PRIMO CAPITOLO
- Capitolo 1° -
Era la vigilia di Natale.
Vegeta come al solito tardava ad uscire da quel maledetto gt, e come al solito, quando lo avrebbe fatto, lo si aspettava sempre per sedersi finalmente a tavola e consumare la solita cena in quattro.
Bulma ci teneva a rendere le feste un pò speciali, a passarle assieme ai suoi cari e anche con gli amici, proprio in queste rimpatriate si aveva l' occasione di riincontrarsi dopo tanto tempo. Lei non vedeva l' ora che arrivassero tutti, per poter dare la bella notizia.
Aspettava un bambino. Lo aspettava da 3 mesi e mezzo. Dirlo a Vegeta non era stato difficile, lui sapeva che quel piccolo esserino esisteva, dal momento in cui lo avevano concepito, era stato lui a dirlo alla moglie, e poi ai figli, Trunks e Bra.
***
"Ragazi, devo dirvi una cosa!" Aveva detto Bulma nel pieno della festa. "Fra sei mesi, io e Vegeta saremo di nuovo mamma e papà..." il sorriso raggiante in volto non tralasciava la sua felicità, i suoi occhi lucidi lasciavano intravedere la dolcezza che ci metteva nell' aspettare quel neonato, o neonata quale fosse... ma dentro di sè aveva una specie di timore, un peso che le premeva nel petto, che la travolgeva... ma non sapeva cosa fosse. In ogni modo cercava di vivere la gravidanza serenamente, le preoccupazioni nuocevano sia a lei che al piccolino.
***
Vegeta percorreva gli immensi corridoi della Capsule Corporation. Aveva perso il conto delle volte in cui vi aveva camminato negli ultimi trent' anni, gli anni in cui era stato lì. Spesso incontrava uno dei suoi figli o la moglie, e si fermavano a scambiarsi due parole. Si rendeva poco conto che passava più tempo ad allenarsi che a stare con sua moglie o i suoi bambini... bambini... non erano più dei bambini. Ci pensava a volte. Trunks, quel neonato che piangeva a pieni polmoni nella culla, reclamando l'attenzione della madre; il bambino che correva per i corridoi felice di allenarsi con suo padre, e vivace come tanti altri. Adesso un uomo. Un uomo responsabile e bello, che avrebbe dato la vita per i genitori o la sorella.
E poi c' era la piccola Bra... forse qualche cosa di una bambina l'aveva ancora. Ingenua e fragile. La ricordava in fasce, quei sottili capelli turchini e lo stesso identico sguardo della madre.
Fin dai primi momenti di vita aveva amato le sue creature, ma non aveva avuto modo di dimostrarglielo. Come in un flash gli era venuto in mente che aveva una terza possibilità. Poteva rimediare agli errori col suo terzo bambino. Lui sapeva che quella creatura sarebbe stata l' unico pensiero di Bulma dopo la nascita, ma anche lui, come la moglie, era preoccupato.
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tarjasoile1
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