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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu-Gi-Oh!
Titolo Fanfic: BAD DAY
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: ruky-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/11/2005 19:46:46

una giornata da cancellare dal calendario, una di quelle giornate no per seto kaiba...
 
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- Capitolo 1° -

Titolo: Bad Day
Rating: Nc-14
Pairing: Seto Only, e, in piccolo parte SetoxYami
Note: Oggi è un giorno maledetto, sono incazzata al massimo e nervosa da matti, per cui ho deciso di sfogare la mia ira repressa con una fic insulsa come questa! Perché, se le giornate No capitano a me… non vedo perché non debbano capitare anca a Setonzolo, mwahahah é__è!
Scherzi a parte… ho fatto un Seto un po’ sfigato (E anche un pochinino picio, specie per quanto riguarda un certo fatto nella metrò XD) ma è chiaro che in realtà lui sia sempre e comunque il migliore*__*/ (Seto: Lo dici soltanto perché ti sto puntando la pistola alla tempia é_è? Autrice: Eh… diciamo che quello sprona^^;;…). Buona lettura v_v.

***
E' tardi!
Cazzo è troppo tardi e quel dannato ancora non si è visto, ma se lo trovo... Oh, che gli faccio se lo trovo!
Giuro che lo violento e lo picchio finché non mi sarò sfogato, stupido moccioso dannato! E se si ribella gli spacco anche le ossa!
Dannazione!
"Kaiba-sama..."
E ora che c'è?!?
"Uhn?"
"Ecco... il signorino Yami ha telefonato qualche minuto fa... dice che è bloccato nel traffico e che per questo tarderà..."
"Che cosa?!?"
"Il sign..."
"Idiota, ho sentito benissimo!"
Tsk, guarda qui che cazzo di gente mi tocca avere tra i piedi.
Non sono camerieri, chef o autisti... sono degli emeriti IMBECILLI!!!
"Io esco."
L'uomo che mi ha parlato non fa nemmeno in tempo a rivolgermi un cenno di assenso che sparisco fuori dalla porta. Infondo del suo assenso non me ne faccio proprio niente... ma un dubbio mi coglie impreparato... chi diavolo era? Uno nuovo?
Bah! Ma chi se ne frega! Di gente così ne cambio una al giorno... no, pardon, una ogni ora... ma continua a non fregarmene un cazzo.
Soprattutto oggi.
Sono nervoso, TROPPO nervoso!
E quello stupido osa essere in ritardo!
Dannato!
Appena ti piglio ti prendo a pugni!
E poi ti violento!
Mhm... sarò fissato con sta storia? Bah, tanto!
"Kaiba-sama..."
"Che c'è ancora?!" ringhio all'ennesimo rompiscatole di cui io stesso mi sono circondato, e solo ora mi pento di aver scelto degli scimmioni che a malapena sapranno leggere o scrivere. Ma lo sanno tutti che detesto perdere tempo, e mettermi persino a fare selezioni su un personale anche dotato di senso artistico, critico e magari musicale, mi sembrava eccessivo... Per cui tanto vale accontentarsi di quello che passa il convento.
"Bè... ecco..."
E quello che passa il convento fa decisamente schifo...
"Sbrigati a parlare." sibilò mettendogli fretta e quella cosa negli occhi che ho imparato a distinguere bene come paura... Chissà... forse è per questo che molti dei miei subordinati hanno preso l'abitudine di celare lo sguardo sotto un paio di occhiali da sole.
"Signore... l'auto è..."
"Non dirmelo..." commento tra me e me già conscio del seguito della sua frase balbettata.
"Come vuole..."
Idiota.
Come voglio un cazzo!
Come crede faccia ora senza macchina?
Kami-sama, che razza di giornata...
Ma tutte oggi dovevano capitarmi?!?
E quello stupido ancora non si vede!
Maledizione!
Dannazione!
Anzi... CAZZO!
Ecco, questo rende decisamente meglio l'incazzatura di oggi!
Porca puttana che giornata di merda!
Ma ora basta star qui a lamentarsi come una femminuccia, voglio un auto... anzi, voglio soltanto avere quel piccolo dannato tra le mani... sì, lui mi basterebbe...
Uhn... strano... eppure...
...sto già meglio...
Perfetto, vuol dire che posso andare a cercarlo con un po’ più di calma.
"Quando torna mio fratello ditegli che sono uscito."
L'altro dice qualcosa, ma è troppo lontano per poterlo sentire e io non ho alcuna voglia di girarmi e obbligarlo con uno sguardo a ripetere una frase pregna di fifa e inutilità.
Va bene così, ora devo soltanto mettermi in marcia e attraversare la città in mezzo a folle di pezzenti su mezzi presi d'assalto da una plebaglia nervosa almeno quanto me. Tsk, è chiaro che la gente di oggi sia nervosa e sempre di fretta, guarda un po’ in che schifo di posti deve starsene ammassata.
Soltanto con la forza riesco ad entrare in un treno della metropolitana piena e il mio primo pensiero quando le porte scorrevoli si chiudono accompagnate dal classico bip-bip è... "Che qualcuno mi faccia scendere!"
Vergognoso ammetterlo, infatti non lo sto facendo... insomma di sicuro non lo saprà nessuno visto che non è altro che un pensiero e tale resterà, ma Kami-sama che razza di inferno! Questo non è un treno, è il girone dei dannati!!!
Ma come diamine ci sono finito qui?!?
Tutto a causa sua!
Ma appena lo acciuffo...
Prima lo stendo con un calcio e poi lo violento...
Ahaaa, dannazione!
E guai a chi osa prendermi per un maniaco, chiaro?!? Che cazzo ne sapete voi di che razza di giornata ho avuto io oggi!
Ho voglia di lui, ok?
Ho voglia di scoparmelo e buttarmi alle spalle ‘ste fottute diciotto ore!
Ma dove diavolo sei?!?
Dannato Mutou!
Lo fai apposta!
Tutte le volte che ho bisogno di te, mai che ti faccia vedere!
Che razza di ragazzo saresti, eh?!? Che razza di amante!
Ma appena ti trovo giuro che facciamo i conti e giuro che le pigli, oh, se le pigli questa volta! Non me ne fregherà un cazzo di quali problemi hai avuto, di come sei dispiaciuto o di come io sono cattivo... Le prendi e basta, fine della storia!
"Giovanotto, vuole starsene più in là? Non vede che mi sta schiacciando un piede? Giovanotto, sto parlando con te!"
Fa che a parlare non sia la vecchia che mi sta alle spalle...
Ti prego, fa che non sia lei... fa che in realtà non mi stia tirando colpi con la sua borsetta tarocca sulla schiena per attirare la mia attenzione...
Fa che...
"Basta! La smetta di colpirmi!"
Sì... Era lei...
"Come ti permetti, maleducato! Non si parla così ad una signora anziana! E se avessi avuto un infarto per questo tuo comportamento oltremodo maleducato? Cosa avresti fatto, eh?"
Avrei esultato per essermi liberato da una seccatura, chiaramente.
"I giovani d'oggi sono tutti dei gran maleducati!"
E le vecchie di oggi sono identiche a quelle di allora.
Rompicoglioni come sempre.
"E poi spostati, non vedi che mi stai schiacciando i piedi?! Io fatico già a camminare, così mi sarà impossibile andare a fare la spesa e mio marito mi aspetta a casa già affamato! E..."
Blablabla...
C'è davvero qualcuno che ha la forza di ascoltare gente simile?
Ma perché lo stato non fa qualcosa e non spazza via dalla faccia della terra una tale feccia? No, la deve lasciare libera di circolare a Domino in modo che capiti proprio a me!!!
"Mi hai sentito giovanotto?"
E ancora parla!!!
Ma ficcati quel tuo "giovanotto" su per il... Bleah... che schifo di spettacolo deve essere ora che ci penso.
"Allora?"
E' proprio rompicoglioni forte...
"Senta signora, non vede che siamo TUTTI schiacciati come sardine? Come pretende che mi allontani con tutta questa gente intorno?"
E tralasciamo il fatto che al posto di quei “tutti” avrei voluto metterci un IO! Che vuoi che me ne freghi degli altri!
Tsk!
"Comunque, vorrei soltanto sottolinearle che non sono io a schiacciare i suoi piedi, ma la gabbia di quel felino che non fa altro che soffiarmi contro e tentare di farsi le unghie sui miei pantaloni attraverso le sbarre."
E ora taci brutta vecchiaccia!
"Eh? Oh, Figaro! Bè, mi dispiace molto, ohohoh, che vergogna!"
Vecchia rimbambita...
"Si limiti soltanto a tenere a bada il suo gatto." affermo incolore con un tono che a me invece pare così disgustosamente gentile...
Mhm... perché non l'ho fatta stare zitta con una gomitata alla giugulare in modo che soffocasse, ancora non l'ho capito...
E' colpa di quel Mutou, ne sono sicuro...
Mi ha minacciato tante di quelle volte di non venir più a letto con me se avessi continuato a trattare... come li chiamava lui questi pezzenti? Ah sì, il prossimo! con un minimo di rispetto e cortesia, che ormai ci ho fatto l'abitudine.
Com'è disgustoso.
Io, Seto Kaiba, imprigionato in questo serpente di latta, respirando la stessa aria di questi esseri inferiori, e per di più costretto a sopportare tali umiliazioni...
Che schifo!
E saranno tutte cose che farò pagare a te, Mutou! E anche con gli interessi!!!
"Fermata centro di Domino. Fermata centro di Domino."
Centro di Domino?
Oh, cazzo è la mia... e ora... come faccio?
Un mare di teste, corpi e sguardi che non fanno affatto una buona impressione, mi si para davanti bloccando il passaggio. Quattro sono i metri che mi separano dalle porte, dall'uscita e quindi dalla salvezza... ma come si può pretendere che io riesca in un'impresa del genere?!
A spallate mi faccio spazio tra la folla giungendo come un miracolo alle porte che si stanno per chiudere.
Eh, no! Ora voi mi fate uscire!
Un'ultima spinta.
Un ultimo sforzo.
Tendo il braccio attraverso lo spazio ormai ristretto tra le due porte scorrevoli e...
Noooo!!!
Perché cacchio sei partito con me ancora su, treno della malora?!?
Ma porca puttana, lo fate davvero apposta oggi?!?
Giuro che ve la farò pagare a tutti maledetti bastardi!!!
"Cignoe...?"
Non adesso...
Lasciami in pace chiunque tu sia...
Ho perso la mia fermata...
Ho perso la mia fermata...
E ora come faccio...?
Sospiro, respiro a fondo rischiando persino di soffocare nel tanfo che naturalmente aleggia in uno spazio così ristretto pieno di tanta gente.
Ho perso la mia fermata...
"Cignoe...?"
E allora! La volete finire tutti di rompermi i coglioni?
Abbasso lo sguardo alla figurina che insistente tiene allacciata al mio giubbotto bianco e lungo la sua manina, e mi fissa quasi con le lacrime agli occhi asciugandosi il nasino con l'altra mano per poi...
Ehy, ehy, che stai facendo mocciosa?!? Non oserai pulirti quella lurida mano sul mio giubbotto vero?!?
No...
Ditemi che non è vero...
Questo… è un incubo...
Ma perché proprio a me...?
"Cignoeeee..."
La fisso, con quello sguardo che so è in grado di spaventare il più feroce tra i lupi, ma lei... niente... continua a mugugnare quel suo "Cignoe" rantolato che soltanto lei sa che significhi. Tsk, mocciosi, hanno un linguaggio tutto loro!
"Cignoe, non tovo la mia mammaaa..."
Uhm...
Oh, ma come mi dispiace… povera piccola bambina...
Ma va all'inferno, và!
Ci manca solo che mi metta a cercare una donna che non sa nemmeno tenere a basa la sua prole!
"Cignoe... la mia mamma... non c'è pù..."
"E con questo?" domando tagliente e sbrigativo.
Ho fretta.
Devo assolutamente scendere alla prossima fermata e trovare il modo di tornare indietro. Non posso stare a sentire anche una marmocchia qualsiasi.
Non sono affari che mi riguardano.
"Tu... tu... non poi autammi a tovalla?"
No.
E' chiaro mocciosa.
"Io?" domando invece colto da quella che Mutou definirebbe "gentilezza" ma che io chiamo "fottuta perdita di tempo, arricchita da un altrettanto fottuto mal di testa.", e all'inferno pure Mutou!
"Cì..."
"Piccola, io non posso aiutarti."
E ora sparisci dalla mia vista se non vuoi che ti prenda a calci!
"Mhmmm..."
Uhm... bè, nonostante tutto sembra collaborare, infatti non appena la voce metallizzata agli altoparlanti pronuncia il nome della prossima fermata, si sposta di lato per lasciarmi docilmente passare.
Perfetto.
Le porte si aprono, io esco all'aria aperta ringraziando tutti gli dei che conosco per questa benedizione, e ringraziando ovviamente me stesso per essere riuscito a tenere duro anche in una situazione del genere e...
"Ma cosa...?"
Qualcosa tira al mio giaccone.
Temo persino quello che vi troverò attaccato quando abbasso il capo per scoprirlo...
Lo sapevo.
Oggi è DAVVERO una giornata di merda.
"Cazzo..."
"Non ci diono le paoacce!"
Tsk, ora si permette pure di sgridarmi.
'Sta mocciosa!
"Senti marmocchia, perché diavolo mi sei ancora tra i piedi?! Credevo di averti detto di non poterti aiutare!"
E sì, l'ho detto, per cui guai a te se osi affermare il contrario.
"Cì... ma io voo la mia mamma..."
Ma chi se ne frega!!!
Mi hai preso per il buon Samaritano?!? Ho la faccia di un boy-scout io?!
Kami-sama, ma hai una minima idea di chi sia io?!?
"Senti, ascoltami bene questa volta. Io-non-posso-aiutarti." scandisco bene le ultime parole in modo che possa seguirmi facilmente nel discorso "E' chiaro?"
Dimmi di sì e lasciami in pace, dai...
"Peò..."
"No, no, non c'è nessun però, ficcatelo in quella testa."
"Ma..."
"Ho detto no."
"Peò..."
Ho capito...
E' inutile.
Tutto inutile.
Non mi resta che sopprimerla e gettarla dal canale di scolo in modo che nessuno venga mai a sapere della sua morte.
"Peeaoe cinoe..."
Eh?
"Peeaoe..."
E che significa?
"PEEAOE!" urla lei chiudendo gli occhietti inondati dalle lacrime e stringendo con più forza la stoffa del mio giubbotto.
Che schifo, dovrò portarlo pure in tintoria... ma almeno ho capito che mi sta chiedendo per favore... o almeno credo...
Dannazione...
E ora come me la levo di torno?
Dannati mocciosi.
Ma perché diavolo esistete pure voi...?
"Senti, davvero non so come poterti aiutare."
"Pottami aa femmata di pima..."
"Eh?"
"La femmata di pima. E' cecia ì la mia mamma."
"La fermata precedente?"
Oh...
Interessante...
Peccato che io per primo non ci sappia arrivare, altrimenti non sarei qui con questa cosa formato nano adesso... o sì?
"E come faccio?"
"Dobbamo 'dae di llà."
Indica con la manina una fermata che si trova esattamente dall'altra parte di quella da cui siamo scesi noi, e improvvisamente inizio a sentirmi uno stupido...
Bè, era ovvio che funzionassero così sti treni...
Per uno che va ce n'è uno che viene e il percorso è uguale ma inverso...
E io perché non ci ho pensato?
Ok, non voglio saperlo.
Grazie a Dio non ho avuto anche la sfiga di trovare qualcuno che mi conoscesse e che potesse andare in giro a raccontarlo o sarebbe davvero stata l'umiliazione più pesante della mia vita...
"Addiamo"
Ovviamente dopo quella di aver accompagnato per Domino una mocciosa come questa...
Di buono c'è che almeno in quella mini testolina ha un cervellino che funzione.
Molto bene.
"Addeo appettiamo teno."
"Uhn..."
Fin qui potevo arrivarci anche io...
Sarà intelligente ma quanto parla.
"Eccoo! Ecco il tteno!!!"
Mocciosa petulante.
"Eccoo, eccoo!!"
"Sì, ho capito, ma finiscila di agitarti così marmocchia!"
Quella non mi da nemmeno retta.
Indicando il treno e saltellando stupidamente inizia a zampettare verso il bordo del marciapiedi, avvicinandosi pericolosamente alla linea gialla.
"Ehy!"
E' un attimo e mi ritrovo la marmocchietta in braccio che frigna di nuovo spaventata per il pericolo che ha appena corso.
E a me non pensi stupida mocciosa?
"Cazzo..."
Prendo lunghe pesanti boccate d'ossigeno per riprendermi dallo spavento e, sempre tenendo in braccio quel fagotto dai vaporosi capelli corvini, entro nella vettura rimanendo in piedi accanto all'entrata, in modo che possa scendere facilmente.
E la prossima volta la butto io sotto un treno 'sta mocciosa frignona!
"Uèèèè, uèèèèè!!!"
Ma che razza di vocina fastidiosa...
"Uèèèèèè!!!"
Osa persino alzare il volume!
"UEEEEE'!!!!"
"BASTA! Ti prego non ne posso più, finiscila o ti mollo qui!"
Ehy...
Ha funzionato.
Altro che essere gentile!
"Se mmetto mi tiei ancoa in baccio?"
Aspetta, aspetta...
Piccola ricattatrice!
"Non se ne parla! Anzi, scendi subito che mi stai imbrattando il vestito di muco!"
"Ma... u... uèèèèè!"
Oh, no!
"D'accordo, d'accordo, hai vinto!!!"
Impossibile.
Sconfitto da una mocciosa che puzza ancora di latte.
...Ma che diavolo... mi sta succedendo...?
Accidenti a Mutou...
Da quand'è che sono cambiato così tanto...?
"Hai un bbuon poffumo..."
"Hn..."
"E' ccoe queo del mio papà..."
Sì, certo, ma ora poche confidenze mocciosa.
"Fermata centro di Domino. Fermata centro di Domino."
Finalmente!
E ora che ci provi qualcuno a fermarmi!
Naturalmente non accade nulla di spiacevole e i miei piedi si muovono nuovamente sull'asfalto alla ricerca di una donna di cui non so niente se non che è scesa qui, mentre una bimbetta che avrà imparato a parlare da poco mi si è persino addormentata in braccio.
Fantastico.
Prima mi sporca con la sua bava e ora mi prende pure per un materasso o per uno di quegli stupidissimi e irritanti Teddy Bear...
Ah, i bambini... che razza inferiore!
Ma della madre manco l'ombra.
Inizio persino a dimenticare il reale motivo che mi ha spinto ad attraversare mezzo mondo, imbarcandomi in un'impresa titanica... e lasciatemi esagerare, tanto a voi non frega un cazzo di quello che ho passato e che sto passando!
Mutou!
Ecco!
Altro che mocciose dalla lacrima facile e fasulla!
Altro che vecchiacce petulanti e gatti idioti!
Io devo trovare Mutou!
Non me ne frega un cazzo degli altri, non me ne frega un cazzo di fare la mia buona azione quotidiana, vivo benissimo anche senza, anzi, ci vivo meglio!
IO VOGLIO SOLTANTO TROVARE IL MIO RAGAZZO!!!
"Kaiba-kun..."
Hn...?
"Kaiba-kun...?"
Ok...
Con calma...
Respira Seto e finiscila di avere quell'espressione da ebete mentre alle spalle la sua voce ti stordisce...
Girati e calmati...
Non è niente.
E' solo la sua voce...
E' solo il tuo angelo...
Calmati...
E visto che ci sei...
Fai smettere di battere così forte anche quello stupido cuore che hai nel petto prima che anche lui lo senta!
Mi volto affogando nelle iridi di ametista che ho cercato da ore e lui sorride imbarazzato per la mia presenza.
"Ma cosa ci fai qui...?" mormora avvicinandosi.
"Sono venuto a prenderti." affermo con tono secco... che so durerà ancora per poco innanzi a questo piccolo pezzo di paradiso racchiuso in un solo ragazzo.
"A prendermi?"
"Sì, perché, ti dispiace?"
"No! No... anzi..."
Sorride.
Kami-sama, quello non è un sorriso è un abbagliante diamante!
"Hn..."
Hn...
Ma quale "Hn", riprenditi Seto e digli tutto quello che ti eri ripromesso di dirgli!
Digli che razza di giornataccia hai dovuto subire soltanto a causa sua!
Anzi, picchialo! Ecco, sì, prendilo a pugni, stordiscilo e poi strappagli i vestiti e violentatelo in un vicolo qualsiasi!
"Ma..."
"Cosa?"
Diamine, ma stai ancora a parlare?!?
"E quella bambina...?" domanda indicando perplesso il corpicino che avevo dimenticato di tenere tra le braccia.
Abbasso a mia volta lo sguardo al visino della marmocchia che ha preso a succhiarsi teneramente un ditino e rimango per un attimo interdetto.
Rimango in ascolto.
Uhm...
Adesso non parli più dannata coscienza saccente, eh?
Tsk!
Faccio spallucce tornando a rivolgermi al ragazzo.
"Ha perso sua madre. Dovrebbe essere qui intorno."
Lui strabuzza gli occhi.
Incredulo.
"Tu... TU la stai aiutando a ritrovare sua madre?!?"
Ecco, bravo, urlalo di più che quel gruppo di ubriaconi all'angolo non ti ha sentito!
"E con questo?"
"Bè... è strano..."
"Mutou, vuoi darmi una mano o hai intenzione di analizzare la mia psiche ancora per molto?"
Lui si limita a ridacchiare annuendo con il capo.
Vorrei toccarlo, dannazione... sfiorare quei morbidi capelli corvini mesciati di biondo e amaranto e sentirne il loro profumo...
Accidenti, se non fosse per questa dannata mocciosa!
"Uhm..." è lei che finalmente borbotta qualcosa aprendo gli occhiettini dal brillante verde acqua.
"Quetta è a emmata giutta?" domanda rivolta a me.
"Tsk, naturalmente, non sono uno stupido."
Annuisce con un gran sorriso e incuriosita sposta la testolina al ragazzo che mi cammina affianco che a sua volta le sorride.
"Ciao." la saluta gentilmente Mutou, alzando la mano.
"Ciao..." risponde lei diffidente affondando il visino nel mio petto... e io spero che si sia pulita prima il naso perché inizio a seccarmi del suo muco, delle sue lacrime e di lei in generale.
"Certo che devi piacergli proprio tanto, Kaiba."
E' un riflesso il mio mentre mi fermo in mezzo al marciapiedi sentendo la sua frase.
"Cosa?"
E quello si mette a sorridermi!
Argh!
Se non fosse perché non conosco niente di più bello del tuo stupidissimo sorriso ti avrei già spaccato quella faccia da schiaffi, Mutou!
"Non... non dirlo manco per scherzo!"
"Come vuoi..." miagola malefico "Però volevo anche farti sapere che sei arrossito."
Dannato!
Ti diverti così tanto scommetto, eh?!
Piccolo adorabile mostriciattolo...
"Eccoa! E' la mia mamma!!!"
"Come?"
"E' ei! La mia mamma!"
"Oh, arigato Kami-sama, non ne potevo più."
La donna che la marmocchia indica si è messa ad urlare a squarciagola un nome che abbiamo faticato tutti a comprendere comunque, corre verso di me e ho quasi il timore che mi sbatta contro per la velocità che ha.
Fortunatamente si ferma prima e prende invece in braccio la bimba liberandomi da quella piccola piaga.
"Che scena toccante..." commento sarcastico. Non vedo l'ora di tornare a casa, ma la donna non è ancora contenta.
Alza il capo fissandomi con le lacrime agli occhi.
"Ti ringrazio, ti ringrazio!!! Sei stato gentilissimo, io... io non so come avrei fatto, grazie, grazie!"
Questa parte avremmo anche potuto saltarla che non mi sarei perso niente eh...
Eppure persino la marmocchia ce l'ha con me.
Mondo di merda.
Si tende per avvicinarsi al mio viso, sporgendosi dalle braccia strette intorno al suo corpicino della madre, e sfiora con le manine il colletto del mio giubbotto per riuscire ad abbassarmi fino a lei.
Embè?
"Coe ti chiai cignoe?" domanda sorridendo allegramente.
"Seto Kaiba."
E vedi di tremare a questo nome!
Macchè... invece se ne frega altamente, come se non l'avesse mai sentito... e temo proprio sia così...
Mocciosi!
E poi...
"Arigato Ceto Kabba..."
...si sporge maggiormente per riuscire a posare un bacio alla mia guancia, tutta felice e compiaciuta del suo gesto, mentre la madre mi concede qualche altro inchino profondo e insieme alla figlia si volta andandosene via, lontano dalla mia visuale.
"Ma che..." sono parole mie queste che escono appena dalle mie labbra spalancate tanto quanto il mio sguardo, incredulo.
"Ehm... Kaiba-kun...?"
Ridacchia di sottecchi ammirando divertito quella che deve essere l'espressione più idiota che io abbia mai avuto in vita mia, ma poco importa, perché subito lo afferro per le spalle scuotendolo e imprecando contro tutto e tutti, aggiungendo anche frasi sguaiate.
"Mutou, fa qualcosa! Cristo che schifo! Mi ha baciato, quella dannata mocciosa ha osato tanto!!!"
E quello stupido ride!
Ma perché mai nessuno fa un minimo di fatica per comprendere le mie pene?!?
"Smettila di ridere Mutou!"
"Ok, ok, ma ora calmati, non è successo niente di grave."
"Niente di grave?! Tu non hai idea di quello che ho dovuto passare!"
"Hai ragione, gomen..."
Ecco adesso dammi pure ragione come si fa con i pazzi, maledetto...
Ma io...!
Io...
"Grazie Seto per essere venuto."
Mhm...
Chiudo gli occhi perdendomi nel sapore del suo bacio, che per incio mai nessuna mocciosa frignona potrà eguagliare!, e ricambio battagliando nel suo antro, leccando e mordicchiando le sue labbra di fragola che mi fanno impazzire e mi fanno desiderare di più.
"Aishiteru..."
"Dillo ancora..."
Mi piace il suono di questa parola tra le tue labbra.
"Aishiteru..."
"Mhm..."
Un altro bacio affogato nella passione.
"Aishiteru... aishiteru... aishiteru Seto Kaiba..."
E la sua voce roca e mormorata, spezzata dall'eccitazione.
"Ti desidero..." sussurro direttamente sulla pelle morbida e profumata del suo collo, quando le mie mani armeggiano con il cinturino che lo lega.
"Mhmmm..." geme lui stringendo con forza le sue mani alla mia schiena.
"Ti voglio, Mutou."
Un altro bacio, lungo e bagnato e lui si allontana fissandomi con un sorriso mentre cerca di riprendere fiato.
"Ehm..."
Alzo il sopracciglio fissando stranito il suo viso arrossito.
"Kaiba-kun... forse prima dovremmo andare a casa..."
"A casa?"
E' con questa parola che improvvisamente mi sento ripiombare sulla terra, tra la vita normale di questi miseri comuni mortali che ora mi circondando con le loro occhiate disgustate, con i loro commentini idioti o soltanto puntandoci come se avessero appena assistito all'ultimo spettacolo uscito al cinema.
Cazzo...
"Tsk... Allora sbrighiamoci ad andare!"
Ma lui rimane fermo a guardarsi intorno come se fosse stato in cerca di qualcosa.
"Mutou, che sta facendo?"
"Cercavo la tua macchina, ma non la vedo..."
Poi finalmente realizza... e spalanca gli occhi sempre più incredulo.
"Non fare commenti." lo ammonisco io avviandomi verso quei dannati treni della metropolitana, tirandolo per la mano che ha stretto nella mia e sospirando perché dovrò sorbirmi un intero viaggio di ritorno con i mezzi dei pezzenti...
"Mi dispiace, Kaiba-kun, che per colpa mia..."
"Lascia perdere. Non è tua la colpa."
E pensare che nemmeno un paio di ore fa pensavo il contrario.
"Sicuro?"
"Tsk, naturalmente."
Avevo voglia di fargli pagare tutta una giornata andata storta fin dall'inizio.
"Come vuoi."
...Che stronzata...
"Mutou."
Mi volto verso di lui mentre il fischio del treno annuncia che sta per partire e il solito bip-bip precede la chiusura delle porte automatiche.
"Sì?"
Mi abbasso al suo viso dai lineamenti delicati, sfiorando con le labbra la sua guancia ora più calda e affamato mordicchio il lobo dell'orecchio mentre la mia voce si perde tra il rumore di ruote di metallo che stridono su rotaie d'acciaio.
"Cosa? Kaiba-kun, non... non ti ho sentito."
"Non fa niente."
"Come sarebbe a dire?" sbuffa con quel broncio tenero che mi eccita ogni volta.
"Sarebbe che io non ripeto mai una seconda volta."
"Ma... te lo chiedo per favore!"
"Ho detto no, e poi guarda, per colpa tua abbiamo perso il treno."
Fischia ancora il treno che ci ha superati e che ho lasciato andare per parlare a Mutou.
Fischia come per ridere della scena a cui ha assistito e poi sparisce dietro ad una curva mentre un secondo arriverà da lì a poco.
"Antipatico."
Non è vero, so che non lo pensi.
"Sciocco."
Non è vero. Sa che non lo penso.
"A casa me lo dici!"
Sorrido a quell'espressione imbronciata che ancora non si è levato e faccio spallucce indeciso.
Sì, in effetti potrei anche dirgilelo...
Fisso il palo al nostro fianco che segna tra quanti minuti passerà il prossimo treno e quasi quasi ci ripenso.
Otto agonizzanti minuti d'attesa.
Accidenti a te, Mutou!
"Tsk."
Accidenti a te, koibito...
"Vedremo quanto sarai disposto a offrirmi per saperlo."
Sorrido malizioso iniziando ad elencare mentalmente ogni cosa possibile che possa farmi piacere e lui borbotta qualcosa per poi stringersi infreddolito nella giacca scura che lo copre.
Sospiro mettendomi dietro di lui per abbracciarlo e avvolgerci entrambi con il mio giaccone, posando un bacio tra i suoi capelli.
"Sarà un prezzo alto, Mutou. Sarà un prezzo alto..."
Specie per sentire da me una parola come quella...
Anche se...
Tu solo la meriti...
Sorrido con il suo corpo tra le braccia.
Aishiteru...

-THE END-
 
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