NESSUN TITOLO - Capitolo 1° -
cammino velocemente nel mio terreno umidamente arido, con una violenta
calma
sbrano dolcemente l' apertura chiusa del mio lugubre incubo illuminato
dai
raggi delle tanebre
la mia arpa parlera in silenzio al tuo volto invisibile scaldando
gelidamente con questo terminale tumore, ascoltami:
il mio cuore logorato affoga in una lacrima di tristezza, penso alla
mia
futile vita mi chiedo che senso ha continuare a divorare questa
illusione,
non ho chiesto di essere rigurgitato in questo mondo, ma ora che mi ci
trovo
sono costretto a continuare...continuare a piangere sulla bara dei miei
sentimenti, assaggiando una gioia morbidamente spinosa come una leggera
ebrezza scaldata dai raggi di un tenebroso uragano, sfioro con le dita
la
felicità sfiorita come i delicati capelli di una bellissima fanciulla
priva
di vita, dissipata nel mio velenoso dualismo che mi vizia urlo muto al
tuo
tombale organismo so che non mi sentirai , non voglio suicidarmi non
darei
mai questa soddisfazzione a quelli che mi odiano e quelli che mi amano,
annuso apatica misantropia per i miei simili e a volte anche per le mie
secche labbra antitetiche , non è colpa mia se vi considero tutti
uguali a
me siamo tutti peccatori con mille volti, perchè mi da l' impressione
che la
bugia sia l' unica verità per certe creature, allora mi sporco di
corruzione
e dannazzione tentando di pulirmi dal mio fango, la mia mente si è
suicidata
alla tirannia del mio stupido cuore , odio quel deizioso amore
mascherato di
eternità ........che senso ha continuare a sperare, se i nostri
pensieri e
le nostre azioni moriranno come cadaveri in putrefazione nel tempo?
DAVIDE CAPRIATI
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