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- Capitolo 1° -
Legenda:
- : parlare
"..." : parlare a bassa voce;
*...* : pensare;
(((...))) : suono.
-...si vocifera che il Consiglio delle ombre abbia provveduto ad incaricare un iniziato per prelevare la Crisalide...
-Il Consiglio delle ombre...quei maledetti...
-Cosa ha intenzione di fare maestro?
-Niente...non possiamo fare niente...Ora come ora, possiamo solo attendere che siano loro a portarla qui.
-Cosa!? Ma maestro, lo sapete benissimo che se la Crisalide cadesse in mani sbagliate...
-...solo loro dispongono dei mezzi adatti, e solo gli alleati possono usufruirne. Noi ne stiamo fuori, lo sai. Non ci resta che aspettare...e agire nel momento più opportuno.
-Macbeth! Macbeth sbrigati o faremo tardi! - urlò dal pianerottolo una ragazza.
-Kathleen smettila di frignare...siamo in perfetto orario! -rispose la sorella, animatamente come di consueto- Ok ok, sono pronta...!
Ma come siete carine! -esclamò la madre vedendole- Quest'abito da fata ti sta divinamente Kathleen! Peccato che tua sorella si sia voluta vestire da zingara...è vero che ad Halloween tutti girano vestiti da mostri o scheletri, ma a una ragazza così graziosa non sta...
*...ma sentila...com'è frivola...In ogni cosa che faccio, non fa altro che paragonarmi a mia sorella, ogni mia azione è relazionata alle azioni di mia sorella...già, la cocca di mamma...Ci manca poco che per colpa sua odierò anche Kathleen stessa!*-Primo: non è un vestito da zingara, bensì di strega, e c'è differenza, e secondo: abbiamo fretta, puoi comodamene blaterare quando saremo tornate (se torneremo) -ribatté prontamente Macbeth -Ora spicciati, cenerentola...dobbiamo andare! -esclamò sollecitando la sorella.
-Macbeth ma come ti permetti di...- la madre non fece neanche a tempo a rimproverare che già le due uscirono chiudendosi la porta dietro.
"Uh guarda chi c'è...le due gemelle...o per meglio dire, la gemella accompagnata dal diavolo!"
"Tsk...non le bastano quegli occhiacci rossi, s'è pure vestita da indemoniata...! E' una ragazza da evitare..."
"Già...meglio starle alla larga" vociferavano intanto due ragazze osservando Macbeth.
-Kathleen, io mi butto nella mischia, tu che fai? - chiese Macbeth alla sorella.
-No grazie...non mi va di ballare per ora.
Così la festa di Halloween del College aveva inizio: come di consueto anche quest'anno il Collegio era pieno di gente, in prevalenza adolescenti trasgressivi e figli di papà: il Collegio di Townsville infatti era famoso per ospitare gente di ogni livello e sobborgo.
Tutti attendevano la fine della festa, quando sarebbe stata incoronata la reginetta di Halloween: molte snob la consideravano un grande evento, ma molti altri, tra cui Macbeth, la concepivano come una stupida ricorrenza adatta solo a ragazze frivole e con la puzza sotto il naso, appunto...una festa per civette insomma.
Com'era abituale tra i giovani, si suonava solo ed esclusivamente musica assordante e rockettara, più o meno gradita.
Macbeth si fece spazio nella folla di ragazzi che ballavano a suon di rock ed Heavy Metal. Mentre anche lei si scatenava, venne adocchiata da un ragazzo, dai capelli lunghi corvini, il fisico slanciato e lo sguardo selvaggio: il classico bello e dannato insomma. Quest'ultimo, dopo averla osservata intensamente, si avvicinò a lei:
-Hey ciao bionda...
-Ciao moro! -rispose sarcasticamente lei, com'era solita fare con i ragazzi che cercavano di abbordarla: li considerava tutti degli imbranati nullafacenti...e molti per questo suo modo di pensare la evitavano, per non parlare poi di quei suoi singolari occhi rossi che non erano di certo un gran bel lascia passare in quella società razziale e conformista... -Sei nuovo di qui?
-Diciamo di sì...Senti ti andrebbe di venire a bere qualcosa? -propose lui, andando subito al sodo.
Macbeth annuì (anche se poco entusiasta dell'iniziativa) così si spostarono verso il piano bar. Dopo aver consumato qualche bibita:
-Forti quelle lentine rosse! -esclamò Macbeth notando che il ragazzo aveva gli occhi rossi *Eheheh...che ironia della sorte...*
-Non sono lentine...
-Cosa?...Scusa non ti sento, la musica è assordante!
-Vieni con me, andiamo dov'è c'è meno casino -detto questo la prese per mano e la trascinò con sè. Dopo aver attraversato varie scale e corridoi, giunti al terzo piano del College, entrarono in una camera:
-E' la tua stanza questa?
-Sì...la condivido con un amico...
-Ah...la mia è al piano inferiore, e la condivido con mia sorella.
-Allora tu e Kathleen venite qui a scuola...- "Mmh...perfetto...tutto combacia..." disse fra se e se il ragazzo.
-...Si ma...come fai a sapere di mia sorella? Non hai detto che sei nuovo? E poi cos'è che combacia?
-No...ho sentito parlare di voi...
-Uhm..........-Macbeth era visibilmente poco convinta-...ah ma cosa mi hai detto giù al piano bar? Non ti sentivo...
-...queste non sono lentine...
-Si certo come no, ma a chi vuoi darla a bere? -disse lei dandogli una pacca sulla spalla.
-Mpf...guarda bene e vedi...- Macbeth si avvicinò a lui scrutando attentamente lo sguardo del ragazzo...con grandissimo stupore constatò che in effetti non erano lentine, bensì i suoi veri occhi!
-Incredibile! Non pensavo che esistesse qualcun altro con la mia stessa malattia agli occhi! -esclamò esterrefatta.
-Non è una malattia...
-Ma scherzi? E' da una vita che giro tra i migliori medici, ed ho ricevuto sempre la stessa risposta: è una malattia la nostra...-spiegò, con sguardo un po' triste *Ricordo ancora il pianto in seguito alle operazioni non andate a buon fine...avrei voluto mollare tutto...già...TUTTO* -...nonché una grande disgrazia...un difetto...un oggetto di scherno.........Siamo presi facilmente di mira noi...no?
-No...-rispose il ragazzo freddamente, nascondendo un ambiguo sorriso.
-Come sarebbe a dire no...? -*...questo ragazzo...è strano...troppo strano...e poi lo vedo così...freddo, distaccato, così poco...VIVO...........mmh...forse non è stata una buona idea seguirlo...* pensò Macbeth tra se e se, mentre il ragazzo la scrutava ancora con quella strana espressione dipinta in volto, intimorendola- ...ehm...non mi hai detto come ti chiami -chiese la ragazza, sentendosi un po' a disagio con quegli occhi ancora puntati su di lei.
-Non mi chiamo...semplicemente non mi chiamano...Infondo, cosa vuoi che sia un nome? E' solo un metodo di identificazione inventato da voi stupidi umani...Non credi...?
-Ehm...beh...forse...sì...più meno...- accennò lei poco persuasa da quell'atipico ragionamento, e ancor più stranita, indietreggiando un po' *...fa anche discorsi alquanto strani...questo tipo non mi convince affatto...meglio inventare una scusa e filarmela via...!*
-Che c'è? Hai paura di me per caso...? -chiese lui, vedendola indietreggiare.
-Oh...ehm...no no...ma che dici...-ora il tono di Macbeth era sempre più incerto, la sua voce tremava.
Ad un certo punto, il ragazzo si avvicinò a lei, le sfiorò il viso con una mano, mentre lei continuava ad indietreggiare, le si avvicinò al collo, posandovi una strano bacio. Macbeth sul momento rimase un po' stordita, ad un certo punto sentì la vista annebbiarsi, ed avvertì inoltre un senso di confusione in testa, fin quando poi, la vista le venne meno del tutto, e perse i sensi.
.+°* Alloraaaa!!! Come primo capitolo come vi sembra? Che impressione vi ha fatto?(spero positiva^^) in ogni caso, vi anticipo che già nel secondo capitolo ci sarà una svolta molto importante, non perdetevelo!(e fatemi sapere che ne pensate, xkè se non piace, non ne vale la pena di continuarlo U.U) *°+.
Ciauz =^^=
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