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- Capitolo 1° -
Quella sera Harry e Ron non erano ancora tornati. Hermione li aspettava al Quartier Generale e stava iniziando a preoccuparsi.
Avevano localizzato alcuni Mangiamorte e le avevano impedito di andare con loro ad ucciderli.
Erano circa tre ore che erano fuori, era buio. Sapeva di non doversi preoccupare, sapeva che non gli sarebbe successo niente, sapeva che non erano più dei bambini e che sapevano badare a se stessi. Ma era più forte di lei.
Gli altri membri dell’Ordine della Fenice erano o di sotto o impegnati in qualche altro atto di liberazione dai Mangiamorte.
Si ripeté di stare tranquilla e di non preoccuparsi. Pensò di andare di sotto con gli altri, ma non ci riusciva. Solo l’idea di alzarsi era assurda. Aveva uno strano presentimento. Come se sapeva che di lì a poco qualcosa di terribile sarebbe successo.
In quel momento sentì suonare il campanello.
Corse alla porta.
Ciò che vide la fece quasi svenire.
Di fronte a lei si trovava Draco Malfoy.
Si, Draco aveva deciso di stare contro Voldemort, contro suo padre e contro i suoi vecchi amici ed erano diventati grandi amici loro quattro.
Ma ciò che la fece sentir male non fu il non essersi trovata di fronte a Harry e Ron che le sorridevano, ma l’espressione di Draco.
Era peggio del pianto, era peggio della rabbia, era peggio dell’odio, era peggio di 1000 parole.
Lasciava capire più delle parole.
Hermione scoppiò a piangere e gettò le braccia al collo di Draco.
Lavanda, Neville e Cho arrivarono trafelati alla porta dove si trovavano Draco ed Hermione.
Cho appena vide i due scoppiò in un pianto disperato e, tempo 5 secondi, svenne.
Entrarono tutti dentro e si chiusero la porta alle spalle. Rianimarono Cho e si sedettero su per le scale, senza riuscire a reagire alla silenziosa, ma inequivocabile notizia.
Cho e Harry era fidanzati, così come Hermione e Ron. Le due ragazze erano le più sfinite di tutti. Hermione piangeva disperatamente sul collo di Draco, mentre Cho sedeva immobile al primo gradino con il volto nascosto tra le mani, scossa dai singhiozzi.
In quel momento una lieve sensazione di gelo invase le loro membra: le brutte notizie non erano ancora giunte al termine.
Lavanda, Neville, Calì, Fred, George e Colin erano appena arrivati.
Anche gli altri si alzarono.
In quel momento, prima che potessero reagire, la porta scattò in avanti ed entrarono sette Mangiamorte con il volto coperto dal cappuccio.
Si prepararono allo scontro sfoderando le bacchette.
Era quello il momento che precede sempre il duello: il grande respiro prima del balzo. I secondi fra la vita e la morte, il filo del rasoio su cui un piccolo errore comporta la morte.
I Mangiamorte avanzarono e dissero all’unisono: <<Expelliarmus!>>
I membri dell’Ordine furono sbattuti dall’altra parte della stanza, disarmati.
In quel momento i Mangiamorte si tolsero i mantelli.
Erano Harry, Ron, Ginny, Lupin, Seamus, Dean e Dennis.
Dissero all’unisono: <<Siete su…scherzi a parte!>>
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