" Massimo si finse offeso "tu piuttosto?"
"Io sono venuta a trovare un'amica. Studio cinema, sono al secondo anno! Non ci posso credere, ti ho superato!"
"^^ Ti trovo in forma sai?!"
Ed eccolo là: quello sguardo dolce, affettuoso, premuroso. No, quello non l aveva mai dimenticato.
"Anche tu stai bene" rispose.
Massimo.
Ancora non ci credeva.
Massimo.
Non particolarmente bello, ma affascinante.
Magnetico.
Persino per lei che un tempo l aveva odiato.
Che strani gli scherzi del destino.
"Dovremmo vederci più spesso" disse poi ad un certo punto Massimo "Mi sento solo senza nessuno a cui dare fastidio!"
"ah grazie!" disse Laura, notando che il ragazzo aveva tirato fuori dalla giacca il suo cellulare.
"Forza ragazzina, dammi il tuo numero"
Laura si trovò a dettare senza neanche rendersi conto che lo stava facendo.
"Bene" disse ancora Massimo "così ci andiamo a prendere qualcosa di dolce al bar, una volta o l altra!"
"uno che vuole fare il dentista?Dolci? E' un paradosso! Non hai neanche un po' di preoccupazione per i miei denti?"
Il ragazzo sorrise "Alle brutte posso sempre rimetterteli a posto io!"

Dieci minuti dopo, con massimo disappunto di Laura, lei e Giorgia se ne erano dovute andare, altrimenti, con tutto che erano arrivate in anticipo, correvano il rischio di fare tardi a lezione.

"Chi era quello?" chiese Giorgia, quando finalmente avevano trovato posto.
Laura sorrise, arrossendo. "Era Massimo"
Giorgia sgranò gli occhi. "Quel Massimo?"
Laura la guardò, sempre sorridendo, poi annuì "Si, il mio Massimo"

Massimo.
L aveva conosciuto quando era al secondo anno di liceo, lei. Lui al terzo. Ricordava che la prima volta che l aveva visto lui era entrato nel bagno delle ragazze e si era messo a bere di fronte a lei, che beveva all altro rubinetto.
Sorpresa si era allontanata di scatto, e lui l aveva guardata con quella sua solita aria strafottente. Un ghigno sulla faccia, l aria divertita, e quel suo strano modo di camminare.
Come se fosse il padrone del mondo.
Da quel momento l aveva odiato.Anche quando poi si era dovuta avvicinare al suo gruppo per motivi di forza maggiore, aveva continuato a non sopportarlo.
Litigavano praticamente sempre. Massimo faceva battutine idiote e lei, per carattere, rispondeva sempre, provocandolo. Non sapeva dire quando quell odio si fosse trasformato in complicità. Alla fine era così naturale avercelo davanti con le sue stupide parole, che quando non lo vedeva ne sentiva la mancanza.
Poi successe qualcosa.
Brutti momenti, persone malvagie, un mondo che sembra sbagliato.
E lui che arrivava a consolarla.
In quel momento era un ragazzo totalmente differente da quello che conosceva. L aveva ascoltata con attenzione, l aveva abbracciata e quando poi aveva detto <<sono tutti stronzi bastardi!>> lei si era sentita al settimo cielo. Protetta
Da Massimo.
Non ci mise molto a capire di essersene innamorata. Anche quando faceva lo stupido, anche quando faceva le battutine. Ormai si era presa una bella cotta.
Ma poi venivano nuovi litigi.
Massimo cambiava quando era con gli amici stronzi, e diventava stronzo anche lui. In quei momenti Laura non ne voleva più sapere di lui. Diceva che era solo un bambino stupido, senza spina dorsale. E che lei aveva mille altre cose in testa: non aveva il tempo di occuparsi di un ragazzino.
Ma poi Massimo trovava sempre il modo di farsi perdonare, di rifarsi accettare.

E adesso l aveva rincontrato.
Adesso era di nuovo nella sua mente.
Sorrise. Magari un giorno sarebbe stato il suo dentista.
E allora sarebbe stato anche nei suoi denti.
Sarebbe stato il colmo.

"quando pensi ti chiamerà?" chiese Giorgia.
Laura abbandonò il capo sul banco. In effetti non sapeva neanche se l avrebbe chiamata o meno. Però in quel momento non le interessava neanche.
L aveva rivisto, e, dopo tanto tempo, aveva risentito il cuore impazzire.
"Non lo so" ammise
"beh, si un po' più ottimista"
Laura scoppiò a ridere. "Non capisci? Ormai so che, quando avrò voglia di vederlo, lui sarà lì, in quell edificio che si vede anche da questa finestra."
Giorgia sorrise "come preferisci!"

Massimo...
Massimo...
Massimo...

Pensava di averlo dimenticato anni addietro, quando lui se ne era andato dal liceo, in rapporti non troppo civili.

Massimo...
Massimo...
Massimo...

Pensava che ormai era un capitolo chiuso della sua vita.

Massimo...
Massimo...
Massimo...

Ed ora invece...Eccola là quella ragazza innamorata come una bambina.

Massimo...
Massimo...
Massimo...

Con tutto il suo corpo che invoceva semplicemente un nome. Il suo nome.
Tutto il suo corpo: denti compresi.




FINE

Basata su una storia vera ^^
Erikuccia, come sempre
 
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