CAP. 1 - UNA STRANA RAGAZZA
- Capitolo 1° -
Era una ragazza assolutamente normale: capelli castani legati stretti con un elastico, non molto alta, occhiali che le scivolavano sul naso… insomma, non aveva nulla che attirasse particolarmente l’attenzione, se non il fatto che indossava una divisa maschile. Tutti in cortile la stavano fissando incuriositi, mentre lei, ignara di tutto, leggeva un libro continuando a camminare e SDENG!
- Ehi, stai un po’ più attento a dove cammini, ragazzino! – sbraitò un incazzatissimo ragazzo dagli sfavillanti capelli rossi.
Lei lo guardò dal sotto in su, per nulla impressionata da quel gigante di quasi un metro e 90, che sembrava pronto a fare a botte.
- Scusa (in inglese. ndA) – disse con voce bassa.
- Ma tu sei una ragazza! Scusami tu, non volevo aggredirti. Sei nuova? (in giapponese ndA)– replicò uno stupito e imbarazzatissimo rossino.
La ragazza lo guardò perplessa: non aveva capito una parola.
- Ehi, rispondimi –
- Scusa, ma non parlo giapponese…comunque io sono Ely, e sì, sono nuova – (sempre in inglese ndA)
“ Accidenti, il mio inglese è scarsissimo” pensò il ragazzo: - Ehm…my name is Hanamichi Sakuragi –
- Piacere e scusami ancora… ora devo scappare o farò tardi – gridò Ely scappando via di corsa: - Spero di rivederti! –
“…1^G, 1^H, 1^I... Accidenti quante sono....1^L, evviva, ce l’ho fatta”
- Buongiorno professore… scusi il ritardo, ma ero col preside –
- Non importa ragazzo, ora presentati e poi trovati un posto -
La nuova arrivata si rivolse alla classe – Piacere, io sono Ely, vengo dall’Italia e, contrariamente a quanto pensa il professore, sono una ragazza… - sorrise.
- Ehm, signorina, lo sa che in questa scuola è obbligatoria l’uniforne? – l’apostrofò seccato il professore.
- Certo, e come vede la indosso – sorrise ancora, mandando il prof. nel pallone – Ora posso sedermi? –
- Certo, certo… c’è un posto libero…-
- Qui prof. – si sentì sbraitare da in fondo all’aula.
- Va bene, puoi metterti vicino a Sakuragi per ora –
- Ciao Ely, volevo scusarmi ancora per prima –
- Don’t worry, baby – replicò lei sogghignando – sono io ke sono sempre distratta –
Hanamichi era sbalordito: quella ragazza non aveva paura di lui, non lo prendeva in giro per i suoi capelli ed era persino più gentile e carina di Haruko. Rimase a fissarla per buona parte delle lezioni, che lei seguiva più o meno attentamente.
Al suono della campanella Ely stava per precipitarsi fuori, quando lui la fermò: - ehi, senti, io ora ho gli allenamenti di basket…ti va di venirci? –
- sei bravo? –
- Bravo?!? Io sono il Tensai, il grande genio, il migliore, il… -
- Dohao – lo interruppe un ragazzo alle sue spalle
- Ehi, baka kitsune, come ti permetti? –
- Nh… -
Ely li fissò incuriosita: - Chi è quello? Ha dormito fino adesso? –
- Lascia perdere Rukawa, è solo un maledetto – ringhiò Hana. – Allora, vieni a vedermi? –
- Ok, ok… -
IN PALESTRA
- Ecco, puoi metterti laggiù con Ayako –
- Ok –
Ely si avvicinò alla manager della squadra, che però in quel momento le dava le spalle: - Hi – la salutò-
- Ciao, sei un amico di Sakuragi? Ti vuoi iscrivere al club di basket? – le chiese Ayako, voltandosi. – Oh, ma sei una ragazza, scusa –
- Non importa, oggi è giornata – ammise Ely. – cmq piacere, sono Ely… e sì, sono qui con Sakuragi… -
Le due ragazze chiaccherarono per tutto l’allenamento, finkè, mentre i ragazzi andavano negli spogliatoi, Ely chiese: - scusa, ma x fare uno sport qui bisogna iscriversi al club? E se ne può fare solo uno? –
- Bè, ecco, di solito sì… perché, tu che vorresti fare? – le rispose stupita Ayako
- In Italia giocavo a calcio, a pallavolo e facevo atletica… ah, avevo iniziato anke arti marziali, ma ho smesso quasi subito… -
La manager dello Shohoku la guardo allibita: - ma come facevi? Io seguo solo i ragazzi a basket e quasi non ce la faccio… -
- Bè, ma sa ke da noi è diverso…cmq, se devo sceglierne uno, preferisco lasciar stare… ehi, posso venire a vedervi anke domani? –
- Sì, certo, tanto non disturbi –
- Ok, perfetto, ora scappo ke sono già in ritardo. Salutami Hanamichi. Ciao. –
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