- Capitolo 1° -
Notte
Accarezzo una schiena bianca che non è la tua.
I miei occhi si posano sulla figura che sta di fianco a me
coperta da un lenzuolo bianco che pare la mia ipocrisia fattasi essenza.
No, sono qui e non me ne vanto.
Dopo l'alba di una notte senza lei,
trascorsa tra un divertimento a me schifosamente solito,
mi chiedo perchè non me ne sia ancora andato via.
Ho soltanto giocato con questo corpo,
mi sono solo divertito.
Ma è divertimento questo?
Può chiamarsi così?
Oddio,no. Non sto dicendo che la mia anima famelica non è stata saziata, ma forse questo non era ciò che volevo.
Ho semplicemente agito com' è consone agire ad un uomo preso dal possente desiderio di amare.
Ma lei non sei tu.
Non sei tu,che mi guardavi con aria diffidente, che mi sorridevi con grazia e pacatezza, prendendo sempre poco sul serio tutte le parole audaci che ti concedevo per sedurti.
Non tu, che mi stuzzichi semplicemente con la tua solarità, che mi ammalii con i tuoi movimenti esagerati e esuberanti ma incredibilmente affascinanti.
Poche parole, secche e sempre efficaci,dette nel momento giusto e in un modo a loro stesse inadeguato...ecco ciò che mi tormenta ora. Quella bocca così pronunciata e delicata,quella bocca che stanotte non ho baciato...il mio supplizio sperare di poterlo fare.
Il corpo sotto la mia mano vacilla. Seduto su questo letto penso a come sarebbe potuto essere fare l'amore al di là di un corpo, al di là di un volto.
Cedo alle tentazioni e bacio il collo della persona che sta dormendo vicino a me. Sbagliavo perchè il mio spirito non è stato ancora colmato. Odo un brontolio,poi un sorriso. Mi fermo.
Chi sei? ,penso. Non ricordo neanche il suo nome.
Vaga per la mia mente soltanto il tuo.
Mi sto annoiando. Basta. Ora basta. Non voglio più che la mia vita sia così vissuta alla leggera. Voglio uno scopo. E' così improbabile che io ne abbia uno?E' così improbabile che uno come me non abbia l'amore?
Ma cosa significa Amare?
Io non lo so...però...
Ad un tratto la stanza viene inondata di luce bianca e calda.
Poi mi sveglio.
Stavo dormendo.
Era un sogno.
E accanto a me, nel mio grande letto che non è più freddo, ci sei tu.
Tu che mi guardi con quel tuo solito fare,che mi osservi come se fossi l'unica cosa valesse la pena amare.
Sorrido.
Che c'è? ,mi domandi.
Nulla, rispondo, e solo che adesso tutto ha più senso.
- Non so,l'ho scritta di getto. Fatemi sapere cosa ne pensate. Io ho semplicemente scritto ciò che mi sorgeva spontaneo scrivere -
Armand
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