CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
Erano giorni che navigavano il mare era quasi piatto, c'era solo un lieve filo di vento e non succedeva niente da giorni.
"Che noia..."
Rufy era seduto sulla chiglia della barca da molte ore e stava quasi per addormentarsi.
Intanto Zoro si stava allenando dall'altra parte della nava, alzando enormi pesi, molto piu grandi di lui.
"Devo continuare cosi per diventare il più forte spadaccino..."
Mentre diceva questo la sua mente gli riportava alla mente il momento in cui aveva fatto la promessa alla sua amica.
Usop stava preparando un nuovo tipo di proiettile, quando alzo gli occhi e vide un isola davanti a sè.
"Terra!!! Ragazzi, terra!!"
Le sue urla svegliarono il povero Rufy, che intanto si era appisolato.
"Dove? Dove? Ah, che bello! "
Rufy fremeva non vedeva l'ora di poter sbarcare e vedere questa nuova isola.
Intanto anche tutti gli altri si erano radunati sul ponte per vedere l'isola.
"Spero ci siano tante belle ragazze..."
Disse Sanji mentre gli spuntavo gli occhietti a forma di cuore.
"Sempre il solito" aveva ribatutto Nami.
"Ma nel mio cuore ci sei solo tu, nami, ricordatelo!!"
E tentò di baciarla sulla guancia, ma Nami lo colpì col suo bastone e lo scaraventò a terra.
Dopo pochi minuti la nave attroccò al porto e tutti scesero dalla nave: Rufy se ne andò in giro per conto suo, Nami e Usop a fare compere, Zoro alla ricerca di armi e Sanji alla ricerca di ragazze come al solito...
Appena usciti dal porto, trovarono un mercato e così Sanji aveva finito la sua ricerca, visto che il posto era pieno di ragazze.
"Salve signorina ... lo sa che è molto bella? Uh, anche lei è bellissima e lei..."
Sanji era impazzito, aveva trovato il suo paradiso e nessuno lo avrebbe pìù staccato di lì.
"E' senza speranze..."
Aveva commentato Nami, proseguendo.
Intanto Sanji stava seguendo una bella ragazza che se stava andado dal mercando, quando sente un ruggito alla sua destra, ma prosegue infischiandosene.
Growwwwwwlll
Sanji si voltà di scatto, irato per il disturbo arrecato dal ruggito e sgancia un potente calcio a quello che pareva un leone con sopra un uomo.
"Non rompere, ho cose più importati che giocare con un micietto..."
E senza far troppo caso alla bestia, che era svenuta, continua a seguire la ragazza.
"Ehi! Bella signorina, aspetti..."
E la raggiunge a corsa, affiancandosi a lei.
Intanto Usop stava camminando per una vietta e si ritrova davanti due bambini che bisticciano.
"Su, ragazzi, state buoni..."
Mentre li afferava per la testa, per evitare che si prendessero a cazzotti.
"Se fate la pace, vi prenderò come pirati nella banda del grande Usop, il più forte combattente del mare dell'ovest ..."
"Aahahah"
Qualcuno rideva alle sue spalle, ma non erano i bambini e la via era deserta.
"Guarda su!"
Usop alza gli occhi e vede Jango, che è seduto sul tetto di una casa lì vicino e stava agitando il suo "incantatore" per ipnotizzare Usop.
"Accidenti"
Usop tirà fuori la sua fionda e gli lancia in faccia una stella d'uovo. Mentre Jango si stava ripulendo dal colpo, Usop prende in braccio i due bimbi e scappa a tutta velocità.
Zoro era entrato in un piccolo negozio di armi e ne stava osservando una in particolare.
"Stupenda questa spada, ha un taglio pressoche perfetto ..."
"Già, è vero..."
Zoro si voltò per vedere chi aveva parlato dietro di sè. Vide Tashigi, il sergente della marina esperta nell'uso della spada.
"Ho aspettato tanto questo momento, mi sono allenata duramente per poterti battere in questo giorno..."
Continuò la ragazza e vibrò la sua spada contro il petto di Zoro.
Zoro con noncuranza sfoderò la sua spada e parò il colpo.
Il proprietario del negozio accorse per calmare gli animi dei due:
"Signore ... Signorina ... Vi prego smettetela ... Oppure andate fuori a combattere ... vi prego. .."
Zoro annuì con la testa, sorrise al negoziante e uscì seguito dalla ragazza.
Nel frattempo Rufy si era fermato davanti ad una bancarella di crepes, atirato dal dolcissimo odore.
"Che profumino... Me ne da una??"
Rufy stava sbavando a fiumi alla vista dei dolci e la signora del banchetto, dandogliene uno, gli sorrise.
Mentre mangiava, improvvisamente, fu avvolto da un fumo di origine sconosciuta e Rufy credette che la signora avesse bruciato una crepes e non ci fece caso. Ma poi si sentì stringere da questo fumo e poco più avanti vide un uomo brizzolato, che portava un lungo cappotto grigio e stava fumando un sigaro.
"Smoker!!!"
"Già, proprio io... Pronto per la tua condanna a morte??"
"Mai, io diverrò il re dei pirati e niente me lo impedirà..."
Rufy sorrise.
*Ancora quel sorriso...* Pensò fra sè il capitano della marina, che intanto lo aveva catturato e lo stava portando verso la sede della marina per portare a termine l'esecuzione del ragazzo.
Nami, intanto, stava andando in giro per negozi di vestiti e di altro tipo, quando si ritrovò davanti ad una bellissima donna, mora con i capelli mossi, un cappelo alla cow boy in testa e portava in mano un enorme mazza ferrata.
"Sei tu Nami?"
"Si, sono io e tu chi saresti?"
Rispose stizzita nami.
Zoro e Tashigi uscirono in strada, che era praticamente vuota, nel frattempo si era alzato un lieve brezza che alzava polvere e sabbia.
Tashigi dette il via alle danza, corse verso Zoro e lo attaccò con un fendente porta obliquamente da destra verso sinistra. Zoro bloccò l'arma di Tashigi con una spada, mentre con l'altra sferrò un colpo diretto alle gambe della ragazza, che saltò, schivando il colpo. A sua voltà tentò un attacco volante, muovendo la spada perpendicolarmente al terreno verso la testa di Zoro.
"Spire di drago!!"
Zoro iniziò a roteare su sè stesso e quando Tashigi si avvinò al suo corpo, la sbalzo lontano.
"Hai perso!"
Girò le spalle e fece per andarsene, quando sentì sul proprio collo la fredda lama della spada di Tashigi.
"Non muoverti!"
Zoro non aveva affatto paura, afferrò con due dita la spada, la scostò dal suo collo e se ne andò.
Tashigi si lasciò andare sulle ginocchia e iniziò a piangere.
Zoro stava riflettendo, mentre tornava alla nave: *se in questa isola c'è Tashigi, probabilmente ci saranno anche Smoker e il resto della marina... Oh Merda!!!*
Zoro iniziò a correre per andare incontro ai suoi amici che probabilmente si trovavano nei guai, quando fu colpito ad una gamba.
Sentì un lancinante dolore alla gamba, guardò cosa lo aveva colpito e con sua sorpresa si era accorto che era una mano con in pugno un coltello.
*Merda! Ci mancava solo Bagy!*
"Bagy, vieni fuori! Fatti vedere!"
"Ah ah ah! Sono qui, non mi vedi?"
Zoro si guardò intorno, ma non vide nessuno, quel maledetto si stava nascondendo.
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