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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: City Hunter
Titolo Fanfic: LA TRAPPOLA DI KAORI
Genere: Sentimentale, Romantico, Azione, Avventura, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Autore: lynn12 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/11/2005 17:13:13 (ultimo inserimento: 09/11/05)

kaori è decisa a far cadere ryo ai suoi piedi...
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

CAPITOLO 1
Una leggera brezza accarezzava la figura della ragazza sul balcone, i corti capelli color mogano ondeggiavano lievemente, gli occhi fissi sulla strada in, attesa. Kaori guardò l’orologio e sospirò. Erano le due e Ryo ancora non si vedeva. Come tutte le volte che lui usciva a bere con Mick, stava aspettando di vederlo tornare, ovviamente ubriaco fradicio, per aiutarlo ad arrivare al suo letto senza danni. Che cosa la spingeva a fare questo per lui proprio non lo sapeva...No, stava mentendo anche a se stessa. Lo amava e per questo non poteva fare a meno di preoccuparsi per lui. Lo faceva da otto anni ormai. “E cosa hai ottenuto in cambio?” si chiese Kaori “Un bel nulla! Neanche un misero grazie...” Era davvero senza speranza, faceva di tutto per Ryo: cucinava, puliva, lavava, lo aspettava in piedi quando rincasava tardi... Tutte cose che farebbe una qualsiasi mogliettina, insomma. Peccato che lei non era sua moglie, non era nulla, non riceveva un tenero bacio in cambio delle sue premure, non poteva abbracciarlo quando di notte sentiva freddo...Due mesi erano passati dal giorno del matrimonio di Miki e Umibozu, dal giorno in cui lui aveva indirettamente detto di amarla, e niente era cambiato tra loro. Per l’ennesima volta, Ryo aveva fatto marcia indietro. Eppure Kaori era ancora al suo fianco, perché sentiva che quello era il suo posto, la sua casa. Tuttavia, sempre più spesso si chiedeva se davvero fosse giusto sacrificare i suoi giorni, la sua giovinezza, la sua felicità, aspettando qualcosa che forse non sarebbe mai arrivato.
Una figura che avanzava barcollante sulla strada la distrasse dai suoi pensieri. Poco dopo, un Ryo ubriaco fradicio entrò nell’appartamento, ma era così malfermo sulle gambe che inciampò e cadde non appena varcata la soglia. Senza dire una parola, Kaori lo aiutò ad alzarsi e a raggiungere la sua camera, dove il partner crollò letteralmente sul letto.
-Che cosa ti spinge a ridurti in questo stato?- mormorò la donna sedendosi accanto a lui e scostandogli con una mano il ciuffo dalla fronte –Lo fai per dimenticare il tuo passato? Per non pensare a tutte le cose brutte che vediamo con il nostro lavoro?- sospirò tristemente –Se solo tu volessi potrei aiutarti io a superare tutto questo, a renderti felice-
Pensava che Ryo dormisse e non potesse sentirla, ma non appena uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle, lui aprì gli occhi.
-Kaori...- mormorò passandosi una mano sugli occhi. Perchè continuava a comportarsi da idiota con lei? Perchè continuava a farla soffrire? “Perchè hai paura di perderla” rispose una vocina dentro di lui. Già, ma forse continuando così l’avrebbe persa comunque...Lui credeva in quello che aveva detto il giorno del matrimonio di Miki e Umi, amava Kaori più della sua stessa vita, ma le paure derivanti dal suo difficile passato gli impedivano di aprirsi completamente, di dirle quelle due semplici parole che avrebbero potuto renderla felice...anzi, renderli felici.
La mattina dopo, Kaori camminava lentamente verso la stazione, stanca e di cattivo umore. Si sentiva giù di morale, ma per fortuna la vista delle lettere “XYZ” sulla lavagna la risollevò un po’. Finalmente un nuovo incarico dopo mesi di calma piatta! Leggendo il messaggio scoprì che si trattava di un uomo, ma la cosa non la preoccupò minimamente. “Ryo può anche fare delle storie, ma io questo incarico lo accetto” si disse “Abbiamo bisogno di soldi; e poi posso anche occuparmene da sola, ormai me la so cavare” Telefonò subito al cliente e gli diede appuntamento mezz’ora dopo sotto il primo albero di ciliegio sul sentiero principale del parco di Shinjuku.
Al suo arrivo, l’uomo la stava già aspettando con la schiena appoggiata al tronco dell’albero. Quando lo vide, Kaori restò a bocca aperta: era bellissimo!! Alto, capelli castani tenuti abbastanza corti...e gli occhi più azzurri che avesse mai visto. Indossava un paio di jeans e una maglietta attillata che metteva in risalto le spalle larghe e i pettorali scolpiti e che lasciava scoperte due forti braccia.
Cercando di non sbavare troppo, Kaori si avvicinò e si presentò come di consueto:
-XYZ, cosa posso fare per lei?-
Lui la guardò piacevolmente sorpreso.
-Non mi aspettavo che City Hunter fosse una donna così affascinante...- disse accarezzandola con lo sguardo
-Per essere precisi, io sono la sua partner. City Hunter siamo io e il mio socio- rispose Kaori arrossendo per il complimento
-Capisco. Mi presento: il mio nome è Yu Azawa- le tese la mano
-Piacere, Kaori Makimura. Allora signor Azawa, cosa può fare City Hunter per lei?- fece la sweeper ricambiando il gesto
-Mi chiami Yu, la prego. Vede, io sono il presidente di un’importante ditta produttrice di armi ed esplosivi, circa due settimane fa si sono presentati da me due tipi, sicuramente della yakuza, che mi hanno chiesto di fabbricare per loro una sofisticata bomba ad orologeria. Io ovviamente mi sono rifiutato, ma da quel momento hanno cominciato a capitarmi strani incidenti...non so se mi spiego...-
-Capisco quello che intende. Quello che non capisco è perchè non si è rivolto alla polizia- replicò Kaori con tono professionale
-Primo, perchè non ho prove; secondo, perchè non voglio che questa storia appaia sui giornali; e terzo, perchè ho sentito cose straordinarie su City Hunter, perciò preferisco farmi proteggere da voi-
Dopo aver riflettuto qualche istante, la donna disse:
-Va bene, accetto l’incarico. Però lei dovrà trasferirsi da noi oggi stesso-
-Noi?- chiese l’uomo alzando un sopracciglio con fare interrogativo –Intende lei e il suo socio?-
-Sì. Viviamo insieme, ma tra noi c’è solo un rapporto professionale- rispose Kaori con un velo di tristezza negli occhi.
Dopo aver concordato il compenso e aver discusso di qualche altro particolare, si separarono e Kaori si avviò verso casa. Appena arrivata, andò subito a svegliare Ryo e gli parlò del nuovo incarico. Come previsto, non ne fu affatto felice...
-Un uomo?! Non se ne parla. Assolutamente no!- fece risoluto incrociando le braccia davanti al petto
-Caro il mio Ryo, ti sei forse dimenticato che sono più di due mesi che non lavoriamo?!- replicò Kaori in tono minaccioso
-Non mi interessa. Io non lavoro per gli uomini, va contro i miei principi!- insistette lo sweeper
-Principi un corno! Sei solo uno sfaticato!!- gridò lei –Comunque io ho già accettato l’incarico e, se tu non vuoi occupartene, lo farò io da sola!- Detto questo, senza attendere risposta, uscì dalla stanza con passo deciso...Non senza prima aver schiacciato il partner sotto un martello da 399t per sfogare il suo nervosismo.
Nel pomeriggio arrivò il cliente. Quando Ryo lo vide per poco non gli venne un infarto: quel bellimbusto avrebbe dovuto rimanere sotto lo stesso tetto della sua Kaori?! Oh no, non se ne parlava nemmeno! Lo sweeper rafforzò ulteriormente la sua avversione a quell’incarico non appena vide le occhiate e le smancerie che Yu riservava alla sua partner. Mentre quest’ultimo si sistemava nella camera degli ospiti, Ryo riprese il discorso con Kaori:
-Ribadisco che questo incarico non mi piace per niente!-
-Uffa...ma perchè fai tante storie?- sospirò la donna esasperata
-Ti ho già detto non so quante volte che io non lavoro per gli uomini! Lo sapranno anche i muri ormai!-
-E io ti ho già detto che me ne occuperò da sola-
Kaori e quel damerino insieme da soli?!
-Questo mi piace ancora meno...- borbottò senza accorgersi di aver parlato a voce alta
-Ahhh...ma allora sei geloso...- esclamò la donna maliziosa. Ryo sussultò, rendendosi conto di quello che aveva detto, e cercò di rimediare:
-Io geloso?! Ma scherziamo?! È solo che...che...non piace avere uomini che girano per casa mia, ecco!- Scusa alquanto fiacca e Kaori se ne accorse.
-Certo, certo, sarà come dici tu...Ora scusami, vado a vedere se Yu ha bisogno di qualcosa- disse in tono divertito e uscendo con un’espressione trionfante stampata in volto. Ryo era geloso! Questa sì che era una sorpresa...Allora c’era ancora qualche speranza per loro due...


 
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