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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: SOLAMENTE TU
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kibachan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/11/2005 20:28:54

a me piace molto come è venuta leggetela e fatemi sapere >__<
 
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- Capitolo 1° -


SOLAMENTE TU

Paese del fuoco, appena fuori dal villaggio della foglia, sono passati due anni dagli eventi che avevano portato Sasuke Uchiya nelle reti di Orochimaru e tre ninja di nostra conoscenza stanno tornando da una missione di spionaggio non particolarmente impegnativa: si tratta di Kiba Inuzuka, Shino Aburame e Naruto Uzumaki. Ora il ragazzo posseduto dalla volpe a nove code ha 15 anni, come del resto i suoi compagni di squadra, ed è un ragazzo ormai..... quasi un uomo. Ma il carattere è sempre lo stesso! Infatti eccolo che fa casino come al solito! "Naruto, credo che se continui a fare tutto questo baccano ti sentiranno anche i morti.." gli disse Shino strofinando la mano sulla barba che aveva cominciato a spuntare sul suo viso, che lo faceva somigliare ancora di più a suo padre. " che ti frega? Tanto ormai siamo a casa!" gli rispose lui praticamente urlando e saltando da una parte all'altra "abbassa la voce cretino!" a parlare era stato Kiba. Non era cambiato gran che a parte il fatto che era diventato molto più alto (anche se non come Shino) e più adulto fisicamente. Aveva cambiato giacca... praticamente identica solo che non aveva la pelliccetta sul cappuccio e sui polsi (scusate ma dovevo farlo! Odio quella giacca! Lo imbruttisce del 300% n.d. autrice) "quanto sei antipatico! Va bene la smetto...." Disse Naruto con la faccia da cane bastonato. "certo che se continui così nessuno vorrà più starti vicino Kiba, ecco perché ancora non hai la ragazza!" "urgh!" fu il commento del ragazzo colpito e affondato poi digrignò i denti, afferrò Naruto per la giacca e gli urlò in faccia "tu non sei certo meglio di me stupido!" lo pestò un po' sotto gli occhi di Shino che guardava il tutto con gocciolone sulla fronte poi se ne andò via tirando giù tutti i santi. Naruto tentò di rialzarsi a fatica dolorante, Shino gli si accovacciò davanti alla faccia "di un po', tu non eri quello che aveva battuto il grande genio Neji Hyuga e tiene testa a Uchiya?" "fai dello spirito?" commentò Naruto mettendosi a sedere "e poi scusa tu potevi anche darmi una mano invece di lasciarlo fare!" "già scusami. E' che non mi piace avere a che fare con Kiba quando è così arrabbiato, diventa terribilmente violento e sarei costretto a fargli male..." (non te la starai tirando un po' troppo? N.d. autrice) "ho notato! Haia!" brontolò Naruto "ma perché quello ce l'ha sempre con me?" si lamentò. "no... non devi pensare di stargli antipatico... io lo conosco da più di 12 anni ormai e si è sempre comportato così... facendo l'arrogante e arrabbiandosi per un nonnulla" "non credevo che foste amici da così tanto tempo..." "non so se si può chiamare proprio amicizia.... Il nostro è un rapporto strano... in fondo io non sono uno che ama stare con le persone e lui, l'hai visto, è un tipo difficile che non è mai difficile e non si fida di nessuno. Eppure, non so perché, siamo sempre stati insieme. Forse ci completiamo a vicenda dato che lui è un po' troppo casinista e a me piace un po' troppo stare per i fatti miei.." "a me pare che siete proprio amici!" commentò Naruto sorridendo. "comunque fatto sta che la conosco da anni e posso assicurarti che è sempre stato così fin da bambino, si comporta come una bestia e questo lo deve al suo clan" faccia a punto interrogativo di Naruto. Shino comprese e iniziò a spiegare "avrai notato che Kiba non sembra un umano al 100% e questo è vero in tutti sensi.
Secoli fa il clan Inuzuka era molto più vasto e potente di ora e vantava una pratica segreta alquanto singolare: i discendenti della famiglia si univano di volta in volta agli animali feroci tramite le arti magiche, e così i bambini che nascevano erano metà umani e metà animali, praticamente degli uomini con caratteristiche fisiche e poteri delle bestie.
Questa pratica è stata abbandonata da oltre due secoli ma ancora qualcosa è visibile anche nella famiglia di Kiba di questa innaturale parentela" "in effetti" commentò il biondino "il modo di combattere di Kiba ricorda quello delle bestie e il suo olfatto è super sviluppato" "ma non è tutto" lo interruppe Shino "per qualche strana casualità Kiba è quello che più ereditato i caratteri animaleschi all'interno della famiglia , facci caso Naruto. Kiba ha le zanne e gli artigli, è aggressivo e anche il taglio dei suoi occhi non è propriamente umano" "è vero!" "questo ha fatto si che lui fosse sopravvalutato dalla sua famiglia che ha sempre posto in lui enormi aspettative per questo, schiacciato dalle pressioni del suo clan, ha sviluppato la sua innaturale voglia di primeggiare mascherata in spacconeria e...." si fermò un attimo "un complesso di inferiorità verso di me... non è mai riuscito a battermi" "che!? Kiba un complesso di inferiorità!? Questa mi giunge nuova!" "la cosa più triste" commentò Shino "è che ne lui ne la sua famiglia si sono mai resi conto che le caratteristiche animalesche sono solo fisiche e che tutto quello che Kiba sa fare, tutti gli avversari che ha sconfitto non sono merito del sangue dei suoi antenati, ma solo della sua micidiale ostinazione e forza di volontà.... È un vero peccato....." disse sorridendo " che nessuno di loro si sia mai accorto che Kiba è d'avvero un bravo ragazzo.... Ed è veramente forte" "sai.." disse Naruto guardando in basso con sguardo triste "la solitudine fa paura.... Io non so come sia avere una famiglia e ho sempre invidiato chi ne aveva una, ma dopo essere entrato in contatto con tante realtà, compresa quella di Kiba, posso capire che anche avere una famiglia possa essere doloroso e questo mi spaventa ancora di più, sapere che esistono persone che vorrebbero essere al mio posto è spaventoso.... Posso capire che arrivando a desiderare di essere solo si diventi irritabili e aggressivi"
"sai c'è una sola persona con cui Kiba è sempre stato gentile...." <gentile? Altra novità!> pensò Naruto "e chi sarebbe?" "Hinata" fu la risposta seguita da un sorriso. "gli piace Hinata?!?" chiese il biondo strabuzzando gli occhi "non so se gli sia sempre piaciuta forse all'inizio la considerava solo un cucciolo abbandonato di cui avere cura... ricordo ancora il primo giorno che l'abbiamo incontrata, era il secondo semestre dei nostri 12 anni... l'anno in cui le classi si sono mischiate....."

-VERSIONE RICORDO-

Era il primo giorno del secondo semestre, Shino e Kiba erano finiti di nuovo in classe insieme, era proprio destino che non dovessero separarsi, Kiba quella mattina era stranamente di buon umore e se ne stava tutto sorridente sdraiato sul banco quando arrivo Shino "ti vedo contento, è una buona cosa, ma cos'è tutta questa allegria il primo giorno di scuola? Non è da te" lo canzonò il ragazzo "scemo! Ma non lo sai? Da questo semestre ci saranno anche le ragazze!" fu la risposta "e allora?" (normalmente a 11 anni e mezzo i bambini non pensano alle ragazze! Bravo Shino così si fa! N.d. autrice) " hei ma sei sicuro di essere normale? Speriamo che siano carine piuttosto!" gli rispose lui un po' sgarbatamente "dai non prendermi in giro" fu la risposta poi Shino si sedette vicino a lui e gli disse "allora hai intenzione di trovarti la ragazza? Ma così ti distrarrai e non passerai l'esame sai?" "mica ho detto questo! Ma almeno possiamo divertirci un po' giusto?" (bambino precoce n.d. autrice) Shino scosse la testa. Fu in quel momento che entrò Hinata. Era terribilmente intimidita da tutta quella gente e si guardava intorno con aria impaurita rimanendo ferma davanti alla porta.
Kiba l'aveva notata subito "Shino guarda quella!" il ragazzino aveva guardato e aveva replicato " stai scherzando? Hai visto i suoi occhi? Quella fa parte della famiglia Hyuga! È altolocata! Rinuncia è fuori dalla tua portata" "non ho mica detto che me la voglio sposare!" ringhiò arrossendo Kiba "però è carina no? Non ti sembra un gattino? Guarda come si guarda intorno! Sembra che si trovi in un paese straniero!" si alzò e si avvicinò un po' "se la trovi carina non dovresti prenderla in giro ti pare?" gli disse Shino che, quasi stanco della conversazione si stava chiedendo che fine avesse fatto il maestro Iruka quella mattina.
In quel momento un ragazzo aveva cercato di entrare e dato che Hinata occupava il passaggio le aveva dato molto gentilmente uno spintone "spostai scema! Che fai lì impalata!" Hinata cadde sulle ginocchia e sentì la sensazione di stare per mettersi a piangere quando vide una mano tesa davanti al suo viso "vuoi una mano?" alzò gli occhi e vide uno strano ragazzino con un taglio di occhi d'avvero strano e due tatuaggi rossi sul viso. Accettò volentieri l'aiuto, prese la mano e si rimise in piedi "ecco... io... ti.... Ringrazio.." "figurati! ciao!" sorrisone e si allontanò "sono stato bravo?" chiese Kiba a Shino "sei diabolico! E che bisogno c'era di far cadere quel ragazzo e farlo sbattere con il naso sul banco!" Kiba scoppiò a ridere.

Da quella volta però Hinata e Kiba non si erano più parlati e lei si era quasi dimenticata il suo viso. Invece lui l'aveva sempre osservata (e qualche volta aveva picchiato quei ragazzi che la prendevano sempre in giro) ma niente di più. Poi era arrivato l'esame per essere promosso a Genin e le loro vite si erano intrecciate di nuovo: erano finiti insieme nel gruppo di Kurenai... insieme a Shino anche.....

Kiba era già nella sala dove stavano aspettando la loro maestra Jonin, era sempre stato molto mattiniero. In quel momento arrivò Shino. "heila Kiba! Pare che dovrò sopportarti ancora per un pò di tempo..." "sgrunt! Questo dovrei dirlo io che dovrò sorbirmi le tue prediche! Te lo dico subito! Il caposquadra sono io!" "a me non me ne importa niente tranquillo! Piuttosto" disse passandogli un braccio intorno al collo e cominciando a stringere per gioco " non sei contento neanche un po' di essere finito in squadra con me! Vedila così: meglio con te che contro no?" "maledetto! Prima o poi ti batto lo giuro!" in quel momento arrivò Hinata <oh no!> pensò nel vedere la scena <ma guarda che sfortuna! Con che tipi sono capitata! Quello con gli occhiali scuri me lo ricordo: non spiccica mai una parola ed è sempre pieno di insetti dovunque lui vada, e quell'altro non lo conosco però> pensò ancora Hinata sbirciando spaventata le zanne al posto dei denti nella sua bocca e i suoi occhi tutt'altro che rassicuranti <fa paura! Ha pure gli artigli! Ma è un uomo o un animale? E poi.... Chiaramente già si conoscono.... Uffa sono sicura che finirò esclusa che sfiga!...> era ancora assorta in questi pensieri quando finalmente i due ragazzi si accorsero di lei "certo che hai d'avvero una sfortuna sfacciata tu!" disse Shino a volume quasi impercettibile. Kiba se lo scrollò di dosso facendolo cadere schiena a terra e si avvicinò a Hinata <oddio..> pensò la ragazza. Kiba fece un larghissimo sorriso, si scopri la testa dal cappuccio e le tese la mano "piacere io mi chiamo Kiba Inuzuka!" lei lo guardò un istante: ora senza il cappuccio, la mano tesa, quei tatuaggi... si ricordò vagamente "Hi... Hinata.. Hyuga..." disse in un sussurro "piacere di conoscerti!" disse ancora lui, poi buttò un occhio al ragazzo dietro di lui che intanto si era completamente ricomposto nella sua normale impenetrabilità "lui è Shino Aburame... te lo presento io perché non è un chiacchierone" "guarda che il mio nome so dirlo da solo" protestò lui "sono Shino" lei gli strinse la mano poi guardò Kiba che gli sorrise di nuovo. Lei ricambiò mostrando per la prima volta il suo dolcissimo sorriso.... Non poteva ignorare che con quelle zanne fosse un po' inquietante ma era stato d'avvero gentile quel ragazzo a presentarsi così amichevolmente...

Dal momento del loro incontro come squadra passò un anno in cui sotto l'occhio vigile di Kurenai il nostro terzetto ne passò di cotte e di crude e in quel periodo Hinata conobbe meglio i suoi strani compagni, e aveva stretto un bel rapporto con loro. La sua dolcezza aveva sciolto il cuore di ghiaccio di Shino che adesso sorrideva di tanto in tanto e Kiba.... Per lei era speciale. Lui non l'aveva mai fatta sentire un peso inutile e non l'aveva mai considerata inferiore, la incoraggiava sempre e la difendeva certo, ma non per definizione come si fa con un bambino, solo quando ce n'era veramente bisogno. "hei Hinata! Guarda a un km in quella direzione!" "ora ci provo!" "non ci devi provare, lo devi fare! So che ne sei capace!" erano frasi dette in tono brusco però l'avevano sempre fatta sentire così.... Forte. E quando lei una volta presa dallo sconforto aveva detto che la sua vita era inutile e che voleva solo morire lui l'aveva afferrata per il collo della giacca e le aveva detto con una voce terribile "ripetilo ancora e ti ammazzo io!" lei aveva pianto, ma non per quello che lui le aveva detto.... Anzi quelle parole erano state liberatorie, nessun altro avrebbe risposto in quel modo alle sue lamentele, in quel momento lui l'aveva abbracciata e le aveva detto "piangi pure se vuoi, ma non pensare mai più di voler morire.... Come facciamo sennò io e Shino senza di te..."
E lei? Lei si era impegnata tanto, loro lo sapevano quanto ce l'avesse messa tutta. E anche se continuava a commettere errori durante le missioni e si deprimeva facilmente aveva deciso di cambiare.
E poi era arrivata la convocazione, la convocazione per l'esame di selezione dei Chunin "io Kurenai candido tutto il gruppo otto da me guidato composto da Hinata Hyuga, Shino Aburame e Kiba Inuzuka.
Anche gli altri esordienti venero tutti candidati e con loro anche i ragazzi di Gai: Tenten Rock Lee e Neji Hyuga.
Hinata fu molto felice di rivedere Naruto dopo tanto tempo. Lui era sempre stato per lei un modello. Quanto lo ammirava! Lo osservava da quando era piccola, non sapeva bene perché.... Forse aveva una cotta per lui?
Comunque iniziò questo famoso esame composto da tre prove.
La prima prova consistette in un esame scritto, nessuno dei tre del gruppo di Kurenai ebbe problemi in quanto una volta capito che si doveva copiare senza farsi beccare Kiba aveva fatto fare tutto ad Akamaru e Shino ai suoi insetti. Hinata naturalmente non aveva copiato. Lei sapeva rispondere benissimo a quelle domande. La cosa invece a Naruto qualche problema l'aveva creato.
Anche la seconda prova (di sopravvivenza nella foresta) era stata portata a termine senza particolari intoppi se non quando avevano avuto il "piacere" di conoscere il micidiale potere omicida di Gaara del deserto che non li aveva fatti fuori insieme a quelli del villaggio dell'erba solo per una fortunosissima casualità.
Erano comunque arrivati per secondi alla torre meta della seconda prova. Dato che erano rimaste un po' troppe squadre si dovette procedere immediatamente alle eliminatorie, cioè scontri diretti selezionati da un tabellone elettronico. Il primo scontro fu Sasuke contro Yoroi (galoppino di Orochimaru n.d. autrice) che ovviamente vide l'Uchiya uscire vincitore (nonostante il segno di Orochimaru gli stesse scassando le balle già da un bel po' n.d. autrice), il secondo incontro vide combattere proprio Shino che distrusse senza difficoltà e senza troppa pietà le braccia del suo avversario Zaku, ninja del suono. "complimenti Shino!" gli aveva detto Hinata non appena lui tornò sulla balconata "grazie. Mi aspetto molto anche da voi" aveva risposto senza battere ciglio <maledetto si da di nuovo delle arie!> aveva pensato Kiba digrignando i denti e i due avevano cominciato di nuovo a litigare.
Il terzo scontro vide invece sfidarsi Misumi (galoppino di Orochimaru numero 2 n.d. autrice) e Kankuro della sabbia con relativa e schiacciante vittoria di quest'ultimo.
Seguì lo scontro interminabile di Sakura e Ino, migliori amiche/rivali fin da bambini che si concluse giustamente in un pareggio. Poi Tenten venne rapidamente e ingloriosamente sconfitta da Temari della sabbia e poi Shikamaru fece una bellissima figura battendo in pochissimi minuti Kin del suono. Fu allora che il tabellone elettronico si illuminò mostrando che era finalmente arrivato il turno di Kiba proprio contro Naruto. Kiba era felicissimo perché contro Naruto a sua detta sarebbe stata una passeggiata, Naruto era contento perché era arrivato il suo turno e Hinata invece era in ansia.... Ripensandoci bene... chi avrebbe preferito vincesse? Era d'avvero una bella lotta.
Non solo Kiba , ma più o meno tutti erano convinti della sua vittoria e in effetti il ragazzo diede un bel po' di botte a Naruto con la sua tecnica delle zanne perforanti. Ma i miglioramenti conseguiti da Naruto furono impressionanti e imprevedibili e alla fine (anche se grazie a una tecnica copiata da Sasuke va detto n.d. autrice) Kiba uscì sconfitto senza potersi rialzare.
Hinata pensò che non poteva fare altro che prendersi cura di entrambe. Così portò una medicina a Nasuto e poi corse giù dove la squadra medica stava portando via il suo compagno di squadra in barella "scusate..." disse avvicinandosi timidamente ai medici "questa è un a medicina per le ferite, usatela per Kiba e Akamaru". Kiba era piuttosto arrabbiato, la sconfitta bruciava terribilmente addosso a uno orgoglioso come lui "invece di pensare agli altri preoccupati di te stessa!" le disse sgarbato. Poi le fece cenno di avvicinarsi. "siete rimasti soltanto in sei: tu, Choji, Neji, Lee, quello del suono (sarebbe Dosu n.d. autrice) e il bastardo della sabbia (ma povero il mio Gaara! N.d. autrice)" le disse "ascoltami bene Hinata se dovessi incontrare il tipo della sabbia ritirati subito.." fece una piccola pausa "e lo stesso vale per Neji. Quello ti odia ti farebbe a pezzi!" in quel momento il suono del tabellone elettronico richiamò l'attenzione di entrambe annunciando i due successivi sfidanti "tsk" fu l'unica cosa che commentò Kiba. Il volto di Hinata venne sovrastato da un ombra di terrore mentre Kiba veniva portato via. Il tabellone indicava a chiare lettere luminescenti proprio quello che non voleva succedesse, il tabellone indicava chiaramente queste parole HINATA HYUGA VS NEJI HYUGA.
I due si ritrovarono sul ring "non avrei mai pensato di dovermi scontrare contro di voi madamigella Hinata" "Neji..." intanto Naruto Sakura e Lee commentavano la cosa "hanno lo stesso cognome?! Sono fratelli?" chiese stupito Naruto "no sono cugini di sangue, ma Hinata appartiene alla casata principale degli Hyuga e Neji a quella cadetta" rispose pronto Lee "allora sarà difficile per entrambe!" commentò Satura "no.. perché la casata principale e quella cadetta non sono in buoni rapporti.... A dir la verità...." Disse Lee "Neji odia Hinata...." Sul ring i due contendenti si guardavano fisso chi con espressione minacciosa chi con tristezza. Fu Neji il primo a rompere il silenzio "voglio dirvi una cosa madamigella Hinata.... Ritiratevi! Voi non siete adatta a fare il ninja. So che non siete qui per vostra volontà" "no Neji..." gli rispose lei immediatamente anche se la voce le tremava "io... volevo cambiare quella parte di me stessa. Io sono qui per mia scelta " Neji irrigidito mostrò a Hinata il suo terribile sguardo. "le persone non possono cambiare per questo esistono termini come eletto o fallito è il destino a decidere per noi. Voi non cambierete mai ne nella forza ne nella personalità" parole dure... parole atroci. Hinata fu sul punto di piangere quando Naruto le urlò "non scoraggiarti Hinata! fagli vedere chi sei!" Il viso di Hinata riprese sicurezza <grazie Naruto...> "Neji io non voglio più scappare, combattiamo" "come volete..." la sua voce era piatta priva di qualsiasi emozione.
Il combattimento iniziò senza esclusione di colpi. Lo stile Hyuga, che distrugge gli organi interni, era adoperato da entrambe ma la differenza di livello era abissale e presto Neji risultò in vantaggio. In breve tutti si accorsero che il ragazzo aveva chiuso i punti di fuga di Hinata e che lei ormai non poteva fargli alcun danno. La ragazza sputò sangue quando Neji la colpì al petto. Si rialzò. Incoraggiata ancora da Naruto. Neji la colpì sul viso e poi di nuovo allo stomaco. Hinata non faceva che sputare sangue. Shino nel vedere di nuovo il sangue di Hinata sporcare il pavimento strinse forte i pugni sul corrimano della balconata. Vibrava ma non era il suo corpo a tremare. Fortunatamente Kurenai se ne accorse e con uno scatto fulmineo si avvicinò a lui poggiandogli una mano sulla spalla "Shino fermo! Che vorresti fare? Sta calmo!" gli urlò. Il ragazzo si fermò all'istante e si voltò a guardarla "mi perdoni maestra..." il viso di Kurenai si rilassò "capisco cosa provi ma finché non è Hayate a deciderlo non possiamo metterci in mezzo. La jonin guardò Shino riposare lo sguardo su Hinata..... era intervenuta appena in tempo, un secondo di più e lui avrebbe scatenato i suoi insetti <non avevo mai visto Shino perdere il controllo così....> pensò (scusate, questo pezzo non c'è nel manga ma ho dovuto inserirlo perché mi dava troppo sui nervi che Shino se ne stava lì senza fare niente.... Oh...... n.d. autrice) in quel momento Neji colpì ancora Hinata che cadde a terra immobile. <Neji c'è andato pesante...> pensò Gai <quella ragazza non si rialzerà più> e invece sotto gli occhi attoniti di tutti Hinata, tremante, stentante, si rialzò di nuovo "posso... combattere.... Ancora.." bisbigliò.
Hinata era immobile davanti a Neji sputando sangue. "perché vi rialzate?! Volete forse morire?" chiese il ragazzo con un tono tra lo stupito e il disgustato "bhè vi accontento allora, stavolta punterò al cuore!" aggiunse urlando e si avventò su di lei con le mani ricoperte di chakra. "noooo!!" gridò Naruto tentando di scavalcare la balconata. Sakura si coprì gli occhi.
In un attimo però tutti i maestri Jonin erano intorno a Neji e lo avevano immobilizzato completamente. "perché mi fermate?!" urlava lui "la casata principale gode forse di un trattamento particolare?" "avevo detto che avrei interrotto l'incontro se non ci fosse stata più partita." Gli rispose calmo Hayate "Hinata non è più in grado neanche di muoversi. Hai vinto tu." Ma l'esaminatore sapeva benissimo come tutti gli altri che a Neji non importava un fico secco della vittoria. Lui voleva solo uccidere Hinata, vincere sulla casata principale almeno una volta. Furente il ragazzo si rivolse a Hinata ormai sul punto di perdere conoscenza "è inutile che vi sforziate! Nonostante tutto voi non siete cambiata per niente! Avete perso, state morendo, non servite a niente! Siete e rimarrete una completa nullità perché il destino non si può cambiare: il mio di schiavo come il vostro di nullità! Guardate in faccia la realtà madamigella Hinata, a nessuno è mai importato nulla di voi!!" Gai tappò la bocca a Neji. In quel momento la ragazza ebbe un attacco cardiaco, vomitò sangue sul pavimento e cadde a terra. Cadde per un istante interminabile. In quell'istante le parole di Neji le risuonavano nelle orecchie "a nessuno è mai importato nulla di voi" <però..> pensò Hinata risentendo quelle parole nella sua testa <però Kiba mi ha... voluto bene.... Mi ha sempre spronata e incoraggiata.... Mi hanno persuaso di essere un essere umano insignificante.... Ma c'è stata una persona..... che ha creduto in me dicendomi che non avevo niente da invidiare a nessuno......... sono felice.......... È incredibile quanto si possa essere felici...> in quel momento arrivò a terra e perse i sensi. Subito tutti i maestri jonin e la squadra medica gli furono attorno. "le sta venendo un infarto!" commentò con faccia grave uno dei medici. Kurenai guardò Neji con odio "cos'è quello sguardo?" chiese lui ironico "preoccupati di lei piuttosto no?" Hinata venne portata via mentre Naruto giurava a Neji vendetta.
La barella attraversò di corsa l'ospedale dietro la sala della eliminatorie, inevitabilmente passò davanti a dove Kiba era steso dopo le cure mediche. Nel vederla il ragazzo si rizzò a sedere di scatto e afferrò un'infermiera che passava vicino al suo letto "hei! Quella lì che è passata era Hinata Hyuga?" le chiese. L'infermiera sapeva che la risposta non gli sarebbe piaciuta "tu devi riposare..." le rispose fredda e fece per andarsene ma lui la trattenne con forza avvicinando di più gli artigli alla sua pelle "era lei?" chiese di nuovo. L'infermiera sospirò "si era lei.... Ha combattuto contro Neji Hyuga e ha perso.... Lui ha tentato di ucciderla a quanto pare. Le sta venendo un infarto per questo la stanno portando in sala rianimazione."
Kiba mollò il braccio della ragazza quasi sotto schok. Tentò di tenere insieme i pezzetti del suo cuore in frantumi dopo quella notizia. Tremava quasi. Guardò la donna "infermiera...." Lei capì e gli sorrise "va bene... vado a vedere e poi ti porto qualche notizia ok?" gli disse accarezzandogli la testa. Poi si allontanò lasciandolo lì seduto sul letto impietrito <maledizione a Neji brutto bastardo!> pensò, come poteva definirsi un essere umano dopo quello che aveva fatto? Lui non sarebbe riuscito a ridurre in quel modo neanche il suo peggior nemico... chissà forse proprio per quello era ancora un bambino.
Trascorsero esattamente 15 minuti che a Kiba sembrarono 30 anni poi l'infermiera fece capolino nella stanza sorridendo. "buone notizie Inuzuka! L'infarto è stato sventato e ora la tua amica sta riposando!.... anche se non so per quanto tempo dormirà...."
Il ragazzo si rilassò un po' e tentò di scendere giù dal letto ma le forze non lo ressero e cadde a terra <vaffanculo Naruto!> pensò digrignando i denti. La donna lo aiutò pazientemente a rimettersi seduto "dove pensi di andare con quelle ferite! Accidenti ma proprio a me doveva capitare il turno qui?" Kiba guardava in basso riflettendo poi gli venne un'idea "infermiera la prego..." <accidenti non credo di aver mai usato un tono tanto riverente con qualcuno> pensò "la prego può portare il mio letto vicino a quello di Hinata? Per favore!" chiese tentando di fare la faccia più intenerente che gli riusciva (per quanto è possibile con le zanne e gli occhi da lupo n.d. autrice) l'infermiera sospirò buttando un occhio per vedere se il letto del ragazzo avesse le rotelle "e va bene.... Ma è l'ultimo favore che ti faccio per oggi!" Kiba sorrise "grazie!"
La donna portò Kiba nella stessa stanza dove era Hinata e lo sistemò vicino a lei. Kiba seduto sul letto la guardava: non aveva neanche una ferita, ne un livido, non c'era sangue. Eppure era pallida, pallidissima, bianca come un cadavere "ma... è viva?" chiese. L'infermiera rise "certo! Ora però mettiti sdraiato buono buono, non vorrai che ti si riaprano tutte le ferite!" aggiunse indicando le bende che stringevano il petto del ragazzo e che si erano di nuovo tinte di rosso. Lui aveva una faccia come se stesse maledicendo qualcuno (chissà chi... n.d. autrice) poi si stese. Quando la donna uscì dalla stanza Kiba guardò Hinata "sei una scema!" le disse sapendoc he non poteva sentirlo "sei tanto timida e insicura ma a me non dai mai retta accidenti a te!"guardò dritto davanti a se verso il soffitto con sguardo irritato. Poi si voltò di nuovo verso di lei, questa volta il suo viso mostrava un'espressione tra il dolce e il preoccupato. Allungò un braccio verso di lei, fece scivolare la mano sulla sua e la strinse forte. Nonostante fossero poco più che bambini le sue mani erano molto più grandi di quelle di Hinata. Era sempre stato un pochino più grande, un pochino più robusto di quelli dei suoi coetanei, forse anche li centravano i geni degli animali suoi antenati. "mi raccomando devi svegliarti presto" le disse stringendo più forte la mano "non puoi lasciarti andare così devi svegliarti.... Così poi andremo a mettere le carte bomba sotto la finestra di Neji! Scherzò Kiba. Passarono alcune ore in cui non disse nulla e non si mosse.... Poi si addormentò.
La mattina dopo il sole entrò dalla finestra illuminando la stanza. In quel momento Hinata riprese i sensi e aprì lentamente gli occhi leggermente infastiditi dalla luce. Il suo viso aveva ripreso un po' di colore <dove mi trovo...> pensò. I suoi occhi misero a fuoco gli oggetti attorno a lei 2in ospedale..." si rispose 2ora ricordo... ho combattuto, ho perso e Neji mi ha.." non ebbe il coraggio di dirlo a voce <quasi uccisa> pensò. Quando il suo corpo ricominciò a riprendere sensibilità si accorse che qualcosa le stringeva la mano, si voltò e finalmente notò Kiba, vide la mano di lui che ancora stringeva la sua e sorrise <anche se nessuno lo sa.... Ho sempre avuto un angelo custode> pensò.
Kiba aprì gli occhi, si accorse di lei e si rizzò a sedere velocemente "Hinata sei sveglia! Come ti senti?" le chiese "credo bene..... io ......ti ringrazio.." Kiba la guardò con la faccia a punto interrogativo, poi il suo sguardo cadde sulla sua mano che ancora stringeva quella di lei. Arrossì violentemente e allontanò in modo brusco la mano. Si voltò dall'altra parte incrociando le braccia "è incredibile quanto io mi agiti nel sonno, guarda la mia mano dove era finita!!" commentò. Hinata rise tra se e se.
Kiba rimase voltato tentando di far sparire quel maledetto rosso dalla sua faccia. Hinata lo osservava mentre lui le dava la schiena. Certo, ora che ci faceva caso, era la prima volta che vedeva Kiba senza quel suo cappottane grigio.... Anzi, a ben pensarci adesso, sopra non aveva assolutamente niente, a parte le bende sulle ferite. Le sue spalle e la sua schiena erano... veramente grandi. Certo che, a ben pensarci, così senza maglietta, con quei capelli neri sempre scomposti e le guance rosse era.... Veramente carino! Si scoprì a fare di questi pensieri e arrossì tutta <ma cosa sto pensando? Che volgarità!> si ricompose velocemente e poi si rivolse a Kiba "sai mentre ero svenuta... ti ho sognato" lui si voltò dalla sua parte con faccia stupita "hai sonato me? E perché?" le chiese imponendosi di non arrossire di nuovo (come se fosse possibile n.d. autrice) "non c'è un motivo particolare è successo.... Anche se non mi ricordo cosa facevi di preciso... mi dicevi qualcosa che c'entrava con le carte bomba..." Kiba fece una smorfia, non credeva stesse sentendo..
In quel momento la porta si aprì e entrò Shino "ma guarda..." commentò "siete svegli tutti e due!" "ciao Shino!" lo salutò Hinata "ciao Hinata, mi fa piacere vederti in piedi... hei Kiba, quando ho chiesto all'infermiera qual'era la tua stanza ha fatto una faccia come se avessi nominato satana, le hai fatto qualcosa di brutto?" "ma come ti viene in mente" rispose lui ringhiando "piuttosto come sono finiti gli incontri?" Shino fece spallucce come se la cosa non fosse per niente importante "come ci si aspettava" disse avvicinandosi al letto di Hinata "unica cosa degna di nota è che Rock Lee è stato sorteggiato con il tizio della sabbia e ha perso. Quello la l'ha ridotto così male che pare dovrà smettere di fare il ninja" lo disse con una voce calma e fredda come se stesse leggendo la lista della spesa ma gli altri due sapevano che la cosa lo aveva scosso parecchio, lo conoscevano bene. "poverino.." commentò Hinata "forse dovremmo andare a fargli visita..." "lascia stare pensa a te stessa piuttosto, come stai?" le chiese Shino con un velo di preoccupazione nella voce "sono... viva.." rispose Hinata che non poteva certo dire di star bene "sono contento.... Cerca di rimetterti velocemente ok? Che siamo una squadra.." le disse lui posandole una mano sulla testa. Hinata sorrise <ragazzi..> e poi pensò <vedi Neji... io non sono sola.. dovresti cercare di non esserlo più neanche tu>
"Piuttosto Kiba sei pronto? Sai che sono venuto a prenderti?" 2cosa?" "è proprio così!" si intromise l'infermiera che era entrata in quel momento "sei stato dimesso Inuzuka, puoi andare a casa" <per mia fortuna> pensò lei. "però." Insistette il ragazzo "stai tranquillo potrai venire a trovare la tua amica quando vorrai" Kiba divenne rosso "vai al diavolo!" le disse e cominciò a prepararsi. Hinata lo osservò rivestirsi sotto gli occhi divertiti di Shino (per quanto la faccia di Shino possa sembrare divertita n.d. autrice)
passò un mese e arrivò il giorno delle finali dell'esame. Kiba andò a prendere Hinata e insieme andarono a vedere Shino che era ancora in gara. Mentre camminavano Kiba la guardava di soppiatto. Si era ripresa completamente ormai e le sue guance erano rosee, portava una camicia bianca che si tirava al massimo sul seno piuttosto sviluppato di lei e le scendeva addosso un po' avvitata. Il ragazzo non potè non pensare a quanto fosse carina "sai Hinata" le disse "è una fortuna che tu sia guarita completamente e che stai bene, perun attimo ho creduto d'avvero che mi sarebbe toccato far fuori Neji invece a quanto pare, io e Shino dovremo solo pestarlo un po'!" rise. Lei intuì il tono di scherzo dell'amico (anche se non stava tanto scherzando in realtà n.d. autrice) e disse "sai Kiba ti sembrerà strano e anche stupido probabilmente ma io non odio Neji per quello che mi ha fatto e detto" "stai scherzando! Voleva ucciderti!" "no d'avvero.... Non ce l'ho con lui. Perché capisco la sua sofferenza... vedi io.... Sono stata abbandonata dalla mia famiglia, mio padre mi ha scagliato contro parole atroci dicendomi che non gli importava quale sarebbe stata la mia sorte perché la famiglia Hyuga non aveva bisogno di me, e ho sofferto....."fece una pausa abbassando lo sguardo, poi si rialzò con un nuovo coraggio negli occhi "però.... Però io sono libera...sono sola ma sono libera. E la libertà è la cosa più preziosa.... Neji non è ancora libero e quindi soffre molto più di me. Mi spiace per lui..." Kiba la guardò per un istante provando ammirazione, poi corrucciò lo sguardo non condividendo "tsk... ti faranno santa a te!" commentò brusco incrociando le braccia "sei troppo buona! Le persone troppo buone gli mettono tutti i piedi in testa!" Hinata abbassò lo sguardo "però..." continuò Kiba "invidio questa tua capacità di non portare rancore..... è molto più facile .....odiare.... io credo.... Che per non portare rancore serva un grande coraggio" Hinata gli sorrise, lui sapeva sempre... tirarla su di morale, e per di più nella maniera più naturale, senza doverci riflettere.
Kiba rimase zitto per tutta la strada, era una cosa d'avvero strana dato che lui (per usare le parole di Shino) non teneva mai ferma quella linguaccia. Arrivati allo stadio lasciò Hinata sola e si diresse verso l'ingresso degli atleti, aspettò Neji e una volta che lo vide lo afferrò e lo trascinò poco distante. Neji glielo fece fare, non gli interessava granché opporsi, era abbastanza di buon umore. Gli dava le spalle tanto per lui non faceva alcuna differenza "per quale motivo sei qui Kiba? Sei venuto a farmi la predica?" gli chiese bruscamente "sai anche Shino e Naruto sono venuti a dirmi che prima o poi me la faranno pagare" sembrava piuttosto divertito dalla cosa "all'inizio era così..." rispose Kiba "ma poi ho cambiato idea... sono qui per dirti una cosa... è una cosa che mi ha detto lei che mi ha colpito molto. Mi ha detto... che non ce l'ha con te... per quello che le hai fatto e detto... non ti odia e... era sincera... mentre lo diceva" Neji non si mosse ma era molto stupito "quando mi ha detto questo la rabbia mi è tutta passata....io.... credo solo che non dovresti avercela con lei per i tuoi guai.. non sono colpa sua...." Concluse il ragazzo, poi si voltò e fece per andarsene "cosa stai cercando di fare Kiba?" lo fermò Neji con tono duro "le ragazze... non si innamorano degli animali.." Kiba guardò in basso mentre una lama invisibile gli trafiggeva il cuore e l'anima "lo so" disse con un filo di voce poi corse via verso l'ingresso dove Hinata lo aspettava con aria interrogativa.
Neji rimase per qualche secondo immobile ricacciando indietro a forza le lacrime. Cosa aveva ottenuto ferendo Kiba a quel modo? Non era quel ragazzo il problema... il problema era sempre e solo lui e lo sapeva. Si tolse il coprifronte e toccò con le unghie il segno maledetto che si stagliava al centro della sua fronte premendo come volerlo raschiare via.
Si riprese improvvisamente, si passò frettolosamente il braccio sul viso per cancellare ogni traccia di debolezza, si rimise il coprifronte e corse verso l'ingresso degli atleti.
Da quell'istante erano passati molti mesi e cambiate molte cose: Neji era stato confitto da Naruto e aveva provato per al prima volta dopo 10 anni il desidero di essere libero, di provare a essere libero e non più rassegnazione. Il villaggio della foglia era stato attaccato dalla sabbia e anche se faticosamente aveva vinto. Gaara era stato sconfitto e aveva deciso che sarebbe riuscito a provare l'affetto di cui Naruto aveva parlato. Sasuke era fuggito con Orochimaru e Kiba, Neji, Naruto, Choji e Shikamaru (l'unico a essere diventato Chunin) erano partiti per cercarlo. C'erano state tante battaglie, tanto sangue, tanto dolore ma alla fine ce l'avevano fatta. Kiba aveva rischiato di morire e aveva pensato molto a Hinata in quel momento.
E ora eccoci arrivati finalmente al presente della nostra storia. Tre ragazzi: Naruto Kiba e Shino, di ritorno da una missione di spionaggio avevano litigato e Shino aveva raccontato a Naruto tante cose... "sai non credevo che Kiba fosse così, credevo fosse solo uno spaccone che si da un sacco di arie.." commentò il biondino "e infatti è esattamente così è d'avvero insopportabile!... il suo lato buono lo conserva solo per Hinata....... L'amore è un sentimento che fa comportare in modo strano" concluse il ragazzo allevatore di insetti. "io credo..." disse Naruto incrociando le braccia "che a Hinata piaccia Kiba solo che è troppo timida per dirglielo" per un attimo Shino perse il suo proverbiale autocontrollo rischiando di cadere a terra. Ma come faceva Naruto a essere così stupido da non accorgersi che a Hinata piaceva proprio lui! Era disgustosamente evidente! tutte le volte che lo vedeva arrossiva e abbassavo lo sguardo, e anche Kiba se ne era accorto con grande disappunto "senti Naruto non hai capito niente..." ma ormai il ragazzino era partito per la tangente "non combineranno mai nulla se non è lui a fare la prima mossa! Bene! Ho deciso! Gli farò le mie scuse e poi lo convincerò a dichiararsi!" "Naruto ragiona prima di dare aria alla bocca.... Hei aspetta dove stai andando fermati!" niente da fare, era già partito di corsa. Shino si appoggiò a un albero sospirando "non c'è dubbio... questa è la volta buona che Kiba lo picchia sul serio" concluse in tono rassegnato.
"Kiba! Hei Kiba!" gridò Naruto una volta che lo ebbe raggiunto "che vuoi ancora!" chiese lui sgarbato "ti chiedo scusa per averti fatto arrabbiare prima..." Kiba sgranò gli occhi: Naruto che si scusava non era certo uno spettacolo che si vede tutti i giorni. Abbassò lo sguardo sospirando "non importa..." si sedette su un tronco.Voglia di tornare al villaggio: meno100 Naruto si sedette vicino a lui "Kiba senti era da un po' che volevo chiedertelo." <bugia infame> pensò "che cosa ne pensi di Hinata?" lo chiese con una tranquillità disarmante Kiba per poco non cadde giù all'indietro dal tronco "ma come ti escono ste cose!?!" "dai rispondi!" "non mi pare siano affari tuoi!" insistette Kiba arrossendo "sei innamorato di lei?" chiese ancora Naruto senza pietà <giuro che se è stato Shino a dirglielo è un uomo morto!> pensò Kiba "sai..." disse ancora Naruto "io penso che sia una ragazza d'avvero carina! ...sai credo che tu le piaccia!" concluse. Non so se lo pensasse veramente ma una cosa è certa voleva fare effetto su Kiba e ci era riuscito, anche se non nel modo sperato: il ragazzo era adir poco furioso. Si alzò in piedi "maledizione, ma come puoi dirmi una cosa del genere proprio tu! Allora sei veramente stupido!!" il chakra gli saliva dal corpo in modo quasi visibile per quanto era arrabbiato <come puoi non capire che gli piaci solo tu, che uno come me, non lo amerà mai!> pensava "sei un dannato imbecille!" e lo colpì in testa così forte da farlo quasi svenire. Poi andò via. "ma perché si è arrabbiato così tanto? Credevo di fargli piacere dicendoglielo"
Kiba camminava quasi correndo <stupido, stupido, stupido!> continuava a ripetersi. Corse a casa senza cercare nessuno, al diavolo il rapporto della missione, si buttò sul letto, mise il cuscino in testa premendo forte e rimase lì a pensare.
Shino rientrò al villaggio poco dopo e incontrò Hinata "Shino sei tornato! Tutto bene?" "certo! Che pensi!" "e Kiba dov'è?" gli chiese la ragazza guardandosi attorno "non l'hai incontrato? È tornato prima di me..." rispose lui sorpreso. Hinata rimase un po' male... non era neanche passato a salutarla? Eppure era stata così in pena per lui.... Shino e Naruto...
La mattina dopo Kiba si alzò con un gran mal di testa "la miseriaccia... non mi addormenterò mai più con il coprifronte stretto in testa lo giuro!" brontolò tra se e se. Guardò l'orologio: le sei meno dieci "com'è tardi..." si vestì rapidamente con una maglietta e i soliti pantaloni a zompa fosso neri "vieni Akamaru.... Andiamocene a fare una passeggiata" appena uscito da casa si trovò davanti Naruto con una strana espressione dipinta sul viso e un taglio sulla fronte. Kiba storse il naso "ciao Naruto..." girò gli occhi "mi dispiace per ieri" disse indicando il taglio "non sono qui per questo... volevo chiedertelo un'altra volta.. ti piace Hinata?" disse Naruto senza cambiare espressione. Kiba ormai era esasperato da quella domanda e gridò senza quasi pensare "NO! No non mi piace! Non mi interessa avere una ragazza solo gli stupidi pensano solo alle donne!!" l'aveva detto tutto di un fiato.... <ma che ho detto!?> pensò subito dopo. Naruto fece un'espressione strana. Sembrava quasi triste.. "ho capito..." poi sorrise in maniera esagerata come al solito "sai sono contento perché a me lei piace molto e ..... sarebbe stato un vero problema averti come rivale....allora dato che non hai niente in contrario.... Penso che le chiederò un appuntamento" girò i tacchi e se ne andò. Kiba si sentì come svuotato. Si sedette a terra e subito Akamaru gli fu vicino e iniziò e leccargli una mano. Lui lo accarezzò distrattamente <ti invidio ancora Naruto ... sei in ogni cosa un passo avanti ame> pensò. Sentì una lacrima bruciargli negli occhi "sonon contento Hinata... per te... perché chi ami ti ricambia... non immagini quanto sia doloroso quando non è così"
Per due giorni fece finta di niente, comportandosi come al solito, facendo lo spaccone e irritandosi per ogni cosa.
Poi il terzo giorno dopo la visita di Naruto, mentre era a passeggio con Akamaru e Shino quest'ultimo gli parlò toccando l'argomento tabù "sono tre giorni che eviti Hinata come la peste.. cos'è successo? Avete litigato?" fitta al cuore per Kiba "no! Ma come ti viene in mente?" e poi aggiunse "non è mica detto che dobbiamo stare sempre appiccicati" c'era un tono di amarezza nella sua voce. "sai che..." disse ancora Shino spiando da dietro gli occhiali la reazione che le sue parole avrebbero causato "stasera esce con Naruto?" Kiba si sentì gelare il sangue a quelle parole ma non lo diede a vedere "hai capito la nostra piccola Hinata..." commentò.
Quella sera Naruto passò a prendere Hinata a casa e insieme andarono in un locale di ramen. Stavano seduti al tavolo senza parlare molto. Naruto stava appoggiato su un gomito guardando Hinata che giocherellava imbarazzata con le dita. Arrivò quello che avevano ordinato. Hinata sorrise "che c'è da ridere?" le chiese Naruto sorridendo "è che non avrei mai pensato di andare a mangiare ramen al mio primo appuntamento!" "è il tuo primo appuntamento?" le chiese stupito il ragazzo passandosi una mano nei capelli biondi. Hinata arrossì tutta "no!... cioè... io volevo..." "come sei carina quando arrossisci!" commentò Naruto privo di qualsiasi malizia. Questo fece arrossire ancora di più la ragazza.
In quel momento il maestro Iruka entrò nel locale "Naruto! Cosa ci fai qui a quest'ora? Oh! Ma vedo che sei in compagnia!" Hinata arrossì ancora di più Naruto le passò un braccio dietro le spalle stringendola a se "hai visto come sono stato bravo? Ho trovato una ragazza così carina!" Hinata stava per sotterrarsi "hei siete solo usciti insieme, non vuol dire che è la tua ragazza!" intervenne l'oste che si era fatto prendere dalla situazione. Naruto rise, anche l'oste e il maestro Iruka. Hinata non ce la faceva veramente più, stare con Naruto era veramente stressante... per un ragazzo cresciuto figlio del villaggio e di nessun altro era normale comportarsi in modo così confidenziale con tutti ma lei era troppo in imbarazzo. Non resistette oltre e scappò fuori dal locale. Nasuto la seguì e fermò la sua corsa prendendola per una mano "perdonami Hinata, non voleva essere una presa in giro" "non è questo... è... colpa mia che mi imbarazzo facilmente" "vuoi fare una passeggiata?" le chiese lui. Lei annuì. Camminarono per un bel po' fino ad inoltrarsi nel boschetto. Lui l'aveva presa per mano e lei si era sentita così... di nuovo in imbarazzo, ma felice...
Si erano seduti su una panchina, c'era solo la luna grandissima ad illuminarli. Naruto appoggiò il gomito sul ginocchio e posò il viso sulla mano. Sorrideva, la sua faccia ricordava quella di una volpe "sai Hinata sono contento che tu abbia deciso di uscire con me" "a... anch'io... sono contenta" Naruto si avvicinò di più. Ora le loro gambe si toccavano. Lui la guardava fisso sorridendo, Hinata era rossa in viso, guardava i suoi occhi azzurri eccedette di perdercisi. Naruto era proprio un bel ragazzo, non poteva negarlo. "Hinata...." Lui si avvicinò di più, le accarezzò una guancia scostandole una ciocca di capelli da davanti al viso. Le poggiò una mano sul viso voltandolo dalla sua parte e si chinò su di lei per baciarla..





Erano le undici. Kiba passeggiava con Akamaru non sentendo alcun desiderio di andare dormire, continuava pensare a tutta la faccenda e rosicava troppo a ripensare a quello che stava succedendo dall'altra parte del villaggio, nella zona abitata. Era ancora assorto in questi pensieri quando sentì un odore piacevolmente familiare, alzò gli occhi: Hinata.
Kiba sgranò gli occhi "Hinata cosa ci fai qui?" "ti cercavo..." fu la risposta.
Camminarono un po' poi si sedettero sul muretto che costeggiava la strada principale che portava al centro del villaggio "allora sei uscita con Naruto?" le chiese lui riluttante "si" fu la risposta <maledizione non sarà mica venuta da me a raccontarmi come è andata?!> pensò lui. "e come è andata?" chiese con voce quasi tremante e sbirciandola da dietro la frangetta nera "bene... fu la risposta seguita da un leggero rossore sul viso di lei. Kiba lo interpretò nel modo peggiore per lui. Abbassò lo sguardo fissando il terreno. Strinse con forza le mani sui pantaloni, provava un misto di rabbia e tristezza. Hinata gli tirò indietro il cappuccio scoprendogli la testa. Gli strofinò una mano tra i capelli neri come la notte. Era diverso da Naruto. Così diverso eppure.... "cos'hai?" gli chiese. "sai stavo pensando che..." le rispose con un filo di voce, insolito per lui che urlava sempre. "non c'era lui vicino a te.... All'inizio.. quando avevi paura persino di dire il tuo nome... non c'era lui quando hai detto di voler morire.... Non c'era lui in ospedale... con te.... C'ero sempre.... Io...." Alzò lo sguardo da terra e fissò Hinata con una espressione di profonda tristezza "Hinata io.... Non sono mai stato niente per te?" lei era incredibilmente stupita e rimase zitta per un paio di secondi. Kiba si riperse improvvisamente e scosse velocemente la testa "scusami! Accidenti ti avrò davvero messo in imbarazzo con quello che ho detto..." si alzò e si allontanò rapidamente. Hinata fece passare solo qualche istante prima di rincorrerlo e afferrargli la mano per fermarlo "importante!" lui si voltò a guardarla "sei sempre stato... la persona più importante... per me.... Ero venuta a dirti questo" abbassò gli occhi. Kiba era sconvolto e la guardava fisso "ma... Naruto..." "è stato proprio lui a farmelo capire.... Eravamo nel boschetto e lui si è avvicinato per baciarmi..." fitta al cuore per Kiba "ma io l'ho fermato dicendogli che, benché lui lo ammirassi tantissimo da molto tempo... era... un.... Altro... il ragazzo....che.... mi... pi...piaceva" e alzò gli occhi incrociando quelli neri e sottili di lui "lui mi ha sorriso e mi ha detto... va da lui... era felice... forse l'ha fatto apposta" Kiba si voltò completamente verso di lei "anche tu mi piaci Hinata... da.. tantissimo tempo" disse arrossendo un pochino. Lei gli sorrise, lui ricambiò il sorriso poi allungò le braccia e la strinse forte contro di se, lei lo abbracciò a sua volta. Hinata pensò che era un gesto così dolce da parte sua abbracciarla in quel momento, era questo che le era sempre piaciuto di lui, non si sentiva mai in imbarazzo in sua compagnia, lui la faceva sempre sentire così tranquilla. Kiba la strinse un po' di più e chiuse gli occhi ispirando profondamente per riempirsi i polmoni del suo odore così dolce.
Dopo qualche minuto si separarono e Kiba la accompagnò a casa. Si tennero per mano per tutto il tragitto. In silenzio, ognuno assaporando a fondo le sensazioni che quel contatto così tenero gli dava. Erano ormai arrivati alle mura di cinta di casa Hyuga. Hinata gli lasciò la mano e si avvicinò al cancello ma Kiba la afferrò di nuovo "Hinata..." lei si voltò, lui le mise le mani sulle braccia e la spinse delicatamente con la schiena contro il muro di cinta.
Si avvicinò ancora un po', avvicinò il suo viso pericolosamente a quello della ragazza. I pensieri volavano velocissimi nella testa di entrambe, il battito era accelerato a mille <oddio... Kiba è sempre stato un ragazzo così esuberante! Chissà che esperienza avrà più di me io... non credo.... Speriamo solo di non fare una figuraccia!>
<oddio... desidero baciarla da anni ma questo sarà il mio primo bacio.... Speriamo solo di non fare una figuraccia!> nel momento in cui ognuno potè sentire il respiro dell'altro entrambe smisero di pensare. Hinata chiuse gli occhi. Kiba posò lentamente le sue labbra su quelle di lei baciandole appena come se fosse un bacio sulla guancia, poi si allontanò. Hinata aprì gli occhi <lo sapevo... le ha fatto schifo!> pensava lui. Lei sorrise strizzando gli occhi. Kiba per tipico orgoglio maschile ferito incrociò le braccia e commentò guardando altrove "bhè non c'è bisogno che ti metti a ridere! Fammi fare un po' di pratica prima di pretendere chissà cosa..." era rosso, lo si vedeva anche al buio. Hinata sorrise di nuovo "era il mio primo bacio... sei stato carino... ma non occorre aspettare domani per il secondo..." gli perse il viso tra le mani, lo abbassò alla sua altezza e lo baciò di nuovo. Le loro lingue si sfiorarono "non è poi così difficile..." pensò solo Kiba prima di lasciarsi andare alle sensazioni..


qualche mese dopo Kiba e Hinata stavano seduti vicino agli alberi davanti all'accademia dei ninja. Era estate inoltrata ormai e entrambe portavano solo una canottiera e dei pantaloni corti. Lei stava stesa su di lui appoggiato a un albero, lui le cingeva la vita con le braccia "sai Kiba c'è una cosa che volevo chiederti da un po'.... Mi sei sempre stato vicino perché ti piacevo?" lui le diede un bacio sui capelli "no... mi sei piaciuta perché ti sono stato vicino...."






 
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