HATSUHARU
- Capitolo 1° -
Sheela guardò il cellulare…davanti a se aveva il libro di letteratura italiana, ma in realtà era mezz’ora che lo ignorava aspettando che Hatsuharu le facesse uno squillo.
-e che cavolo, se pretende che gli faccia gli squilli solo io, lascio perde e me ne frego
La bibliotecaria la guardò male, poi tornò a fare il suo dovere.
-(posso sapè che cazzo urli!?!?)- disse Sumire sottovoce
-scusa, me ne ero scordata…cmq…dicevo… e che cavolo, se pretende che gli faccia gli squilli solo io, lascio perde e me ne frego.
-quello l’avevo capito, me lo hai urlato in un orecchio…cmq penso che tu sia stupida e che i miei consigli li fai entrare da un orecchio e uscire dall’altro…
In effetti Sheela era stata molto poco intelligente: se avesse seguito il consiglio di Sumire ora sarebbe stata con Haru (abbreviazione di Hatsuharu nd autrice)…
-grazie x avermi ricordato la mia idiozia…
Haru le aveva detto di essere innamorato di lei, ma Sheela pensava fosse troppo introverso e musone. Poi si è fidanzato con Sarah, è totalmente cambiato ed essendo anche carino Sheela si sta mangiando i gomiti. La cosa buffa è che anche a Kisa, una amica di Sheela era successa la stessa cosa, solamente che a lei piaceva il fratello di Haru, Ayame, che ora è fidanzato con Kagome.
Per completare la famiglia ci sono Kio e Kagura, quest’ultima grande amica di Sheela e Kisa e innamorata di Sumire (prendetemi anche x il culo x la trama complicata, ma tutto ciò è tutto vero, cioè è la storia della mia vita attuale…nd autrice).
-Uffi che palle ma perché non mi fa nemmeno uno sql?
-ma non avevi appena detto che lasciavi perdere?
-ma tu stai a dare retta a quello che dico io?cmq, ti ho raccontato che è successo ieri sera?
-no, cosa espressione è successo?- disse Sumire sospirando con la sua solita espressione di
sufficienza.
-Ieri sera mi ha fatto uno sql…
Sumire drizzò le orecchie, ridusse gli occhi a due fessure e scrocchiò le dita
-Se hai fatto quello che penso…
-Gli ho mandato un messaggio…
Questa volta toccò a Sumire urlare: -IO TE MENO!!!!
La bibliotecaria sembrò soppesare l’idea di cacciarle via, poi le ignorò.
-posso sapè che cazzo urli!?!?-le disse Sheela ridendo
-idiota
-grazie ^____^
-Insomma che cazzo gli hai scritto?
-Se me lo chiedi così non te lo dico- Sheela sorrise e girò gli occhi azzurri dall’altra parte: sapeva quanto stava facendo incazzare Sumire.
-sei un idiota, dimmi che gli hai scritto?
-niente di che gli ho chiesto che faceva di bello, cose così,abbiamo parlato parecchio…
-BETTA,COSA-GLI-HAI-SCRITTO?
-mi ha chiesto cosa pensavo di lui, ho risposto “sei carino, simpatico e gentile e poi ultimamente ti sei aperto un po’” ha detto di si abbiamo chiacchierato un po’ poi mi ha detto “simpatico forse, gentile non lo so, carino penso proprio di no” “fidati del mio giudizio”poi abbiamo chiacchierato un altro po’ ed è uscito fuori il discorso che Kagura mi chiama Gollum
-umpft
-piantala di ridere, anzi strozzati
-ok dai vai avanti
-ok gli ho detto “tua sorella mi chiama Gollum perché ho gli occhi azzurri e grandi…” “che ce voi fa mi sorella capisce poco, tu sei stupenda e hai degli occhi stupendi”
Sumire fece finta di vomitare, mentre Sheela assunse la sua solita espressione di quando era contenta, il sorriso ebete a 450gradi e gli angioletti intorno alla testa. Tornò sulla terra quando Sumire minacciò di strozzarla…
-Continua…
-ok, ok, non ti incazzare, anche se non puoi fare niente per togliermi sto sorriso dalla faccia lo sai vero?
-si ormai ho capito che non c’è nessun modo…
- va bene…alla fine gli ho detto notte notte un bacio e mi sono infilata dentro il letto felice come una pasqua. Dopo un quarto d’ora mi arriva un altro mess che mi dice: “ehm scusa dove il bacio sono curioso?”
A questo punto Sumire raccolse la sua roba e si diresse verso l’uscita decisa a non voler sentire nemmeno una parola della risposta di Sheela al mess.
-e dai piantala cretina-le gridò Sheela dopo averla raggiunta in ascensore
-non voglio sentire nessuna minima parola su ciò che il tuo cervello malato ha risposto a quel troglodita…
-vi volete bene voi due…
Purtroppo (anzi,x fortuna) non si erano accorte dell’uomo in ascensore…l’ennesima figura di merda, ma che contribuì a riappacificarle…risero salutarono l’uomo e salirono da why not, la parte di biblioteca dove si poteva giocare alla ps2.
-cmq cosa gli hai risposto?
-prima pensavo di dirgli “dipende da te” poi mi sembrava troppo…anche perché conoscendo la famiglia, i doppi sensi si sprecano…
Infatti ogni volta che Sheela andava a casa di Kagura, il padre (di kagura nd autrice) le chiedeva cos’era quel segno sulla spalla (che non esisteva mai), cosa aveva fatto se era un succhiotto oppure se ne usciva fuori con frasi tipo “ma…si tromba?”. Sheela di solito arrossiva fino alla punta del naso e gli urlava di risposta “NO!”.
L’apoteosi della tortura è stato quando lui chiese a Sheela: “ma secondo te, che vedi la famiglia da fuori, Haru ce la fa a non mettere incinta la ragazza prima di natale? Secondo me non ce la fa, sta sempre là sopra e sale e scende e sale e scende, poi ti credo che quando torna a casa è stanco…”. Sheela aveva abbassato gli occhi e aveva risposto con un filo di voce: “non lo so…”.
Sumire rincarava la dose dicendole: “secondo te lui che ha la ragazza che gli apre le gambe ad ogni ora del giorno la lascia x mettersi con te che c’hai l’aria così innocente?”.
Cmq sia sperare non costava niente, e Sheela era forte, aveva sopportato parecchio e sicuramente non c’era il rischio che si suicidasse x amore…anche se l’anima se la dannava ugualmente…
-E allora cosa hai risposto?
-Gli Ho detto “sulla punta del naso”
-(Tipico della tua idiozia)…
-Come?
-No niente…che ne dici prendiamo Lara Croft e la buttiamo giù dai palazzi?
-Sicuro!!
Tutto il pomeriggio passò a tentare di uccidere Lara Croft buttandola da palazzi, ma anche a farla triturare, farla a fettine o dandogli fuoco. Dopo aver tentato di uccidere il Chocopo di Final Fantasy X (senza riuscirci) Sheela andò alla stazione a prendere il treno, mentre Sumire tornò a casa sua.
Ad aspettare il treno per Perugia c’era Hatori un amico di Sheela…cioè…amico…era in pratica il suo compagno di litigate…
-che stai a fa qui- domandò lui mezzo incazzato. In effetti Sheela sarebbe dovuta andare a casa sua ma gli aveva detto di dover andare a Terni con la madre. In effetti a Terni ci andava ma anche se non era proprio con la madre non era una vera e propria bugia no? Per fortuna Sheela era abbastanza svelta ad inventare panzane abbastanza credibili.
-Niente, sono uscita dal dentista, e mi è venuta a prendere anche Sumire, mamma è tornata in macchina mentre io ho fatto un giro…Tu sei stato con Camilla?
-Si, non puoi capire quanto è stato bello…
Ecco perché a Sheela non piaceva andare da lui, non faceva altro che raccontare di quando faceva sesso con la ragazza nella speranza di ingelosirla. Il problema era che a Sheela non interessava la minima parola, mentre lei ad Hatori era sempre piaciuta. L’ultima volta che era andata a casa sua l’aveva abbracciata e aveva iniziato ad accarezzarle le guance. Sheela per cercare di riportarlo alla ragione (e anche per staccarselo di dosso) gli aveva detto:
-Che direbbe Camilla?
-E chi se ne frega di lei?- aveva risposto.
Il fatto era che per quanto Sheela aveva provato a fargli capire che non “C’è trippa per gatti”, lui si era sempre rifiutato di capire. Si era addirittura arrabbiato quando lei gli aveva detto di ammirare Melchi, un amico di entrambi, ed aveva fatto una sclerata assurda, come quella in cui aveva detto di essersi messo con Camilla solo perché anche Sheela si era fidanzata con Matteo...
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