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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: OTTO SOTTO UN TETTO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: aya-suzuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/10/2002 15:19:50 (ultimo inserimento: 12/04/03)

ciaaaooo... nuova fic, visto? ci mancava, eh? bè... il titolo parla da sè! la leggete...? daai... ^___^`...
 
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I SOLITI SEI SOTTO QUEL TETTO...
- Capitolo 1° -

Ok, ok, non mettetevi ad urlare, sbraitare e a tirarmi dietro mattoni avariati...
lo so bene che l'ultima cosa che vorreste fare è leggere UN'ALTRA fic di Aya u_u ma... che volete farci.
sarò scema io.

********[okkio, è una fic sperimentale quindi non rispondo delle mie azioni... che bello tutto ciò]
Il silenzio copriva pesante quella villetta di Kanagawa, le tortore meritevoli di un arrostimento immediato trumbavano sul tetto [ma che verso fanno le tortore?! ND Aya], le ranocchie annidiate nei cespuglietti gracidavano, tutti gli orologi della casa ticchettavano pacificamente, proprio un silenzio… almeno finchè non si diffuse per tutta la casa, a volume altissimo, la melodia di “Dancing Queen” degli Abba. Mentre la sirena dell’ambulanza si avvicinava, passi pesanti rimbombarono sul pavimento, ed una porta si spalancò violentemente…
“Kyuko! Quante volte di devo dire ancora di mettere su BASSO il volume di quella maledettissima sveglia?! Al diavolaccio te e anche gli Abba!!”
“Snort… =_= Hiro, che irriguardoso ed indelicato sei… aspetta almeno che mi svegli completamente, mica sono un fascio di nervi come te… uhhh la cervicale °_*”
“Non mi interessa! E al solito l’ hai regolata pure in ritardo, vecchia megera!”
“Vecchia a me?! Ma come os- AHHHHH! Ma sono le sette e mezza!!! Sei un imbecille totale Hiro! >_< io ti snocciolo la spina dorsale e con quello che resta della sua schiena ci faccio un tappeto persiano-tarocco che venderò al mercato nero! Ti strappo il fegato e me lo mangio alla veneziana! Con la tua scatola cranica di faccio una salsiera e con-”
“E STA ZITTA! Le tue minacce non servono a niente! Piuttosto alzati e fa presto!”
Ed il ragazzo sparì in corridoio.
La matricola 15enne Kyuko Hoda si alzò a sedere sul suo futon e si stropicciò gli occhiucci color rame, sbadigliando come un ippopotamo con l’ulcera.
Quel frantuma palle di Hiroaki per lei era come un fratello maggiore, insomma, suo malgrado gli voleva un gran bene [scusa. Hai detto suo malgrado?! >_< sarei così antipatico?! ND Hiro – Mannàà è solo che Kyu ha una visione distorta delle cose… cerca di capirla, chiunque metta gli Abba come suoneria della sveglia non è da considerare un essere umano come tutti noi… ND Aya – Che hai contro gli Abba??? >_____< ND Kyu]. Anche se non lo era… era suo cugino. I genitori di Kyuko avevano divorziato l’anno prima, e lei non sapeva con chi andare a vivere. Quindi per par condicio [condicio somiglia tantissimo alla parola ‘conicio’… ihihihi chi sa dirmi che vuol dire?! No Mya, sta giù, ovvio che tu lo sai… -_- ND Aya] accettò l’offerta degli zii Saya e Kazuma, trasferendosi a casa Koshino.
“K-Y-U-KOOO! Ma sei ancora piantata lì come un tartufo lesso e rimbambito? Alzati! Ho quasi finito in bagno!” la voce roboante del cuginetto la riportò alla realtà. La fanciullina scattò in piedi, iniziando a vestirsi.
Una volta infilata la modesta uniforme del Ryonan [mica so com’è fatta! Però mi sembra una scuola ‘media’ tipo lo Shohoku… 9_9 ND Aya] si incamminò verso il bagno.
“Allora Hiro, sgombera il campo che arriva l’ imperatrice dei gabinetti!” esclamò Kyu, aprendo la porta, trovandosi davanti Hiro che si faceva la barba.
“La barba si fa questo…! ^ ^’ Ma che barba vuoi farti, quando non hai che quei due peli sotto il naso!” lo canzonò lei.
Hiroaki la crivellò a morte puntandole un solo occhio contro lo sterno, e disse:”Già, meglio utilizzare la poca schiuma da barba che è rimasta per te che ne hai urgente bisogno, vero?”
Dopo aver infilato lo spazzolone del water nel…uhm, naso al caro cugino, la barbarica pulzella uscì indispettita dal bagno, scendendo al piano inferiore ed andando in cucina, dove trovò gli zii.
“Buongiorno, zietti!” sorrise Kyuko, sedendosi a tavola mentre Saya le serviva il piatto con brioche al cioccolato e il caffelatte “Grazie zia ^ ^”
“Ho sentito delle urla, Kyu! Hiro ti ha ancora fatto arrabbiare?”
“Siii ;_; è così becero e villanzone … merita di essere messo a croste di formaggio e fondi di vino per un mese!”
“Non è una brutta idea… ci penserò ^_-“ sorrise Saya, prendendo un morso dalla brioche del figlio per castigarlo di tutte le sue malefatte.
Hiroaki intanto stava cercando di infilarsi l’uniforme e lanciare il freesbee al suo enorme dalmata Dylan Dog (Dilly per gli amici), che minacciava con lo sguardo di scippargli una rotula se non l’avesse esaudito.
Il nostro ardimentoso eroe era riuscito ad infilarsi la giacca, e lottando disperatamente contro il tempo che marciava ineluttabilmente funesto, corse giù per le scale mentre se l’abbottonava. Peccato solo che sulle scale era spalmata come morta la gatta grassona di Kyu, Lady Yatta II, che cacciò uno strillo spaventoso e si avvinghiò al viso di Kosh, che si sbilanciò per poi precipitare giù, giù, sempre più giù… per le scale, finendo direttamente dentro al cappotto appeso all’attaccapanni.
“Vedi Hiroaki come ottimizza, si è già vestito e lavato e gioca perfino con gli animaletti!” constatò compiaciuto papà Kazuma, sfogliando ‘il resto del mastino’. Le due pollastre ridacchiarono
“Guardate che non fa ridere!” abbaiò Hiro, scattando in piedi e staccando l’attaccapanni, rimasto appeso al giubbotto, dal muro “Sbrigati a mangiare, Kyu, che se ci mettiamo a correre forte facciamo in tempo!”
“Tu non mangi, Hiro?” si preoccupò la madre, che già vedeva il figlio impelagato nel torbido sentiero dell’anoressia.
“Non ho fame, e non riesco a correre a stomaco pieno! Presto, dai!” aggiunse, rivolto a Kyuko, la quale zompò in piedi, masticando i resti della brioche ed afferrando la propria cartella.
“Andiamo, capo!”
“Il che è esattamente quello che sto cercando di fare.” detto questo, i due cuginetti corsero fuori dalla porta, dirigendosi a tutta cervogia verso scuola.
“Hiro, il tuo pranzo!” ululò Saya, piazzandosi sulla soglia rivolta al figlio degenere che era già lontano.

“Hiro, non senti questo strano rombo?” chiese Kyuko, correndo accanto al cugino, che fece no con la testa.
Ma dovette ricredersi quando un effettivo e vigoroso rombare si avvicinava ai due.
Hiro si voltò, raggelandosi vedendo un sidecar guidato da Dilly e Yatta avvicinarsi a velocità sopraelevata, con sua madre nel rimorchio, sporta verso di lui con in mano un sacchetto marrone:”IL TUO PRANZO, FIGLIO BASTARDO!!”
Hiroaki si arrese, prendendosi in piena faccia il bento nella scatola con gli spigoli rinforzati in marmo… vabbè, i due cuginetti Tip&Tap riuscirono ad arrivare vivi e vegeti a scuola, proprio mentre suonava l’ultimo trillo di campana.
“E anche oggi siamo arrivati… u.u che dura la vita, Kyu…”
“^ ^’’ pare…”
“In ritardo anche stamattina eh…” esordì un ragazzo dai capelli istriciosi (non ditemi che non lo riconoscete) avvicinandosi ai due.
“-__- proprio lui parla…” sbottò Kosh
“Ohi, Akira!” squittì Kyuko, abbracciandolo
“Ciao ragazzi…” il volto di Sendoh era mogio-mogio… é.è
“Perché quella faccia?” chiese Hiroaki
“Nulla di che… sono un po’ in crisi. Dopodomani i miei partono per l’Egitto, e non vogliono portarmi con loro… io però non voglio stare a casa da solo!”
“I tuoi che dicono?” si informò Kyuko, incrociando le braccia
Akira si grattò una tempia:”Uhm… com’è che aveva detto la mamma stamattina…”

*flashback della mamma di Sendoh che abbaia:*
“Santudìu, è il nostro anniversario di nozze, perché dovremo portarci dietro quel pollo di Akira, che tralaltro ha quasi 17 anni e si spera che un po’ di autarchia la riesca a gestire?!”
*fine flashback -_-…*

“…Ha detto proprio così?” sbottò Hiro, perplesso
“Si, così… 6///6 ma io non sono un pollo… al massimo un galletto… non c’è nulla di male se non mi alletta l’idea di stare tre settimane barricato in casa da solo con Joe…”
“Ohhh, ma Joe è così cariiino ^.^” trillò Kyuko
Ignorandola lealmente, Kosh:”Se vuoi, Akira, chiedo ai miei se puoi stare con noi…”
“Siiii è un’ottima idea!” saltò su Kyu “Tanto la stanza degli ospiti è sempre vuota!”
“A me farebbe piacere… ma i miei non saranno d’accordo e poi non voglio dare fastidio”
“Bravo ragazzo. Comunque oggi vieni da me e ne parliamo!”
“Di che si parla ragazzi?” esclamò una voce femminile, dando un colpo sulla spalla di Hiroaki
“⓪___⓪¤ Ran! Ma ti sembra il modo di entrare in scena questo?!” guaì Koshino, sull’orlo dell’infarto psichico
“Eddai Hiro-kun non fare il beccamorto di prima mattina ^.^! Ma mi dite di che si parlava?”
“I genitori di Akira partono per il viaggio d’anniversario, e lui e Joe vengono a stare da noi?”
“Anche Joe O_o ?!”
“Certo, Aki ^ ^ più siamo meglio è!”
“-_- sarà…”
“Un momento!!” inveì Ran “Volete dire che questo tizio usurperà la vostra stratosferica camera degli ospiti?!”
Hiroaki alzò la manina “Un momento, non è ancora sic-“
“Tu taci! …Kyu? Sono profondamente offesa, io non sono mai stata invitata! comunque, se Akira non vuole venire… vengo io a stare da voi ^ ^”
“Ehh no!” intervenne Kosh, afferrando le spalle della ragazza da dietro “Questo no! Già mi stressi abbastanza durante scuola, figuriamoci ad averti tra i piedi tutto il giorno!”
“Cosa vorresti dire, stupida echidna da slitta?! Che sono insopportabile?”
“Esattamente!” esclamò di rimando lui… per poi scoppiare a ridere insieme a lei
“Uahahaha, Hiroaki sei una forza… è uno spasso fare casino con te, saresti un perfetto compagno di bevute!”
“Ma quando vuoi Ran! Nulla di più allettante!”
Ehm… ^ ^’ questa bizzarra verginella che è irrotta così bruscamente sul mio set è Ran Kawasaki, altra amica dei cugini Kosh&Hoda. Descrizione visiva, per quanto possa interessare: capelli al mento, neri e ribelli, occhi cobalto. Bene, possiamo proseguire…


“Comunque… ti ripeto, Hiroaki, che per quanto tu sia testardo e sminuzza balle non smuoverai MAI i miei genitori… -_- se hanno detto di no è no, punto. Vi saluterò tanto Joe… spero di divertirmi…”
“Manoòòò! >_< non dire queste cose! Hiro non è affatto bravo a parole, ma lo zio si! lascia fare a lui!”
I quattro scapestrati si trovavano in quel momento cosparsi sul lungo divano di casa Koshino, a guardare “Dismissed” alla tv e mangiucchiare tortellini crudi.
Poco prima avevano chiamato i genitori di Sendoh per la faccenda delle tre settimane, ed anche se avevano categoricamente negato il loro permesso al figlioletto, si erano lasciati convincere da Saya a venire lì da loro per un the e discuterne con calma.
“Oh… quell’Alex è davvero fuori, è simpatico! Mi piace, se fossi in Kathleen sceglierei lui!” esclamò Kyuko, puntando la vaschetta contro lo schermo.
“Siii e mandare a casa quel necroforo di Bryan…” sibilò Ran, scossa da un brivido di disgusto. Poi, con mira discretamente precisa, piazzò una tortellinata sul naso del tizio in tv
Koshino aveva una faccia contrariata:”Ma scusa… che razza di ragazza poco seria si metterebbe con quel clown col cianuro nelle mutande?! Insomma, da farsi venire una crisi nervosa!”
“Chiaro che parli tu Hiro, non sei affatto tipo da comportarsi come lui… ma credimi, è così che si conquistano le ragazze!” dichiarò, convinta, Kyu
“Ma cosa vuoi saperne te…”
“Si da il caso che sia una ragazza pure io, nel caso non te ne sia accorto!”
“Scusa, è che non si nota… te lo dicevo stamattina di farti la barba!”
“Sei un mostro! >_<”
“Hiroaki, non essere cattivo ^_^’’ non vedi la sua bella e muliebre chioma castana? Insomma, un ragazzo non avrebbe il suo aspetto! Kyuko è graziosa…” la difese Akira, stressato dalla giornata e deciso ad apportare un po’ di serenità a qualcuno in questo triste mondo malato
“-._-. Ma sentilo…”
“Akira ^.^ sei il mio eroe! Lo dicevo, sei l’unico che mi apprezza in questa fogna di zotici!” trillò la piccola del gruppo, abbracciando lo spilungone, che inevitabilmente sorrise.
*din-donnnn*
“Oh! Saranno i signori Sendoh!” Kyuko scattò in piedi, cercando di stiracchiarsi un po’ i pantaloni per fare bella impressione… mission impossible, dato che quei pantaloni non vedevano un ferro da stiro da due mesi.
Si precipitò alla porta e la spalancò, trovandosi davanti una distinta coppietta d’alto livello… nel senso che lui era un metro e novanta minimo, mentre lei vagava sul metro e settanta possente.
“Tu devi essere Kyuko!” sorrise la signora Sendoh, accennando ad un inchino…
che non era nulla in confronto a quello che esibì Kyu, sbattendo la testa contro il futon che stava per terra.
“Piacere di conoscervi! Prego entrate pur-… oh, diavolo le ciabatte…” Kyu andò in panico… era molto impacciata quando c’era da ricevere ospiti sconosciuti, specialmente se si trattava di genitori di un caro amico/a.
Per fortuna Super-Hiro venne in suo soccorso, porgendo alla coppia due paia di pantofole, accompagnate da un piccolo inchino:”Entrate pure, i miei genitori arriveranno subito… ehm… vostro figlio comunque è lì sul divano con Ran!”
Il signor Sendoh guardò lo scarrafone di mamma sua con un sorriso che gli tagliava la faccia in due:”Dobbiamo fare quattro chiacchiere Akira…”
“Ciao papà! ^^’”
“Ahhh ecco i famosi Kazuto e Reiaka Sendoh! Molto piacere, sono Saya Koshino!” esclamò Saya, avvicinandosi alla coppia e stringendo loro le mani
“Piacere”
“Era anche ora che ci trovassimo, no? ^_- I nostro ragazzi sono amici da così tanto tempo…”
“Mamma ^ ^’’’’’’’’ offri qualcosa invece di blaterare…” mormorò, dileggiato, Hiro.
“Ohh, questo ragazzino è così freddo e frettoloso. Ok, ok, vado! Ma non mettermi fretta… non fateci caso, crede di essere l’unico assennato in questa casa!” facendo l’occhiolino ai due tipi impettiti sulla porta, Saya venne ingurgitata dalla cucina.
Kosh, sbattendosi una mano sulla fronte, borbottò:“E mi sa che è proprio così… entrate, su… AKIRA ti alzi o no? Sono mami e papi, idiota!”
Arresosi alle minacce del padrone di casa, Akira si alzò e ciabattò fino ai suoi genitori, che lo strafulminarono con un’occhiata ad attacco sincrono, mentre sua madre sibilava:”Sei stato tu ad autoinvitarti in casa di Hiroaki, giusto?”
“No!…”
“Si sbaglia signora, l’ ho invitato io!” intervenne Hiroaki, sorridendo come non aveva mai fatto. Composizione: 50% denti, 30%zampe di gallina, 20% televisione [che vuol dire?! -_- ND Hiro – Chi ha orecchie per intendere intenda. ND Aya].
Quando arrivarono anche gli zii di Kyu, tutti si sedettero sui vari divani e poltrone, pronti al grande dibattito a tema “quanto potrebbe spaccare le balle Akira Sendoh in tre settimane?”.
“Allora, siamo qui riuniti per porgere ufficialmente l’offerta di ospitare Vostro figlio Sendoh Akira per le tre settimane che voi passerete in Egitto…” disse solennemente Kazuma
“Vi ringrazio infinitamente per l’offerta, ma no, grazie.” disse fermo il signor Sendoh
“Ma dai signore, perché?! A noi non è di nessun disturbo!” esclamò Kyuko
“Kyuko. Siamo noi a doverlo decidere.” disse Saya “…E NO! ^.^, non ci è di nessun disturbo, credeteci!”
“Ma guardate che Akira è un affare ripugnante, come coinquilino! Lascia sempre alzata la tavoletta del water, i calzini sparsi per tutta la casa, manco fosse Hansel nel bosco alla ricerca di Gretel, non si fa mai il letto e la buona volta che lo fa, solo dopo dodici ore di torture col battipanni, lo fa da cani e non toglie nemmeno dal lenzuolo i cimici che svolazzano ovunque durante questa stagione di m**… oh, scusate la volgarità 6///6… inoltre è imbranato a maneggiare l’aspirapolvere, cucina malissimo e non pulisce il fornello dopo averlo usato…!” esclamò, angosciata e colta dalla gastrite al solo pensiero, la mamma di Aki
“…c’è altro? -_-” sbottò Akira, offeso a morte ma abituato a questa sensazione
“Bè, se è così indisciplinato ci penserò io, lo forgerò, lo prenderò a randellate quando servirà e lo farò diventare la massaia dell’anno! Anzi… del secolo!” esclamò la mamma di Hiro, tenendosi il bicipite, con gli occhi sbarluccicanti di gloria
“°_°’ ma comunque non vorrei disturbare, sono davvero pessimo…”
“Ripeto che non è di nessun disturbo. Akira è molto simpatico e ci farebbe piacere averlo qui per tre settimane!” disse, sorridendo suadentemente, il signor Koshino.
“Bè… ne siete sicuri?”
“Certo!”
“In questo caso allora… bè, grazie mille! Ringrazia, Akira!” sbottò mamma Sendoh, dando uno scappellotto sulla nuca a junior
“Graaaazie” pigolò Akira, divenuto plumbeo al pensiero dell’addestramento di Saya.
“Allora, partite tra due giorni, giusto? Può venire qui la sera prima!” decretò Kazuma
“Hey, hey, hey, hey! Aspettate un momento! E Joe?” esclamò Kyuko, che in quanto protagonista della fic si sentiva un po’ trascurata
“Joe?… Ah, Joe! ^.^ No problem, può venire anche lui!”
“Già, mica può stare solo in casa…”
Così, alla compagnia, si unì anche Joe il Cocker.


“Allora Akira. Mi raccomando, comportati bene, aiuta nelle faccende, tira l’acqua ed abbassa la tavoletta del water, togli i cimici da in giro, bada a Joe…”
“Me l’ hai già detto mamma!”
“Già, già… ”
“Allora cara, andiamo, su! Domani dobbiamo svegliarci presto!”
“Si… ciao allora, tesorino! Fa il bravo e divertiti!”
“Si!”
La signora Sendoh schioccò un bacio sulla guancia al figlio, che dopo essersi scambiato due virili pacche sulla spalla col papà, osservò i genitori allontanarsi per le prossime tre settimane.
Fu così che, per tre settimane, divennero otto sotto un tetto.
***********

uhm... ^ ^' ehhhehh... eh... bè, nessun commento? accetto anche insulti! forza, fatevi avanti, non ho paura di voi!
(aaaaaaaaaaaaahhhhhhh non fatemi troppo maleeeeee)
o>_<o non capisco perchè nessuno si degna di scrivere commenti... sono così anonime le mie fic, da non meritare nemmeno un commento?
anche un grosso RITIRATI da dodici tonnellate verrebbe accettato, vuol dire che la mia fic ha smosso qualcosa (si, qualche stomaco, al limite...)
ok, basta rompervi, ^ ^.
baci baci, vi voglio bene ^3^
 
Continua nel capitolo:


 
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