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Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Final Fantasy
Titolo Fanfic: SEVEN SWORD
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: hiddukel galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/10/2005 20:10:27 (ultimo inserimento: 30/01/06)

la mia prima fic... spero di non aver scritto stupidate...
 
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TRANSLAZIONE
- Capitolo 1° -

Capitolo 1: Translazione

Questa storia comincia in un mondo lontano, ma comincia anche in cinque mondi lontani... osserviamoli insieme.

Il primo di questi cinque mondi ci si presenta davanti, con le sue foreste, le sue pianure, i suoi deserti, ma a noi interessa una sola, piccola porzione di questo mondo: in questa pianura vediamo un castello, un grande castello di pietra. Un tempo questo castello è stato popolato, pieno di vita, ma la desolazione che ci si para davanti non lascia dubbi: i suoi abitanti sono morti tutti, o scappati.
In questo mortorio, un movimento attira la nostra attenzione: si vede, infatti, che uno degli abitanti del castello non è morto, nè fuggito. L'uomo in questione ha circa una cinquantina d'anni, ma il profondo dolore nei suoi occhi gliene fa dimostrare almeno dieci in più. La lunga coda di capelli, così come i baffi ben curati, è comunque ancora nera, con qualche leggera striatura di grigio; ma ciò che attira la nostra attenzione è la spada da samurai che pende al suo fianco, ma che comunque non sembra causargli problemi. L'uomo si aggira per il castello, assaporandone desolato la solitudine, quando un lampo accecante compare dal cielo e lo colpisce in pieno, facendolo sparire.

Spostiamoci, ora, nel secondo di questi mondi. La cosa che lo differenzia dal primo mondo è evidente: un profondo cratere sfregia la parte settentrionale del pianeta. Dentro questo cratere, troviamo alcune persone, una specie di leone e un coso non meglio identificato, che fissano la parte più profonda di questo luogo.
Il motivo di tanta attenzione sono altre due persone, sul fondo del cratere, impegnate in un duro combattimento. Osserviamo i due contendenti...
Il primo è un ragazzo sui vent'anni, capelli biondi ed occhi azzurri, che impugna a due mani un pesante spadone dalla lama molto larga. La sua spada cozza violentemente contro una katana giapponese, un'altra spada da samurai, ma molto più lunga di quella vista sul primo pianeta. Risalendo la lama, incontriamo prima un braccio muscoloso vestito di pelle nera, quindi una spalla, fino a giungere al volto del secondo uomo: l'espressione dell'uomo è imperscrutabile, ma gli occhi azzurro-verdi tradiscono una grande crudeltà. I fluenti capelli bianchi dell'uomo fluttuano mentre egli si muove a parare fendenti e a contrattaccare, ma non sembra spaventato dalla furia con cui il suo giovane avversario lo attacca.
Lo scontro prosegue senza tregua, ma viene interrotto da un altro lampo di luce, che trasporta via con sè i due contendenti.

Privati una seconda volta dello spettacolo, ci spostiamo verso il terzo mondo. Qui, su un'isola circondata, da un lato, da delle montagne, vediamo una seconda battaglia. Benché questa sembri una banale scaramuccia (gli spettatori non sono per niente preoccupati, anzi ridono e chiacchierano allegramente), i due contendenti sembrano determinati a colpire il più duramente possibile l'avversario. Entrambi sembrano ragazzi di vent'anni, e sono accumunati da una musculatura ben allenata, dall'altezza e da una profonda cicatrice in mezzo agli occhi. Ma le similitudini si fermano qui. L'uno è, infatti, corredato di una folta chioma di capelli castani, come i suoi occhi (castani anch'essi, non folti...), mentre l'altro è fornito di un paio di occhi di un colore freddo come l'espressione e di corti capelli biondi. La cosa curiosa di questo mondo sono le spade: l'impugnatura di esse è molto simile a quella di un revolver del Far West.
Anche qui, le spade cozzano tra di loro, producendo un suono metallico, e anche qui i due contendenti vengono rapiti da un raggio di luce.

Quarto mondo. Qui notiamo quattro continenti principali, di cui uno molto grosso, mentre i restanti tre sono più piccini. Il continente dove ci dirigiamo noi è a sudest del continente più grande (o sudovest, dipende da che parte giriamo), ed è il sogno di ogni cartografo: una lunga ed articolata catena montuosa divide il continente in tre parti, delimitando i tre stati che lo compongono; lo stato che ci interessa è quello nordorientale dove, su un altopiano, ci si apre una vista mozzafiato: un enorme castello, circondato dal borgo dei cittadini, si erge su quest'altura, con un'enorme lama metallica che spunta in verticale e manda riflessi luminosi lungo tutto lo stato!
Avvicinandoci per osservare meglio la strabiliante spada, notiamo due persone camminare per il borgo, l'una in armatura metallica, l'altra vestita con un lungo abito bianco, entrambi con una spada al fianco (e mano nella mano, i teneroni).
L'uomo in armatura si volta ad osservare i bellissimi capelli di lei, e si ritrova un'altra volta a pensare che, nonostante gli anni passino, la sua amata diventa sempre più bella...
I due, sempre mano nella mano, entrano in un vicolo, ed una luce che scaturisce da esso ci fa capire che non usciranno dall'altra parte.

Finalmente siamo nell'ultimo mondo. Qui ci dirigiamo verso una grande città, con un enorme piscina sferica, che presenta due triangoli con delle reti su due lati. Dirigiamoci, ora, verso il molo della città, dove vediamo due uomini camminare. Uno di essi è un bel ragazzo dai capelli biondi, il fisico da atleta e la pelle abbronzata, mentre il secondo è un uomo alto, con una rada barba sulle guancie e dei capelli griogio-neri. Gli occhi, che lasciano intendere una grande saggezza, sono coperti da un paio di occhiali da sole, e un braccio è lasciato penzolare dall'apertura del vestito, come se fosse rotto. Anche questi due, come i precedenti, hanno una spada: il ragazzo più giovane ha una spada dalla lama blu e triangolare alla cintura, mentre l'uomo più anziano porta a tracolla un'enorme spadone dalla lama divisa al centro, e terminante con una specie di omega (NdH la lettera greca a ferro di cavallo).
D'un tratto, l'uomo si volta di scatto, il braccio penzolante scatta fuori dal vestito mentre la mano destra impugna l'enorme spadone, ed esclama "Attento!".
Dalla direzione verso cui si è girato arriva un fascio di luce come quelli che, ormai, abbiamo già visto. L'uomo salta, scansandosi, ma il ragazzo viene investito in pieno e fatto scomparire. Imprecando, l'uomo si gira verso un secondo fascio di luce, ma non riesce a scansarsi in tempo e scompare anche lui.

I nove si svegliano in un sesto mondo, in quella che pare la calotta polare del pianeta. Ognuno guarda verso l'altro, in cerca di una spiegazione che nessuno può dare...
 
Continua nel capitolo:


 
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