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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Holly e Benji (Captain Tsubasa)
Titolo Fanfic: LACRIME DI FIELE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sweetsanae galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/10/2005 16:58:56

catherine schneider stava avanti ad un negozio di abiti.aveva lunghi capelli di un nero intenso.portava una giacca di renna firmata e un pantalone ...
 
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LA FIAMMA
- Capitolo 1° -

Ciao raga….eccovi la mia nuova storia, spero vi piaccia e che la leggiate come leggete le altre mie…questa storia sarà piacevole e densa di colpi di scena…i protagonisti saranno come sempre i miei personaggi preferiti, ossia Karl e Genzo, be cosa dirvi?leggete e fatemi sapere se vi piace, commentate ok?E andate a vedere anche nella sezione La rosa di Versailles, l'ultimo chappy di l'Essenza dell'anima, e tra poco il nuovo di Controluce e Whole the love e anche di Odg…..un bacio a tutti voi….e buona lettura….e divertimento….

Lacrime di Fiele

Amburgo2004

Catherine Schneider stava avanti ad un negozio di abiti.Aveva lunghi capelli di un nero intenso.Portava una giacca di renna firmata e un pantalone senza nemmeno una piega.Tacchi alti e un trucco perfetto.Stava aspettando sua sorella Josephine la quale stava per raggiungerla.Era venuta a trovarla perché si avvicinavano le feste di Natale e finalmente dopo tanto tempo si rivedevano.

Il commesso da dentro stava guardando quella bella donna.La cosa che aveva colpito di piu'non erano tanto i capelli, anche se erano una massa lucente e brillante, quanto gli occhi blu intensi e i lineamenti, praticamente perfetti.Anche se la sua espressione sembrava triste. Improvvisamente rimase stupefatto.Stava sognando?Improvvisamente le donne perfette erano due, identiche.

Catherine l'aveva vista….e aveva aperto le braccia.Josephine sorridendo e correndo l'aveva stretta a sé.Era un sacco di tempo che non si vedevano.Erano almeno due anni. Si sentiva sempre così bene quando stava con la sorella, come se due metà si erano congiunte.Era sempre stato così. Si staccarono e sorridendo incominciarono a parlare contemporaneamente…
"Ciao Cat come stai?Ti trovo bene..sai?"
"Anche io a te..Jo, ma dimmi un po' come va?"
Jo per un attimo non parlò…mormorò
"Dai entriamo in questo negozio, guardiamo i vestiti e intanto ti racconto un po' di cose…"
"Ok…"
"Genzo lo amo da impazzire…ma mi sento stanca della mia vita….una casalinga ricca sfondata che ama da impazzire il suo uomo, seppur laureata in giurisprudenza….perchè lui non vuole non ha mai voluto che io lavorassi….Lo amo da pazzi, guadagna all'inverosimile facendo il calciatore, ormai è famosissimo, ed ad un certo punto è pure giusto che io mi occupi di Pierre, ma dove si trova la mia vita?Io sono solo la madre e la moglie?E Jo dove si trova?Mica posso essere sempre l'ombra…."
Cat la guardava…la capiva benissimo…
"Anche io ho parecchi problemi…c'è Karl, poi sono avvocato, ho un mare di lavoro….la sera quando arrivo sono stanca e vorrei solo andare dormire…invece ho la mia vita sociale da mandare avanti, riunioni, mogli dei calciatori, cene cenette, anche se lui odia tutto ciò, si sa che quando uno arriva alla fama, e ormai lui è famoso come tuo marito, non c'è nulla da fare…..e allora mi domando anche io….dove sono finita?C'è solo l'avvocato, la moglie e l'amante?Ed io?Come vedi la vita sembra sempre la stessa…..Non è che lui non faccia la sua parte, anche lui lavora e aiuta…ma la nostra vita dov'è finita?Ci vorrebbe un po' di calma …..e magari una vacanza….ma invece adesso….."
Ed insieme esclamarono "C'è la Champions League…"
Si misero a ridere entrambe….erano contente di aver trovato un piccolo spazio per loro due, le ragazze inseparabili, fino a quando questo mondo e le loro vite gliel'avrebbero consentito.
Certo passeggiavano per i vari settori di questo negozio…
"sai mi sa che comprerò questo pullover per Karl….e anche questa sciarpa….."
"Io penso che prenderò queste scarpe e questo cappello nuovo, a visiera…ma oltre a queste cose tu gli prenderai altro?"
"Se trovo qualche cosa di bello e magari di personale…perché no?"
"Già abbiamo tutto quindi è ben difficile…"

A Cat venne in mente quando erano piccole che i genitori compravano loro cose diverse per distinguerle e non cose uguali, come se fossero bambine senza la loro identità.Nella loro povertà facevano del loro meglio per dare loro tutto, davvero tutto.E loro non si erano mai lamentate, neppure a Natale, anche se il periodo era brutto.Si facevano regali fatti da loro, non compravano nulla.La cosa piu' importante però era l'amore, la serenità che c'era sempre stata tra loro cinque.

Dopo aver preso quello che dovevano, Jo disse…
"Che ne pensi di andare a prendere una cioccolata in qualche bar carino?"
"Per me va bene….andiamo dai…"
Così uscirono e poi si avviarono verso una ferrari nera, che Cat adorava.Era la macchina che suo marito Karl le aveva comprato per il compleanno…. Montarono…e dopo aver allacciato le cinture si avviarono al centro città per un delizioso bar pasticceria…


Dopo nemmeno una decina di minuti, parcheggiarono e scesero senza problemi, per avviarsi al bar delle Rose…uno chalet che era esterno ed interno….. Entrarono all'interno, e si sedettero. Arrivò dopo nemmeno dieci minuti il cameriere e loro ordinarono una cioccolata bollente per una.

"Sai Jo, stavo pensando prima quando stavamo nel negozio, a quando il Natale era povero ma ricco di amore e serenità…"
"Già stai parlando di quando eravamo piccole, quello si che era Natale….adesso che abbiamo tutto e anche l'amore, non c'è la stessa armonia che c'era allora."
"Già e ti ricordi quando per non far dispiacere a mamma tu hai preso il mio posto per l'interrogazione di francese?E quando io ho preso il tuo posto per quella di matematica?"
Risero di gusto entrambe…
"Allora che siamo a fare in due?Mica siamo portate tutte per la stessa cosa ti pare?"

In quel mentre arrivò il cameriere con le loro ordinazioni….e sorrise a quella che credeva Catherine Schneider…
"Salve Frau Schneider…tutto bene?Mi fa piacere rivederla…"
Quella che era Jo rispose…
"Mi fa piacere rivederla….tutto bene in famiglia?"
"Si grazie….buona giornata…."
E andò via….
"Cat ti rendi conto che quell'uomo ti conosce da un sacco di tempo e che non ti ha riconosciuto?"
Lo sguardo malizioso di Cat confermò e Jo disse..
"Che ne pensi di fare uno scherzo?"
"Che tipo di scherzo?Non vorrai dire…"
"Si…..proprio quello che pensi….così avremo i nostri spazi e per qualche tempo la nostra vita sarebbe diversa…..magari piu' ricca e meno frenetica…..ci farà bene un cambiamento e magari si riaccenderà nuovamente la fiamma."
"E secondo te….nessuno lo scoprirebbe?" disse Cat
"Penso di no, d'altronde noi siamo identiche, nessuno ci ha riconosciuto….in piu' potrei lavorare anche io perché siamo laureate nello stesso settore…che ne pensi?L'unica cosa che ci distingue è il neo che abbiamo tu sulla mano destra e io sulla sinistra…"
"Direi che è un'idea fantastica….farei da madre a tuo figlio e mi eserciterei..in cose che non faccio di solito….ascolta e per quanto riguarda…i nostri mariti?"
"Inventati mal di testa vari…come farò io…"
"Ma Karl è molto protettivo, ma soprattutto mi chiede e si preoccupa moltissimo…."
"Anche Genzo lo è in quanto a questo….geloso e protettivo, molto molto protettivo…ma adesso incomincerà il campionato figurati se ci daranno retta…."
"Hai pienamente ragione, da questo momento io Jo e tu Cat…ok?"
"Ok…."
Una risata spensierata e felice armonizzò il locale….e fece girare parecchi sguardi….

Parigi

Lui era lì perché doveva disputare l'ultima partita del campionato, anche perché poi tra dieci giorni incominciava la Champions League e allora sarebbe stato favoloso, correre battersi con le persone piu' forti del mondo….

A lui che era sempre stato un tipo chiuso faceva immensamente piacere, soprattutto rivedere il Kaiser dopo parecchio tempo.Era vero lui era sposato con la sorella della moglie, ma a causa delle partite, dei viaggi attinenti al loro lavoro, non si vedevano quasi mai ne in famiglia ne fuori, almenochè non era come avversari o magari compagni.Be a dirla tutta non vedeva nemmeno il suo migliore amico Tsubasa ne Jun ne Taro ne Kojiro…il tempo era pochissimo.Ma quando succedeva era festa davvero, anche se il piu' delle volte si incontravano ai campionati.

Il momento piu' bello della sua vita era stato quando aveva visto sugli spalti una donna bellissima…che si avvicinava a lui, anche sapendo che le sue guardie del corpo l'avrebbero allontanata…quella chioma splendente quegli occhi così azzurri pieni di grinta….Era vestita in maniera molto semplice, jeans e una maglietta….con un giubbino slacciato sopra….E stivaloni dai tacchi altissimi.Si muoveva con una nonchalance e una grinta…sembrava una pantera….e con quella forza continuava ad avvicinarsi.Lui apprezzava le persone che non si arrendevano.Incominciò a guardarla e a vedere come avrebbe fatto ad avvicinarglisi con occhio pieno di interesse.

Rise al ricordo….ancora non la conosceva e incominciava già ad innamorarsene, lui l'uomo di acciaio, il portiere paratutto, l'uomo dalle mille sfaccettature, il SGGK.

Lei continuava a camminare, finchè la guardia un uomo altissimo e muscolosissimo…non gli oscurò la vista mettendosi avanti per proteggerlo.
Lei senza alcuna difficoltà ma con una grande sfacciataggine disse…..
"Ehi, perché ti sei messo d'avanti?Secondo te potrei fare del male ad un uomo così alto, forte e muscoloso per non dire anche sexy?"

Genzo era rimasto a dir poco incredulo.Lui non pensava che una donna potesse pensare queste cose di lui.Sapeva di non essere brutto, ma arrivare addirittura a dire alto sexy e forte…Lui era piu' abituato alle donne che lo guardavano e pensavano subito al suo denaro….Così si abbassò il cappellino un po' piu' giu' per nascondere il suo imbarazzo…

"Ehi Genzo, potrei parlarti?"

Lui rimase stupito, ma anche compiaciuto, c'era da dire, che forse anni prima si sarebbe sconvolto, da come erano aperti gli europei, lui che era abituato all'educazione giapponese.Genzo l'avrebbe chiamato solo un amico intimo o una eventuale fidanzata, invece ecco che gli europei e gli americani, subito si prendevano questa confidenza e doveva dire la verità, a lui piaceva moltissimo tutto ciò.

"Dai Jamie, allontanati, fai avvicinare la signorina…"

La guardia si allontanò, sempre tenendo d'occhio la donna. Lei lo guardò con sguardo furbetto… e gli diede la mano….presentandosi..

"Mi chiamo Josephine Muller…piacere di conoscerti Genzo Wakabaiasky"

Lui le sorrise…le sfide gli piacevano moltissimo….così invece di stringerle la mano…gliela prese e abbassandosi ne baciò il palmo. Si alzò e vide un lieve rossore sulle sue guance…poi mormorò

"Il piacere è tutto mio, Jo…."

Da allora avevano cominciato a frequentarsi…..

Ricordava quante volte il Kaiser lo aveva visto turbato, felice, arrabbiato..e gliene chiedeva il motivo, perché se aveva incominciato ad avere un rapporto ne era così turbato? Lui lo guardava e abbassando nuovamente il capo disse…

"Io sono quello che sono, ho un brutto carattere, vedrai che mi lascerà…"
"Non devi dire così….Vedrai che le cose andranno bene….anche io la pensavo così e indubbiamente sto molto attento, ma non devi….Vedrai andrà tutto bene…."
Ed effettivamente per molto tempo andò davvero bene…
Karl col tempo era divenuto un ottimo amico, d'altronde ora si conoscevano dalla bellezza di quindici anni….Quante ne avevano passate assieme….E quando Jo gli aveva presentato Cat?Amore a prima vista….

Si ricordava il matrimonio….una doppia festa, ricchissima, piena di personaggi famosi, di fotografi e giornalisti….ma quel giorno per lui, per loro non esistevano che le due donne, le donne che avevano rapito per sempre i loro cuori e le loro anime solitarie.Le risate, i confetti all'uscita della chiesa….i complimenti, la fuga per non essere intervistati…. Era tutt'ora felice, anche se le cose col tempo cambiavano.La sua Jo non aveva piu' lo stesso sguardo di allora, forse era lui che non era piu' lo stesso di allora?Sapeva di avere molte sfaccettature e quindi anche un bruttissimo carattere, ma lui faceva del suo meglio con sua moglie che amava alla follia.

Mentre pensava quasi si scontrò col Kaiser….

"Ciao Karl…"
Il tedesco alzò lo sguardo…e lo vide…..Era contento di vederlo.Suo cognato era per lui un grande amico.

Certo la loro amicizia era cominciata in maniera burrascosa…. …lui l'intrepido attaccante tedesco, un solitario, un'anima persa nella sua isola…e il portiere dallo sguardo duro cometa pece.Per farsi accettare c'erano voluti mesi e mesi.Perchè Genzo aveva cominciato sostituendo un altro portiere che si era infortunato.E da allora le critiche, le bassezze, le mille risse…C'era da dire che lui non si arrendeva mai, piu' lo attaccavano e piu' ci metteva tutto se stesso….da ammirare…. La gran parte di loro lo chiamavano sprezzante "Il Giapponese dagli occhi a mandorla…" Questo era uno sfregio….Genzo era un tipo tutto di un pezzo, che metteva l'anima in quello che faceva.

Difatti una sera, che gli allenamenti erano finiti da un pezzo e lui si sentiva irrimediabilmente stanco e amareggiato, perché suo padre aveva nuovamente litigato con sua madre picchiandola…e anche avanti alla sorellina Marie…che piangeva….fino a non avere piu' lacrime…lui si ritrovò di nuovo al campo.

Cosa aveva quel campo da attirarlo così tanto?Era la sua vita…..l'unica cosa che lo teneva aggrappato alla vita e l'unica cosa che sapeva fare in maniera eccezionale.

Vide che Genzo si stava allenando.Un apparecchio che lanciava palle a velocità incredibile….al centro, in basso, in alto, a destra a sinistra sotto le sue gambe…sopra le sue gambe e lui si buttava su tutte le palle….e cercava di prenderle, e da alcune ci riusciva anche. Fu quella sera che qualche cosa si sciolse nel cuore del Kaiser.Così si avvicinò all'apparecchio e lo spense. Si avvicinò al pallone e incominciò a tirare.I tiri che faceva Karl erano piu' potenti del lancia palle. Dopo un sudatissimo allenamento….Genzo incominciava a prendere la gran parte dei palloni…smisero....stanchi si strinsero la mano con occhi luminosi… Da allora era nata la loro amicizia….ed erano passati quindici anni. Incredibile….

"Ciao Genzo, come stai?"
"Bene e tu?"
"Non mi lamento"


Due uomini, due personalità diverse ma molto simili, due fisici alti e statuari…dovevano arrivare entrambi al metro e novantacinque….gli sguardi si equiparavano…..Karl leggeva inquietudine in quelli di Genzo e anche Genzo leggeva turbamento in quelli del tedesco. Così mettendo un braccio sulla spalla dell'altro decisero di parlare.


"Sai Karl alla fine doveva esserci qualche cosa che non andava bene…"
"Perché cosa ti succede?"
"Il mio caratteraccio alla fine ha avuto la meglio…non lo so e che mi sento geloso, protettivo, e vorrei che stesse sempre con me…mi rendo conto che così le impedisco di vivere….sai lei vorrebbe lavorare, d'altronde quando l'ho conosciuta faceva apprendistato per avvocato, ed invece attualmente fa solo la madre e la moglie, ma io non riesco desidero che stia sempre con me….protetta nella nostra grande villa…..cosa c'è di male in quello che sto facendo?Eppure vedo che lei si sta spegnendo, come una fiamma, che se viene alimentata continua ad essere accesa, ma evidentemente non so alimentarla, perché noto che si sta spegnendo ed io non so che fare…..come devo comportarmi…davvero non lo so."

Abbattuto si mise una mano sul viso….i capelli neri che coprivano la mano… Karl lo guardava.

Genzo era fatto di acciaio in campo, ma nella vita era un insicuro proprio come lui….gli somigliava incredibilmente….


"Ti capisco, anche io sono tremendamente geloso con Cat, protettivo, protettivo da paura delle volte…da non credere, non immagini come sono geloso quando al mattino esce per andare al lavoro…e non so con chi si vede, che cosa fa, come trascorre la sua giornata, se qualcuno la guarda in maniera poco consona, vorrei che stesse sempre con me, vorrei rinchiuderla in una torre di avorio e tenerla per me sempre….ma so che non è possibile…eppure pur avendo tutto…e non avendogli proibito mai nulla…anche in lei la fiamma si sta spegnendo …inesorabilmente e non so come fare per non farla spegnere definitivamente……."

Mentre discutevano una ragazza con i capelli alla punk blu e dieci orecchini all'orecchio destro e splendidi occhi azzurri li guardava.Jeans strappati e pieni di spille….e felpa con una spalla da fuori….
Karl alzò lo sguardo e la vide….sorrise….pur rimanendone sconvolto….
"Marie….."
Lei gli sia avvicinò…
"Fratellone secondo te mi sarei persa la grande partita?Ehilà Genzo….ciao come va?"
Il SGGK alzò lo sguardo, la sorellina del kaiser a lui era sempre stata simpatica….si alzò all'impiedi poi si abbassò e le diede un bacio sulla guancia . "Cosa ti è successo?" chiese Karl.
"Ti piace?Questo è il mio nuovo look…"
Lo sguardo della ragazza era cupo e molto triste ma con una durezza nelle sue profondità….continua…

 
Continua nel capitolo:


 
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