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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: City Hunter
Titolo Fanfic: IL NATALE PIÙ BELLO
Genere: Sentimentale, Romantico, Azione, Avventura, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Autore: lynn12 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/09/2005 21:17:34 (ultimo inserimento: 16/10/05)

eccomi di nuovo con un`altra fanfic su ch...dite che sto diventando monotona? ehh, ma che ci posso fare se questo manga mi piace un sacco?!
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

CAPITOLO 1
Era una fredda giornata invernale, il cielo era coperto da una spessa coltre di nubi che preannunciavano l’arrivo della neve. Le vie della città erano gremite di gente, così come lo erano i negozi, tutti erano affaccendati con i regali di Natale, nonostante mancassero ancora più di due settimane. In mezzo a questa frettolosa folla, una ragazza camminava invece lentamente guardando le vetrine addobbate, le luci che adornavano le strade, lo sguardo curioso e pieno d’aspettativa dei bambini...godendosi insomma quell’atmosfera festiva. Kaori adorava il Natale, in quel periodo dell’anno sentiva risvegliarsi la bambina che c’era dentro di lei e quando arrivava Dicembre anche lei si divertiva ad addobbare la casa e a riempire l’albero di Natale con una miriade di luci e palline colorate. Quell’anno poi le sembrava che tutto fosse infinitamente più bello e sapeva che il motivo era uno solo: Ryo. Erano passati due mesi dal giorno del matrimonio di Miki e Umibozu, il giorno in cui la sua vita, anzi la loro vita aveva subito una svolta...e che svolta! Kaori andò indietro con la mente fino a quella meravigliosa giornata, al momento in cui Ryo aveva finalmente ammesso di amarla. Nella sua testa risentì le sue parole:“Io sopravviverò e lo farò per la persona che amo”...Rivide i suoi occhi guardarla con dolcezza...E rivisse la calda sensazione del suo corpo contro quello di lei mentre la stringeva tra le braccia...Ripensò poi a quello che era successo una volta tornati a casa...
Appena varcata la soglia del loro appartamento, Kaori, non sapendo bene cosa dire o cosa fare, esclamò che sarebbe andata in cucina a preparare qualcosa da mangiare, ma Ryo la fermò prendendola per un polso.
-Hai davvero voglia di mangiare?- le chiese con uno strano sorriso sulle labbra
-Beh...no...ma tu...- balbettò Kaori
-Bene, perchè il cibo è l’ultimo dei miei pensieri- la interruppe lui tirandola verso di se e circondandole la vita con le braccia
-Ah sì? E...cosa vorresti fare allora?- chiese timidamente la partner
-Qualcosa che desidero di fare da otto anni- rispose Ryo prima di prendere possesso delle sue labbra. Kaori credette di svenire per l’emozione. Erano anni che sognava quel momento ed ora finalmente era arrivato. E doveva ammettere che neanche il più ardito dei sogni avrebbe potuto prepararla alla cascata di emozioni che la stavano sommergendo. Le labbra di Ryo che si muovevano sulle sue la facevano fremere e sentì un intenso calore invaderle il corpo. Con un gemito, Kaori si strinse ancora di più a lui e quello che era iniziato come un dolce e tenero bacio divenne qualcosa di intenso e passionale.
Ryo stava per perdere il controllo. Sentire Kaori, la sua Kaori, così appassionata e così arrendevole tra le sue braccia...il corpo di lei incollato al suo...A malincuore, decise di porre fine al bacio.
-Kaori...se non mi fermo ora...credo che poi non riuscirò più a farlo- disse con voce roca
-Allora non fermarti- rispose lei mentre due chiazze rosse si andavano formando sulle sue guance. C’era voluto tutto il suo coraggio per dire una cosa del genere, ma era stanca di aspettare, lo voleva con tutta se stessa. Ryo la guardò intensamente.
-Sei sicura?- le chiese alla fine
-Sì- affermò decisa
Vedendo tutta la sicurezza e la fiducia che si leggevano nei suoi occhi, lo sweeper si sentì sommergere da una violenta emozione. Con una mossa fulminea, sollevò Kaori tra le braccia e si diresse verso la propria camera, dove fecero l’amore con tutta la passione accumulata in quegli otto anni di indecisioni e paure.
Kaori tornò alla realtà solo quando arrivò davanti alla lavagna della stazione di Shinjuku. Non c’era nessun messaggio indirizzato a City Hunter, ma la donna non se ne preoccupò. Avevano da poco finito un incarico per cui erano stati pagati molto bene, perciò potevano anche godersi quel periodo di inattività. Con un sorriso allegro sulle labbra, uscì dalla stazione e tornò ad immergersi nel viavai tumultuoso del quartiere di Shinjuku. Era quasi arrivata al palazzo in cui viveva con il socio, quando avvertì una strana sensazione, come se qualcuno la stesse osservando. Si guardò intorno ma non vide nessuno che le sembrava sospetto: qualche coppietta, gruppetti di ragazzi, madri con i loro bambini...“Sarà stata una mia impressione” si disse riprendendo il cammino verso casa. Trovò l’appartamento silenzioso, ma non se ne stupì, nonostante ormai fossero passate le dieci. “Se non ci pensassi io a svegliare quel dormiglione, sarebbe capace di restare a letto tutto il giorno” pensò Kaori dirigendosi verso la camera di Ryo. Tuttavia, il metodo che utilizzava per dare il buongiorno al partner era radicalmente cambiato da due mesi a questa parte: niente più urla, rimproveri o martellate, ora poteva concedersi di svegliarlo con una carezza o con un bacio, così come aveva desiderato fare ogni mattina di quegli otto anni. Arrivata alla camera di Ryo, Kaori aprì piano la porta e restò per un po’ sulla soglia a guardare l’uomo che amava. Era disteso sulla schiena, il respiro lento e regolare, l’espressione distesa e serena come quella di un bambino...Le faceva tenerezza. La donna non poté trattenere un sorriso: Ryo Saeba, il più abile sweeper del Giappone, le faceva tenerezza! Si avvicinò e si sedette a fianco a lui sul letto, delicatamente accarezzò con un dito i suoi lineamenti, per poi scendere sui muscoli del suo petto. Era quasi arrivata all’ombelico, quando una mano grande e forte la fermò. Kaori alzò gli occhi e incontrò quelli neri e profondi di Ryo.
-Non ti piace il mio risveglio?- gli chiese maliziosa
-Direi invece che mi piace troppo- rispose lui attirandola a se per baciarla
-Ryo, devo andare a preparare la colazione- disse la donna quando il bacio ebbe fine, tentando di alzarsi dal letto. In realtà era solo un modo per stuzzicarlo. Lo sweeper infatti la trattenne e la bloccò sotto di lui con il proprio corpo.
-Non è della colazione che ho voglia in questo momento- ribatté mentre le sue labbra si posavano sul suo collo
-Ah sì? E di cosa avresti voglia allora?- gli chiese Kaori sentendo che la sua volontà evaporava come neve al sole sotto l’effetto di quella dolce tortura. Ryo come risposta prese avidamente possesso delle sue labbra e la donna ebbe presto una risposta alla sua domanda.
Alla fine saltarono la colazione e passarono direttamente al pranzo. Poi, nel pomeriggio, Kaori chiese a Ryo di aiutarla ad addobbare l’albero di Natale. Si divertirono molto, scherzavano e ridevano come mai avevano fatto prima di allora. Ora che avevano finalmente compiuto il “grande passo”, erano ancora più uniti di prima, più complici, e il loro rapporto era molto più disteso e rilassato.
Ryo si fermò un attimo ad osservare Kaori, la sua partner, la sua migliore amica, la sua donna. Era così solare, così piena di vita, tutto il contrario di lui ed era proprio per quello che erano fatti l’uno per l’altra: si completavano. Lo sweeper si sentiva l’uomo più fortunato del pianeta, la vita era stata così generosa con lui da fargli quel dono meraviglioso che era Kaori. Prima di conoscere lei non aveva mai creduto che la vera felicità potesse esistere, o almeno lui non credeva di meritarla...Già, non meritava Kaori, ma nonostante questo quella donna stupenda aveva scelto di amare lui. Grazie a lei era rinato, dalla prima volta che aveva incrociato lo sguardo di quell’adolescente così forte e così fragile allo stesso tempo, qualcosa dentro di lui si era risvegliato: un desiderio di proteggerla, di prendersi cura di lei...di amarla. Tuttavia, per otto anni aveva relegato questo desiderio nel fondo del suo cuore, convincendosi che era meglio così, che non doveva metterla in pericolo, che non poteva coinvolgerla nel suo mondo fatto di violenza. In realtà aveva solo paura di amarla. E, alla fine, Kaori, con la sua luce, con la sua dolcezza e con il suo amore incondizionato era riuscita ad abbattere la barriera che aveva costruito intorno al suo cuore, mostrandogli quanto fosse bello amare ed essere amati, gli aveva insegnato cosa volesse dire vivere, e non soltanto sopravvivere. Guardandola mentre sceglieva attentamente il punto dove appendere la pallina che teneva in mano, si disse che non avrebbe mai potuto vivere senza di lei, ormai facevano parte l’uno dell’altra indissolubilmente. D’istinto, guidato dall’emozione del momento, le pose una domanda che gli girava in testa da qualche tempo, ma che non aveva mai avuto il coraggio di fare:
-Kaori, cosa ne diresti di sposarmi?-



 
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