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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall
Titolo Fanfic: BIZZARRIE REGALI
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Lemon
Autore: flamia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/09/2005 16:50:13

shonen-ai, un po` di lemon... risate garantite!
 
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BIZZARIE REGALI
- Capitolo 1° -

Bizzarrie Regali

Era un casino di tempo che volevo tradurla come Io comando! ^____^ Come tutte le ficce di Evil-francesca, è qualcosa di perverso *___*

Bizzarrie Regali

Una Fanfiction di Francesca-chan

Disclaimer: Non posseggo nulla che abbia a che fare con DBZ. D’oh. Vi ringrazio.

È presente un po’ di lemon con pairing m/m. Io vi ho avvertiti, ora sta a voi tornare indietro, ok?

;;Stomp Stomp Stomp;;

“Ma dove SONO tutti?? Padre?!” mugugnò un giovane principe mentre interrogava infelicemente il nulla sbattendo i piedi sul pavimento di marmo del palazzo, adirato.

Si stava annoiando, se non si era già capito dal suo contegno impaziente…

Si fece strada lungo gli straordinari ed apparentemente vuoti corridoi, ed entrò nella sala del trono dove solitamente suo padre sedeva attorniato da schiere di servitori e soldati al suo comando. Ma quella era la terza volta che controllava la sala, e suo padre non era ancora tornato. Diavolo, non c’era nessuno lì attorno, il castello sembrava una città fantasma.

“Diavolo…” imprecò il piccolo Vegeta, in una delle nuove ‘espressioni’ imparate da papà. Ma poi le sue orecchie catturarono i deboli suoni di piccole grida e gemiti provenienti da una delle stanze interne. Intrigato, si avvicinò alla porta, incollò l’orecchio al legno spesso e permise al suo patrimonio genetico Saiyan di entrare in gioco.

“Oh SÌ! Così!”

Aveva sentito suo padre gridare… Vegeta corrugò i suoi tratti infantili. Ma di che stava parlando? E perché sembrava così, beh, insolitamente felice?

Vegeta schiantò la porta e sentì un suono di passi frettolosi e un forte,

“COSA?! CHI È LÀ?!” provenire da un ora irritato ed arrossito Re Vegeta, seduto dietro la sua scrivania.

“Credevo di averti sentito dire qualcosa, padre.” Vegeta entrò dalla porta scardinata.

“Eh? Cosa vuoi dire? ;;goccia di sudore;; Perché mai dovrei dire qualcosa quando sono ovviamente solo?” tossicchiò, sperando che suo figlio non notasse il proprio nervosismo.

“Oh…beh, come mai non c’è nessuno qui in giro?!” proseguì Vegeta, dimenticandosi degli strani suoni che aveva sentito fare da suo padre prima e arrivando dritto al punto della questione.

“Cosa vuoi dire?” Re Vegeta lo adocchiò a disagio, strascicando la sedia in avanti perché suo figlio non vedesse che, sotto la scrivania, gli mancavano i pantaloni…

“Non c’è nessuno in giro! Io mi annoio! Ho fame! Dove sono i servitori?! Dove sono i-”

“Oh, e finiscila!” ringhiò Re Vegeta alle lamentele di suo figlio. Poteva anche essere il suo erede, ma sapeva essere una tale seccatura…

“Sono sicuro che i servitori sono qua attorno! Va’ a guardare meglio! Probabilmente sono, beh, da qualche parte! Fa’ qualcosa!” Re Vegeta fece a suo figlio cenno di andarsene.

“Qualcosa che a me piacerebbe continuare a fare in questo momento…” Il piccolo Vegeta credette di sentire il suono di una voce che borbottasse dalla scrivania di suo padre, poi un grido acuto quando Re Vegeta tirò un calcio al disotto di essa, rivolgendo un sorriso nervoso a suo figlio.

“Hai detto qualcosa?” Il piccolo Vegeta guardò suo padre un’altra volta.

“No! Va’, vai a mangiare degli Smarties o qualcos’altro!” ringhiò Re Vegeta.

Finalmente il Principe Vegeta (grazie a Dio per Re Veggie) se ne andò sbattendo la porta.

“È sicuro? Posso uscire ora da questo maledetto buco?” mugugnò Bardack da sotto la scrivania.

“Non è colpa mia se il mio moccioso ha scelto questo momento per seccarmi…” ‘Inoltre, sono io per primo a volerti in un certo buco differente, in questo momento…’ pensò Re Vegeta tirando indietro la sedia per concedere all’uomo un po’ d’aria.

Bardack si massaggiò la spalla, quella che prima Re Vegeta gli aveva sfasciato con la punta dello stivale, e sorrise.

“Pagherai per questo, mio signore” Strizzò l’occhio a Re Vegeta, e si attaccò di nuovo al suo bassoventre libero dai pantaloni…

Il piccolo Vegeta credette per sicuro di sentire qualcuno gridare “ODDIO!” mentre usciva dalla sala del trono, ma si limitò a scrollare le spalle e a dirigersi verso la cucina.

Il Principe entrò nelle cucine regali, solo per essere accolto ancora una volta da strani gemiti provenienti dall’angolo della dispensa.

“Mmmm…così…leccami tutto…”

Il piccolo Vegeta praticamente sfondò la porta, rivelando due giovani colti nell’atto di…ehm…

“Cosa state facendo?” Vegeta li osservò con curiosità, senza perdere del tutto il suo cipiglio.

Turles e Radish si guardarono nervosamente l’un l’altro mentre il principe li osservava, privi di maglietta, e con sciroppo al cioccolato spalmato su varie parti del corpo…

“Noi, ehm…”

“Io, ;;ahem;;”

“Stiamo giocando” arrossirono all’unisono.

“Davvero? Posso giocare anch’io?” chiese il Principe, speranzoso.

EEP!! Radish sparò al suo ‘amico’ un’occhiata ansiosa, ed entrambi si scusarono velocemente, afferrando una bottiglia extra di sciroppo al cioccolato lungo la loro ritirata precipitosa dalle cucine. Cioè, sul serio, quanti anni aveva il ragazzo, quattro?

“Ma che cos’hanno tutti quanti?” Il piccolo Vegeta si grattò la testa.

Vegeta rimase a fissare il ripostiglio, chiedendosi cosa mai ci fosse di così divertente là dentro. Dato che non c’era nessun altro nei paraggi, decise di verificare lui stesso.

‘Dopotutto’ disse tra sé e sé con un sorrisetto ‘IO sono il principe dei Saiyan…cos’è che rendeva quello che stavano facendo così speciale, hn?”

Si sedette.

Al buio.

In mezzo ai molti cibi inscatolati.

“QUESTO NON È DIVERTENTE!” sbottò frustrato. Cosa diavolo avevano che non andava, quei due idioti??

Poi si ricordò che mancavano loro svariati pezzi di vestiario. Umpf. Beh, se a loro ne mancavano solo un paio, lui avrebbe fatto di più! Nessuno poteva impedirglielo! (Ok, non ti incazzare O__o nd TF)

E così ora Vegeta sedeva solo soletto nel ripostiglio buio, nudo.

Tra i molti cibi inscatolati…

;;ghghgh;; l’autrice è un po’ su di giri…

Infine, sentì qualcosa! Appiattì la testa sul pavimento e sbirciò attraverso la fessura sotto la porta. Vide due paia di piedi, piuttosto vicini tra di loro, e vide che i loro proprietari erano quasi spalmati insieme sopra un tavolo.

“MMM È stato stupendo…”

“L’hai detto…rifacciamolo…dopo aver mangiato qualcosa” Il Generale Bardack si leccò le labbra e Re Vegeta si diresse alla dispensa.

La aprì, e trovò un principe nudo rannicchiato a terra, a sedere all’aria, con in mano una bottiglia di panna montata, dal momento che non era riuscito a trovare altro cioccolato.

Questo bastò a far roteare gli occhi di Vegeta dentro la testa e a farlo schiantare lungo disteso a terra.

Bardack si limitò a sospirare e scosse la testa in direzione del suo compagno svenuto.

“Te l’avevo detto di dirgli cosa fa la luna piena ai Saiyan che restano dentro durante la notte, ma noooo, io sono solo un ‘idiota di terza classe’ e ora tu sei un Re k.o. sul pavimento di una cucina. Hah! Eccoti servito!”

‘…Tuttavia, quella posizione ti dona molto, mio Re…’ Bardack ghignò e iniziò a fare certi pensieri, finché non si ricordò che il figlio del Re era ancora là nella stanza.

“Fuori-Fuori- Mi, ehm, prenderò cura io di lui” Bardack spinse fuori nel corridoio il principe e chiuse la porta della cucina a chiave.

Così, ancora una volta il piccolo Vegeta era solo.

Ma indovinate chi arrivò caracollando dal corridoio?

Un ragazzino dagli irti capelli e col nome ‘Kakaroth’ sulla targhetta.

Si fissarono l’un l’altro per un momento, poi schizzarono via urlando in direzioni opposte del corridoio.

Hehe. Aspettate solo di essere più grandi, ragazzi…Tali padri tali figli……

O_o

 
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