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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Digimon (Dejimon adobenchâ)
Titolo Fanfic: IO NON VOGLIO SPRECARE PIÙ UNA PAROLA.
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: strike galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/10/2005 21:15:52

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- Capitolo 1° -

Io Non voglio sprecare più una parola.

6/Agosto/2005
-Ciao Sora come stai?-
Mi salutarono in coro.Io stavo comunicando di nuovo con lui, e questo mi rassicurò un po’.Io e Taichi avevamo litigato ed erano 4-5 settimane che non ci rivolgevamo la parola cosi io e Yamato avevamo potuto riallacciare un po’ il nostro rapporto, ma da quando io e Taichi ci eravamo lasciati pensavo che i litigi sarebbero finiti invece erano peggio di prima.
Mimi aveva cercato di parlare con lui ma era come se una parola gli entrasse in un orecchio e gli uscisse dall’altro.Io ormai parlavo pochissimo con tutti mia madre era all’estero con il suo nuovo uomo, quindi “mio padre”, ma io a quello non lo tolleravo!Mi faceva sembrare ancora una bimba di 10 anni, io ne ho 18 e mezzo non sono come Erika, sua figlia che ha 12 anni, io non sono neanche sua figlia e lui mi dice di rientrare prima delle 7:30!Io ovviamente davo retta solo a mamma e tornavo alle 11:00.
Io, comunque non volevo, ma purtroppo devo prendere una decisione…o Taichi o Yamato. Forse a voi non sembra, ma e un difficilissima decisione quei due sono come fuoco e acqua, non puoi fare a meno di nessuno dei due elementi, ma tutti e due possono portare alla distruzione.
-Allora?-
Taichi era impaziente voleva sapere come avrei modellato il suo cuore:distruggendolo, come il pongo quando una forma non ti piace o, facendolo seccare per tenerlo per sempre con me.
-Hai deciso?-
Yamato lo vedevo indifferente e non attento alla mia presenza quindi provai a decidere come carattere, uno orgoglioso e l’altro testardo…insomma dissi il primo nome che mi venne in mente, o almeno ci provai.
-…-
La voce non usciva mi stava morendo in gola io non volevo decidere. Mi vidi addosso gli occhi di Taichi, Mimi, Kari e T.k.
-lasciatela stare non ha ancora deciso, e comunque io me ne vado-
Tutti, io compresa, guardammo Yamato, io solo notai quel filo di tristezza nei suoi occhi e infatti lui era triste da morire.
Mi usci un filo di voce che pronunciò il suo nome.
-No Yamato-
lui si girò.
-Io non voglio perdere nessuno di voi…-
Sentii le guance infuocate e delle lacrime rigare il mio volto, e che avevo perso un battito del cuore e senti un cuore che inizio a battere all’impazzata avrei voluto morire perché quella situazione mi capitava proprio quando ero debole.
-BASTA…NON FRIGNIARE TI DICO IO CHI SCEGLIERE…TAICHI-
E così dicendo sbatté la porta e andò via, ma io vidi delle lacrime cadere dai suoi occhi.
-Dimmi è vero? Hai scelto me?PARLA DEVO SAPERLO…-
-Taichi basta troppe emozioni per oggi-
Sentii la voce calda e rassicurante di T.k e le braccia di Kari cingermi le spalle, io sentii anche le mani di Mimi sui miei capelli e allora guardai Taichi.
-Io…io…io non lo so-
Taichi prese la giacca e usci, ma lui non sbatté la porta, si curò di chiuderla dolcemente.Io ero cosi sconvolta che T.k dopo un po’ mi sveglio, come se io fossi caduta in una in un silenzio profondo che nessuno avrebbe mai penetrato.
-Sora stai bene?vuoi qualcosa da bere?-
Io non lo guardai nemmeno, feci solo un cenno col capo.
-Cosa vuoi?-
Ora era Kari a cercare di tirarmi via dal silenzio, in cui ero piombata.Ma subito dopo sentii una guancia bruciare, era stata Mimi, mi aveva tirato uno schiaffo. Io mi portai una mano sulla guancia, dolorante e arrossata.
-Reagisci…Sora ti lamenti che il nuovo uomo di tua madre ti tratti da bambina, ma tu sei una bambina, non riesci a prendere una decisione che e scontata-
Cosa intendeva dire Mimi, con scontata.Io non capii e quindi tornai a casa mia subito dopo quell’incidente.
Io una decisione non lo ancora presa, io penso che Yamato e Taichi abbiano perso interesse per me, ieri ho visto che entrambi erano con una ragazza. Yamato non sembrava coinvolto, come al solito.Ma Taichi con quella ragazza ci rideva di gusto, io non l’avevo visto cosi neanche con me o nei miei confronti. Però al contrario di Taichi, vedere Yamato con un altra mi aveva fatto stare male, questo voleva dire che ero innamorata di Yamato?dovevo uscire da quella casa, da quella stanza piena di ricordi.
-Esco Erika, vado tra 5 minuti-
-Ciao Soretta. Senti prendi il pane grazie-
Io continuavo a fare avanti e indietro per la panetteria in quei giorni.
-Credo che tu mangi troppo pane, forse ai il verme solitario?-
Nessuna risposta, si doveva essere offesa.
Entrai in camera per prepararmi, visto che e estate optai per una camicetta blu un po’ trasparente e mini gonna jins, elastica.Mi misi i sandali bianchi e mi tirai, i lunghi capelli, in una coda di cavallo e andai.
Camminai per ore ed ore. Non sapevo dove andare, ma ero sicura di non volere stare a casa.
-S…Sora-
avevo cercato di riconoscere la voce, ma non ci ero riuscita quindi mi girai. Quello che vidi mi fece riempire il cuore di tristezza. Vidi Yamato con la stessa ragazza.
-Yamatuccio chi è lei?-
Io non credevo alle mie orecchie, nessuno lo poteva chiamare cosi, lui odiava quel nomignolo.
-Sora io…-
Io piombai nel silenzio più totale, mi si rigò il volto di lacrime e scappai. Non potevo vedere quella scena.
Corsi fino a perdere il fiato.
“Non dovevi farmelo Yamato…No…Non dovevi” ero decisa avrei convocati l’indomani stesso e avrei annunciato la mia scelta…Taichi.
9/Agosto/2005
Io chiamai Kari al cellulare, e la incaricai di chiamare i ragazzi.
Ora eravamo tutti lì, tutti stavamo in attesa che Mimi uscisse dal bangio, ormai erano 1-2 ore che ci si era chiusa dentro.
-Io sono qui-
A un tratto la vedemmo vestita diversamente:in minigonna, top color lavanda e in fine due scarpe totalmente nuove, mai usate in vita sua.
-Bene…-
-Io vado!-
-dove?-
Chiesi incuriosita.
-A fare un giro torno più tardi a casa tua Sora-
Mi lancio un’occhiata fulminante e usci.
Tirai un sospiro di soglievo e continuai.
-Io ho scelto ieri pomeriggio, ho visto che tutti e due vi siete fatti la ragazza, sono contenta per voi...-
-Io non mi sono fatto la ragazza, quella e mia cugina!-
Taichi si discolpo prima di subito, io guardai Kari sperando che lei mi avesse dato la risposta contraria, ma lei fece un cenno col capo e io capi che la ragazza in questione era davvero la cugina di Taichi e di Kari, e mi dovetti arrendere.
-Comunque io ho deciso…-
Rivolsi lo sguardo verso Yamato indifferente, ma triste. Lo vidi che stringeva i pugni e si mordeva il labro inferiore, mi venne in mente di scappare, ma quello che avevo visto il giorno prima era stato decisivo.
-Io ho deciso…-
Continuavo a guardare Yamato che chiuse gli occhi, strinse più forte i pugni, io esitai, ma le mie labbra pronunciarono un nome io neanche capì.
-Taichi…-
Solo quando vidi Taichi abbracciarmi e senti le sue labbra sulle mie capi tutto, io avevo scelto lui, vidi T.k mettere una mano sulla spalla dei fratello che la strinse e si guardarono intensamente, come se l’uno leggesse negli occhi dell’altro, come se avessero un modo loro di comunicare.
-S-Sora sei sicura della tua decisione?-
Mi voltai e vidi Kari, mi buttai tra le sue braccia e le sussurrai…
-Non sono sicura di niente, dopo ti spiego tutto vieni alle 6:00 a casa mia-
e mi staccai.
-Kari…-
Lei si giro e T.k la bacio.
Io sorrisi, ma Taichi non era molto contento, dovetti trattenerlo.
-T-T.k…-
Il volto di Kari si illumino e si attacco al collo di T.k.
-Si-
-Non sai nemmeno la domanda!-
-Io credo di si, ho sbaglio?-
-No, non sbagli-
E le loro labbra di toccarono nuovamente.
Stesso giorno ore 6:30 casa di Sora
Kari non si decideva ad arrivare, e Mimi nemmeno. Erika era da un’amichetta a dormire e quindi non potevo torturarla.
Mi misi seduta sul divano e li vidi una cosa che prima di allora non avevo visto.Vidi un peluch con un biglietto con su scritto:
“Cara Sora,
Scusa se io sono uscito con un’altra ragazza, ma dovevo parlarne con qualcuno e parlare con mia madre mi sembrava un’idea stupida.
Quindi ho chiamato una sua amica che ha una figlia, e io con lei ho parlato di te.
Tu ci ai visto e ai frainteso tutto e sei scappata, scusa ma tu ora sceglierai Taichi, ma io voglio dirti quello che provo:
Ti amo, ti ho sempre amato.
Non resisto se tu non ci sei, non vivo, non respiro vieni alle 20:30 al nostro bar,Domenica.
E capirai tutto non sono bravo ad esprimere i miei sentimenti in una lettera.
Yamato”

I miei occhi cominciarono a lacrimare, a piangere da soli, andai a vedere sul retro quando l’aveva spedito:
Venerdì/09/Agosto/2005
“Domenica” pensai, poi portai il pelush in camera mia e mentre lo stringevo forte al mio cuore e al mio petto mi addormentai.
Senti suonare il campanello. Mi alzai e guardai che ore erano, 18:59.
Capì subito che era o Kari o Mimi.
Mi diedi una sistemata, mi asciugai le lacrime. Aprì e mi vidi tutte e due con uno zaino che serviva per scalare l’Everest.
-Che cosa c’è nello zaino?-
Chiesi incuriosita più che mai, ma anche con un pizzico di tono che faceva capire l’esagerazione dello zaino.
-Un pigiama e delle coperte più un cuscino e dei cosmetici e anche un…-
-Un po’ di mezzo armadio-
Dissi sarcasticamente.
-Allora chi è il fortunato?-
Mimi mi guardò e si mise seduta sul divano, io chiusi la porta non mi voltai, ma mi rivolsi verso Kari.
-Non glielo ai detto?-
-No…non ho avuto il coraggio…-
-Di che parlate?-
Mimi assunse un’espressione più seria.
-Sora…Sora…Sora che sciocchezza ai combinato stavolta?-
-Ho scelto…-
Mi senti una fitta al cuore e le parole morirmi in gola.
Mi voltai e mi accasciai sul pavimento di marmo, fredde e scure non aprì bocca Mimi e Kari mi parlarono per tutta la notte, ma io ero come sorda e muta odiavo parlare di me.
Non dormivo pensavo a Yamato:
Che gli avrei detto?;
Cosa lui mi avrebbe detto?;
Poi capì, mi voltai verso Kari e Mimi loro lo sapevano e per questo erano rimaste a dormire da me.
Sorrisi.
-Grazie amiche mie-
E mi addormentai.
10/Agosto/2005
Era un odore strano, ma squisito.
-Buongiorno-
-Su Soretta!vuoi restare a letto tutto il giorno?-
Kari mi butto fuori dal letto.
-Sora…-
-Si Kari che c’è?-
Domandai in uno sbadiglio.
-No-no niente-
Aveva un’aria quasi colpevole.
-Dai se non vuoi dirmelo non importa-
Sorrisi affettuosamente per non farla sentire in colpa.
-Io credo-credo di no-
-Chi vuole un po’ di frittelle?-
Guardai verso Mimi che è in cucina con tanto di grembiule, scoppiai in una sonora risata seguita da Kari.
-Che c’è da ridere?Cosa?Voglio sapere anche io!-
Mangiamo e andiamo a cambiarci, Mimi e Kari mi avevano detto che saremmo andate al mare, ma non mi dissero tutto…
Io mi metto la camicetta blu mia, la gonna jeans di Mimi, la cinta bianca di Kari con i sandali bianchi sempre miei.
Kari si mette un top bianco mio, la giacca celeste di Mimi, la gonna bianca che la arriva sopra le ginocchia e le ciabatte a infradito.
Mimi si vesti alla corta top, minigonna e ciabatte infradito e tutto era rosa.
Sotto ai vestiti portavamo il costume io e Mimi portavano un bikini, io blu con bretelle e Mimi rosso senza bretelle, mentre Kari un nero e bianco.
Con la borse piene andammo, arrivammo dopo un’ora circa ci sdraiammo.
-Eccoli!-
-Ma chi???-
Mi girai e vidi Taichi, Yamato e T.k che parlavano felicemente e venivano verso di noi, distinto appena arrivarono mi venne da reagire male.
Mi misi gonna e maglietta prima che vedessero il bikini e raccolsi le mie cose.
-Mi sono ricordata di un impegno-
Yamato mi guardo con colpevolezza.
-Ma perché?-
Come al solito, Taichi mi fece male stringendomi il polso.
-Perché si, punto e basta-
Yamato mi prese l’altro polso, ma con gentilezza.
-Taichi e una faccenda tra me e lei, la risolviamo e poi torniamo, Ok!-
E dicendo cosi mi trascinò via.
Dopo un po’ che camminavamo tolsi violentemente il mio polso dalla sua stretta.
-Che ti ho fatto ora?-
Io non risposi.
-Sora se non me lo dici…puoi considerare il fatto di venire stasera?-
-Forse…-
Lui alzo la voce.
-ALLORA CHE C’è DIMMI?-
-Non alzare la voce ti prego-
Senti delle lacrime rigarmi il volto.
-S…Sora io…-
A quel punto urlò, forse non ce la faceva più, a tenere tutto dentro, a negare.
-TI AMO…TI AMO E VOLGLIO CHE TU SIA FELICE RAGION PERCUI SE TU VOI TAICHI STASERA ME LO DIRAI E…e…e io non ti dirò più nulla, ma ti prima ascolta la mia canzone…-
E scappò.
Guardai il mare avrei voluto affogare lì, ma tornai indietro. Yamato e Taichi stavano scherzando allegramente, io sorrisi.
-Chi si fa un tuffo con me?-
Domandai guardando T.k, che capì al volo.
-Io!a dopo amore-
-Si tesoro-
Io mi allontanai con T.k al mio fianco.
T.k aspetto che noi fossimo lontani. Dopo alcuni minuti in silenzio.
-Sora che cosa ti turba?-
Io misi l’asciugamano sulla spiaggia e mi tolsi i vestiti scoprendo il costume.
-Niente-
Sorrisi, poco convinta della mia affermazione.
-Sora io ti conosco troppo bene, che succede? E Yamato?-
-Ho T.k…-
Scoppiai in lacrime correndo verso di lui, lui più alto di me sembrava più grande e sempre più bello…dolce...più maturo.
-Cosa ti affligge?-
-Ya-Yamato …-
-Lo sapevo che era lui la causa del tuo dolore…-
-No…no T.k…Io sono la causa…io solo e esclusivamente io…-
-Se parli a salti non capisco, sfogati piangendo e poi dimmi tutto-
Dopo essermi calmata iniziai:
-Allora come tu sai bene io ho scelto Taichi, ma a me Taichi non piace io…io credo…credo di amare tuo fratello-
T.k assunse un’aria quasi allegra.
-Allora lascia Taichi e mettiti con Yamato…Sora tu non puoi capire quanto lui soffra nel vedere che tu è Taichi vi abbracciate, lui vorrebbe essere un oggetto che abita nel tuo cuore…una collana, una foto, insomma qualcosa che ti appartiene-
Mi voltai verso la direzione da dove eravamo venuti.
-Sai T.k tu e Yamato siete uguali…Solo che lui mi piace e tu sei come mio fratello…-
Dissi in un sospiro.
-Sora…-
-Si?dimmi?-
-Io ti voglio un casino di bene lo sapevi-
Lo disse con un tono talmente tranquillo e sereno che non potei fare ameno di abbracciarlo.
-Sei bellissima col bikini-
Mi voltai e vidi Taichi.
-Grazie-
Dissi imbarazzata, sentivo le guance infuocate.
-T.k non ti dispiace se te la rubo, vero?-
-In verità si mi dispiace-
-T.k Sora è la mia ragazza vorrei stare da solo con lei-
T.k mi guardo,e poi mentre passava per tornare da Kari diede una spallata a Taichi, ormai non si sopportavano più è tutta colpa mia io ero la ragazza di Taichi, ma T.k è il fratello del ragazzo con il quale Taichi aveva combattuto per conquistare il mio amore.
-Allora?-
Chiesi seccata.
-Allora che?-
Mi rispose lui.
-E io che ne so, ci ai interrotto tu-
-Sora, ma che ai sembra quasi che la mia presenza ti irriti-
Era vero un po’ mi irritava, ma negai.
-No non e vero…cioè io…non volevo dire questo-
-A me pare l’esatto contrario, e come se mi evitassi eppure ai scelto me o sbaglio?-
Che dovevo fare mi stava chiedendo di spiegarli il fatto per cui lo evitassi, che gli avrei dovuto dire.
Per fortuna Kari mi salvò da quell’imbarazzante situazione chiamandomi da lontano…
-Sora vieni ti devo parlare…-
-Scusa Taichi ma devo andare.-
Mi voltai e lentamente andai verso una delle mie migliori amiche.
-Di cosa volevi parlare?...-
Chiesi incuriosita e grata.
-Di Taichi.-
-Che ah Taichi?..-
-Vedi lui…-
-Karii non ti azzardare.-
Taichi stava arrivando di corsa e infuriato,.
-Non ti azzardare a dire una parola…-
-Ma Taichi….
-NON UNA PAROLA!-
Il seguito della giornata andò piuttosto bene riuscii a dimenticarmi di tutto e a divertirmi. Ma era giunto il momento.
Io Mimi e Kari ci eravamo portate il cambio.
Io mi misi una camicetta bianca e i pantaloni neri a vita bassa e i miei sandali bianchi, avevo un trucco leggero del tipo “Si vede - non si vede” e una coda alta con due ciuffi davanti .
Mimi una maglietta senza bretelle blu dei jeans anche lei a vita bassa scarpe con il tacco, un trucco stupendo i colori giocavano tra il bianco e l’azzurro e aveva i capelli sciolti.
Kari aveva una maglietta a una manica sola rosa e bianca la gonna a metà coscia bianca e un paio di stivaletti rosa confetto il trucco era leggero ma ben visibile e aveva deciso per 2 treccine ai lati dei capelli.
Il locale era attrezzato per far cantare la bend, le fan erano gia piazzate fuori dal locale.
Yamato non riusciva a trovare la sua matita nera e aveva una spece di crisi da cantante isterico…
-non trovo mai nulla e come se non bastasse sono agitato… che CAZ…ZAROLETTA RERRRRRRRRRRR… al diavolo il concerto al diavolo tutto…-
-Dai Yama calmati inss…-
-Calmati…CALMATI!!!!!!!!!!1 IO SONO CALMISSIMO NON TI PARE T.K??????????????-
-Si-si come un pacco di camomilla… dai una matita la rimediamo dalle ragazze.. vado da Kari a chiedere se c’è l’anno…-
Il povero ragazzo andò di corsa da Kari.
-Ragazze c’è l’avete una matita nera sapete… a un attacco isterico… Di nuovo..-
-Amore mi dispiace ma io non la ho..-
-Tikiuccio io nemmeno.-
-Sora sei la mia ultima speranza..-
-Io ne ho sempre una a portata di mano e infatti.. eccola.-
-Sora sei da sposare.-
-T.k!!!!!!!!!-
-Ma io sposero sicurame te Amore...-
-T.KKKKKKKKKKK..-
-Vado.. Ciao.-
Tutte noi scoppiammo in una risata.
-Ti sei divertita?-
Kari era curiosa.
-Direi.. di si.-
Dissi convinta.
-Almeno non ci siamo scannati..-
-parla per te.-
-Ma coss…-
-A litigato con Taichi.-
-Kari.. di nuovo??-
-Si.. io… io odio Taichi.-
-E io odio te…-
Io mi girai e… lo vidi teneva per mano una ragazza bionda.
-T-Taichi..-
-Sora io… scusa.-
Kari dopo aver pronunciato queste parole scappò.
-Taichi chi e lei?-
Mimi aveva gli occhi sbarrati.
-E la mia ragazza..-
-Cosa?-
Mimi aveva ripreso conoscenza.
-Ma Taichi.. sei una carogna, un stronzo, uno squinternato, un.. un..-
-Un amico.-
I tre mi guardarono strani e stupiti.
-Cosa???-
-Ma Sora.. ti ho ingannato.-
-Ma mi ai fatto capire chi amo veramente.-
Iniziai a correre il concerto era iniziato da 5 minuti.

-Accettami così, ti prego non guardare, nella mia testa c’è un mondo da ignorare
voglio che tu sia mia complice discreta, accettami e sarai la mia bambola di seta
accettami e vedrai, andremo fino in fondo, non pensare a cosa è giusto e cosa sta cambiando
andiamo al polo nord o al sud se preferisci, accettami ti prego dimmi che ci riesci
non ho detto mai d essere perfetto, se vuoi ti aiuto io a scoprire ogni mio difetto
se ne trovi di +, ancora mi sta bene, basta che restiamo ancora così insieme
amo amo è qualcosa che si muove su e giù per lo stomaco + freddo della neve
amo amo è un buco alla ciambella, la sua dolcezza effimera la rende così bella
accettami e vedrai, insieme cresceremo, qualche metro in + e il cielo toccheremo
+ alti dei giganti, + forti di godzilla, faremo una crociera su una nave tutta gialla
andremo su un’isola che sembra disegnata, con colori enormi e un mare da sfilata
x quanto mi riguarda ho fatto già il biglietto,
ti prego non lasciarlo accanto a un sogno in un cassetto
amo amo è qualcosa di speciale, su e giù x lo stomaco è come un temporale
amo amo è il sugo sulla pasta finché non è finito non saprò mai dire basta
amo amo è un dono di natura perché la nostra storia non è solo un’avventura
amo amo è una semplice canzone e serve a me x dirti che 6 una su 1.000.000-

Rimasi sulla porta come una emerita deficiente.
E poi…
-Yamatooo… io ti amo…-
La musica si fermo.
-Yamato.. ciao.. non dire nulla anzi si.. dimmi che mi ami dimmi qualunque cosa ma non dirmi che mi rifiuti.-
Lui scese dal palco e per tutta risposta mi bacio…
E quello fu l’inizio della nostra vita.

Fine

 
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