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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: A MODO MIO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/11/2005 19:55:33

chicca, ho mantenuto la mia promessa. ti voglio bene
 
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CARO ROBERTO,
- Capitolo 1° -

Scrivo per la mia migliore amica...Scrivo per un suo desiderio che non è mai potuto diventare realtà.
Un sogno d'amore, come ce ne sono molti.
Un ragazzo per il quale dare la vita, un ragazzo da amare con tutto il cuore, per tutta la vita, nonostante i suoi mille difetti.
Un uomo che adesso non le appartiene più, che ha percorso la lunga strada verso l altare diventando il marito di un altra.
Quanto è stata male la mia piccola chicca. Quanti pianti ha fatto su questa spalla...lei che non piange quasi mai.
Si è rinchiusa in casa senza poter parlare del suo dolore, perchè sapeva che i suoi non l avrebbero mai accettato, che forse l avrebbero derisa e rimproverata al tempo stesso per essersi innamorata di uno come quello.
Io sarei anche della loro stessa opinione...Lei mi ha sempre sentito mentre lo prendevo in giro, mentre dicevo tutte le peggio cattiverie su di lui. In un certo senso se adesso cominciasse a parlarne male lei non si arrabbierebbe, perchè sa che l ho sempre fatto. Ma in questo io sono un po' diversa.
Ho capito che era il momento di smetterla di fare la bambina.
Quando l ho vista piangere, dopo aver saputo la notizia, ho capito che non era il caso di continuare a dire quanto fosse brutto, antipatico, stronzo...E tutte le altre cose.
Sapevo che non sarebbe servito a niente, sapevo che lei lo amava.
Scherzando dicevamo sempre che lui stava a lei come io stavo a Pen. Quindi, in un qual senso potevo arrivare anche a capirla.
Così mi sono limitata ad abbracciarla, a dirle che in un modo o nell altro avrebbe trovato il modo di convivere con quel dolore, che pian piano sarebbe tornata quella di prima.
Ho evitato accuratamente di dirle <<passerà>> . Ricordo ancora quando lo dicevano a me. Una vera e propria cavolata. Una parola che non serve a niente, che non cambia niente. Che non riduce il dolore.
Così ho cercato di comportarmi come un amico maschio. L ho fatta sfogare un po', poi l ho trascinata in giro per questa città, di modo che la sera fosse così stanca da non doverci pensare. Speravo che in questo modo potesse divertirsi, o meglio, svagarsi un po'. Non sono sicura che abbia funzionato, ma poi, lentamente, l ho vista tornare a sorridere.
Stamattina ci siamo viste, come ogni sabato mattina. C'era un tempo in cui ci vedevamo tutti i giorni, tranne la domenica perchè io andavo a vedere le partite. Adesso invece, con tutti gli impegni di questa nuova vita adulta, riusciamo a vederci solo il sabato.Però da una parte è bello...Non vedendoci più tutti i giorni, quando ci rivediamo è sempre molto divertente.
Eravamo insieme (tanto per cambiare) al nostro gruppo di amici, fino a che non sono arrivati loro due insieme.
Pingu e Pen.
Io ho salutato Pen come al solito. C ho chiacchierato un po', e anche la mia amica ha fatto lo stesso. Abbiamo scherzato, parlato di compleanni e l ho preso in giro dicendogli che cominciava ad invecchiare.
Poi ci siamo andate a sedere un po' distanti, perchè la mia amica voleva vedere Pingu, ma senza esserne così vicina. Avrei voluto dire che doveva provare a dimenticarlo, ma sapevo che non sarebbe servito a niente. Immaginavo che ci avesse già provato e che non ci fosse riuscita, almeno non del tutto.
Voglio dire: quando non lo vede, lei è tranquilla. Puo anche parlarne, senza assumere quell aria da cane bastonato che aveva invece fino a un mese e mezzo fa. Però quando lui c'è...
Lei ne è ancora innamorata. Non capisco perchè, ma non la biasimo.
Dopotutto io non sono nel suo stesso stato? Se non lo vedo ok, ma appena lo vedo...
Così ci siamo sedute sulle scalette, e abbiamo cominciato a chiacchierare...così, di cose banali, della sua prossima festa per i 20 anni, dell università..
Finchè dopo un po' lei ha tirato fuori dalla borsa un foglio ripiegato.
"Tieni!" mi ha detto porgendomelo. Io pensavo fosse una lettera per me, dato che ogni tanto lei me ne scrive una o due.
"Grazie" ho risposto. Poi ho aperto il foglio e sopra c'era il testo di una canzone. L ho guardata con aria interrogativa, e credo che lei lo abbia capito, perchè mi ha spiegato subito.
"Sentivo questa canzone sempre quando stavo proprio giu" mi ha detto "senza accorgermi che la soluzione era proprio in quella canzone"
Io non riuscivo ancora a capire.
"In quel periodo" ha continuato "tu mi hai sopportato, sebbene tu non stimi molto Pingu.."
Sorride. Menomale, sono più tranquilla quando la vedo sorridere.
"Diciamo che non lo stimo per niente" ho detto, ridendo.
"ecco, appunto. Quindi visto che tra noi due sei tu l artista, voglio che stasera, tornando a casa, lasci perdere per una volta quello che hai da fare, e scrivi qualcosa per me, partendo da questa lettera"
"che cosa?" chiedo perplessa.
"Vorrei che tu riuscissi a mettere sottoforma di lettera quello che provo io quando sento questa canzone"
Ho provato a dirle che non sarei riuscita a farlo. Che in fin dei conti non avrei mai potuto immaginare quello che provava lei.
Si è messa a ridere. "Erika," mi ha detto "si che lo sai.." E detto questo ha fatto un gesto verso Pen che scherzava con gli altri. Si, qualcosa in comune le nostre situazioni ce l avevano, ma pen non era sposato, pingu si.
Io sono romantica, lei no.
Però so che entrambe eravamo ( e siamo ) molto innamorate.
Ho promesso che l avrei fatto "e una volta scritta, gliela vuoi dare?"
Lei ha scosso la testa "Ma sei scema! Così ricominciamo tutto da capo! Voglio che tu la scrivi, e la pubblichi come hai fatto con l altra che hai scritto per tirarmi su. E' come se scrivessi una saga, e questo, spero, fosse l ultimo episodio".
Io non so se sono in grado di fare quello che dice lei.
Proverò a scrivere questa lettera, ka (e immagina che sforzo immane sto facendo, dedicando una lettera a quella larva!), e lo faccio solo perchè sei stata tu a chiedermelo in un modo che non credevo fosse tuo. Ma non assicuro il risultato. Immaginerò che dall altra parte ci sia pen, e scusami se questa lettera sarà anche intrisa dei sentimenti che ancora provo per lui.
Ma dopotutto questo è quello che io e te abbiamo in comune: l amore che tu provi per pingu, bene o male, è molto simile a quello che io provo per Pen.
Quindi Amen.

***

Caro Roberto,
dopo gli ultimi avvenimenti che hanno caratterizzato non tanto la mia, quanto la tua di vita, mi sembra strano sedermi qui, con una canzone in sottofondo, e scriverti.
Scrivere anche il tuo nome, e ricollegarlo a me. Pensavo che non sarebbe mai più successo. Non dopo che tu sei diventato un uomo sposato.
Lo sai, io ho sopportato molte cose. Ho "sopportato" la tua paternità. Eri così dolce mentre giocavi con tuo figlio, e sapevo che era una parte di te, quindi non mi sono arresa. Ma adesso...come posso non arrendermi?
Tante volte in vita mia, in questi ultimi sei anni, ho pregato perchè tu potessi diventare il mio principe, l uomo che ho sempre desiderato. Il protagonista dei miei sogni.
Non è successo, ma questo non è bastato a farmi smettere di amarti, nel modo in cui ti amo io. Adesso però sei di un'altra donna. Appartieni ad un'altra che ti ha legato a sè attraverso un nodo d'oro che io ritengo sacro.
Cio che Dio ha unito, nessun amore possa separare.
Non sono qui per pregarti di tornare da me. Questo non è più il nostro tempo. Mi domando se mai c'è stato un tempo che appartenesse solo a noi.
Ora tu sei lontanissimo, sei anni luce da me. E adesso l unica cosa che io posso fare è cercare di ricominciare.
Cercare di dimenticarti e chiudere un capitolo della mia vita.
E questo non perchè rimpiango qualcosa. Su questo ci tengo a fermarmi: io non rimpiango niente. Nè quello che ho provato per te, nè quello che provo ancora, neanche quello che c'è stato. Non rimpiango nessuno dei bellissimi momenti passati insieme, anche se adesso sono SOLAMENTE questo. Ricordi.
Però so che puoi capirmi mentre ti dico che devo per forza mettere un punto conclusivo a questa storia. Puoi comprendere perchè ti dico che smetterò (o almeno proverò...) di cercarti,da adesso in poi.
Tu stai con lei, non con me. Hai sposato lei, non me.
Non sei mio, e ho capito che nn posso dunque rivendicarti come tale.
Troverò il modo di rinunciare a quello che provo, ai sogni che facevo. Troverò il modo di poterti guardare senza sentire ancora questi grandi sentimenti. E così potrò tornare a vivere, seriamente.
Senza vedere l ombra di te in ogni volto, sentendoti in ogni canzone.
Non ti sto dicendo addio. Temo che non riuscirò mai a dirti addio. E so anche che la fede che porti al dito non sancisce la fine di questa storia. Non per me. Non del tutto, almeno.
E' solo che capisco che non posso vivere aspettando che qualcosa cambi. In più mi rendo conto che è altamente meschino da parte mia sperare che qualcosa vada male tra di voi.
Così ti scrivo per dirti quello che hai rappresentato per me, per sei lunghissimi anni, e per dirti che per me è il momento di volare via da te.
Che cosa hai rappresentato per me?
Andiamo, lo sai benissimo.
Sai benissimo quanto ti amavo, che sei stato l unico che io ho amato in questo modo.
Totalmente ,senza regole, senza, infondo, chiedere niente indietro.
Mi bastava amarti, quando ancora tu non sapevi che io esistevo.
E poi, quando, per quel breve tempo, sei diventato mio, ho chiesto rispetto, solo quello.
Sai bene che sei stato il solo a riuscire a farsi amare sempre, anche quando non c'eri, anche quando tutto era finito, quando te la tiravi.
Per me l importante era che tu esistessi, che io potessi amarti.
Ti amavo quando mi facevi del male, e impazzivo quando invece eri l uomo che sognavo.
Ti amo ancora, sebbene so che non posso più amarti come un tempo.
Non posso più stringerti a me, perchè adesso hai altre braccia intorno a te. I tuoi occhi non sono più solo per me, non sono affatto per me. E le tue attenzioni, ormai, non le avrò mai più.
Mi fa male scrivere questo, mi fa male voltare pagina perchè mi sembra, in questo modo, di perderti per sempre.
Perderti davvero.
Ma in fondo è vero quello che mi dicono: quando due si lasciano, in fondo non si lasceranno mai, canta anna tatangelo...ha ragione.
Non ci ameremo più nella penombra della sera, conoscendo nuove sensazioni. Non bacerò più la tua bocca come quella di un pierrot. Non sentirò più il tuo sapore.
Ma tu sei stato il mio primo grande amore, sei stato l uomo con cui ho capito il significato di questa parola. Quindi è impossibile isolarti da me.
Voglio che tu sappia questo: io cercherò di dimenticarti, e stavolta ci proverò sul serio. Ma dimenticherò quello che provo adesso, perchè è sbagliato ( in un qualche modo...). Ma non dimenticherò quello che ci ha unito.
E forse un giorno arriverà il momento in cui io a te potremmo diventare amici.
Ci saranno sere in cui, magari, mi chiamerai e parleremo dei tuoi problemi sentimentali.
Non so se questo accadrà davvero, mi piacerebbe se fosse così.
Per il momento ho bisogno di vivere...come faccio a vivere con il tuo fantasma?
Devo liberarmi di te.

*****************

A MODO MIO
di: Paola &Chiara
Sanremo 2005

Quante volte io ho sperato in te
ho pregato Dio di averti qui con me
e ora che tu sei lontanissimo
sola coi miei guai ricomincerò

e non rimpiango piu niente di noi
non ti cercherò d ora in poi

a modo mio
saprò volare
non è un addio, non è la fine
no, è perchè ora so che voglio vivere la vita
da domani voglio fare a modo mio

In silenzio io ho sentito te
questo è il tempo tuo e mio di vivere
e se chiamerai sai che ci sarò
solo se vorrai, risponderò
chiudi i tuoi occhi stanotte sarà
la notte per noi, se vuoi

nn so dove mi porterà
ma ci voglio credere
troverò la mia libertà ad ogni costo
 
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