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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: THE NEXT YEARS.
Genere: Sentimentale, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Autore: dragonflies galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/09/2005 16:30:54

mi è venuta in mente ascoltando la tortura di shakira ._. io la odio quella canzone, tuttavia... be.. mi è sparato questo vaneggione °_° ... commenti!
 
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LA TORTURA.
- Capitolo 1° -

Era sempre lì, Hallie, che studiava sullo stesso libro da molto tempo, come se dovesse tenere un esame a breve. Ma non era così, studiava per puro piacere e per portarsi avanti rispetto ai compagni. In quella stanzina piena di libri, appena costruita dall'Istituto che lei frequentava. Di pomeriggio era possibile fermarsi, e lei lo faceva sempre. Anche se era l'unica, apparte i convittori che, aime, per loro frequentavano la scuola tutti giorni, e andavano a casa solo il fine settimana.
L'anno prima tuttavia non era così, lei. Non studiava quasi mai, invero. E se n'era accorto anche Yoan, lui, che la guardava spesso. Ma che pareva essersi dimenticato da un anno all'altro. Ora, stava passando davanti allo stanzino, dove Hallie stava studiando. Era in compagnia di un suo amico, più o meno alto come lui. Kyle, vestito di larghi vestiti del color sgargiante del fuoco, mentre Yoan tutto in nero. Uno l'opposto dell'altro. Hallie non alzò neanche la testa, per vedere chi passava, e i capelli neri e lunghi oscuravano parte del suo viso.
«Perchè non le parli?» gli chiese Kyle, ora, dopo aver oltrepassato la porta, e avviarsi verso le scale.
«A chi?» disse Yoan, facendo finta di niente, come suo solito.
«A mia nonna...» replicò l'altro, iniziando a salire le scale. Yoan tacque, seguendolo. Non dissero una parola, finchè raggiunsero la loro classe.

Nel frattempo Hallie, dopo che loro avevano passato la porta, aveva alzato la testa, e guardava in direzione della soglia. Speranza vana. Si appoggiò allo schienale, stiracchiando le braccia. Chiuse gli occhi, mugolando qualcosa. Era stanca. Un ragazzo da dietro le afferrò le mani, e lei scattò sull'attenti.
«Sono io Hallie. Sono Neiji.» un ragazzo biondo, le sorrise. Lei lo vedeva al contrario, per via della testa reclinata all'indietro.
«Uhm. Mi lasceresti andare Neiji?» gli chiese gentilmente, e il ragazzo le lasciò le mani. Lei riprese il libro, e ricominciò a leggere.
«Allora io vado.» Neiji non voleva arrendersi, ma Hallie non rispose, e lui scrollò le spalle uscendo.

I giorni passavano più o meno così. Tutti. Ogni giorno Yoan sentiva nascere dentro di se qualcosa simile a fastidio, ma non era così. Ma lui lo interpretava male, prendendolo come furia. Hallie, invece, riusciva bene a non fare mosse false, così da non scoprire le sue carte. L'anno prima era l'inverso. Lei era al posto di Yoan. Una storia assurda, ma con tutto il suo senso.
Era sera, un pò tardi del normale. Le Nove, e solitamente tutti ormai sono a casa a quell'ora.
Yoan lasciò Kyle per andare a prendere il lettore CD in studio, dove era solito studiare di pomeriggio, e vide la luce della mini-bibblioteca aperta. E la porta, lontano, mostrava chiaramente qualcuno seduto al tavolino. Si avvicinò in silenzio, senza fare rumore, e lasciando perdere il fattore "lettore cd".
Quando fu abbastanza vicino notò che era Hallie. Si ritrasse dalla porta. Posò le spalle al muro. Qualcosa piano piano nasceva dentro di lui. Ma non sapeva come spiegarselo. Era ira misto a poca razionalità. Subito, si voltò verso la porta, e fece ingresso. Hallie stava dormendo, si era addormentata sul libro. Yoan chiuse piano la porta, e dopo averlo fatto controllò se la ragazza dormisse ancora. Era così.
Si avvicinò senza fare rumore, abituato. Si fermò, dietro la sua sedia. Era indeciso, sì, aveva paura. Ma qualcosa lo muoveva, come se non fosse lui ad ordinare agli arti di fare qualcosa. Come se fosse stato un movimento d'impeto, le sue mani afferrarono le spalle di Hallie, che si svegliò quasi di colpo, alzando appena la testa, ma nel momento in cui si voleva girare Yoan s'avvicinò, chinandosi e avvicinando le labbra all'orecchio della ragazza. I capelli corvini, sciolti, le impedivano di vedere chi era. Nel frattempo le mani del ragazzo scivolarono lungo il collo, e la strinsero piano.
Hallie non mosse un muscolo, più per incertezza che per paura.
«Ti voglio ancora.» sussurrò Yoan, il giusto che basta per farsi sentire. Rimase così fermo, ancora un istante, poi, lasciò quasi di colpo Hallie, e la ragazza rimane immobile. Nel frattempo lui, uscì dalla porta, camminando veloce verso la sala dove c'era Kyle. Solo in quel momento Hallie si toccò i capelli, con le mani.
«Yoan?» era il suo profumo, lei lo conosceva bene. Lo ricordava.

Il giorno dopo Yoan era seduto sul tavolino in sala ritrovo, da solo, a guardare la tv come succedeva spesso, ed aspettata Kyle che tornasse. Hallie, stava passando lì davanti, alla porta, per dirigersi verso la mini-bibblioteca. Si fermò, lì, dov'era. Nel mezzo del corridoio. Yoan la notò poco dopo, e alzò gli occhi su di lei. Arrossì di colpo, come se si fosse ricordato del giorno prima.
«Non ti credo» disse lei, apparentemente senza discorsi vari. Infatti, delle persone ch'erano lì, solo Yoan capì.
«Ho dett...» prima che Yoan finisse, Hallie, continuò a camminare verso la SUA stanzina, ormai. Yoan scosse il capo, e si alzò. Quando entrò nella sala ritrovo Kyle.
«Dove vai?» gli chiese, Kyle, notando Yoan un pò infuriato.
«Da chi mi appartiene.» sbotto lui, superando l'amico e seguendo Hallie.
Kyle sorrise, con un sorriso che sapeva tutto e diceva "Io so e tu non sai un cavolo" ed entrò nella sala.

Hallie aveva appena appoggiato il libro sul tavolo, quando Yoan aprì di getto la porta. La ragazza si voltò, subito. Quando vide il viso e gli occhi di Yoan, le misero paura, e si allontanò di qualche passo. Nel frattempo, il ragazzo, diede due giri di chiave alla porta. Chiudendola.
«Ehi, Yoan.. calmati.. su..» riuscì lei a sussurrare, confusa, mentre allungava le mani davanti a se. Sapeva. Quando lui s'arrabbiava diventava una furia, ed era difficile fermarlo. Anche per chi, come lei, sapeva combattere.
«Stai zitta.» secco, disse lui, facendo qualche passo verso Hallie. La ragazza, nel frattempo continuava ad arretrare.
«Yaon..»sussurrò ancora, prima di vedere lui aumentare le falcate, e la misura dei passi. La raggiunse prestò. Le afferrò il polso della destra, e la spinse non poco delicatamente sulla libreria vicina. Hallie si fece male, ma non disse niente. Alcuni libri cadderò per terra. Yoan nel frattempo aveva lasciato scivolare la mano dal polso in giù. Le alzò il braccio, inchiodandolo al legno. Era troppo forte, più di una ragazza. Hallie, fece per muoversi, ma non ci riuscì. L'altra mano, nel frattempo, premeva sul petto di Yoan, per tenerselo lontano. Ma il polso iniziava a farle del male, per via del fatto che il ragazzo premeva in avanti. Yoan, afferrò anche l'altra mano della ragazza, e la tirò a se, se lui non poteva avvicinarsi, allora doveva farlo lei.
«Yoan, basta..» sussurrò appena, prima di trovarsi il ragazzo a pochi millimetri dal viso.
«Devi credermi, Hallie. Io ti amo.» Yoan, non fece in tempo ad aspettare risposta che baciò quasi subito Hallie. Lei, nel primo momento rimase interdetta, poi, ricambiò. Yoan quasi non ci credeva, eppure era così. Hallie lo stava baciando a sua volta.
Quando si staccarono, Yoan arrossì, e lascio subito la ragazza. Si voltò atornando alla porta, girò due volte, aprì ed uscì. Veloce.
Hallie rimase sulla libreria, appoggiata con la schiena. Sorrise.
«Anche io.» sussurrò soltanto, prima di apprestarsi a sistemare i libri caduti.


*___* ahahah.. io odio shakira eppure la sua canzone mi ha ispiratas ._.'' ... gh...

 
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