ONE SHOT
- Capitolo 1° -
Ennesima di Yazzy!!! Adoro come scrive questa ragazza!! Bene... Leggete e gustatevi il suo capolavoro!!!
Whee! Un’altra YuriyBoris (amo questi sue insieme). Praticamente, sono usciti una sera, sono in un night club, e hanno una lite.
NIGHTCLUB
Le orecchie di Yuriy si drizzarono quando una breve esplosione di musica riempì l’aria. “E’ tempo di ardere…” Sussurrò durante la canzone. “Dai Boris, è una canzone meravigliosa!” Boris scosse la testa, guardò soltanto Yuriy correre nella pista da ballo quasi deserta, girando a tempo con la musica. Diverse persone lo raggiunsero ed egli trattò tutti con calma indifferenza, gli occhi fissi su Boris. Egli cercò di non mostrare apprezzamento per l’esibizione che Yuriy stava palesemente facendo per il suo piacere, ma dopo un po’ rinunciò alla sua finta e raggiunse prontamente il suo ragazzo.
Yuriy sorrise e iniziò a ballare con qualche altro uomo, e Boris si incupì. Yuriy lo stava deliberatamente stuzzicando. Bene… Boris doveva soltanto mostrare a Yuriy che non era l’unico capace di ballare… Le persone si fermarono quando Boris iniziò a ballare per bene, muovendosi sinuosamente sul ritmo della canzone, movimenti perfettamente a tempo con il ritmo del motivo muto. In un attacco di folle voglia di pavoneggiarsi si torse improvvisamente, spalancando le braccia e le gambe, lasciando solo una gamba a terra per tenerlo in piedi. Proprio come si era fermata prima, la gente si bloccò quando Yuriy lo raggiunse, i loro arti che si ondeggiavano insieme, una perfetta fusione di corpi, che attraevano ogni occhio nella sala.
Si contorcevano e roteavano tra di loro in un terribile circolo vizioso, bugiardo e di puro piacere, ognuno mostrando se stesso all’altro, nudo eccetto per i suoi vestiti. Occhi blu che brillavano in occhi blu, e la stessa cosa al contrario. Gli occhi solo per loro, solo per quei corpi che danzavano al di fuori della portata di chiunque.
“Non sapevo che sapessi ballare, Boris…”
“Non l’hai mai chiesto, Yuriy…”
Si avvicinarono, toccandosi tra di loro, stringendosi in un accanito abbraccio, e poi l’abbraccio traboccò e li lasciò schiacciati tra di loro nelle braccia di disperati voglia e bisogno. Si scambiarono caldi e appassionati baci, non curandosi dell’attenzione che riscuotevano. Dopo un po’ Yuriy si scostò. “Torniamo all’hotel? Quel letto matrimoniale è troppo grande per poterlo riempire da solo…”
“Io vorrei stare e ballare un po’…” Yuriy lo guardò furioso
“Smettila di prendermi in giro.”
“Perché? Tu mi hai stuzzicato…” Boris si allontanò da Yuriy, attirando lo sguardo di qualcun altro attraverso la sala. Yuriy fumò di rabbia dietro di lui, guardando come Boris aveva intrapreso un ballo pericolosamente vicino con una alta brunetta. Comunque, dopo un tempo abbastanza lungo, la brunetta venne spinta via, rimpiazzata da un furioso Yuriy.
“Boris, smettila!”
“Smettere cosa?” La sua sola risposta fu un duro schiaffo, che risuonò intorno, sopra il tonfo della musica.
“Smettila!”
“Smettere COSA? Non sto facendo niente che tu non abbia fatto!” Yuriy ringhiò e afferrò il suo braccio, per portarlo fuori dal night club, ma Boris strattonò il suo braccio. Non era in vena di litigare in pubblico, ma Yuriy era andato troppo in là. “Quale diavolo è il tuo problema? Hai ballato con un sacco di uomini e io non me ne sono curato! Perché tu devi?”
“Perché tu sai che io non sono INTERESSATO ad altri ragazzi!”
“Nemmeno io!” Yuriy strinse i pugno, preparandosi a uno spettacolare grido:
“TU SEMPLICEMENTE NON CAPISCI!” Corse via, e Boris lo seguì, standogli alle calcagna mentre correva attraverso strade buie, per finire in un piccolo parco pubblico. Crollò al suolo con la schiena appoggiata ad un albero e pianse. Boris si lasciò cadere accanto a lui, ansimando. “Yuriy, cosa diavolo sta succedendo?” Con un singulto Yuriy si alzò di nuovo, saltando sull’albero. Boris si alzò sotto di lui e imprecò. “Sai che non mi piacciono le altezze!” Scattò. Yuriy lo ignorò mentre faceva il primo tentativo di arrampicarsi, solo per cadere sul terreno inumidito dalla rugiada. Bagnato e arrabbiato provò ancora e ancora finchè non riuscì ad arrivare al ramo dove era Yuriy. “Yuriy, qual’è il problema?”
“Non mi ami più.” Disse Yuriy in tono accusatorio, quasi imbronciato. Boris rise incredulo.
“Yuriy, certo che ti amo ancora! Non essere stupido!”
“Non è stupido secondo me! Non far finta di non saper fare di meglio perché lo sai che puoi!”
“Cosa? Yuriy, a cosa ti stai riferendo?”
“A tutti quegli uomini! Perché non vai e passi il tuo tempo scopandoteli invece di far finta che sono io a piacerti! So chi sono io e so che non valgo abbastanza per te!”
“Cosa! Yuriy, non essere stupido!” Boris raggiunse e toccò il braccio di Yuriy, cercando di dimenticare i 2 metri di salto su cui stava al momento sospeso. “Tu vali tutto per me! Ti amo!”
“Non è vero!”
“Come puoi pretendere di sapere quello che provo per te?” Boris si tirò Yuriy vicino, accarezzando la guancia del rosso dolcemente. “Ti amo tanto. E sei un idiota se pensi che io possa volere uno qualsiasi di quei ragazzi là. E nemmeno loro vogliono me. Non hai visto? Tutti loro volevano ballare con te. Io dovrei essere quello preoccupato che tu trovi qualcuno di meglio…”
Yuriy tirò su col naso e si appoggiò a Boris, le braccia che si allungavano per stringere il suo amato in uno stretto abbraccio che lo fece trasalire. “Yuriy, mi fai male.” Yuriy lo ignorò, continuava soltanto a singhiozzare sulla sua spalla, bagnando i vestiti già umidi. “Yuriy, se sei preoccupato che io trovi qualcun‘altro, non esserlo. Nessuno di loro è meraviglioso la metà di quanto non lo sia tu.” Aggiunse le sue braccia all’abbraccio, sorridendo dolcemente. “Non piangere, Yuriy… Non uscirò con nessun’altro.”
“Promesso?”
“Te lo prometto. Ora, per quanto riguarda il letto matrimoniale…” Yuriy rise sommessamente.
“Vuoi solo scopare.”
“Ebbene si, è così, ma mi piacerebbe anche scendere da quest’albero, fare un bagno, stuprarti, farti il solletico fino alla morte per esserti fatto inseguire per miglia e si, mi piacerebbe scopare. Non necessariamente in quest’ordine…”
“Cosa ne dici di due in uno? La mitica vasca idromassaggio!”
“Quando sei stato nell’idromassaggio?”
“Oh, prima, quando stavo facendo sesso appassionato con Sergej…” Disse con leggerezza Yuriy, allontanandosi e iniziando a scendere. Boris si accigliò.
“Non è divertente.”
“Non ho mai detto di star scherzando…”
“Yuriy!” Disse Boris con tono d’avvertimento. Yuriy tirò fuori la lingua e afferrò Boris per le gambe, strattonandolo per farlo scendere dall’albero con lui. Atterrarono con il sedere su un cumulo e si tirarono in piedi tra loro, ridendo. “Stavo solo scherzando per quanto riguarda Sergej.”
“Lo so.”
“Come lo sai?”
”Perché era con me prima, non con te!“ Yuriy si imbronciò e colpì per gioco Boris sul braccio.
“Puttana.”
“Anche tu!” Esclamò Boris. Yuriy camminò andando più avanti e girò la testa.
“Mi è consentito esserlo.”
“Perché?” Boris lo raggiunse e gli passò un braccio attorno alla vita, tirandoselo vicino. Yuriy sorrise e non rispose. Boris lo sollevò e se lo posò su una spalla. “Hey! Mettimi giù!”
“Non prima che tu mi dica perché tu puoi essere una puttana e io no!” Yuriy si dibattè per un po’, poi rinunciò, facendo penzolare le braccia dietro la schiena di Boris e palpandoli il sedere. “Davvero vuoi sapere perché?”
“Si.” Yuriy lasciò che Boris continuasse a camminare per un po’, poi rise.
“Perché i rossi lo fanno meglio…” Ci fu un breve silenzio, e poi
“E’ una promessa?”
Fine
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Fox ^^
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