IL VENTO DI SERA - Capitolo 1° -
Il vento di sera.
Ascolta.
Si ode nelle solitudini dell’oscurità,
quando cala la sera,
quando il mondo torna a dormire,
e diviene ancora più enorme
anche se la luce si è appena assopita.
Si ode in queste solitudini,
con soffi che il movimento del mare
bagna e prolunga
e culla il sonno delle sirene
sugli scogli di diamanti.
Solo, incessante,
il suono del vento che piange,
vedovo, gracile,
nell’oscurità tranquilla.
Perduta voce che tra le altre si esilia
E transita nelle vie più segrete del mio animo
E mi ricolma il cuore di piacere.
Cauto trattiene.
Il sospiro celeste si placa.
Rotola cupo
Tra la natura cortese
E freme di speme l’aria spasimante.
Sale al vasto cielo, straziato,
solo, modulato.
Bisbiglia alla leggiadra Luna che
In bagliori scintilla
E rischiara i monti eremiti.
Ma il soffio pulito
Si placa d’improvviso.
Il sole torna a baciare il cielo
E i gabbiani sfiorano l’acqua brillante,
come mani leggere che accarezzano
una guancia di un bambino.
Il creato resuscita,
umido di pioggia e stancato
dall’incessante vento.
Il vento? E’ scomparso!
Si è nascosto,
non so dove, nessuno sa dove.
Nascosto, solo.
E riappare
Nelle solitudini dell’oscurità,
quando cala la sera,
quando il mondo torna a dormire… .
FINE |
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