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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall
Titolo Fanfic: TRUNKS&MARRON
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: ele-c18 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 17/10/2002 20:57:19

quando trunks scoprì di avere un`anima gemella...
 
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- Capitolo 1° -

Trunks era sdraiato sul letto in camera sua e pensava agli ultimi avvenimenti: il viaggio nello spazio, Baby, i sette draghi malvagi e la scomparsa di Goku. Tutto era finito da ormai alcuni mesi, ma lui continuava a ripensarci.
Un rumore proveniente da un’altra stanza lo fece ritornare nella realtà: si alzò e andò a vedere cos’era stato quel fracasso. Si affacciò alla camera di Bra e vide una delle scene più divertenti che gli fosse capitato di vedere negli ultimi mesi: Bra, seduta per terra, sommersa da una miriade di vestiti misti a libri e un dizionario aperto sulla testa!
-“Hai un appuntamento sorellina?” chiese tra una risata e l’altra
-“Che cosa te lo fa pensare?” brontolò lei divincolandosi tra i vestiti,
-“Il fatto che hai combinato ‘sto casino solo per prendere un lucidalabbra!” rispose Trunks osservando quello che aveva in mano.
Poi scese in salotto per guardarsi un po’ di TV e lì incontrò sua madre, in pantaloncini e T-Shirt stile vacanza che gli chiese
-“Sei sicuro di non voler venire con noi sull’isola del Maestro Muten?”
-“No, grazie!” si limitò a rispondere Trunks: l’idea di passare l’intero week-end sull’isolotto non era nulla se pensava alla possibilità di trascorrere due giorni da solo senza genitori e sorellina tra i piedi; sì xkè anche Bra sarebbe partita, ma in compagnia del suo adorato Goten.
Quando suonò il campanello andò ad aprire la porta e si ritrovò davanti Goten
-“Heilà Trunks! Come va? È pronta tua sorella?”, stava per rispondere quando dalle scale si sentì Bra che gridava
-“ARRIVO! STO ARRIVANDO!”.
-“E tu cosa intendi fare nei prossimi due giorni, te ne stai tutto solo?” domandò Goten, “Se almeno avessi una ragazza potresti passarli con lei!”
-“Goten, lo sai che tutte le ragazze che conosco o sono sceme, o sono insignificanti! E poi perché tutta questa fretta di avere una ragazza?” ma non ricevette risposta perché furono quasi travolti da Bra che si buttò letteralmente addosso a Goten.
Quando finalmente anche Bulma e Vegeta se n’erano andati, Trunks tirò un sospiro di sollievo e si buttò sul divano a guardare la Tv in santa pace.
Erano quasi le sette di sera e fuori era scoppiato un violento temporale
-“Poveretti! Sono appena partiti e già si saranno beccati la pioggia!”.
Improvvisamente qualcuno suonò alla porta e lo costrinse ad alzarsi dal divano
-“Ma chi diavolo potrà essere? chi è che va in giro con questo tempo!”.
Aprì la porta e si trovò davanti una ragazza bagnata fradicia con i lunghi capelli biondi grondanti d’acqua e due occhi azzurrissimi che lo fissavano,
-“Marron! Che ci fai qua!” esclamò Trunks, sorpreso di vederla lì
-“Scusa se ti disturbo, non è che potrei entrare un attimo, almeno finché non smette quest’acquazzone?” chiese lei timidamente.
La fece entrare e le chiese che cosa ci facesse da quelle parti
-“Ero andata a fare delle compere, quando ha iniziato a piovere a dirotto, non sapevo dove ripararmi e così mi sono ricordata che qui vicino abitavate voi e ho pensato di chiedervi se potevo rifugiarmi da voi” poi, guardandosi intorno chiese “Ma… dove sono gli altri?”
-“Sono andati via per il week-end i miei genitori dal maestro Muten, mentre Bra è andata via con Goten e così sono rimasto solo io”
Trunks si rese conto che Marron era veramente fradicia così le propose di cambiarsi e di mettere uno dei tanti vestiti di Bra, lei accettò, così andò di sopra.
“Beh, tanto vale preparare qualcosa da mangiare” pensò Trunks guardando l’orologio e andò in cucina nella disperata impresa di trovare qualcosa di commestibile.
Circa cinque minuti dopo, proprio mentre era finalmente riuscito a trovare due pizze surgelate nei meandri del frigorifero, Marron fece capolino in cucina visibilmente imbarazzata, Trunks tirò fuori la testa dal frigorifero e rimase a bocca aperta: indossava un vestitino super-aderente con un’ampia scollatura e la gonna decisamente molto corta! Non sembrava neanche lei!
-“Ehm… è il vestito meno scollato che ho trovato!” mormorò lei
-“Bra ha decisamente dei gusti strani in fatto di vestiti!” disse Trunks, ma in realtà era contento che avesse trovato quel vestito, le stava decisamente bene!
Poi, con aria da cane bastonato disse
-“Ho trovato solo queste due pizze, non sarà come ad un ristorante a 4 stelle, ma è pur sempre qualcosa di commestibile, no?”, così misero le pizze in forno e si sedettero ad aspettare.
-“Avete una casa veramente molto grande! e bella!” osservò Marron
-“Sì in effetti è fin troppo grande, però devo ammettere che ci si sta comodi… e tu adesso dove abiti?”
-“Dopo che abbiamo traslocato dalla casa del maestro Muten siamo andati ad abitare nella zona nord della città dell'’ovest, a dir la verità siamo appena fuori città”
Trunks pensò che non era molto lontano da casa sua…
Andarono avanti a chiacchierare fino a quando il timer del forno non li fece sobbalzare: erano pronte le pizze!!!!!
Fuori il tempo non accennava a migliorare, anzi, sembrava che peggiorasse di minuto in minuto!! Trunks e Marron, però sembravano non accorgersene, parlavano tranquillamente, uno di fronte all’altra, mangiando le loro due pizze. Sembrava che si fossero conosciuti per la prima volta e forse era vero, non avevano mai passato un po’ di tempo insieme e più chiacchieravano e più si accorgevano di non sapere un sacco di cose l’uno dell'’altra. Trunks la osservava mentre parlava e si accorgeva di quanto fosse carina: gli occhi azzurri, i capelli lunghi biondi, i lineamenti quasi perfetti…e poi non era come e altre ragazze che conosceva: non faceva discorsi stupidi sull’ultimo vestito che aveva comprato, o sul colore dell'’ultimo rossetto uscito sul mercato.
Anche lei sembrava colpita dal suo interlocutore e ogni tanto si fermava a guardarlo, come se volesse capire che cosa gli dava un’ aspetto così simpatico e sicuro di sé al tempo stesso.
Erano ormai le 9 di sera e fuori il temporale imperversava ancora (che rottura, vero?)
così decisero di guardare qualcosa in TV tanto per passare il tempo; si sedettero sul divano e Trunks accese la televisione.
Era passata più di un’ora quando improvvisamente un tremendo tuono fece andare via l’elettricità e i due si ritrovarono immersi nell’oscurità più totale, Trunks si alzò lentamente e a tastoni cercò di arrivare in cucina: dopo essere inciampato quindici volte ed aver fatto cadere una pila di libri, riuscì a trovare una candela e l’accese. Marron era in piedi davanti al divano con uno sguardo un po’ spaesato,
-“vado a cercare qualche altra candela, per fare un po’ più di luce!” disse Trunks mentre saliva le scale facendosi luce con l’accendino.
Marron si risedette tenendo in mano la candela e assunse un’espressione pensierosa, si chiedeva se non fosse il caso di tornare a casa, o almeno di telefonare a sua madre per dirle che stava bene, ma si accorse che il telefono era fuori uso, quel maledetto fulmine aveva bloccato tutto! così si rassegnò e incominciò a giocherellare con la candela.
Finalmente arrivò Trunks con un carico di candele
-“È la scorta che mia madre aveva fatto per lo scorso Natale…è sempre la solita esagerata!” scherzò.
Quando finalmente le ebbero accese tutte, si risistemarono sul divano Trunks vedeva le luci delle candele riflettersi negli occhi di Marron e si sentiva stranamente felice e rilassato; ben presto Marron si accoccolò accanto a Trunks, forse presa dall’atmosfera, e gli si appoggiò alla spalla con tranquillità, quasi soprappensiero. Trunks rimase qualche secondo immobile, un po’imbarazzato, ma presto si accorse che, in fondo, non c’era niente di male.
Così si addormentarono insieme come due angioletti.
Quando si risvegliarono era ormai mattina e finalmente aveva smesso di piovere.
Marron scattò in piedi come se fosse stata punta da una tarantola e gridò
-“Maledizione! Mi sono addormentata come una stupida! e adesso chi lo dice ai miei?” detto fatto: il telefonò squillò e Trunks corse a rispondere.
-“Marron è per te!” bisbigliò, Marron prese in mano la cornetta trattenendo il respiro e rispose;
-“MA SI PUÓ SAPERE COSA DIAVOLO TI È SALTATO IN MENTE? Ti sei accorta che sei stata fuori tutta la notte e non ci hai neanche avvisato??? Guai a te se lo rifai un’altra volta…” sua madre era davvero incavolata! Marron cercò di spiegarle cos’era successo, ma ci volle un po’ prima che si calmasse
-“Stai tranquilla mamma, sto bene, devi ringraziare Trunks, è lui che mi ha ospitata..” -“Trunks? E Bulma dov’è?” domandò C18 in tono inquisitorio, Marron rimase in attimo in silenzio e disse
-“Non c’è, lei e Vegeta sono via per il week-end e Bra pure…” dall’altra parte della cornetta ci fu un lungo attimo di silenzio, poi finalmente si sentì un
-“E cosa avete fatto?”, Marron diventò rossa e Trunks decise che era meglio andare in cucina a preparare la colazione.
da lì la sentiva ripetere
-“Niente, mamma, non è successo, niente!Stai tranquilla!”, finché ad un certo puntò mise giù.
Quando fece capolino in cucina, aveva l’aria un po’ triste e disse
-“Adesso è ora che vada… mia madre è già abbastanza arrabbiata…”.
Trunks rimase un po’ sorpreso di questa decisione improvvisa e farfugliò
-”Non vuoi fare almeno colazione?”, ma lei rifiutò e andò a prendere la giacca.
-“Il vestito di tua sorella te lo riporto domani, ok?” disse avviandosi verso la porta, Trunks ammutolito, fece cenno di sì con la testa, continuando a fissarla.
“Non posso lasciarla andare così…” pensò preso dal panico, stava così bene con lei, non voleva che se ne andasse!
Spinto da una forza misteriosa corse verso la porta aperta e afferrò Marron per un braccio, proprio mentre stava per uscire.
Lei si voltò lentamente un po’ stupita e lo fissò negli occhi, anche lui la stava fissando con i suoi occhi azzurri.
Poi improvvisamente la avvicinò a sé e la baciò, stringendola più che poteva.
Marron rimase immobile, ma dopo pochi istanti lasciò cadere a terra quello che aveva in mano e si strinse a lui .
Rimasero così per alcuni istanti, dopo di che lei si staccò e, abbassando lo sguardo farfugliò
-“Ora devo proprio andare…” si girò e corse via.
Trunks rimase sulla porta ad osservarla mentre correva via, fino a che non girò l’angolo e scomparve dalla sua vista.

Quel pomeriggio stesso tornarono Bulma, Vegeta e Bra, tutti e tre avevano deciso di anticipare il rientro a causa del cattivo tempo. Bulma notò che Trunks era stranamente silenzioso, assorto nei suoi pensieri e si chiedeva il motivo di quello strano comportamento. Trunks, da parte sua, non voleva far vedere i suoi sentimenti e cercava di sembrare il più normale possibile, ma dentro di sé continuava a chiedersi se quello che provava verso Marron era amore e se fosse corrisposto dalla ragazza.
Alla sera, mentre erano a tavola e Bra era impegnata in una dettagliata descrizione di una maglietta vista in una vetrina, squillò il telefono e Trunks volò ad afferrare la cornetta
-“Pronto?” domandò
-“Pronto sono Marron…”, a quelle parole Trunks sussultò e il suo cuore iniziò a battere all’impazzata
-“Sai…mi chiedevo se tu domani… beh, ecco volevo chiederti se eri libero.. così ti riporto il vestito di tua sorella…” farfugliò Marron
-“Sì, domani pomeriggio sono libero… che ne diresti di andare anche a fare un giro? Magari al cinema… che ne dici?” disse Trunks approfittando dell'’occasione.
-“Sì, mi sembra un’ottima idea!” rispose lei cambiando improvvisamente tono, come se si fosse tolta un peso dal cuore.
Quando Trunks mise giù la cornetta si sentiva ad un metro da terra
-“chi era al telefono?” domandò Bra curiosa, ma Trunks non l’ascoltava, si limitò a guardarla e a sorriderle con un’espressione beata dipinta sul volto.
Dopodiché se ne andò di corsa in camera sua super felice, contento di aver trovato finalmente una ragazza speciale con cui sperava di condividere una buona parte della sua vita.

 
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