- Capitolo 1° -
L'AMORE NELLA SOFFERENZA
Nella città di Livorno viveva un ragazzo di nome enea.
Questo ragazzo era sempre solo x via dei suoi numerosi viaggi con suo padre unico parente rimasto dopo la morte della madre.
Questo ragazzo di allora aveva 14 anni e viveva sempre cn se stesso e il padre.
Ogni qualvolta si fermassero in una città nn faceva tempo a allacciare delle amicizie ke già il padre lo strappava cn un altro viaggio da quel luogo.
Questa storia parla di come un sentimento cm l'AMORE possa vincere sulle ostinazioni e le controversie dei genitori.
Infatti in uno dei tanti viaggi si fermarono x un lungo periodo a massa dove il figlio frequentò una scuola x cuochi.
Nella nuova classe tt lo presero in giro,xkè,nn sapeva molto nelle materie teoriche dato ke x via degli spostamenti,nn aveva frequentato sempre la stessa scuola e cambiando spesso il programma educativo si era ritrovato cn grandi lacune.
D'apprima tt lo esclusero e lui si senti emarginato,finkè un giorno una ragazza della classe accanto nn gli si sedette vicino alla mensa.
Enea nn la conosceva e nn voleva fare delle figure inopportune,così decise di nn rivolgerle parola.
Questa ragazza di nome Martina rovesciò dell'acqua dal bicchiere cehe urtò involontariamente facendo bagnare Enea.
La Martina mortificata si scusò immediatamente e cercò di riparare al danno causato.
Ritornando dalla mensa,Enea si fermò a parlare cn la Martina ke si stava scusando ankora.
Lui la tranquillizzo dicendo:"è solo acqua nn ti preoccupare!"
Allora lei capì ke era un ragazzo speciale xkè tt i suoi amici le avrebbero dato dell'incapace
Passarono il pomeriggio in sieme conoscendosi meglio,intanto Enea le raccontava di tutti i suoi viaggi fatti fino ad allora.
La Martina pensò ke doveva essere bello girare il mondo cm faceva lui ma solo in seguito capì quanto invece fosse doloroso.
I giorni si susseguirono Enea e Martina saldavano sempre più il loro rapporto di amicizia.
Passarono 4 anni e arrivarono nell'ultimo anno della scuola.
Enea sperava che il padre avesse deciso di stabilirsi in quella città, ma tornando a casa il padre lo chiamò comnicandogli che tra un mese sarebbero partiti.
Enea andò in camera sua e pianse,pianse pensando al doversi separare dalla sua unica amica.
A scuola la Martina se ne acorse subito e chiese:"Che cos'hai?"
Lui rispose:"Nulla,nn ti preoccupare"
Lei scosse il capo come x dergli ragione anke se in fondo era turbata da questo comportamento strano.
Passò una settimana ed Enea iniziò a trascurare la Martina,kè in preda alla depressione entrò in un brutto giro.
X la Martina,Enea era tutto.
Solo lei era a conoscienza della sua infanzia di tragedie e orrori ed è x questo ke considerava Enea cm un suo simile.
Questo brutto giro spinse la Martina a provare "nuovi piaceri"
o così chiamati dai suoi nuovi compagni.
Infatti iniziò a fumare e a drogarsi,andando sempre più in basso.
Enea in tanto nn riuscì ad accettare il fatto che dovesse abbandonare la Martina, e cercò in tutti i modi una soluzione.
Ormai però la Martina si stava sempre più isolando e i suoi "compagni"inizziarono abitualmente ad abusare sessualmente di lei.
Uno degli ultimi giorni rimasti ad Enea si fece coraggio e cercò la Martina che però come da delle settimane era cn il suo gruppo.
Enea la cercò x ore invano,finkè nn venne a sapere ke la avevano cvista nei pressi della pineta.
Enea andò li di corsa ma la sorpresa lo aspettava al suo arrivo,infatti antrato nella pineta udì delle voci,subito cercò la direzione da cui provenivano e le seguì giungendo al "gruppo".
Isuoi okki nn vollero credere a ciò ke vedettero e nn preoccupandosi minimamente del rumore prodotto scappò via.
In quel momento la Martina se ne accorse e lo rincorse disperatamente.
Dopo molti minuti di corsa, Enea giungette alla riva del mare,e subito dopo lo raggiunse anke la Martina.
"Xxè?Xkè mi hai fatto questo?Ma ti vedi?Guardati!Nn sei più la mia Martina,quella che conoscevo e di cui ero amico!"pronunciò con grande disprezzo Enea.
"Enea ho cercato di uscirne ma nn ho fatto altro ke peggiorare la situazione"Disse Martina
"Balle!Non è vero nulla!Guardami,io ke ho sofferto da quando sono nato,nn mi sono ridotto a certi livelli!"replicò Enea
"Enea,ci sono due cose ke nn ho mai avuto il coraggio di dirti"rispose Martina
"Una è la mia infanzia e di quanto dolorosa sia stata"continuò lei
"E ke infanzia avresti mai avuto x essere così dolorosa?"controbattè Enea
Allora la Martina iniziò a raccontare di tutto ciò ke era successo!
"Tutto risale a quando avevo 5 anni.....
... vivevo una vita normale finkè un giorno mio padre tornò a casa ubriaco e se la prese cn mia mamma e mia sorella.
Mia madre venne picchiata insieme a mia sorella e infine mio padre corse in cucina e prese un coltello da carne e inizio a colpirle,vidi la lama ke penetrava nella pelle facendo fuoriuscire tutto quel sangue ke sembrava volesse urlare.
Nel giro di pochissimi minuti mia madre e mia sorella si ritrovarono accasciati a terra privi di vita.
Mio padre iniziò ad urlare ferocemente e mi dette uno schiaffo,io caddi a terra e persi i sensi.
Quandi mi ripresi vidi mio padre cn la pistola in mano ke imprecava e dop un attimo sentii un grande colpo e vidi mio padre cadere a terra dopo ke si era sparato
Da quel giorno vivetti in un orfanotrofio fino all'età di 14 anni e poi venni mandata alla scuola x cuochi"
Marina scoppiò in lacrime e abbracciò Enea ke capì la situazione e cn una certa sofferenza chiese:"E l'altra cosa ke mi dovevi dire quale era?"
Martina rispose:"oltre questo nn ho mai avuto il coraggio di dirti ke da quando ti ho conosciuto ho iniziato a sentire un forte sentimento nei tuoi confronti,e piano piano si è trasformato in AMORE!"
"Si io TI AMO"le gridò
Lui la strinse forte a se e le sussurrò:"Anke io ti amo e mi sei sempre garbata"
In quel momento dimenticarono i loro dolori e sofferenze e si lasciarono riempire il cuore di amore.
Ma ciò nn durò a lungo,infatti sopraggiunsero i "compagni"della Martina e iniziarono ad inveire contro Enea.
"Ma chi ti credi di essere x poter far quello ke ti pare della nostra troietta personale?"urlarono ad Enea
"Io sono quello ke la salverà!Io sono colui ke la ama veramente colui ke conosce le sue sofferenze e colui ke nn la deluderà"disse Enea difendendola
A quel punto il gruppo partì dandogli contro ad Enea ke venne percosso e picchiato a sangue pur di proteggere la Martina.
X fortuna passò in quel momento una pattuglia delle forze dell'ordine ke intervenne subito fermando il gruppo e arrestandolo.
Enea però era gravemente ferito e venne portato d'urgenza all'ospedale dove lottò contro la morte x 3 giorni.
Martina pianse e ripianse ma rimase sempre accanto ad Enea ke nn rispondeva e nn parlava.
Insieme alla Martina c'èera anke il padre di Enea ke venne a conoscienza dell'accaduto.
Il padre fiero del figlio e allo stesso tempo straziato dal dolore decise ke se Enea si fosse ripreso nn sarebbero più partiti.
Enea finalmente si riprese e subito rise.
Sia la Martina ke suo padre lo gurdarono con aria interrogativa
E lui esclamò:"Sembra stupido ma avrei dato la vita x lei!"
Martina lo abbracciò forte e allora il padre usci dalla camera e disse:"Vi lascio soli,dopo verrò a riprendere Enea"
E uscì.
Subito dopo però rientrò e concluse dicendo:"Ah figlio mio sn orgoglioso di te e ho deciso ke il tuo posto è qua con lei."
Detto questo uscì di nuovo sorridendo.
Il tempo passò e Martina ed Enea si fidanzarono e all'età di 26 anni si vollero sposare vivendo una nuova vita senza più dolori nè rimpianti iniziata quel giorno in ospedale.
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