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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LIFE IN LONDON
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: aoi-miyazawa galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 22/11/2005 17:09:22

gwaaaaaaa!!!!!!!!è la prima ficcy che scrivo , non siate severi cn me . . .
 
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INCONTRO A SCUOLA
- Capitolo 1° -

\\ciao, sn Aoi!! quasta è la mia prima ficcy . . . non ve la prendete cn me se c'è trpp inglese oki?? sentite, quella che scrive non sono io, ok? io mi chiamo davero Aoi . . eheh\\

Salve, sono Jenn. Sono nata il 5 Dicembre 1993.
Ho dodici anni e vado in seconda Media.
Ho i capelli corti e biondo cenere e gli occhi castano chiaro.
Sono magra e abbastanza alta, per la mia età.
Soffro di Claustrofobia, a mia di disgrazia, perché sono sempre circondata da spazi chiusi, piccoli e stretti.
Sono Italiana, ma mi sono trasferita in Inghilterra per via del lavoro di mio padre.
Non ho mai avuto un luogo stabile dove stare per più di 5 anni.
Per esempio, il mio primo viaggio l’ho fatto appena nata, fino a tre anni sono stata in Svizzera.
Fino a cinque anni sono stata in Belgio, fino a sei in Danimarca, fino a otto in Germania, fino a undici in Francia e ora, a dodici anni, in Inghilterra.
Finalmente, non ci sposteremo più, ma purtroppo, non abbiamo molti soldi e quindi non possiamo tornare in Italia.
Mio padre è castano, come me, e ha gli occhi verdi.
È un po’ pienotto e alto, soffre di Aracnofobia.
Mia madre, al contrario, ha i capelli neri e lunghi più dei miei che le arrivano al ginocchio (ma li tiene legati) e gli occhi del mio stesso colore.
È magrissima e soffre di Idrofobia, quindi non si può avvicinare all’acqua.
Mio fratello gemello, Marco, ha un peso forma perfetto.
Infatti, avendo la mia età e pesando solo 42kg, non è molto grasso.
Ha i capelli corti e uguali ai miei.
Gli occhi sono del mio stesso colore.
Soffre anche lui di Claustrofobia.
Ho anche una sorella, ma è più piccola, che devo andare sempre a prendere all’uscita da scuola.
Ha sette anni e va in seconda elementare.
Lei è tutta un’altra cosa.
È bionda, ha gli occhi grandi e azzurri e soffre di Anoressia.
Come se non bastasse, siamo una famiglia di sfigati...tutti con una fobia diversa, e una addirittura Anoressica...cioè, più sfigati di così?

Il mio primo giorno di scuola, non l’ho passato molto male.
Avevo una prof-traduttrice che mi traduceva esattamente le parole, una per una.
Capivo solo qualche cosa, non mi andava di studiare, ma mi facevo coraggio e continuavo ad ascoltare.
All’uscita da scuola, quello stesso giorno, Clare, la mia compagna di banco, mi venne accanto prima che mi dirigessi fuori dal cortiletto della scuola.
-Hi, Jenn!- mi disse -Hi!- rispondevo.
Clare aveva i capelli rosso chiaro e gli occhi arancioni.
Per quando possano essere poco rassicuranti degli occhi arancioni, lei era così.
Era anche poco più bassina di me ed era molto magra.
Lei sorrideva sempre.
Era una ragazza nata con il sorriso stampato in faccia.
Nulla l’avrebbe fatta piangere, a parte i casi nei quali si perdono i parenti o cose del genere.
Era molto amichevole e rompeva il ghiaccio al primo sguardo.
Se cominciava a parlare, non la smetteva più, era una ragazza molto strana, ma simpatica.
La lasciavo parlare, anche se non capivo una sola parola di quello che mi diceva.
Semmai avessi potuto insegnarle l’Italiano, l’avrei fatto subito!E così feci.
Dopo qualche mese dal mio stabilimento in Inghilterra, cominciai a saper parlare abbastanza correttamente l’inglese e, così, promisi a Clare di insegnarle l’italiano.
La prima cosa che dovevo insegnarle, era l’alfabeto.
Quando lei lo imparò a memoria e sapeva dirlo correttamente, le diedi un grosso vocabolario italiano, che le permetteva di migliorare la scrittura, e un vocabolario virtuale che le permetteva di migliorare la pronuncia.
Dopo qualche mese, così, lei sapeva già parlare correttamente l’italiano, e potevamo capirci perfettamente.
Il 4 Dicembre, il giorno prima del mio compleanno, lei venne a casa mia.
-Ciao, Jenn!Come va?- diceva mentre entrava -Bene, grazie- rispondevo.
Passammo l’intero pomeriggio a farmi studiare l’inglese.
Lei mi diceva una parola, spiegava il significato, e io la ripetevo.
Tutto il pomeriggio così.
Poi, mia madre portò la cena in camera nostra, e noi continuammo a studiare, mentre mangiavamo.
Dopo cena, mia madre invitò Clare a dormire da me e lei non rifiutò l’invito.
-che il pigiama party abbia inizio!- gridò lei non appena finimmo di studiare.
Dopo varie cuscinate in faccia, salti sui letti e capriole a mezz’aria, ci mettemmo finalmente a dormire.
Alle 7:30 della mattina seguente, ci alzammo di corsa e ci preparammo.
Prima di uscire di casa, però, mia madre, mio padre, mia sorella e mio fratello mi fermarono.
-Buon Compleanno, Jenn!-dissero tutti in coro -Buon Compleanno!-disse anche Clare -grazie!- risposi io.
Fortunatamente non si erano dimenticati del mio giorno preferito.
Dopo, Clare e io ci mettemmo a correre come delle pazze per non arrivare tardi alla St.Albans School ovvero, la mia scuola.
Appena arrivate, sbattei con un ragazzo alto, moro, con gli occhi blu e magro, per giunta.
-Scuse me!!!-dissi io -No, no, scuse me!-disse lui.
Aveva una voce bellissima.
Ma come, esistono ragazzi così, e io non ne so nulla?
Me lo chiedo ogni giorno, oramai.
Passarono così, delle settimane da quando conobbi Rick.
Era un ragazzo carino, senza un briciolo di cattività...
Volevo verlo accanto ogni istante.
Un giorno, mentre andavo a scuola, lo vidi con un'aria abbattuta, che veniva a scuola.
-Rick!!!!!- gridai andandogli incontro -hi!How are you?- chiesi guardandolo.
Lui alzò lo sguardo e mi guardò tristemente -aahhh!!!!!adesso basta, non ce la faccio più a parlare in inglese!- disse.
Io ero veramente stupita.
-e tu potevi dirmelo che eri italiana!!- mi disse sempre con aria abbattuta e arrabbiata allo stesso tempo.
-uh...scuse me...i'm inglish...not italian...i' from london.- dissi decisa
-Basta!!Basta fingere!Non ce la faccio più!- mi urlò contro.
Adesso, la faccia abbattuta l'avevo io.
-scusami...io...pensavo che tu....fossi inglese...non italiano...- dopo, mi zittii.
Mi mise le mani alle spalle e mi mosse -devi confidarti con me, non devi nascondermi le cose!hai capito?- ero sbalordita. non ci credevo . aveva parlato in italiano .

//hallo! ciao! cm va ? vi piace la ficcy ?? spero di sì . . . ci ho messo tutta me stessa per scriverla . spero che qualcuno commenti la mia prima fic . . . è la prima volta che scrivo una storia . . . oddio . . .//
 
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