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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: HARRY POTTER E IL MISTERO DEI MARAUNDERS
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler
Autore: missmoony galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/09/2005 10:22:04

ipotetico settimo anno per harry(spoiler del6°libro appena accennato),con nuove avventure,nuovi parenti,e tante rivelazioni sui maraunders(nella mia v
 
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INCONTRI
- Capitolo 1° -

Harry fissava la luna piena dalla sua stanza ad Hogwarts,ascoltando i respiri affannosi di Seamus e il bofonchiare confuso di Ron, quando vide nel giardino qualcosa di scuro muoversi velocemente…Mise gli occhiali ma non riuscendo a distinguere bene a causa del buio prese la mappa del malandrino e vide i nomi Remus Lupin e Sirius Black correre verso il platano picchiatore. Senza rifletterci su Harry prese il suo mantello dell’invisibilità e si diresse verso l’albero. Una volta entrato rimase ammutolito…incatenato al muro c’era il proff Lupin nella sua forma di lupo mannaro e hai suoi piedi col volto contratto dal dolore Sirius…davanti a loro c’era Peter Minus che si nascondeva tremante e piagnucoloso dietro il mantello di… Voldermord !
Che rideva con ghigno malefico .Improvvisamente disse “crucio” verso i due e le urla di dolore si moltiplicarono .Harry senza pensarci due volte si tolse il mantello correndo ,bacchetta sguainata ,verso i due.Mentre li raggiungeva Voldemord lo spinse verso il muro con un piccolo:
”Ancora tu Harry Potter?credevo di averti già ucciso una volta…beh si può rimediare subito…Avada Kevadra!” una luce verde gli tolse la vista e all’improvviso e…aprì gli occhi.
Harry si svegliò di soprassalto e, osservando la stanza intorno a se,si senti un pò rincuorato…era a Privet Drive nella casa dei suoi zii, e Voldemord non poteva essere li…era solo l’ennesimo incubo. Si senti al sicuro anche se confuso.Quel luogo era per lui come una maledizione e una protezione allo stesso tempo…lo difendeva dal male ma stare con i suoi zii era una vera tortura…respirava faticosamente ma cominciava a calmarsi, quando…
“Harry Potterrrrrrrrrrrrrrr!”
Lo zio Vernon....che splendido modo di iniziare un diciottesimo compleanno...pensò fra sé Harry.
Si vestì in fretta ,indossando i suoi jeans logori e la t-shirts sbiadita e deformata dalla stazza di suo cugino e prese gli occhiali tondi…
”Vengo zio…”rispose con voce scocciata mentre cercava di pettinarsi…ma d’ altronde era impossibile!Fin da piccolo i suoi capelli ribelli e perennemente in disordine non erano stati mai domati ma era un aspetto di lui che amava molto…tutti gli dicevano che assomigliava a suo padre grazie a quelli…e a sua madre grazie hai suoi occhi verdi. Il suo aspetto negli ultimi anni era poi cosi cambiato…ormai era diventato più alto,ma ancora Ron era troppo alto per lui,penso sorridendo fra sè all’immagine del suo migliore amico Ronald Wisley ,che ogni anno acquistava dei centimetri e che si faceva sempre più dinoccolato.Ma nonostante questo era cresciuto e ,in generale,non poteva più essere chiamato ragazzino.L’unica cosa che odiava nel vedersi allo specchio era quella cicatrice…e pensare che anni addietro era la parte del suo corpo che preferiva…Harry si riempi di rabbia nell’osservarsi e provo odio e paura…Voldemord…maledetto assassino…distolse lo sguardo…non voleva pensarci ancora…
”Potterrrrrrrrrrrrrrrrrr”ringiò dal piano di sotto lo zio Venon.
Harry sobbalzò”arrivo”rispose e scese in gran fretta .
Entrando in cucina si diresse hai fornelli con aria assonnata dicendo uno svogliato “’giorno”…
”è questa l’ora di arrivare?potresti renderti utile invece di poltrire no?ricorda che io e tua zia ti abbiamo accolto…”iniziò lo zio con fare deciso.
”…e trattato come un figlio in questi diciannove anni di profonda bontà”rispose con una vocina tutta miele e un tono ironico che ormai era normale sentire da lui in queste occasioni
”…che cos’é questo tono ragazzaccio?l’ironia non e ammessa in questa casa ,almeno non da te….”
“si zio…”disse Harry con noncuranza…l’unica cosa da fare con i Dursley era accontentarli e farli sentire importanti…
Cosi inizio la solita giornata del bambino sopravvissuto al numero quattro di Privet Drive .Nel pomeriggio Harry si rinchiuse in camera sua a studiare come al solito…poi scrisse hai suoi amici di sempre.Hermione e Ron che erano insieme in Bulgaria.Posando la piuma senti molto la loro mancanza e provò un moto d’invidia nell’immaginarli insieme a Krum che si divertivano…poi sorrise all’idea di Ron che si infiammava ai continui tentativi del bulgaro di attirare l’attenzione di Hermione.Sicuramente il suo amico rosso non si sarebbe rilassato in questa vacanza,ma d’altronde non si era ancora dichiarato alla loro amica e non poteva pretendere che lei fosse sempre indifferente a Krum che non aveva smesso di farle la corte nonostante fossero passati quasi tre anni dal torneo Tremaghi.Poi si dedicò alla lettera per Neville, con cui andava molto più d’accordo dopo il quinto anno.Continuò pensando di tanto in tanto a Hagrid ancora in viaggio con madame Maxime,nell’ennesimo tentativo di convincere nuovamente i giganti e i troll nell’unirsi all’ordine della fenice,e infine a Lupin e Sirius che ora vivevano a casa Black,anche perché Sirius non si era ancora ripreso dal suo “soggiorno”forzato dal pozzo oltre il velo nell’ufficio misteri al ministero della magia,dove era rimasto per ben un anno.Ormai sono passati due anni,quasi tre,da quel giorno,riflettè Harry ,e subito si sorprese quanto era passato velocemente il tempo dal suo arrivo a Hogwarts…mentre vagava coi ricordi dal suo smistamento,al suo primo scontro con Draco Malfoy ,al ritrovamento di Sirius,al ballo del ceppo,al suo primo bacio con Cho Chang e a quello con Ginny Weasley,si soffermò improvvisamente al pensiero del proff. Silente e al suo funerale.Subito pensò che avrebbe voluto ritornare indietro,all’anno precedente,a quel fatidico sesto anno, per impedire al suo ex preside si sacrificarsi per salvarlo.Gli venne in mente il viso tranquillo e a volte ironico del preside,ai suoi discorsi strampalati e a tutte le volte che lo aveva salvato dall’espulsione e a quanto,soprattutto al quinto anno ,contro Madame Maxine,si era esposto per lui. Si ricordò anche del suo sguardo acceso quando combatteva,e infine al sorriso confortante ma rassegnato che gli aveva rivolto nell’attimo prima di morire,quando Harry si trovava sotto il mantello dell’invisibilità,senza nessuna possibilità di muoversi e reagire.Per me..per colpa mia pensò Harry,e subito venne sopraffatto da quella malinconia che ormai era un dolore familiare per lui.Poi questa sparì e lasciò il posto a un sentimento ancora più forte:rabbia ,odio e disprezzo per PITON…
Si distese nel letto pensando a quanto erano stati tutti cosi ingenui a fidarsi del loro professore di pozioni,stavolta Ron e Harry avevano sempre avuto ragione e Hermione e tutti gli altri professori si erano sbagliati a giudicarlo…
Erano ormai arrivate le nove di sera quando Harry si riprese dai suoi pensieri a causa della fame(i Dusley non lo andavano certo a cercare per la cena se non lo vedevano)e si mise a mangiare un po’ delle”provviste”i suoi amici gli avevano spedito in vista di un’altra estate da fame.Improvvisamente trasalì sentendo un toc toc debole dalla porta…rimase sorpreso,di solito la sua “famiglia”di Privet Drive,si ricordava della sua presenza al momento dei pasti e in poche altre occasioni…Andò alla porta e vide suo cugino Dudley che disse
”…vieni di sotto ti vogliono…”
“ah ok arrivo”gli rispose Harry tranquillamente, poi sogghignò nel vedere come suo cugino,che per anni lo aveva malissimo,ora aveva timore di lui.Ma d’altronde l’estate precedente lo aveva visto affrontare un mangiamorte ed era rimasto molto impressionato dai suoi poteri,inoltre la prospettiva di ritrovarsi il padrino di Harry,un tipo che si trasformava in cane e corrispondeva all’immagine di un delinquente,di nuovo in camera sua a minacciarlo,non lo allettava particolarmente.Harry scese con calma e vide delle persone in sala che lo fissavano incuriositi…fra loro c erano due ragazzi e una ragazza che aveva i capelli neri e ribelli come i suoi.Stupito dal fatto che i Dursley lo avessero chiamato in presenza di altre persone Harry si fermò e li fissò perplesso.Poi notò la presenza di sua zia Petunia vicino al divano che gli fece una smorfia e gli fece capire di salutare
”…ehm…buonasera”disse un po’ impacciato.
“…salve piacere” dissero subito i genitori dei ragazzi che si precipitarono a porgergli la mano.
“…oh finalmente ti conosciamo Harry ma sei proprio identico a tuo padre…!”
“no no cara gli occhi sono di Lily non vedi…”
“eh gia..dio mio come sei cresciuto…”
Harry rimase spiazzato e allora intervenne lo zio Vernon
“Jenny,Daniel non perdiamo tempo in chicchere inutili volete una tazza di the?sedetevi pure .Harry in cucina…”
“No no Vernon lascia il ragazzo qui…”risposero pronti i due.
“Ma no, ma no,scambio due parole con lui poi arriviamo,cara trattieni i nostri ospiti …”
detto questo spinse con fermezza Harry in cucina.
“Allora ragazzo chiariamo subito una cosa…comportati bene con i signori Barkley chiaro?”
“Ok…ma chi sono?”Harry era sempre più incuriosito.
“Credo siano parenti di tuo padre…”ora la voce dello zio si faceva sempre più un bofonchiare confuso.
“Cosa?”Harry era sempre più allibito”ma allora sono magh…”
“no ,no! e non dire quella parola sotto il mio tetto ragazzaccio…i vicini…”
“i vicini non stanno a controllare tutte le nostre conversazioni come fa la Zia Petunia con loro zio…”disse stancamente Harry mentre lo zio chiudeva con circospezione le tende.
“Silenzio!!…ma tu guarda che sfrontato..comunque ci hanno chiesto un favore per cui cerca di non apparire troppo strano con loro capito?e rispondi senza divagare mi raccomando…”
“Non capisco zio..ma ok..”rispose facendo spallucce Harry.
“E ora muoviti con quel the..io corro di la…”e detto questo si diresse in sala.
Harry rimase immobile per un secondo poi si mise a fare il the e riflettè su quella strana conversazione…anche se erano parenti di James Potter non erano maghi…forse erano maghinò come Gazza e la signora Figg…però lo avevano visto da piccolo…perchè avevano detto quanto era cresciuto ,e dai loro commenti dedusse che conoscevano anche sua madre ...ma che ci facevano persone cosi a casa Durdley , dove la sola parola magia era proibita tanto da raccontare a tutti che Harry negli ultimi sette anni era stato non alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ma al collegio per giovani irrecuperabili di San Bruto?era molto curioso anche perchè in quella casa le novità erano molto rare e gli restava ancora un bel po’ di tempo di terribile prigionia prima di tornare a scuola…
”Ragazzo ci vogliamo muovere?sbrigati”!disse zio Vernon spuntando dalla sala.
“Arrivo…”rispose Harry ancora soprappensiero ma incuriosito si diresse con il vassoio del the nell’altra stanza.
La zia Petunia conversava con la signora Barkley molto pacatamente ma mantenendo una certa distanza ,mentre il marito ascoltava lo zio Vernon che raccontava dei successi scolastici di Dudley, con i suoi figli che ridacchiavano sotto i baffi alle parole spiccata intelligenza del cugino.
Dal canto suo Dudley era paralizzato dal terrore…forze avere a che fare con dei veri Potter gli evocava brutti ricordi dei suoi pochi incontri con i maghi.
Appena Harry arrivò, posò il thè sul tavolino e riempì le tazze e fu allora che la zia gli fece cenno di sedersi…Harry obbedì.
“Allora Harry immagino che sarai curioso di sapere chi siamo…”disse la signora Berkley con allegria.
”Bhè” sussurrò lui di risposta “un pò curioso lo sono…”
“eheh allora da dove cominciamo…io sono tua zia Janet,sorella maggiore di tuo padre James e questi sono i tuoi cugini …”
”Cosa?ma allora…”esclamò con enfasi ma poi si trattenne guardando verso lo zio Vernon…
”no, no io non sono una maga e neanche mio marito…sono una maganò “rispose subito,per poi continuare”Siamo stati anche amici di tua madre e ora ,per il mio lavoro ci siamo trasferiti e mio marito Mark sta per diventare collega di Vernon…”
Harry li fissava ammutolito…aveva dei veri parenti a parte i Dursley!
” Vedi”continuò Janet“ l’ultima volta che ti ho visto eri ancora in fasce e poco prima della scomparsa di James e tua madre ci siamo trasferiti e non abbiamo più avuto occasione di vederti,ma da un paio di settimane siamo tornati qui e ora…beh, eccoci qua!”Harry fissava la sua nuova zia e il turbinio nella sua mente era fortissimo!
Era una cosa più che incredibile essere nella stessa stanza con dei Potter!
“Oltretutto proprio quest’ estate ci e arrivata la lettera da Hogwarts per l’ ammissione di nostra figlia…”e la indicò”e i miei altri due figli erano molto curiosi di conoscerti”.Gli altri due ragazzi fecero un smorfia e quello che sembrava il maggiore disse con ironia”era ora mamma che ti accorgessi di noi…beh ciao Harry…io sono Benjamin”anche l’altro ragazzo dall’aria un po’ stralunata(gli venne in mente Luna Loovegood)gli strinse la mano dicendo”Lucas piacere”
Dopodiché Harry si rivolse alla ragazza per porgergli la mano e lei gliela strinse con estrema riluttanza e bofonchio un piccolo “ciao Jenny”un pò scocciato. Harry si stupì di questo atteggiamento…peccato forse non gli sono molto simpatico pensò.Poi la zia riprese la parola:
”la preside Mc Granitt ci ha consigliato di venire a parlarti perchè ormai tu frequenti il settimo anno e potrai spiegarci tante cose…sono molto curiosa anche perchè James non stava molto a casa e non ho mai saputo molto della vita dei maghi ma ricordo tutti i piccoli incantesimi che mi mostrava,insieme a quel suo amico…Sirius mi pare….”
”Si Sirius…Beh…però non posso mostrarvi magie..non mi e permesso…”la interrompè Harry “eheheheh è qui che ti sbagli!”esclamò la signora Berkley “guarda!”e tirò fuori dalla borsa una lettera.Questo e un permesso della che ti da la possibilità di compiere incantesimi in questa casa per darci delle piccole dimostrazioni…e per ben tre giorni!dalla mezzanotte di oggi la casa sarà protetta da una magia che farà si che dal di fuori non si vedano gli effetti della magia,insomma i “babbani”normali non vedranno nulla anche se dovessi volare qui dentro!”Aveva detto tutto d’un fiato con grande entusiasmo e al suo fianco il marito annuiva con altrettanto vigore.I figli sospirarono come se fossero abituati a tale euforia.I Dusley avevano un’espressione allibita a sentir dire tutte quelle frasi contenenti la parola magia e sembravano terrorizzati all’idea di vederne nella loro casa .Harry era molto stupito e gli venne spontaneo chiedere:
”ma…scusi Signora Berkley…”
“chiamami pure zia Harry”rispose l’altra con entusiasmo
”beh…zia…se davvero siete miei parenti perchè non ho mai saputo nulla di voi da nessuno?per tutti questi anni ho creduto che i Dusley fossero gli unici!”
Il signori Berkley Si guardarono un attimo poi Mark spiegò con un sorriso in volto:
”Beh Harry,come ti ha già detto mia moglie ci siamo trasferiti in un altro stato e non abbiamo lasciato indicazioni dove trovarci per molto tempo,e comunque da quando tu sei nato ,ti abbiamo visto una sola volta e non abbiamo avuto più notizie di te fino all’anno scorso,anche se tua zia a tentato di contattare tuo padre con qualche lettera per via “babbana”come dite voi.
Poi,l’anno scorso,per puro caso,abbiamo trovato una copia della gazzetta del profeta che parlava di te e di un attacco di Voldemord.”Harry trasali a quel nome,non che ne avesse paura,anzi era una delle rare persone che osavano pronunciarlo,ma sentirlo senza vedere che nessuno abbassasse la voce o che rabbrividisse faceva un certo effetto. Harry era stupefatto ma non ancora del tutto convinto e continuò “l’interrogatorio” domandando:
”Scusate,ma se Silente avrebbe voluto trovarvi non gli sarebbe certo stato difficile no?non sarebbe stato meglio mandarmi a vivere con la sorella di mio padre che comunque discendeva da una famiglia di maghi invece che con la zia Petunia che era una semplice babbana?”disse quell’ultima frase con particolare enfasi,perché rifletteva di come sarebbe stata migliore la sua vita insieme a persone che non odiavano la magia e si stava innervosendo. Stavolta fu la zia Janet a rispondere:”Bhe Harry,in effetti sarebbe stato più semplice ma sia il professor Silente che tutta la comunità dei maghi erano convinti che quel 31ottobre i mangiamorte di Voldemord ti avessero cercato anche a casa nostra e l’avessero distrutta.Infatti la nostra vecchia casa fu data alle fiamme ma noi ci eravamo già trasferiti e l’avevamo venduta a quel tempo sotto consiglio di James…e Silente come tutti gli altri ci aveva dato per morti e ti aveva affidato alle cure di tua zia Petunia ,l’unica parente che sapeva che avessi”.
Harry rimase ammutolito per un attimo poi annuì…sembrava tutto così assurdo…Improvvisamente lo zio Vernon si alzò(ancora molto pallido)e con voce apparentemente tranquilla disse:
”Beh ,il ragazzo ha avuto molte spiegazioni e ormai comincia ha essere molto tardi,per cui suggerirei che l’orario è giusto per riposare… Petunia vi mostrerà la vostra camera e tu Dudley,fai strada ai ragazzi e portali pure di sopra,io devo scambiare due chiacchere con Harry.”e dicendo così gli mandò una frecciata con lo sguardo che costrinse Harry a pensare che non gli sarebbe aspettato nulla di buono.
I suoi nuovi zii si alzarono entusiasti e il signor Berkley sorrise dicendo
”Beh ,in effetti è vero Vernon ,sarà meglio andare…buonanotte Harry a domani”e sua zia Janet continuò”riposati bene sarà una giornata piena domani ‘notte”e chiamando i suoi figli seguì Petunia e Dudley per le scale.Seguirono molti buonanotte e poi quando tutti furono di sopra lo zio Vernon disse con voce autoritaria:”Ora siediti ragazzo!”
Harry obbedì trasalendo e pensando che stavolta non aveva fatto nulla per meritarsi un rimprovero o una punizione.”Allora ragazzo parliamoci chiaro,da domani dovrai usare la ma---magi---quella cosa!!!sotto il mio tetto ,e quindi mi pare logico che ti dovrai regolare e usarla meno possibile chiaro!?Harry riflettè che,come al solito,quella non era una richiesta ma un ordine.
”Poi se dovrai spiegare ai tuoi…cugini…”e bofonchiò qualcosa sotto i baffi”voglio che tu lo faccia il più lontano possibile dalle nostre orecchie capito?Dudley e Petunia sono già abbastanza spaventati da tutta questa storia…se non fosse che devo concludere quel contratto al più presto…”
”Che contratto zio Vernon?”
”non ti riguarda capito?tu devi pensare a regolarti con questa storia capito?.
Harry sospirò…non era difficile fare il collegamento…anche se non aveva capito i particolari era facile intuire che Mark lavorava con lo zio Vernon e ,probabilmente,quest’ultimo cercava di imbonirselo con tutta questa gentilezza e comprensione,anche perchè se non ci fosse stato un profitto Harry dubitava che i Dusley avessero fatto entrare e tanto meno ospitato dei veri Potter in casa loro…



 
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