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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: XYROPHOBIA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: jill88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/09/2005 18:17:35

altra ff presa da ff.net, sempre yxb!! ^^
 
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ONE SHOT
- Capitolo 1° -

Ecco un'altra FF, sempre d Yazzy!! Come amo quella ragazza!!Ma adesso vi lascio a leggere il suo capolavoro!! ^^



Ciao! Ho trovato un sito chiamato ‘la lista delle fobie’ l’altra notte e ho pensato che alcune di loro sembrano forti. Ma la ‘xyrophobia’ (la paura dei rasoi) mi ha attirata subito, così ho deciso di scrivere una fic su di questa. Allora, Yuriy è xyrophobico, e Boris vuole sapere il motivo:

Yuriy entrò in bagno e subito tornò indietro. “Boris, vai e togli la tua spazzatura dalla mensola.
“Quale spazzatura? E’ solo il mio rasoio…”
“Appunto! Quindi caccialo da lì!” Boris lo guardò dalla sua posizione stravaccata sul letto. Yuriy era circondato dalla luce che filtrava dallo stipite della porta, con le mani sui fianchi, arrabbiato. “Che c’è di male in un rasoio?” Yuriy si abbottonò i pantaloni, ancora arrabbiato.
“Non fare domande stupide, toglilo e basta! M voglio lavare!” Scattò Yuriy, muovendosi per permettere a Boris d entrare in bagno. Boris prese il rasoio e lo guardò. “Non capisco. Che c’è di male nei rasoi?” Lo portò fuori e Yuriy indietreggiò. Boris vide un flash di paura nei suoi occhi e fissò il rosso, perplesso. “Yuriy? Hai paura dei rasoi?” Con un esplosivo suono di collera, Yuriy scattò fuori, afferrando la sua maglietta dal letto e scappando via dalla loro camera d’albergo.
Boris messe via il suo rasoio e poi si vestì, chiedendosi il motivo per cui Yuriy aveva paura dei rasoi, tra tutte le cose. Sapeva che Yuriy non si rasava, sembrava che non gli crescessero peli in nessuna parte del corpo eccetto la testa, e, Boris sorrise, là sotto. Decise di uscire e cercare Yuriy, per scusarsi e chiedergli se davvero avesse paura dei rasoi. Passò almeno un’ora vagando attraverso l’hotel, chiedendo alle persone se avessero visto Yuriy. Nessuno lo aveva visto, e Boris stava iniziando a preoccuparsi, quando trovò Kei che passeggiava per il corridoio con Rei.
“Sapere dove si trova il mio ragazzo compra il mio silenzio.” Disse scherzosamente. Kei quasi morì per lo shock, poi si girò. “Molto divertente, Boris. E’ nella palestra, se proprio lo vuoi sapere, brontolando qualcosa. E se vedi Takao, noi non siamo qui!” Boris annuì mentre si girava dall’altra parte, seguendo le indicazioni per la palestra. Comunque, quando fu lì, notò subito una falsità in quello che Kei gli aveva detto. Yuriy non stava brontolando, oh no. Stava ringhiando! Aveva distrutto uno dei punch ball e stava letteralmente percuotendo l’imbottitura che era uscita fuori. “Yuriy…”
“Vai via.”
“Yuriy, non volevo…”
“Non volevi cosa!” Una sventola particolarmente forte fece spostare l’anello attaccato al soffitto, producendo un sottile rivolo di polvere di cemento che cadde dal soffitto sulla fronte sudata di Yuriy.
“Non volevo farti innervosire” Yuriy si fermò per un secondo.
“Potevi solamente spostarlo. Non c’era bisogno di sventolarmelo davanti.”
“Non sapevo ne avessi paura.”
“Non ne ho paura! Semplicemente non mi piacciono!”
“E’ la stessa cosa, Yuriy.”
“No non lo è!” Yuriy tornò a colpire il punch ball. Boris si avvicinò a lui cautamente.
“Yuriy… Perché non ti piacciono?” Yuriy ringhiò e colpì con tutti e due i pugni il punch ball. Con uno scricchiolio questo cadde, ricoprendo Yuriy con una doccia di polvere. Strinse i pugni e si girò per fronteggiare Boris. “Non mi piacciono e basta, okay? Smettila di chiedermelo perché non ne voglio parlare!” Boris si avvicinò e afferrò il braccio di Yuriy mentre questo tentava di scappare di nuovo.
“Yuriy, dimmelo. Qual’è il problema?”
“Allontanati da me, Boris! Non ne voglio parlare!”
“No! Perché non vuoi parlarne con me? Sei totalmente irrazionale!”
“Irrazionale? IRRAZIONALE? Dimmi Boris, quando è stata l’ultima volta che hai visto qualcuno tagliarsi i polsi con un rasoio? O, più correttamente, quando è stata l’ultima volta che hai visto tua MADRE tagliarsi i polsi con un rasoio!”
“Cosa?”
“HAI SENTITO!” Yuriy tentò di scappare via, poi scoppiò in lacrime, buttandosi contro Boris, che subito circondò con le braccia il singhiozzante rosso. “Potevi anche venire a sapere di tua madre, Boris, ma non c’era bisogno di guardarla…” Yuriy sferrò un pugno di frustrazione sul torace d Boris “Non c’era bisogno di guardarla sanguinare fino alla morte perché tu eri troppo piccolo per sapere come aiutarla! Avevo 9 anni, Boris!”
“Oh Yuriy… Mi dispiace…” Boris strinse più forte Yuriy, accarezzandogli la schiena per rassicurarlo.
“Ecco perché non mi piacciono i rasoi!Se potessi scegliere loro non esisterebbero!”
“Ma se non ci fossero rasoi, come mi raderei? Dovrei crescere la barba…”
“Sono serio, Boris.” Boris sorrise.
“Anche io. Mi ci vedresti con il pizzetto?” Yuriy sollevò un sopracciglio e guardò con sguardo critico Boris.
“No. Sembreresti un idiota. Almeno non lasciare MAI il tuo rasoio in giro di nuovo, o qualunque altra cosa!”
“Qualunque cosa cosa? Comunque, che significa che sembrerei un idiota?
Yuriy si liberò dall’abbraccio di Boris e prese il suo mento, sorridendo. ”Sembreresti come se ti fossi appiccicato ‘lametta’ addosso.” Boris scosse la testa, non capendo.
“’Lametta‘?”
“Sai, ‘lametta’, la cosa strisciante che mettono sugli alberi di Natale… Quella cosa sottile, corta, tipo fili d’argento?” Boris sollevò le sopracciglia poi sbuffò, mettendo il naso all’aria, fingendosi offeso.
“Adesso non ti parlo.” Lasciò penzolare le sue braccia, ridendo.
“Ah ma non hai bisogno di parlare per baciare, e se stai fermo significa che non dovrò sfregare il mio mento sulla barba, così vinco comunque.”
“Stai attento o ti raso via i capelli mentre stai dormendo.” Yuriy subito cambiò faccia assumendo un’espressione seria.
“Boris, non ci scherzare su. Non lo fare.”
“Scusa.” Boris prese di nuovo Yuriy tra le braccia accarezzandogli dolcemente la guancia. “Lo sai? Ti amo, Yuriy.” Yuriy si allungò e baciò Boris su una guancia. “Ti amo anche io. Andiamo, ho bisogno di una doccia…” Si scrollò un po’ della polvere dalle spalle e iniziò a camminare. Quando si accorse che Boris non lo seguiva, si girò.
“Non stai venendo?”
“Huh? Non sai tornare nella stanza da solo?”
“Okay, punto primo, hai la chiave. Secondo, sei ottuso. Terzo. Se vieni con me, ho intenzione di condividere la doccia!”
Boris alzò le spalle e lo seguì; era impossibile smentire una logica come quella.

Fine

Hehe, Boris con la barba NON è una buona idea… O almeno non penso che lo sia. Benché non abbia mai visto un uomo con la barba color lavanda… Potrebbe essere abbastanza forte… Ma ne dubito! Comunque, leggere e commentate, siete angeli se lo fate!




Penso ke Yazzy abbia espresso il concetto, no?! ^^ COMMENTATE!! ^^

Fox
 
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