CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
Eccolo.
E’ lui!
Che faccio? Dovrei salutarlo?
Sì.
Vado.
“Ciao!”. Mi sporgo un po’ per farmi vedere.
“…Ciao”. Sembra un po’ sorpreso.
“Ma sei anche tu qui?”. Pensavo lo sapesse già… O forse lo sapeva ma fa l’indifferente.
“Sì, al quarto piano. E tu?”. Oddio, sto tremando.
E lo so benissimo che studia qui. E’ da quando sono iniziate le lezioni che aspetto di incontrarlo.
“In quelle aule lì -fa cenno con la testa- tutti i giorni dalle due alle sei”. Possibile che non riesco a guardarlo in faccia?
“Tu invece che orari hai?”. Mi guarda con la sua solita espressione imperturbabile.
“Beh dipende dai giorni…”. Per un attimo ho incrociato i suoi occhi. Subito guardo di lato. Poi per terra.
Perché diamine non riesco a guardarlo??
“Adesso che materia hai?”. Cerco di essere disinvolta, ma i suoi corsi hanno nomi per me incomprensibili e sono quasi sollevata quando mi rivolge la mia stessa domanda.
Rispondo buttandola sul ridere: “Avrei comunicazione scientifica, ma oggi siamo stipati in un’aula piccolissima e non ho molta voglia di seguire, perciò…”
Forse l’ho colto di sorpresa, dopotutto credo di avergli sempre dato l’impressione della secchiona, o comunque non di quella che salta le lezioni.
Non penserà mica che gli stia chiedendo di saltare la lezione con me??
In ogni caso non lascia trasparire nulla.
Come al solito.
Cambia argomento.
“Conosci qualcuno del primo anno?”. Perché me lo chiede?
“Del primo anno? No perché?”. Ci sarà qualcuno che conosce…
“Così per sapere…se avevi conoscenze”. …??... Boh!
“Vabbè, devo andare a lezione… Se sei sempre qui ci vediamo”.
Gli guardo quelle mani che hanno stretto le mie.
Ora tengono il bicchierino del caffè.
Le spalle dove ho appoggiato la testa.
Non le ricordavo così larghe e forti.
Il bel viso che ho accarezzato.
Ma ora non riesco a sostenere il suo sguardo e non capisco perché.
…Cos’ha detto?
Ah sì. Ci vediamo.
“Ok, ci vediamo. Ciao…”.
Mi giro e c’è la mia socia, dal suo sguardo posso capire che vorrebbe sapere chi è lui e cosa è appena successo.
In effetti, vista dal fuori dev’essere sembrata una conversazione normalissima.
Ma ora la mia espressione è tutt’altro che tranquilla mentre mi lascio cadere su una sedia.
L’altra socia mi manda un messaggio per dirmi che sta arrivando.
Meno male.
Spiego brevemente la situazione, ma vengo interrotta dall’arrivo degli altri.
Quel ragazzo che ora si siede di fianco a me…
Pensavo mi piacesse ma non mi ero nemmeno accorta della sua presenza.
Non mi era mai stato così vicino, ma ora non mi importa.
Sto pensando a lui.
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