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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fruits Basket
Titolo Fanfic: LA MALEDIZIONE DEI SOMA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: viovvi galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/10/2005 15:04:05

``ed io vi maledico ora e per sempre voi tutti undici figli e capo famiglia, vi maledico ora e per sempre``
 
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PER SEMPRE
- Capitolo 1° -

"Signor Shigure," Toru si era avvicinata silenziosa, "Ma la famiglia Soma, insomma i dodici animali, sono sempre stati maledetti?"
Shigure guardò Toru sorridendo dolcemente: "Per quel che ne sò io, i dodici animali sono sempre stati maledetti"

Settecento anni prima, casa dello shogun Soma.

"Hokuto, smettila, ci scopriranno" le voci di due giovani risaltavano nel buio.
"Ma cosa dici Sumire, qui non ci troveranno mai"
"Lo hai detto anche l'ultima volta e la cameriera ci ha visti"
"Ma non ha sospettato niente"
"Si, ma io non mi sento tranquilla, quindi sposta quella mano"
Hokuto si arrese e smise di slacciare lo yutaka di Sumire.
"Sei capricciosa Sumire"
"E' lei il capriccioso signorino Soma"
"Non chiamarmi signorino..." Hokuto la abbraccio da dietro, baciandola dolcemente sul collo"....Per te sono solo Hokuto"
Lei assaporò il bacio, poi accarezzò i capelli di Hokuto:
"Lo so, ma la situazione non cambia, io rimango la serva e tu il figlio del padrone"
"Quante sottigliezze, io ti amo no? Allora perchè preoccuparsi"
"Perchè se ci scoprono moriremo"
"Meglio morire insieme" Disse lui baciandola " Che vivere in questo modo"
"Sei capriccioso signorino Soma"
"Per ciò che ti riguarda posso permettermi di essere capriccioso, mi ami?"
"Si"
"Quindi resterai sempre con me?"
"Per sempre"

"Hokuto"
"Si padre?"
"Stamane eri assente alla caccia"
"Lo so padre, avevo di meglio da fare"
Akito Soma guardò il settimo dei suoi figli con occhi maligni,
"Hokuto, tu sei il mio undicesimo figlio, sei destinato a diventare un samurai o un monaco, non sei nato per sposare una serva" Hokuto guardò il propio padre con occhi sorpresi.
"Tu..."
"Io so tutto figlio mio, e ti consiglio di non farti illusioni su di lei, è una donna e come tale è crudele e ti lascerà quando qualcun'altro più potente di te si interesserà a lei"
"Non tutte le donne sono come le tue amanti padre"
"Le mie amanti spariscono e arrivano come il vento"
"Ma lei non è come le tue amanti"
"E' vero, le mie amanti hanno nomi comuni e sono piene di se, la tua invece ha il nome del fiore che sboccia sotto le stelle ed è la figlia illegittima di una sacerdotessa"
Lo sguardo di Hokuto divenne duro e crudele:
"Puoi conoscere tante cose padre, ma non conosci l'animo delle persone"
Akito sorrise, poi con scatto felino afferrò il collo del figlio che finì con le spalle a muro:
"Non mi serve a nulla conoscere l'animo delle persone, tu mi appartieni, il tuo sangue è il mio sangue, la tua carne è come la mia, ciò che è tuo mi appartiene...Tutte le cose che sono importanti per te, tutte, io te le ruberò una ad una e tu riamarrai spoglio di tutto e mio schiavo"
Hokuto soffriva, la stretta del padre era tremenda,si sentì mancare e poi venne scaraventato a terra.
"Ricorda Hokuto, tu mi appartieni"
Akito si allontanò, ed Hokuto rimase a terra, era ancora troppo debole per opporsi al padre.
"Merda," pensò Hokuto tra se "Se lui sa, lei è in pericolo"



MARTAAAAAAAAAAAAAAA ecco la storia che ti ho promesso, un bacio che sa di sangue la finirò(prima o poi) ma raccomando leggila e farmi sapere!!!
W I SOMA!!!
 
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