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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: LIFE, DEATH AND REBIRTH
Genere: Sentimentale, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: sanzina galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/10/2005 19:20:36

consentì alle genti di ammirare l’ultimo bagliore della sua luce
 
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ONE SHOT
- Capitolo 1° -

La mia prima –e probabilmente ultima- fic su bey non yaoi
Siate clementi
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Tutti alzarono gli occhi al cielo
il grande uccello dalle piume di fuoco si librò nell’aria
consentì alle genti di ammirare l’ultimo bagliore della sua luce
prima di svanire e di cadere come grigia cenere
su noi mortali..

(La Fenice, F.Grimm)

Gli addetti alle pompe funebri sembrano neri corvi impettiti, le automobili sono nere, allineate lungo il vialetto che conduce alla chiesa, e noi, anche noi siamo tutti neri, un gruppo patetico e impacciato, qui ad aspettare che sollevino la bare per poggiarsela sulle spalle e che il celebrante si metta in posizione; anche lui un corvo nero avvolto nella lunga tonaca.
Poi i corvi, quelli veri, s’involano d’improvviso dagli alberi e dai campi, come frammenti di carta carbonizzata che si leva in spirale da un falò, e volteggiano gracchiando sopra le nostre teste. In un giorno come questo dovrei sentire in quel suono un che di estraneo e malinconico. E invece no: quelle grida mi portano una ventata di gioia, eppure nello stesso istante, le lacrime mi soffocano.
Non è vero. Tutto questo è solo un sogno distorto da quale mi sveglierò presto.
Alzo gli occhi e vedo la bara.
Non è nera, la sua sagoma spaventosa è chiara e disadorna; le maniglie i fregi sugli angoli brillano nel sole calante, e i fiori che ora le posano sopra sono dorati, una grande croce di crisantemi, tutti i colori della luce tardo pomeridiana e della campagna ottobrina che ci sta intorno, bronzo e rame e limone e bianco verdognolo..ma soprattutto quell’oro incomparabile. Anche la giornata è aurea, niente affatto nera. Una giornata ideale. Sull’altura i faggi fiammeggiano in un balenio arancione e i sicomori sono cremisi, mentre le querce, mostrano ancora un anima verde.
Senza neppure girare la testa, bene attenta a non sbirciare né a guardarmi poco dignitosamente intorno, noto tante cose, tanti alberi differenti ai quali cerco disperatamente di dare un nome per non pensare a questa lucidità che mi uccide.
Sento distintamente tanti gemiti e sussurri, dolori soffocati in versi inarticolati
E’ tutta una bugia.
Se c’è una cosa che ho imparato da te, è la certezza dei sentimenti, costanti e profondi come un fiume sotterraneo che ci fluiva intorno, un fiume sulla cui forza potevo contare in modo assoluto per la costanza del suo procedere, perché non ci scagliava mai di qua e di là né mai ci abbandonava, ma soprattutto perché non aveva alcun potere su di noi.
Adesso però non mi sento più né calma ne forte, sono in balia di sentimenti devastanti, un’ondata che ha acquisito velocità e forza fino a sopraffarmi, proprio ora, lasciandomi senza fiato.
Gli uomini si sono coricati la bara sulle spalle, e noi li seguiamo, come tante bambole di pezza senza coscienza e senza memoria.
Al mio fianco Takao è tutto rigido, i suoi occhi sono vuoti, i suoi muscoli contratti intorno alla bocca, la sua pelle di un pallore mortalmente pallido. E’ lontano mille miglia e nessuno può raggiungerlo, so cosa vede nella sua cecità: il passato, in un suo mondo chiuso e personale. So cosa sente: colpa..Lo logorerà in eterno, sai?
La campana suona, ogni rintocco è un battito del mio cuore spezzato. Presto mi sveglierò. Lo so.
Manca poco..
Qualcuno mi poggia una mano sulla spalla. E’ Mao. E’ lei che mi guarda con comprensione e compassione..perché?
Perché tutti seguitate a piangere? A mormorare?
Lui non è morto!
Presto comparirà e riderà di tutto questo, vi guarderà con freddo disprezzo e brucerà ogni cosa
Tutta questa pagliacciata non sarà altro che un enorme incendio verso il cielo
Deve essere così, Kai! Ti prego, dimmi che è così!
Ma da te solo silenzio, come sempre..Il silenzio che domina fra di noi, come quel giorno
Non ti chiesi nulla, ero semplicemente felice del tuo ritorno, anche se non eri lì per me, nel mio intimo avevo sperato, seppur con ingenuità prettamente femminile, che ti fossi accorto cosa si agitava in me, cosa nel profondo provavo ogni volta che le tue fredde iridi si posavano, anche per un solo distratto istante, su di me.
Eri il mio sogno più devastante, bello e fiero, non solo nel centro di uno stadio, ma in qualunque altro luogo, tu eri più splendente di questo sole che ora mi acceca e che io sto detestando con tutte le mie forze.
Sei venuto da me quella notte, nel silenzio, come adesso. Hai catturato le mie labbra e hai fatto ardere e gemere il mio corpo, sussurrandomi solo questo “domani vincerò” . Ti ho stretto forte, ho stretto forte il mio Kai, e l’ho amato donandogli tutto di me.
Ed ora, con quale crudeltà mi stai facendo questo?
Perché devo interpretare questo dramma, in attesa fra le quinte di entrare in scena, nello spazio aperto e illuminato davanti a me?
Entrare in questa chiesa affollata di estranei, che non sanno, non capiscono, e mai potranno capire chi e cosa era la fenice
-Io sono la Resurrezione e la Vita, dice il signore. Chi crede in me, anche se morirà, vivrà in eterno..-
Forse dovrei ridere, ridere di questa frase e di questa mia disperazione..
Chi crede in me..Oh, non Kai. Lui ha sempre ripudiato il vostro Dio, e per questo brucerà all’inferno?
Ipocriti, siete solo degli ipocriti!
E tu sei un egoista! Mi senti? Non sai quanto vorrei gridarlo, far rimbombare le mie parole in questa vecchia chiesa.
Egoista!
Hai sacrificato la tua esistenza in nome di cosa? Del tuo maledetto orgoglio! Hai sacrificato me, condannandomi a non vederti mai più. Ad amarti pur sapendo che tu non mi hai mai amata.
Lo senti il mio dolore?
Davanti a tutto questo, cosa devo fare? L’ochetta Hilary deve forse pregare?Trasformare quest’unica frastornante emozione in una preghiera, avvicinandola alla superficie senza mai permetterle di erompere?
Non mi smentisco, non riesco mai a prendere corpo nel modo dovuto, è simile al gesto disperato di quando si tocca ferro per..
Per cosa?
Salvezza? Per chiedere protezione?
So che sta arrivando. Presto scoprirò che questo non è un sogno distorto, ma la realtà.
Mi colpisce nello stomaco tanto da farmi barcollare
Pronuncia, in un gelido sussurro, una sola parola: morto
Sei morto. Potrei cercarti in ogni angolo di questo mondo, avendo già la certezza di non poterti trovare.
Non ci sei più
Non ti rivedrò mai più
Crudele Kai, per quale crimine mi merito questa punizione?
Rei sta facendo un discorso. Sta tracciando il tuo ritratto con la precisione che solo un migliore amico può avere
Eppure non posso fare a meno di chiedermi se lui ti conosceva veramente. Chi qui dentro sa veramente dire chi era Kai Hiwatari?
Forse tutti, probabilmente nessuno…
Mia splendida fenice, sei arsa nel nulla come il sole si lascia sostituire dalle tenebre
Ma so..che dalle ceneri, la fenice risorge. E se tocco il mio ventre posso già sentirla. E’ qui Kai. Cresce e si sta formando dentro di me. Ad ogni tramonto c’è sempre un’alba da affiancare
Lo giuro davanti a questa tua bara, all’altare, alle lapidi austere, alle citazione bibliche a grandi lettere sulle finestre trasparenti: io farò in modo che la vita che si sta creando dentro di me sia degna di colui che l’ha preceduta. Rinascerà la sacra fenice. E questo io te lo giuro.
-Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi. Io sono la vita, voi siete i tralci-
Leggo queste parole solenni e misurate mentre i nostri passi, come quelli dei soldati, ritmano la marcia della morte lungo le pietre della navata su fino a dove verrai posto a riposare.
Sul tavolo accanto alla fonte battesimale ci sono dei fiori dorati e bianchi come stelle, disposti in grandi vasi e urne.
Ora ti sento. Non sono sola davanti a tutto questo. La tua luce entra dalle finestre laterali, batte sul legno dei banchi e sulla pietra chiara, la meravigliosa, limpida luce che colma il mio cuore di ricordi, la sensazione che tu mi stia tenendo la mano è troppo forte per essere un’illusione.
Ti rifletti sui libri di preghiera aperti, incendi per un momento la croce argentea, per poi sfiorare la bara dove il tuo corpo riposa.
Ma il tuo spirito è vivo. E’ qui e mi appartiene
Una mano sul mio cuore una sul mio grembo

..e come annunciato dagli antichi
rinacque la fenice
il grande uccello dalle piume di fuoco
nuovamente librò nell’aria le sue ali
facendo splendere nella sua luce
il cuore di noi mortali.”




///
Oh my god, cos’è?
Forse potevo risparmiarmela, ma mi è venuta così mentre rivedevo la puntata di Kai contro Brooklin, dove Kaiuzzo alla fine sembra morto. E nella fic –si è notato credo- l’ho fatto morire davvero lasciando Hilary in dolce attesa..
Intanto ho ritrovato l’ispirazione x aggiornare il lupo della steppa, quindi preparatevi perché a breve farò un mega aggiornamento
Bacioni a tutti!!!!


 
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