MORTE, SOLITUDINE, AMORE
- Capitolo 1° -
Morte
Occhi chiusi.
Respiro affannato.
Una lacrima che scende lungo la guancia.
Apro gli occhi.
Non vedo nulla.
Non capisco.
Mi volto più e più volte.
Non vedo nessuno.
Avanzo nel buio.
Nell'oscurità.
Alzo le braccia per toccar qualcosa.
Non tocco nulla.
Sono al centro di qualcosa.
Ma non so cosa.
Il mio respiro si ferma.
Non respiro più.
Batto un pugno sul petto.
Continuo a guardarmi intorno, in attesa della mia fine.
Cado in ginocchio nel nulla.
Resto silente.
Lo sguardo vaga.
Vedo una luce.
Tento di alzarmi.
Barcollo.
Mi dirigo verso la luce.
La luce è sempre più vicina.
Sono morta?
Avanzo ancora, e ancora...
Allungo ancora le braccia.
Tocco qualcosa.
Una manopola.
Spingo e si apre una porta.
Riprendo a respirare.
Occhi chiusi.
L'aria leggera mi passa sopra.
Occhi aperti
Sono viva.
Guardo avanti.
Un passo avanti.
Cado.
Precipito.
Il respiro mi viene a mancare di nuovo.
Guardo la porta da cui sono entrata.
Si allontana.
La vita mi sta lasciando.
Atterro su qualcosa.
L'impatto è stato forte.
Non mi sento le gambe.
Chiudo gli occhi.
Sono morta...
Li riapro.
Sono nella mia stanza.
Nel mio letto.
Era solo un sogno.
Solitudine
La mia classe.
I miei compagni.
Suona una campana.
Mi avvicino a una ragazza.
Mi ignora.
La seguo.
Mi ignora.
Le parlo.
Non risponde.
Mi allontano.
Sguardo triste.
Mi siedo nella mia sedia.
Osservo i compagni.
Due di loro si picchiano.
Mi alzo.
Mi avvicino a loro.
Arrivo là.
Un pugno mi centra lo stomaco.
Sputo sangue.
Cado a terra.
Svengo.
Apro gli occhi.
Un ospedale.
Sono disorientata.
Una persona mi tiene la mano.
La guardo.
Mia madre.
Accenno un sorriso.
Lei mi abbraccia.
Chiudo gli occhi.
Tutti vanno via.
Mia madre si allontana.
Esce.
Sono sola.
Completamente sola.
Mi sembra un universo deserto.
Fatto di silenzio.
Aspetto.
Il tempo passa.
Questa è...
La solitudine.
Mai.
Mai ho provato una cosa così tiste.
Sono sola...
Completamente sola.
Nessuno mi vuol bene?
Lo penso spesso.
Mi alzo dal lettino dove ero distesa.
Barcollo.
Cammino avanti.
Arrivo alla finestra.
Guardo fuori.
Mi sporgo.
Sto per cadere.
Vorrei morire.
Si apre la porta.
Mi volto.
Un ragazzo.
Mi guarda.
Ho lo sguardo triste.
Ora sorrido.
Ora sò.
Sò, che non la sentirò mai più.
La solitudine...
Amore
Amore.
Una parola vaga da definire.
Si prova spesso.
Lo provano tutti.
Io no.
Non lo proverò mai.
Come ora non amo.
Non amerò.
La vita mi si contorce intorno.
Mi rannicchio in un angolo.
Ho molti amici.
Alcuni maschi.
Non amerò mai uno di quelli.
Non voglio rompere un'amicizia.
Se non vengo ricambiata.
Non voglio amare.
Non potrò amare.
Forse.
Ma che dico?
Ameranno tutti.
Prima o poi, anche io.
Vivrò, ma non da sola.
Morirò, ma non da sola.
Piangerò, ma ci sarà sempre qualcuno.
Che mi terrà la mano.
Che non mi faccia sentire ancora peggio.
Qualcuno a cui tengo.
Ma non amo.
Non so cosa si provi ad amare.
Non vorrei soffrire.
Un sentimento molto crudele.
Se non ricambiato, puo essere una tortura.
Tutti lo chiamano "buon sentimento".
Io lo chiamarei solo e solamente "tortura".
Una tortura infinita.
Caminerò nei vicoli della mia città.
Tra le strade deserte, o abitate.
Incontrerò persone che diverranno mie amiche.
Forse anche qualcosa di più.
Forse, ma non sono sicura...
Forse...
Amerò.
Sì.
Amerò anche io.
Non voglio distinguermi dagli altri.
L'ho già fatto in passato.
E' stato orribile.
Amore...
E' sempre stato un sentimento molto....
Molto vago...
Ma lo proverò.
Sì...
Lo proverò anche io!
|
|
