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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: UN AMORE SOLITARIO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: luce-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/10/2005 17:52:14 (ultimo inserimento: 05/10/05)

che dirvi? spero che vi piaccia leggete e commentate
 
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INIZIO DI UNA DELLE TANTE GIORNATE SCOLASTICHE
- Capitolo 1° -

Un amore solitario

Capitolo 1: inizio di una delle tante giornate scolastiche

Un fascio di sole si infiltrò con prepotenza in una camera, nonostante le tende di color arancione erano chiuse in modo che, il sonno tranquillo di chi abitava, non si spengesse in modo brusco… invece il raggio colpì violentemente gli occhi ancora chiusi di un ragazzo, questi gli aprì lentamente in modo da conoscere il loro colore: rossi i quali sembravano due rubini…. Cercò di mettersi a sedere sul letto, si guardò in torno e notò che acanto a lui dormiva lei, la sua ragazza, questo nome lo fece sorridere, non credeva che uno come lui potesse avere una persona con cui divedere tutto, invece, il freddo e distaccato Kei Hiwatari, aveva trovato l’amore e l’affetto di una persona, che gli starà accanto per sempre….. o almeno lui credeva.
Si alzò, cercando di non svegliarla, diretto verso il bagno… arrivato a destinazione, prima di infilarsi sotto il getto caldo dell’acqua, si sporse davanti allo specchio, mentre osservava la sua immagine riflessa, nella sua mente si diffusero molti pensieri, tutti legati al repentino cambiamento del suo carattere, sorrise; un sorriso non amaro, ma dolce, come un angelo che ti accoglie fra le braccia, dandoti la sensazione di essere amato per quello che sei, e non per quello che vorrebbero che fossi…. con questa consapevolezza nel cuore decise che era ora di entrare in doccia.

Intanto nella camera dal letto, la ragazza si svegliò non sentendo più il suo vicino, si alzò aprendo le tende, e la finestra, in modo che entrasse in po’ aria nella stanza, era dicembre inoltrato e quindi faceva molto freddo; guardò la sveglia segnava le 7:15 la scuola chiamava, aprì l’armadio ed estrasse la divisa scolastica, composta da una gonna a pieghe celeste, una camicia bianca ed un gilet ella marinara, con un fiocco rosso al centro… l’abbigliamento piaceva alla ragazza, anche se ogni volta guardava il fiocco rosso con un ciglio di disapprovazione, ma la divisa era quella e non poteva far altro che adeguarsi, decise di andare al bagno del piano inferiore, sapeva che quello accanto c’era Kei, si portò tutta la sua roba, dalla biancheria intima, alla uniforme che avrebbe indossato per le ore noiose trascorse in quella prigione chiamata scuola…

Il ragazzo aveva appena finito la doccia, si asciugò compresi i capelli, notò che si erano molto allungati dall’ultima volta, tanto che doveva tenerli legati con una piccola coda, indossò la divisa composta dai pantaloni azzurri, la camicia anch’essa azzurra, con la giacca bianca e la cravatta bianca, quanto la odiava… infatti la teneva sempre allacciata debolmente con i primi due bottoni della camicia slacciati, disprezzava le divise, soprattutto quelle scolastiche, scese la scale e si diresse in cucina per una colazione sostanziosa, arrivato vide la ragazza già pronta che preparava qualcosa.

Uscì dal bagno convinta che Kei era già pronto e l’aspettava per bere una tazza di cafè, altrimenti non riuscirebbero mai a stare svegli,specialmente le due prime ora che avevano storia, non che fosse brutta come materia, ma era la professoressa che faceva la differenza, era talmente noiosa, che faceva disprezzare la sua materia…. Quello cha aveva creduto in realtà non si era avverato, il suo ragazzo se l’era presa comoda, stando tre ore in bagno, non aveva bisogno di farsi bello lo era di già….
Sospirò, cominciando a preparare il liquido caldo che avrebbero avuto come alleato ogni mattina, fino ad arrivare almeno all’intervallo….

Si avvicinò cauto, come un gatto che non vuole far spaventare la sua preda, piano piano circondò la vita della fanciulla, questa sentendo qualcosa fece un piccolo sussulto, ma si calmò appena sentì la voce di Kei che gli sussurrava qualcosa all’orecchio
- Buon giorno – stampandole un bacio sulla guancia e appoggiando il mento sulla spalla di lei
- buon giorno, anche oggi ho fatto prima io! – rispose con un sorriso… il ragazzo si allontano dandole la possibilità di farle prendere due tazze per il cafè
La ragazza si voltò tuffando i suoi occhi marroni in quelli ametista del giovane davanti, lo osservò meglio poi appoggiò le tazze fumanti sul tavolo accanto, si avvicinò e con un sorriso gli sistemava la cravatta
- non capisco cosa hai contro questo affare ti fa sembrare più elegante e maturo -
- Quello che hai contro tu con il fiocco che porti al centro del gilet – rispose prendendo le sue mani in modo che non chiudesse il nodo di quello arnese. Giurò a se stesso, che non avrebbe più portato la cravatta da quando avrebbe finito la scuola superiore
- Fa come vuoi, ma sappi che quando troverai lavoro, la cravatta la metterai ogni giorno e con il nodo chiuso! –
- che ne sai…. Se faccio l’operaio non avrò bisogno di quello aggeggio al collo –
- Ma tu non vuoi far quel lavoro… vorresti essere avvocato…. Bhè caro avvocato Hiwatari, dovrà mettersi quello arnese in modo corretto con il nodo chiuso e ben attaccato al collo –
Lui la guardava sorridendo mentre si allontanava per bere il suo cafè, lo conosceva fin troppo bene, anche se si frequentavano solo da due anni, e tre mesi di fidanzamento, ma questo non induceva ad Alice Tuar di leggerli nell’animo
- ehi signor “odio le cravatte” bevi il cafè che bisogna correre verso scuola altrimenti facciamo tardi-
Scosso dai suoi pensieri, decise di seguire il suo consiglio; poco dopo si trovarono sulla moto che andava a tutto gas verso l’istituto tecnologico di Tokio, videro in lontananza i cancelli aperti dell’edificio scolastico, entrarono, appostò il mezzo di trasporto, fece scendere la sua compagna, poi sistemò la moto sul cavalletto.
- Ehi buongiorno ragazzi! -
I due si voltarono verso quella voce allegra e videro i loro amici venire in contro…..
- Ciao! – disse la ragazza levandosi il casco, dando un piccolo bacio ai presenti, mentre Kei fece un segno di saluto….
- Arrivati in orario perfetto! –
- Se non era per me, non saremo mai arrivati con puntualità! –
- Non darle retta Rei, vuole fare la signorina perfetta – ribattè Kei
- Cosa?! Come ti permetti brutto “cipolline” che non sei altro! –
- Cipollone? – il ragazzo avanzò pericolosamente verso Alice, la prese per i fianchi e sorrise… - Non la passerai liscia, avrai la tua punizione quando torniamo a casa –
- Chissà perché ma la punizione che mi aspetta mi piace da impazzire – rispose con tono malizioso
- Non per disturbarvi ma è meglio entrare – affermò il ragazzo piccolo con gli occhiali sulla testa
Così entrarono pronti per una nuova giornata di studio

Aspetto commenti un bacio Luce-chan ^.^



 
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