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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bakuten Shoot Beyblade (Beyblade)
Titolo Fanfic: CENA DI LAVORO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: rey-mika galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/09/2005 18:52:24

kei è obbligato ad andare ad una cena di lavoro e kiede a rei di accompagnarlo.. peccato ke ci sia un piccolo problema `^^! kxr
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Rey: strano ma vero, sono riuscita a scrivere una Kei x Rei.. E tutto solo perchè ho visto il profe che mi piace.. '^_^.. Che bel motivo '^_^
Cmq, non sarà granchè, mi affido alla vostra clemenza.. Grazie a chi mi commenta!
Ciao ciao!



Cena di lavoro

Chiudo la conversazione con un gesto di rabbia mal trattenuta e sbuffo. Quei maledetti mi hanno rintracciato fin qui.. Mi alzo dal pavimento, sul quale mi ero seduto per poter parlare comodamente con il mio interlocutore ed esco dalla stanza. Uffa.. Non ho proprio voglia di andare a quella maledettissima cena con tutti quegli uomini d'affari, ma ora che mio nonno è morto e mi è stata affidata l'azienda non posso non andare.. Salgo le scale che mi conducono alla camera di Rei, intenzionato a portarlo con me, visto che se mi devo annoiare, voglio avere almeno qualcosa di bello per distrarmi.. Busso alla porta e aspetto che mi inviti ad entrare e, quando lo fa, entro, fermandomi sull'uscio.
"Ciao Kei!" esclama, sorridendomi ".. Ti serve qualcosa?"
"No, niente.." rispondo, senza togliergli gli occhi di dosso ".. Solo mi chiedevo se ti andava di venire a cena con me.." mi fissa per qualche istante e non distolgo lo sguardo dal suo, sperando che mi dica di sì. Arrossisce leggermente, cavolo è davvero bello, poi mi domanda:
"È un invito?"
"A dir la verità è una cena di lavoro.." se così può essere definita.
"Ah, capisco.."
"E visto che comunque non sono io a pagare e sarà una noia mortale, pensavo che ti avrebbe fatto piacere accompagnarmi.." sembro un po' tirchio, ma è la verità.. Visto che non pago ne approfitto per uscire con lui una volta di più.. Poi, quando pagherò io, lo poterò dove si possa divertire..
"E come mai hai chiesto prorpio a me e non a Takao?" è in vena di domande, oggi.. Mi avvicino piano a lui, che continua, aggiungendo:
"Sarà felice per una volta di mangiare quanto vuole senza limiti.." se fossi un ragazzo che esprime molto apertamente i miei sentimenti, probabilmente avrei sorriso.. Mi fermo a due passi da lui, alzo una mano per spostagli qualche ciocca di capelli dal viso e, in un sussurro, rispondo:
"Visto che è un locale di classe, volevo portare qualcuno di raffinato, elegante e bello.. Esattamente come te.." arrossisce ancora e proseguo con la mia risposta ".. E poi voglio te e non Takao.." rimane in silenzio per qualche istante, senza distogliere gli occhi dai miei, poi abbassa lo sguardo e mormora:
"Non ho un vestito adatto.."
"Non c'è problema.. Andiamo.." mi giro e mi avvio verso la porta, sapendo che mi sta seguendo, mentre mi chiede:
"Dove andiamo?" non rispondo, ho già parlato troppo ma proseguo lungo la mia strada. Usciamo di casa e andiamo in un negozio che vende abiti da cerimonia dove gli lascio decidere quello da indossare (sono tutti uguali, ma è il pensiero quello che conta). Pago il vestito, poi andiamo qualche metro più avanti, in un vero negozio di vestiti in cui entro, sotto lo sguardo stupito del mio accompagnatore che mi domanda:
"Che ci facciamo qui?"
"Ti prendo qualche bel vestito.." mi guarda interrogativamente e gli spiego:
"Così dopo la cena ti porto fuori in qualche bel locale.." mi sorride, poi esclama:
"Grazie!" sorrido lievemente, senza che mi veda, dopo di che lo lascio girovagare all'interno del locale, dandogli la possibilità di provare e prendere qualsiasi cosa voglia mentre lo aspetto alla cassa. Pago quello che ha preso, poi facciamo ritorno a casa e, naturalmente, porto io le borse in modo che non si affatichi. Quando arriviamo a destinazione, lo lascio andare nella sua camera, dicendogli semplicemente:
"Partiamo verso le sette.."
"Non preoccuparti.." mi risponde, sorridendo come sempre ".. Sarò pronto.."

Sono le sette in punto.. Aspetto qualche minuto, durante i quali finisco di sistemarmi il vestito, dopo di che mi appoggio al corrimano delle scale e urlo:
"Rei! Sei pronto?"
"No! Non voglio scendere!" mi risponde, senza farsi vedere.
"Perchè?"
"Mi vergogno!"
"Non fare il timido e scendi!" e con questo, non ammetto repliche. Una decina di minuti dopo, durante i quali la mia pazienza scarseggia, di lui nessuna traccia. Prima che possa salire le scale per andare a prenderlo, arriva Takao che, dopo avermi lanciato uno sguardo sconvolto, domanda:
"Dove vai?"
"Non ti interessa.." rispondo, salendo il primo gradino.
"Ti fermi a cena?"
"No.." ignoro quello che mi dice e salgo le scale, aprendo senza preavviso la porta della camera di Rei. Si volta a guardarmi sorpreso, mi avvicino a lui e lo prendo per un polso, trascinandolo giù per le scale.
"Kei! Lasciami!" esclama, provando a divincolarsi ".. Non voglio venire! Te l'ho detto che mi vergogno!"
"Invece non devi.." replico ".. Così stai benissimo.. Non sei molto il Rei che conosco, ma sei bellissimo anche così.." smette di dimenarsi e si lascia trasportare tranquillamente alla mia macchina. Lo faccio salire, poi mi siedo al mio posto e accendo il motore, mentre lui sussurra:
"Lo credi davvero?" annuisco e parto, diretto al ristorante. Durante il tragitto penso che sia meglio dargli qualche informazione e soprattutto qualche direttiva su cosa fare, quindi gli dico:
"Sei avvisato.. Probabilmente ci sarà solo vino.. Quindi bevi poco perchè se ti ubriachi non possiamo uscire noi due da soli.. Poi, questo te lo dico per esperienza personale, sta' attento a quello che mangi, non si sa mai quello che posso rifilarti.." si mette a ridere, poi risponde:
"Kei, ho lavorato in un ristorante, ricordi?" è vero, ma è una cosa diversa ".. Comunque, grazie per l'avviso.." arriviamo e parcheggio il più lontano possibile dagli altri. Esco dalla macchina e vado ad aprire la portiera a Rei, poi gli offro galantemente il braccio, in modo da andare a braccetto.
"Stammi vicino.." sussurro, prima di entrare. Subito vedo gli altri riuniti intorno al tavolo degli aperitivi e di controvoglia mi unisco a loro che, come mi vedono, iniziano a tempestarmi di domande su cosa farò dell'azienda e menate simili. Mi infastidisce parecchio un tizio che, come il mio accompagnatore si allontana di qualche passo da me, mi chiede:
"Kei caro, chi è la perla al tuo fianco?" lo fulmino senza rispondere, ma vado a riprendermi la mia 'perla', in modo che non venga importunato da vecchiacci maniaci e impiccioni. Dopo qualche minuto, finalmente ci sediamo e vengono serviti gli antipasti e molto tempo dopo anche i primi. Se continua così a mezzanotte siamo ancora qui.. Quando arriva anche il secondo, ci viene servita non so che specie di carne che il mio bello fissa poco convinto, tastandolo con la forchetta. Ne taglio un pezzo dalla mia, poi lo chiamo sottovoce; lui si gira, mi guarda e gli faccio cenno di assaggiare. Cosa che fa, appoggiandosi al mio braccio, assumendo un'espressione curiosa ma contenta, presto sostituita da una di leggero disgusto. È chiaro che non gli piace.. La prende e, con un sorrisino, la lancia sotto il tavolo, sotto il mio sguardo sconvolto. Per fortuna gli altri non lo hanno visto.. Meno male.. Ma la cosa che mi preoccupa, anzi, le cose che mi preoccupano sono che lui sta bevendo troppo e un vecchio non gli leva gli occhi di dosso.. Passa un altro secondo e, visto che non lo prende, Rei comincia a bere, come una spugna. Non vorrei che gli succedesse qualcosa.. Ma di che mi preoccupo? È al mio fianco e non si allontanerà per tutta la serata.. Peccato che sfumi il dopocena.. Non importa, sarà per una prossima volta.. La mia attenzione viene attirata da uno seduto qualche posto più in là, che mi impegna in una faticosa discussione (faticosa perchè devo parlare molto) che si protrae molto a lungo, tant'è che, come mi volto per vedere come se la sta passando Rei, vedo il posto al mio fianco vuoto. ... ... Dove cavolo è andato? Faccio vagare lo sguardo per tutto il ristorante, ma di lui nesssuna traccia.. E non c'è neanche il vecchio che gli ha messo gli occhi addosso! Mi alzo e lo cerco fuori, magari voleva prendere una boccata d'aria, ma non lo trovo, quindi provo a chiedere a un cameriere che mi risponde:
"Sì, signore.. È andato di sopra con un altro signore.." lo ringrazio, poi salgo le scale che mi portano ad un corridoio pieno di porte, ognuna delle quali dà su una stanza diversa. Eh eh.. E adesso dove lo trovo? Le apro tutte, fino a quando vedo sdraiato su un letto, un ragazzo a me fin troppo familiare con sopra l'altro tizio che mancava alla tavola. Ok, che cavolo sta facendo quel maledetto? Se lo tocca io lo uccido! Prima che possa fare un passo, il vecchio avvicina le labbra al collo di Rei, che mi sembra perso nel mondo dei sogni e che sussurra:
"Kei.." mi avvicino al maniaco e lo afferro per la giacca prima che possa anche solo sfiorarlo, gettandolo a terra, dopo di che afferro il mio bello per un braccio, riscuotendolo dal suo momento di smarrimento, e lo trascino fuori, arrabbiato più che mai. Non ho mai nascosto i miei sentimenti, li ho dimostrati in forma minore, ma credo quel poco che si veda faccia in modo che tutti mi stiano alla larga. Arrivo alla macchina, la apro e, poco gentilmente ci lancio dentro Rei, stupito dalla mia reazione, poi mi metto al mio posto e parto, senza la mia collera si plachi.
"Kei.. Che cosa è successo?" mi domanda ingenuamente, facendo aumentare il mia ira contro me stesso.
"Sta' zitto!" ribatto, accellerando ancora.
"Ma.."
"Zitto!" lo interrompo ".. Ti ho detto di rimanere al mio fianco, perchè te ne sei andato senza dirmelo? Sai cosa poteva accadere?" mi fermo in uno spazio libero e do un colpo al volante, ancora arrabbiato. Mi volto verso di lui, pronto a continuare la mia sfuriata, ma mi fermo quando lo vedo con gli occhi pieni di lacrime che, continuando ad aumentare, scivolano dolcemente sul suo bellissimo viso.
"Io.. Scusa.. Io.." comincia, singhiozzando ".. Non volevo farti arrabbiare.. Scusa.. Adesso mi odi.." ci rimango male, non so se per le sue parole o per le lacrime, fatto sta che la rabbia passa. Allungo le braccia e lo abbraccio, stringendolo dolcemente a me, sperando che si calmi e che capisca che non è vero che lo odio. Non so se ce la fa, quindi sussurro:
"Calmati, Rei.. È tutto a posto.. Non ti odio e non sono arrabbiato con te.. Non potrei mai.." faccio un respiro profondo, poi gli sciolgo il codino in modo da lasciare liberi i suoi bellissimi capelli che inizio ad accarezzare con una mano, poi aggiungo:
"Io.. Ti amo, Rei.." non reagisce, non si muove e non dice nulla, quindi lo allontano piano da me e mi accorgo che sta dormendo. È bello anche così.. Lo adagio sul sedile, poi riparto, andando più piano per non svegliarlo. Quando arriviamo a casa di Takao, lo prendo in braccio e lo porto nella sua camera, poi vado nella mia e vado a dormire.

È mattina.. Mi alzo e vado in cucina per far colazione e, per mia sfortuna, non vedo il mio bello, ma solo il vuoto. Sospiro, poi mi preparo qualcosa e passo tutta mattina ad allenarmi con il bey. Verso mezzogiorno andiamo a pranzo e finalmente lo vedo, solo che non ho la possibilità di parlargli, cosa che si protrae per tutto il pomeriggio. Prima dell'ora di cena, riesco a salire nella sua stanza, busso ed entro, dopo suo invito. Questa volta non sorride, ma rimane serio, sdraiato sul letto. Mi fissa, con due occhi pensierosi, io mi appoggio allo stipite e domando:
"Non sei ancora pronto?" mi guarda interrogativamente, poi mormora:
"Non capisco quello che vuoi dire.."
"Ieri non abbiamo potuto andare in qualche locale come ti avevo promesso.. Ci andiamo adesso.."
"Adesso?! E la cena?"
"Offro io.."
"Però questa volta in pizzeria!" annuisco, mi sorride, poi esco, mentre lui si cambia per poi raggiungermi pochi minuti dopo. Indossa un paio di calzoni militari e una maglia giromanica nera e una targhetta sempre da militare che gli pende sul petto, sfiorando dolcemente i muscoli. Anche se questa volta non si è fatto il codino, ma la treccia, porta sempre la sua inseparabile fascetta.. È veramente uno schianto..
"Sei bellissimo.." commento, fissandolo intensamente. Arrossisce, poi sussurra:
"Grazie.." lo prendo per mano e ci dirigiamo verso la mia macchina, ignorando Takao e Max che ci chiedono se usciamo anche questa sera. Lo porto in pizzeria, come mi aveva chiesto, poi, dopo aver mangiato e passato quasi una mezz'ora a parlare, evitando l'argomento 'ieri', pago la cena e lo porto in una discoteca. Lo lascio libero, controllando che non ci sia qualche furbetto che voglia fare il cascamorto con lui, poi, dopo moolto tempo mi si avvicina, con il respiro affannoso e mi dice:
"Un altro ballo e poi andiamo, ok?" annuisco, lui mi sorride, poi mi prende per mano, trascinandomi in mezzo alla pista, mentre comincia una musica lenta, poco adatta al posto in cui siamo. Ne approfitto comunque per tirarmelo bene contro in modo che anche se vuole non possa allontanarsi e credo che lo capisca, dato che appoggia la fronte contro il mio collo, lasciandosi andare al ritmo della musica.
"Sei stanco?" mormoro, assaporando il suo calore e il suo profumo.
"Un po'.." sorrido, aumentando la stretta su di lui, poi, pian pianino, lo trascino vicino al muro, bloccandolo contro di esso. Alza lo sguardo su di me, mentre la musica termina e ne approfitto per dirgli:
"Sai, Rei.. Te l'ho detto anche ieri, ma.. Ti amo.." prima che possa terminare la frase, parte una canzone molto più alta che copre le mie parole, cosi che mi risponde:
"Non ti ho sentito! Dai, andiamo!" annuisco e usciamo dal locale, tornando in macchina per dirigerci verso casa. Durante il tragitto, ancora con un sorriso sulle labbra, sussurra:
"Grazie, Kei.. Mi sono proprio divertito.." non rispondo e quando arriviamo lo accompagno nella sua stanza, chiudendomi la porta alle spalle. Mi avvicino a lui che mi guarda sorpreso e che commenta:
"Che hai? Oggi sei strano.." non rispondo ma abbrevio ancora la distanza tra noi, fino a quando siamo di nuovo come qualche minuto prima, in discoteca. Lo faccio indietreggiare fino al muro, dopo di che appoggio le mani ai lati del suo viso e avvicino le labbra alle sue.
"Ti amo, Rei.." adesso non può non avermi sentito.. Non lo lascio replicare e lo bacio, appoggiando le labbra alle sue, premendo piano con la lingua, sperando che mi dia il permesso di andare oltre. Timidamente lo fa e inizio ad esplorare la sua bocca con la mia lingua, cercando la sua e accarezzandola piano e dolcemente. Quanto ho sognato questo momento.. Sento le sue mani intorno al collo, risalendolo piano fino ad intrecciarsi nei miei capelli. Spinto da questa muta approvazione, gli circondo la vita con le braccia, sollevandolo in modo da averlo in braccio e, senza interrompere il bacio, lo porto sul suo letto, sul quale cadiamo, lui sotto io sopra. Quando ci stacchiamo, per scarsità di ossigeno, fisso i miei occhi fieri e decisi in quelli felini e dolci di quel ragazzo che mi ha fatto perdere la testa. Annullo nuovamente la distanza che ci separa e lo bacio ancora, ancora e ancora, fino a quando appoggia le mani sulle mie spalle, impedendomi di ripetere nuovamente il gesto. Lo guardo e mi spiega:
"Se non mi dai il tempo di rispondere.." lo fermo, prendendogli le mani con le mie e baciandolo di nuovo, solo che questa volta mi morde.
"Ahia!" esclamo, allontanandomi ".. Sei impazzito? Mi hai fatto male!"
"Se tu mi lasciassi parlare..!"
"Ma se hai ricambiato il mio bacio, non ho bisogno di sapere altro!"
"E se lo avessi fatto solo per gioco?" mi fermo, mezzo sconvolto mentre dentro di me nasce la voglia di dargli uno schiaffo che gli faccia rimangiare l'ultima frase che mi ha detto. Lo guardo e dichiaro:
"Stai mentendo.."
"Come fai a dirlo?" mi domanda, nascondendo la sorpresa.
"Ti conosco.. Te lo si legge negli occhi.. Non sai mentire.."
"Magari non mi conosci come credi.." replica, tranquillamente. Lo fisso poco convinto, si mette a ridere, poi aggiunge:
"E va bene! Hai vinto! Stavo mentendo.." sorrido appena, poi avvicino ancora le labbra alle sue, dicendogli:
"Se mi devi dire qualcosa, adesso e alla svelta.." mi sorride poi sussurra:
"Anch'io ti amo.." annulla la distanza che c'è tra noi, baciandomi. Bene, credo che adesso sia il mio ragazzo.. E anche se non lo è, lo costringerò! No, non ci riuscirei mai.. Perchè è lui.. Ti amo, Rei, e quello che voglio fare è amarti per sempre..



Fine.. Che altro dire.. Ciao..? ah! my sis ha messo una nuova fanart (a dire il vero l'aveva disegnata ankora ad aprile '^^).. se avete voglia di darci un'okkiata..

 
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