ADDIO
- Capitolo 1° -
CAP 1: ADDIO
“ perché non distogli lo sguardo, Inuyasha…? Ti prego… non ce la faccio…” Kagome era immobile, paralizzata. Non riusciva a rendersi conto della situazione, non riusciva a ragionare, non riusciva a trattenere le lacrime che ormai scendevano copiose sulle gote, senza controllo, come un fiume in piena.
Le iridi ambrate del mezzo-demone continuavano a fissarla, sconvolte, spaventate, disperate. Avrebbe preferito morire piuttosto che sapere che Kagome aveva visto e sentito tutto ciò che lui e Kikio si erano detti. Ma ormai era troppo tardi…
Rimasero così per quelle che parvero ore, incapaci di muovere anche solo un muscolo. Fu Kagome la prima a risvegliarsi da quel momento eterno: singhiozzando, si voltò e, afferrato lo zaino che per stupore aveva abbandonato a terra, corse via, senza guardarsi indietro.
Corse, corse, corse finche non senti le gambe cedere, il cuore che le scoppiava in petto, la vista offuscata dalle lacrime… Era finita, era tutto concluso. Inuyasha aveva scelto. Non lei, non la ragazza che negli ultimi mesi era sempre stata accanto a lui, che l’aveva aiutato, sostenuto, consolato, ascoltato… Che l’aveva amato… Non lei. Maledizione, nonostante tutto ciò che aveva fatto, per lui, tutti i suoi sacrifici, lui continuava ad amare Kikyo! Kikyo, che aveva cercato di ucciderla. Kikyo, che aveva consegnato i pezzi della sfera a Naraku. Kikyo che cinquant’anni prima aveva imprigionato Inuyasha in quell’albero. Kikyo che era morta. Kikyo…
Non voleva più stare lì. Avrebbe abbandonato per sempre l’Era Sengoku. Sarebbe tornata a casa, sarebbe tornatata a scuola, avrebbe detto per sempre addio ai suoi amici, alla sfera, a Naraku… ad Inuyasha. Ecco il pozzo. Kagome si guardo attorno, una parte di lei che sperava, che pregava, che lui la raggiungesse, che le chiedesse di restare… Non vide nessuno. Con un ultimo, disperato sguardo, si gettò.
Inuyasha guardò Kagome scappare via, mentre il cuore gli batteva fastidiosamente in gola, e le viscere gli si attorcigliavano nello stomaco .
“ seguila… fermala… ” il suo cuore gli diceva che doveva spiegarsi, parlarne… Ma in fondo, cosa poteva dirle? Kikyo era morta per lui, e lui non si sentiva di lasciarla proprio adesso che Naraku l’aveva di nuovo presa di mira. Pensò che dopo l’accaduto, Kagome non l’avrebbe più guardato in faccia. Le viscere divennero dieci volte più pesanti. Ma se aveva scelto Kikyo, perché dire addio a Kagome era così doloroso?
“Perché tu ami Kagome…- gli disse una vocetta bastarda nella sua mente – ma ti senti in dovere di stare con Kikyo perché lei si è sacrificata per te… Stupido. Quella non è la Kikyo che conoscevi…La kikyo che amavi cinquant’anni fa è morta. La sacerdotessa a cui hai appena dichiarato il tuo amore è un corpo fatto di terra e ossa e si nutre delle povere anime dei morti… Ti pare corretto?? No.. non lo è. Ma se tu sei tanto stupido da crogiolarti nei ricordi e nelle nostalgie, al posto di vivere nel presente, non sarai mai felice… Kikyo è il passato. Kikyo, è morta. Cavolo, Inuyasha… Datti una svegliata! Kagome è viva, ti è sempre stata accanto, ti ama… E tu ami lei. E’ proprio vero che uno si accorge di amare una persona quando l’ha persa…” Inuyasha scuotè il capo con forza. Vocina maledetta!! Non voleva ascoltare quello che gli diceva, anche se sembrava terribilmente logico.
Era passata una settimana da quando Kagome era andata via, e la vita era ripresa, anche se piena di rimorsi e nostalgia. L’immagine di Kikyo ed Inuyasha abbracciati la torturava nella notte, ogni notte, non aveva pace… Ma ecco un dolce suono che la salvava da quell’incubo: la sveglia!!!
-“huhum…” Kagome tastò ad occhi chiusi il comodino, e trovata la sveglia, la scaraventò con molta poca delicatezza dall’altra parte della stanza. Finalmente il trillio martellante di quell’oggetto infernale si zittì. La ragazza sbadigliò, si sedette su un capo del letto e guardò con occhi appannati dal sonno il paesaggio fuori dalla finestra. Il sole splendeva gioioso nel cielo limpido, e tutto faceva pensare che la primavera era finalmente arrivata.
Ma nonostante il dolce tepore che penetrava dalla finestra, il canto degli uccelli, e il fresco profumo di rugiada, nell’animo di Kagome v’era il gelo.
Hei genteee!!!! Salve a tutti!!!! Dato che ho preferito non fare nessuna introduzione, le cose che devo dire le dico adesso!!!! Bè, questa fanfic è per tutti i fan della mitica coppia Inu\Kag!!!!!!! ( Kikyo a morteeeeeee) Spero che vi sia piaciuto questo primo cap… Mi raccomando, commentateeeeeeeee!!!!!!! Meno commenti ricevo, più tardi posterò il secondo!!!! Il destino della ff è nelle vostre manine!!!!!! Baciotti ^^
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