PARTE TERZA
- Capitolo 1° -
<<Roma, 23ottobre2005
Ricordavo che era bello, ma non ricordavo che fosse così magnetico. quando oggi me lo sono visto apparire come per magia davanti alla bancherella di Paolo, mi è quasi preso un colpo.
Di colpo ho strattonato chi era con me, volevo tornare indietro, scappare da quella calamita che mi attraeva come se niente fosse cambiato.
C'aveva i jeans scuri, la camicia che aveva quando ci siamo messi insieme, e gli occhiali da sole. Stava con Gianluca...è stato lui a vedermi.
Mi hanno sorriso e poi si sono avvicinati. Mi sembrava di essere in un film con il ralentì. Eccolo che si avvicinava, e i miei piedi erano di piombo. Mi ha salutato con due bacetti sulla guancia.
"Ciao Toni" ho detto, ma la mia voce tremava molto di più di quello che desideravo..Lui era davanti a me, e io mi stavo maledicendo, perchè, ancora una volta, mi stavo perdendo in un mondo di favole.
Ero andata lì per lui, inutile negarlo, e per tutta la giornata di oggi l ho cercato con gli occhi. Solo che quando è arrivato ho subito provato l impulso di scappare via.
"Come stai?" mi ha chiesto lui, mentre ci dirigevamo verso l unico bar di quel paesello.
"Tutto bene, grazie, e tu?"
"Non mi posso lamentare!"
Odio questa freddezza che c'è tra noi due ,ma non poteva essere altrimenti. Una volta pensavo di aver trovato in lui l uomo della mia vita, l unico e inimitabile. Il mio bel morone che il venerdì sera, come per magia, appariva nella mia città, rimanendoci per tutto il week end. Lui era bello, e tutte le false amiche che ho collezionato in questi anni, restavano di stucco, quando lo vedevano. Credo che pensassero che uno come lui non c'entrava niente con una come me. Ma Toni era già un uomo, e era capace di zittirle, con il mio stesso sarcasmo. Eravamo complementari.
Il mio Colin, come lo chiamavo sempre, facendolo arrabbiare. Una volta tra me e lui tutto andava a meraviglia, come in una favola.
Non nego che probabilmente la colpa sia anche mia. Non ho mai detto niente ai miei della mia storia con lui, l ho sempre tenuto nascosto, e mentivo quando dovevo uscire con lui.
Dicevo sempre che andavo da qualche amica, già pronta per tenermi il gioco, e invece passavo tutto il mio tempo con lui.
Toni non aveva mai apprezzato questo comportamento, a volte dicevo che mi comportavo a quel modo solo perchè per me la nostra storia non era importante. Non era vero. Sapevo che i miei avrebbero fatto storie per quella storia. Una storia con uno di 28 anni? Ero impazzita?
Volevo solo evitare noie su noie.
Però io amavo Toni. E anche quando Pen si è rifatto avanti, lui che ho amato con tutta me stessa per anni, e che probabilmente un po' amo ancora, ebbene, per Toni, non me lo sono calcolato.
Ne parlavo via mail con una mia amica, dicendole che non sapevo che fare. Che non volevo perdere nessuno dei due, anche se mi rendevo conto che io volevo Toni e che Pen era solo un ragazzino viziato (sebbene avessero la stessa età), e così ciao Pen, ed evviva Toni.
Toni, Toni, Toni.
Ho scelto lui, sebbene lui non fosse neanche del tutto a conoscenza di questo diverbio. Ma io volevo Toni. Amavo Toni, Dio, quanto lo amavo.
Ero completamente pazza di lui, e non è un eufemismo, un tanto per dire.
Ero un universitaria da poco, e i miei giorni erano sempre pieni di lui, finchè, il giorno prima il mio esame all università mi ha dato il benservito.
Anche a distanza di quasi un anno, non so dire bene perchè sia successo. Mi ha lasciato per telefono, quindi neanche ci siamo potuti sentire e chiarire bene. Ricordo solo che quel giorno gli ho sputato contro tanto odio, e lui lo stesso, che non è difficile credere che per mesi non ci siamo sentiti.
Se ripenso a quel giorno, adesso mi viene da ridere.
"ma che vuoi!" urlava lui "tu non sai un cavolo, sei brava solo a parole"
"Non urlare" rispondevo io.
"Io urlo quanto mi pare!" rispondeva lui, e così io mettevo giu.
Lui mi richiamava "chi cazzo ti credi di essere per attaccarmi il telefono in faccia?"
"Non devi urlare"
E lui giu che urlava, e io mettevo giu, e lui mi richiamava, e io rimettevo giu...le comiche ,davvero.
Poi dopo un po' di silenzio, un mesetto, o giu di lì, ha ricominciato a mandarmi quelli che lui definisce <<messaggi innocui di cortesia>>, quel tipo di msg che ci si manda tra amici che non si vedono da un po'. Ma io ero troppo ferita, anche nell orgoglio non lo nego, e così lo ignoravo completamente. Poi una nuova sfuriata quando lui mi aveva mandato un messaggio per niente innocuo.
/"quando sarò lontano guarda il cielo e pensa che è il cielo che guardo anch'io,racchiudilo dentro di te prima di addormentarti prima di averti mandato un bacio io ti respirerò nell'aria in questa notte chiara e troppo calda, io sto a pezzi senza di te" cerco sempre nelle canzoni le parole +adatte,ma m rendo cnto ke nn esistono anke se nek c'è andato abbast vicino.Il problema è ke m manki da morire e se è vero ke quest'anno nn ci vedremo morirò davvero.Tu sei la mia magia e nn posso immaginare un esistenza senza di te. Non dimenticarti di quanto ti amo.Nn troverai nessuno capace dei miei stessi sentimenti.T amo./
In un primo momento ho pensato davvero che fosse impazzito, o che semplicemente mi stesse prendendo in giro.
Ero incavolata nera, e così ho digitato il mess di risposta con odio e con rabbia.
/Ti manco da morire? Ma pensa1po',&credere che tu nn mi manki per niente,(una grandissima cavolata perchè mi mancava una cifra, solo che, essendo una persona che di solito reagisce, avevo smesso di dare importanza alla cosa, avevo cercato, per dirla in maniera teatrale, di riappropriarmi della mia vita, di quella vita che conoscevo a menadito prima che lui ci si intrufolasse, per poi uscirne a quel modo..autodifesa,insomma..)quindi piantala cn qst msg xkè nn m va +neanke di pensarti. E poi,dici che mi ami? Strano modo per dimostrarlo. Mi ami e m lasci? Cos'è una nuova teoria zen?Dovevi forse ritrovare te stesso? Prenderti1pausa di riflessione?qlq cosa tu abbia in mente nn m interesse. Mettiamola così adesso sn io che ho trovato me stessa,&1rapporto cn te nn m interessa.Su1cosa sn d'acco,nn troverò ness1 coi tuoi sentimenti. E menomale.T chiedo d nn darmi + fastidio/
Ero incavolta nera..si penso che questa espressione dica tutto.
Lui ha continuato a farmi squilli finchè dopo un po' ha smesso.
Il tempo era passato, e finalmente quella "storia tra le dita" era solo un ricordo del passato. Avevo smesso di dannarmi l anima, ed ero tornata quella di sempre.
E poi un giorno..
Davanti all entrata di viale regina elena dell università della Sapienza me lo sono visto là, con la golf bianca. In un primo momento neanche l avevo visto.
mi sono sentita chiamare finchè ho visto qualcuno che mi salutava con la mano. Per un attimo ho pensato di avere le allucinazioni.
Invece era lui, in carne ed ossa, bello come sempre.
In quel week end abbiamo cercato di chiarire le cose ed io, ormai priva di tutto il risentimento che avevo mesi prima, sono stata ad ascoltarlo, e alla fine abbiamo appianato le cose, ed io gli ho detto che questo però non cambiava essenzialmente le cose tra noi: lui mi aveva ferito, e io non mi sarei mai piu fidata ciecamente di lui.
Toni ha detto che mi capiva.
Poi la normalità...
E oggi l ho rivisto.
Mi ha detto che aveva aspettato a lungo questo week end per rivedermi, per parlarmi. Mi ha chiesto dell università...mi ha chiesto se adesso sono innamorata.
<<si>> ho risposto io.
Mi pare che ci sia rimasto male.
Ma, davvero, non ho piu la forza di preoccuparmi anche di lui.>>
Avevo bisogno di sfogarmi un po'..
erikuccia
[ora che mi sento bene, spengo la luce]
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