CUORE DI ALIANTE
- Capitolo 1° -
Ciao ragazze e ragazzi, eccovi un'altra mia storia su La Rosa di Versailles, spero vi piaccia come le altre che ho pubblicato, sarà ricca di avventure e di colpi di scena, non come Controluce, perchè è completamente diversa come genere…. Spero vi piaccia e che come al solito recensiate per farmi quello che pensate… Intanto sto per aggiornare Moonlight mile di Capitan Tsubasa, Controluce e La Voce di Layla…di La Rosa di Versailles…abbiate pazienza ma ho parecchie storie da mandare avanti…..bacioni a tutti e sweety
Parigi 18/12/2005
Oscar Francoise de Jarjyeies era nel bel mezzo di Parigi addobbata a festa.Guardava le luci delle candele che illuminavano gli alberi, guardava le persone che si abbracciavano e si davano gli auguri, guardava le persone che dolcemente si ritiravano con pacchi in mano….indubbiamente doni per amici, e familiari. Si sentiva depressa, lei amava un uomo da tempo ormai, ma lui non la notava nemmeno, preso dal suo unico amore.Il periodo piu' brutto però era quello natalizio, in cui tutte le persone si scambiavano doni, si abbracciavano e stavano tutti insieme, e lei?
Lei nulla.Si sentiva scoraggiata.L'uomo che lei amava ormai da anni, tenendolo nascosto, era di certo triste come lei, in quanto anche lui amava una donna che non avrebbe potuto amare.Lui l'amava alla follia ricambiato questo era certo.E quell'amore era sacro.Secondo lei era quello che gli dava la forza di andare avanti.Anche se lui amava una donna che non aveva la possibilità di ricambiarlo appieno.Si vedevano la notte o magari quando dovevano uscire.Lei inventava una scusa e si vedevano nei giardini.Però lui viveva la sua storia in maniera si poteva anche dire completa, perché la donna che amava lo ricambiava appieno.Certo era un'agonia perché lui non poteva stare sempre con lei, vedere l'amore nei suoi occhi, vedere la gioia di crescere insieme, di allattare i propri figli, di amarsi fino alla morte.
Be lei questo poteva farlo.Lei nel suo intimo aveva un cuore di donna e gliel'avrebbe dimostrato. Sorrise.L'unica cosa che poteva fare era di andare dal suo migliore amico, Andrè per chiedergli di aiutarla per la conquista. Lui le avrebbe di certo detto di si, le voleva bene e non per nulla era il suo migliore amico, anzi il suo amico di sangue.
Da piccoli si erano fatti una piccola ferita ai polsi per poi unirli.Quindi da allora erano come fratelli, piu' che fratelli.Solo lui avrebbe potuto aiutarla. Pensava che a quasi trenta anni era quasi ridicolo chiedere aiuto al suo migliore amico per poter raggiungere l'amore. Un sorriso amaro le aleggiò sulle labbra.
Lei un commissario di Parigi.Era quasi ridicolo, ma quando solo lo vedeva, il cuore le batteva a mille.Meno male che dall'esterno non si vedeva, anzi molti pensavano che lei fosse una donna di ghiaccio.Anzi un uomo di ghiaccio, certo lei aveva dovuto combattere strenuamente per ottenere ogni briciolo del successo guadagnato, anche perché lei viveva in un mondo di soli uomini e seppur cresciuta come un uomo da suo padre, restava comunque una donna fisicamente e lei lo sapeva benissimo.Ma sapeva anche che non era una donna fragile, almeno non all'apparenza. Lo sapeva che l'uomo che li amava, amava una donna che lei conosceva e che chiamava amica, ma non riusciva piu' a tenersi dentro questo immenso dolore, questo amore che le suscitava solo sofferenza, solo depressione e scoraggiamento in un mondo fatto per lo piu' da cose crudeli.
L'unica cosa che poteva fare era cercare di combattere con le armi che aveva a disposizione per cercare di fargli cambiare idea…..e la sua arma migliore era…….la gelosia….. Tra l'altro Hans le voleva molto bene.L'aveva sempre vista come un suo collega e nulla piu', solo quello.Era ora di aprirgli gli occhi. Tutto questo senza tradire la forte amicizia che la legava ad Antoniette.Quella ragazza soffriva come se stessa. Molte volte l'aveva vista piangere, solo lei Oscar,s piangeva da sola senza essere vista da nessuno .L'unica persona che la conosceva davvero bene,quasi in ogni sua sfaccettatura era lui, Andrè.
Erano cresciuti assieme era normale tutto questo. Lei sapeva che in quel periodo l'amico non frequentava nessuno e quindi probabilmente avrebbe potuto aiutarla. Questa situazione le metteva gioia. Finalmente riusciva a vedere uno spiraglio di luce in quel tunnel di oscurità assoluta.
Andrè era appena tornato dal lavoro.Era vice commissario, e si era sparapanzato sul divano per vedere un po' di televisione.Si sentiva stanco e amareggiato dalla vita.Amava una donna da quando era piccolo.Amava lei e soltanto lei. Era un'agonia essergli sempre accanto, ma come suo migliore amico.Era una maledetta agonia, una sofferenza pari probabilmente alla sofferenza piu' grande nel mondo. Lui stava sempre con lei, ma i suoi sentimenti li doveva tenere per sempre chiusi in se stesso.La donna che amava tra l'altro parlava sempre con lui di tutto quello che le accadeva. Non per nulla lui lavorava tra le altre cose nel suo stesso distretto. Si sentiva sempre piu' stanco e molte volte beveva per non pensarci. Certo c'era del bello comunque a stare con lei, la vedeva ridere, piangere, arrabbiarsi, la vedeva combattere il suo eterno problema…uomo donna.Era un privilegio viverle accanto comunque. Sapere che la vera Oscar era quella che conosceva lui, quella che si apriva con lui, che raccontava le barzellette, quella che magari gli rubava la birra che lui stava bevendo e che si sparapanzava sul divano con lui come se fossero due fratelli o due camerati con una confidenza assoluta. Ma solo con lui si comportava così. Con nessun altro. Aveva sempre sofferto. Continuava a soffrire ma avrebbe continuato a sperare che un giorno la sua Oscar aprisse gli occhi e che si accorgesse che lui non era solo il fratello e l'amico ma anche un uomo e per di piu' un uomo che l'amava alla follia, di certo piu' di quanto lui non amasse se stesso.
La cosa che adesso gli faceva stringere il cuore era che qualche giorno prima lei lo aveva preso per mano e poi gli aveva sussurrato….
.tra qualche giorno verrò a casa tua, devo confidarti una cosa….
Il suo alito che gli sfiorava le orecchie, la sua voce calda che lo inebriava…il fuoco della passione che era sempre con lui, e con quello anche dei forti e quasi perpetui dolori al membro, molte volte si aiutava con docce fredde….o si chiudeva nella sua stanza dandosi un piacere molto ma molto blando subito contornato da una malinconia e una depressione quasi totale. Lui immaginava già di cosa si trattava.
Sapeva che lei aveva sempre vissuto come un uomo, aveva già da piccola imparato a usare la pistola, la spada, il karate il judo…tutte le strategie militari che il padre le avrebbe potuto insegnare nonché anche una laurea successivamente in ingegneria navale, come anche lui d'altronde. Aveva fatto poi l'accademia militare, era divenuta la migliore, aveva fatto mille missioni pericolose….e lui le conosceva perché era sempre stato con lei…… Ma non aveva mai dovuto avere a che fare con la sua essenza….il suo essere donna…il suo cuore, che si era aperto, era germogliato alla sola vista di quello svedese…del cazzo…..un uomo a parer suo molto bello…ma che comunque innamorato di una donna sposata, Antoniette, che tra l'altro era anche loro amica. Aveva saputo poi che erano divenuti amanti, in quanto si erano innamorati follemente l'uno dell'altra.Lui questo amore lo capiva. Non si può fare nulla, quando questo capitava, anche si faceva del proprio meglio quando questo non era ricambiato. Si dispiaceva per Louis, il marito di Antoniette, un brav'uomo innamorato follemente della moglie. Chissà se lo sapeva o fingeva d non saperlo.
Lui era geloso?Si…ma soprattutto si rendeva conto che Hans non l'avrebbe mai amata, non come una donna.Notava gli atteggiamenti dell'uomo ed erano piu' che altro amichevoli e camerateschi, come da amici, colleghi…..nulla di piu'.E la cosa che lo intristiva enormemente era che la donna che lui amava era forte molto forte, ma il germoglio della sua femminilità, si sarebbe distrutto non avendo nemmeno la possibilità di aprirsi in tutto il suo splendore e poi?Poi lei lo avrebbe tenuto nascosto per sempre, nei recessi di se stessa…e allora neppure lui avrebbe potuto fare nulla. Mentre pensava a tutte queste cose….sentì il campanello suonare.
Si alzò, molto fiaccamente, quella sera si sentiva stanco, sperava che non fosse nessun rompi palle…come Alain, simpaticissimo, ma sempre pronto a criticare quello che lui provava, poi come se non sapesse di quello che provava per Diane.C'era molta confidenza tra loro, ma era stanco delle continue critiche sul suo amore impossibile.Come se poi lui non lo sapesse, ma lui l'amava,Era un dato di fatto.Non poteva pensare minimamente di non viverle accanto, sarebbe morto, lui era l'ombra e lei la luce, a lui bastava solo starle accanto se questo lei desiderava.Anche se sarebbe stato per sempre una metà, un guscio vuoto, senza la sua gemella.Perchè lui continuava a credere che lei fosse la donna della sua vita.Non avrebbe mai perso la speranza.
Aprì la porta e si trovò tra le braccia una dolce Oscar, che profumava di gelsomino, il suo profumo preferito, le sue braccia che lo stringevano a sé dolcemente. In quell'attimo si sentì in paradiso, anche se poi il membro gli avrebbe fatto sentire l'inferno.Ma meglio un attimo di gioia e poi una vita di inferno, che nulla in assoluto.
Lei gli baciò una gota e poi vide che l'uomo aveva nell'altra mano una birra, così con dolcezza si staccò da lui e gliela prese per dargli un sorso. Poi gli sorrise e disse…
"Vieni Andrè…..stasera trascorriamo la serata assieme?"
Lui annuì.Avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, qualsiasi. Si sedette questa volta sul divano….e questo fece preoccupare un po' l'uomo.
Lei ci pensò ancora un attimo poi si buttò a capofitto come aveva sempre fatto una volta presa una decisione.
"Andrè posso chiederti un favore?"
Lui la guardò poi annuì… "Puoi chiedermi quello che vuoi….."
Lei sorrise e gli occhi dell'uomo si incupirono….anche se un sorriso altrettanto dolce comparve sulle sue labbra.L'adorava…
"Avrei un piano…..domani sera Hans va a ballare in una discoteca chiamata….Black Rain…..mi faresti un grosso favore?"
Lui già sapeva che se ne sarebbe pentito ma annuì….ancora…
"Puoi fare finta di essere il mio uomo?Finchè non mi renderò conto se ci sono possibilità?"
La donna continuò a guardarlo in faccia…..poi abbassò lo sguardo…e arrossì.Non gli capitava da secoli.Ma non immaginava che sarebbe finita così.
L'uomo la guardò. Aveva capito bene? "Dovrò inscenare il tuo uomo….e fino a quando?"
Lei alzò lo sguardo… "non lo so……ma a chi lo chiedo se non a te che sei il mio migliore amico?Mica hai una donna in questo periodo ……"
Purtroppo non l'avrebbe mai avuta, lui amava una sola persona….e quella persona lo stava guardando con occhi malinconici tristi e speranzosi allo stesso tempo…. Si sarebbe fatto del male lo sapeva e anche molto, in quanto poi avrebbe dovuto raccogliere anche i suoi resti. "Va bene…..sarò il tuo uomo……"
Lei fece un sorriso smagliante… Poi si buttò tra le sue braccia….infinitamente felice…..continua
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sweetsanae
sweetsanae
cfrancy
cfrancy
cfrancy - Voto:
g93m - Voto:
lilly1755
a presto un mega kiss
hysteria87 - Voto:
Ho finito ora di leggere tutti i capitoli nuovi!!!!!!
Sono stupendiiiii XD
Non vedo l'ora di leggerne il seguito!!!!!
CIAO e a presto!!!!!!
(BUON ANNO!!!)
hysteria87
Grazie mille x la dedica che mi hai fatto...^^
Ora mi immergo nella lettura dei capitoli aggiornati ....e poi ti farò saxre!1grosso bacio...e tanti auguri di buone feste!!^^
lilly1755
...continua nelle pagine numero:
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