SEI IL MIO SOLE - Capitolo 1° -
Storie di Due
Nota della Traduttrice
Bene! Visto che le ficce tradotte di OP stanno avendo un discreto successo, ecco a voi un’intera raccolta di storie yaoi, direttamente da Akai Ito di Fanfiction.net!!! Good reading!!!!
Sei il mio Sole
Sei il mio sole
Il mio unico sole
Mi fai felice
Quando le nuvole son grigie
Non sai tesoro
Quanto io ti amo davvero
Ti prego, per favore
Non portarmi via il mio sole
Rufy aveva passato l’intera giornata a cantare continuamente quella stupida canzoncina per bambini. Inutile dire che il motivetto stava dando sui nervi a Zoro, e che lui non voleva mai più sentire ancora quella stupida canzone. Se avesse sentito Rufy cantarla ancora una volta, non importava quanto piacesse a Rufy, l’avrebbe strangolato. Quando finalmente Rufy smise, Zoro riuscì ad esercitarsi in pace. Zoro aveva appena finito una sessione d’allenamento, ed era estremamente assetato. Anche se preferiva non entrare in cucina quando c’era quel maniaco d’un cuoco a preparare la cena, sapeva che se non avesse preso qualcosa da bere sarebbe morto per disidratazione. Così tentò la fortuna ed entrò in cucina.
“Oy Sanji, entro solo a prendere qualcosa da bere!” Annunciò Zoro al cuoco mentre entrava in cucina.
“Sei il mio sole…il mio unico sole…” Canticchiava dolcemente Sanji a sé stesso. Alzò lo sguardo dal proprio lavoro quando Zoro entrò in cucina. “Eh? Cosa? Qualcosa da bere? Prenditelo pure.” Rispose Sanji, e riprese a sminuzzare le verdure.
Zoro si diresse al frigorifero e cercò qualcosa da bere. Il cuoco sembrava proprio più gentile del solito. Abitualmente avrebbe buttato fuori Zoro a calci dalla cucina, sbraitando che la cena non era ancora pronta. Era la sua immaginazione o Sanji stava cantando la stessa canzone infantile di Rufy?
“Mi fai felice…quando le nuvole son grigie…” Cantò dolcemente Sanji continuando a preparare la cena per la ciurma.
Finalmente Zoro afferrò una bottiglia di birra e chiuse il frigorifero. Non era la sua immaginazione, il cuoco biondo stava davvero cantando quella stupida canzone di Rufy. Ma per qualche strana ragione non lo scocciava quando a cantarla era Sanji. In realtà non sapeva nemmeno che il cuoco sapesse cantare.
“Non sai tesoro…quanto ti amo davvero…” Continuò a cantare Sanji mentre apriva il forno e vi piazzava dentro la carne.
Lo spadaccino restò ad osservare il cuoco preparare la cena. Forse non lo seccava perché era Sanji a cantarla. Era lui o Sanji sembrava davvero allegro mentre la cantava? Forse c’era qualcos’altro nella canzone di cui Zoro non era al corrente.
“Ti prego, per favore…non portarmi via il mio sole…” Sanji terminò la canzone. “Che ci fai ancora qui? Ti occorre qualcosa?” Domandò Sanji a Zoro voltandosi e fronteggiandolo.
“E quella stupida canzone? Cioè, Rufy ha passato tutto il giorno a cantarla, e adesso la canti anche tu.” Domandò Zoro a Sanji.
Sanji si grattò il mento e fissò Zoro. “Vuoi saperlo davvero?”
Lo spadaccino annuì. Doveva sapere cosa c’era dietro quella canzone prima che lo facesse diventare matto.
Sanji sorrise luminoso allo spadaccino. “Penso a te quando la canto.”
Nota della Traduttrice
Zoro: Oo
Flamia: Ooooooooooooooooh, ma che puuuuuuuuuuuuuuuucciiiiiiiiiiiiii!!!! ^0^
Zoro: IO TI SQUARTOOOOOOOOOOOOOOO!!!!! *@*
Flamia: NNNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! °@°
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