L`INCONTRO
- Capitolo 1° -
Premessa
Questa è una storiella che ho scritto un po' di tempo fa, e allora mi sono detta: perché non pubblicarla?
Ho già preparato alcuni capitoli, devo solo darci un ritocchino prima di spedirli, perché adesso devo dedicarmi con anima e corpo ad Angel Of Darkness, che sta entrando nel vivo della storia!
L'incontro
Vagava per l'oceano, con un senso di vuoto.
Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto trovarsi un equipaggio decente, ma credeva proprio che sarebbe arrivato poi.
Sospirò e tornò a guardare l'oceano, che sembrava volesse parlarle. Ma in quel momento proprio non poteva conversare.
C'era uno strano ristorante a poca distanza da lei.
Smontò dalla nave.
I soldi per mangiare, ce li aveva.
Si aspettava una rissa tra pirati, come era solito là al ristorante, che aveva ricordato essere il Baratie, ma quello che non si aspettava era di vedere uno strano uomo con una spada tre volte più grossa di lui.
Mihawk.
Le faceva sempre venire un brivido quell'individuo.
Di cosa fosse quel brivido, non aveva la benchè minima idea.
Decise che quello non era decisamente il momento migliore per fermarsi a mangiare, e si diresse quindi verso un'isoletta lì accanto, dove aveva intravisto una palma con datteri e noci di cocco.
La spiaggia era di un denso color oro, che faceva un effetto splendido mischiato con i colori del mare e i riflessi del sole.
Improvvisamente, scorse qualcosa, o meglio qualcuno, disteso per terra.
Era un ragazzo, che ad occhio e croce doveva essere suo coetaneo, aveva una grossa ferita diagonale e una maglietta che da bianca che doveva essere era diventata rossa. Aveva perso i sensi, e doveva essere caduto in acqua, che l'aveva trasportato fino alla striscia di sabbia.
Senza pensarci un attimo, se lo caricò in spalla(per modo di dire) e lo portò sulla sua nave, dove provvide a medicarlo.
Zoro vide attorno a sé qualcosa di indefinito, aveva la vista annebbiata.
Piano piano però cominciò a diventare più nitida, finchè non vide che si trovava nella stiva di una nave.
Una graziosa ragazza aveva aperto la porta e stava portando un vassoio di qualcosa nella stanza.
<<Oh, vedo che ti sei svegliato! Eccoti la tua colazione, pirata.>>
Z:<<Che ci faccio io qui?>>
Ragazza:<<Ti ho trovato mezzo morto su un'isola e ho pensato di medicarti.>>
Z:<<Chi sei tu?>>
R:<<Un attimo, mi sto bollendo con il bricco di the.>>
La ragazza si sedette accanto a lui, che ebbe modo di notare che era molto bella: capelli violetti che le arrivavano fino alla vita e due vispi occhi castani.
Z:<<Allora, chi sei?>>
R:<<Charyl. Ma se vuoi, puoi anche chiamarmi stranger. Una straniera. Straniera in paradiso.>>
E sorrise malinconica.
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