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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yami no Matsuei (La Stirpe delle Tenebre)
Titolo Fanfic: BACIO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: tindomerel galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/09/2005 17:22:19

...quel canto che era il suo primo, vero, meraviglioso bacio...^^
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Ehm, salve, sono sempre io..la mitica Tindomerel, in arte Helly^^...dunque, è la prima ficcy su Yami No Matsuei che scrivo e premetto che ho letto solo il primo numero...in verità, mi scocciavo a leggerli tutti, anche perchè questa coppia mi piace molto e leggere solo il minimo indispensabile, magari stuzzicherà la mia furia distruttrice (la mia tendenza a scrivere fanfic, molte delle quali mai pubblicate...perdono perdono perdono). Quindi, fans della stirpe delle tenebre, NON LINCIATEMI! scrivo questa fanfiction perchè...perchè adoro Tsuzuki e credo che d'ora in poi mi piacerà scrivere su di lui...possibilmente aggiungendo il dolce (DOLCE?!?!_NdAsato)(Mai quanto te, amoruccio!!_NdHelly con sguardo malupino*) e sensuale Hisoka. Perdonate dunque le mie probabili gaffes e godetevi ciò che ho scritto, se vi piace...TESSSSORUCCI, VI ADOROOOO!!!
Bene, cominciamo.

*Lo sguardo malupino è lo sguardo che solitamente lancio alle mie vittime prima di sbaciucchiarle fino allo sfinimento...è lo sguardo da malandrina che le mitiche lùthien-chan e artemisia-chan apprezzano tanto in me...

^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^* (^-^)''

Asato Tsuzuki (shinigami, 26 anni), sedeva in bilico sulla ringhiera della terrazza del Jouhcho, dove il vento gli scompigliava i capelli. I suoi begli occhi blu erano chiusi contro gli insistenti raggi del sole e fra le ciocche scure si erano pigramente posati petali di fiori di ciliegio, mentre tutt'intorno l'aria era impregnata del loro dolce profumo (I fiori di ciliegio profumano?_NdHelly^^) (IGNORANTE!!!!_NdTutti ò_O) (T_T'' _NdHelly^^). Accaldato, si sfilò di dosso il pesante impermeabile nero gettandolo in terra e sbottonò i primi bottoni della camicia, lasciando intravedere solo un fazzoletto di pelle diafana.
"Che caldo!" pensò annoiato. T_T "Sob, non ho neanche fatto colazione...ho fameeee..." pigolò.
"Ma è mai possible che pensi sempre e solo a mangiare?"
Tsuzuki aprì svogliatamente gli occhi e li posò su quelli gelidi e ostili di Hisoka Kurosaki (shinigami, 16 anni) che avanzava, mani in tasca, nella sua direzione. "Sei proprio uno scemo..." =_=
"Sempre a rompere ragazzino, eh?" gli domandò, retorico.
"NON CHIAMARMI RAGAZZINO!"
"Va bene, va bene..." mormorò Tsuzuki, sempre più annoiato e affamato. Poi il suo volto si aprì in un ampio sorriso tutto denti "Che ne dici di andare a mangiare un boccone?"
"Sei senza speranza..." U_U
"Eddai...non sembra da fuori, ma sei proprio un noiosone!" é_e
"RIPETILO!" è_é
Tsuzuki decise di ignorarlo e chiuse nuovamente gli occhi, mentre Hisoka gli si avvicinava e si chinava sulla ringhiera di ferro grigio. Continuava a sentire caldo e per un momento fu tentato di sfilarsi anche la camicia di dosso, ma pensò che non fosse il caso. Quel ragazzino impertinente avrebbe di certo frainteso. Aprì un occhio e sbirciò nella sua direzione.
Che strano ragazzo, pensò...i suoi occhi di ghiaccio, così belli e remoti...i suoi capelli a velarli dolcemente con ciocche ribelli...sì, era proprio carino (E a questo pensiero, fece un sorrisetto malupino che subito nascose). Ma soprattutto, gli sembrava incredibilmente tenero...tenero e nel contempo forte...meravigliosa bambolina di ghiaccio...bella e terribile come l'aurora boreale...ma..un momento...che cavolo stava pensando? da quando in qua era così poetico? scoppiò a ridere fragorosamente, tanto da far prendere un colpo a Hisoka.
Il ragazzo lo guardò sconvolto, posandosi una mano sul petto. "Cha cavolo ti ridi?" O_ò
"Eh? eheheh..." ^-^
"Cos'hai? la ridarella facile?" (Forse non tutti sanno che io sono l'unica, mitica e inimitabile regina dello sghignazzo facile!!!_NdHelly^^)(Allora abbiamo qualcosa in comune!!_NdAsato)(Sì, amoruccio mio...ma quanto sei carino_NdHelly^^)(Si abbracciano)(MA LA VOLETE FINIRE?_NdHisoka)
"Niente...pff...pensavo che sei davvero carino quando ti scaldi, ragazzino!"
Hisoka arrossì, portandosi una mano al viso. Per un attimo, tutto il suo corpo fu attraversato da un brivido caldo, ma provvide subito a scacciarlo. Perchè arrossiva in quel modo quando Tsuzuki diceva cretinate di quel tipo? Incredibile come quello scansafatiche riuscisse a sconvolgerlo.
"Non...non chiamarmi...ragazzino..." mormorò infine, debolmente e, notando che il rossore sul viso non accennava a diminuire, alzò i tacchi e lasciò Tsuzuki solo sulla terrazza del Jouhcho.
Il ventiseienne shinigami smise di ridere e il suo viso assunse un'aria seria e stranamente languida. Si ravvivò i capelli, pettinandoli all'indietro e sentì fra le dita i petali di ciliegio.
E mentre ne stringeva uno fra le dita e assaporava la sua vellutata delicatezza "Uff, quanto mi fai penare!" mormorò, solo per aggiungere, un momento dopo "E ora a mangiare!!!"^-^

Il crepuscolo avvolgeva gli alberi di ciliegio intorno all'appartamento di Tzuzuki, mentre il cielo avvampava di colori caldi e abbaglianti. Il sole veniva divorato dalla Terra e tutto, intorno a lui, assumeva il tetro colore del sangue...della morte e della fine...come il tramonto...sedeva su una poltrona, guardando il cielo diventare prima rosso carminio, poi viola intenso, fino a oscurarsi completamente. Le prime stelle sarebbero presto apparse sul tetro tessuto della notte, come pietre preziose incastonate in un tetro vessillo mosso dal vento e lucente alle prime luce dell'alba. Molleggiava debolmente una gamba che teneva accavallata sull'altra e stava sbottonandosi la camicia, lasciando che quei colori tetri tingessero la sua pelle candida. Asagiò il capo all'indietro e accarezzò la pelle della poltrona.
Che silenzio...ricordò una sera, più di settant'anni prima, quando era ancora vivo e sano e guardava un crepuscolo simile a quello.
Gli shinigami provavano una forte nostalgia nei confronti della vita, ecco perché sceglievano di stare in bilico, di prendere le vite altrui...perchè questo dava loro un barlume di esistenza mentre tutto ciò che avevano amato in vita finiva inevitabilmente per essere cancellato dallo scorrere del tempo.
Ad un tratto, un lieve bussare alla porta lo distolse dai suoi pensieri. Si chiese chi potesse mai essere e, sospirando, andò ad aprire. I suoi occhi si dilatarono impercettbilmente per la sospresa quando vide sulla soglia Hisoka, i capelli ricadenti sugli occhi d'argento e il viso colorito di un leggero rossore.
"Ehm...Tsuzuki...mi fai entrare?" chiese timidamente. Non era da lui dimostrare quella timidezza, pensò Tsuzuki. Ad ogni modo, annuì col capo e lo lasciò passare.
Hisoka si fermò nel soggiorno illuminato dalle ultime fiamme del tramonto, guardandosi intorno un po' spaesato.
"Allora...è qui che vivi?" chiese.
"Già...hai chiesto il mio indirizzo al signor Kanoe?"
"No...ho chiesto in giro" mormorò evasivo il ragazzo.
"Ah..be', accomodati...vuoi da bere? ti piace il sakè?" azzardò con un mezzo sorriso.
"DAI! sono minorenne!" esclamò scandalizzato.
"Tecnicamente sei già morto, quindi questo non dovrebbe preoccuparti...e poi, ricordo benissimo la tua sbronza epica di Nagasaki, cosa credi?" ghignò nel vederlo arrossire ancora "Vado a prenderlo"
Mentre si dirigeva nella piccola cucina, lanciò un'altra occhiata a Hisoka e vide che era a disagio...osservava ogni oggetto come se fosse la prima volta che vedeva cose del genere. Sembrava totalmente spaesato. Sorrise intimamente nel vederlo così diverso dal solito e fece per prendere del sakè, ma si accorse di averlo finito.
"Ho finito il sakè...vuoi che andiamo a prenderne un po'?" Chiese.
"No...non mi va, grazie!" sentì attraverso la parete la risposta di Hisoka e, facendo spallucce un po' deluso, tornò da lui.
"Allora...volevi parlarmi di qualcosa?" gli chiese. Stava seduto sulla poltrona rivolta verso la finestra e la luce del sole morente lo faceva ardere.
"In verità...volevo chiederti una cosa..." si voltò a guardarlo e gli occhi lucidi erano perfettamente visibili anche nella penombra. "Sai, da quando è successo non faccio che tormentarmi...perchè hai rischiato la tua vita per salvarmi? il dottor Muraki poteva ucciderti ma a te non è importato..sentivo anche a distanza tutto l'ardore del tuo coraggio... Perchè hai fatto questo per me, quando nessuno..." s'interruppe e tornò a guardare fuori dalla finestra.
"Quando nessuno, in vita, l'avrebbe mai fatto per te?" concluse Tsuzuki per lui.
"Sì...proprio così..."
Asato sospirò e si avvicinò alla finestra per guardare la notte che scendeva lenta su ogni cosa, senza tuttavia vederla. "Ho fatto quello che chiunque avrebbe fatto al posto mio"
"No, non è vero!" esclamò Hisoka, alzandosi "Non è vero! chiunque altro avrebbe lasciato che Muraki mi facesse lentamente a pezzi! avrebbe detto che tanto potevo guarire il mio corpo, che non valevo la pena di rischiare la vita!"
"Hai davvero una pessima idea degli esseri umani" disse, impassibile.
"Perchè...quelli che ho conosciuto io erano così."
Tsuzuki si voltò a guardarlo e nei suoi occhi, Hisoka poteva leggere dolcezza e comprensione.
"Tu...tu sei la prima persona che...a cui importi qualcosa di me..." disse e tacque. Distolse lo sguardo dagli occhi blu come il mare del proprio sempai, arrossendo furiosamente. Lo shinigami più anziano lo guardava immobile stringere i pugni e trattenere le lacrime di rabbia che, probabilmente, covava da anni. Da prima di morire in quel modo atroce. "E io...io non riesco a capire perchè."
Già...perchè? eppure, neppure lui sapeva rispondere. Perchè teneva tanto alla vita di quel ragazzino? perché era così bello da destare in lui tenerezza e dolcezza? perchè era misterioso e lo incuriosiva? o perchè sperava di perdonare se stesso per i crimini passati, provando a...a volergli bene?
"Avresti meritato di essere amato di più in vita" disse, sorridendo.
"Ma non è stato così...non sempre le cose vanno come vogliamo noi..."
"Alcune cose sono un'eccezione" Tsuzuki gli si avvicinò e gli sfiorò una guancia con la mano, ma il ragazzo si ritrasse. Sentiva anche a distanza quello strano brivido che ogni volta che Tsuzuki lo guardava dolcemente gli correva lungo la spina dorsale.
"No...non mi toccare" mormorò, con voce tremula "Sento anche da lontano i tuoi...le tue emozioni...mi scoppia la testa" gemette.
Il sempai ritrasse la mano "Cos'è che senti? io non capisco..."
"Sento...sento un calore fortissimo invadere il mio corpo...riesco a percepire...il tuo calore...sei così caldo nella mia testa che mi fai bruciare...ma io non so cosa sia..non è come quando provi rabbia o dolore...è diverso...i tuoi sentimenti...le tue emozioni sono sempre così intensi che...che mi sconvolgono anche a distanza." non osò guardare in faccia Tsuzuki, ma immaginò che fosse accigliata. Eppure, mista a quella sensazione di calore e tenerezza, non percepiva rabbia, nè frustrazione...solo una grande tristezza.
"Sono io a farti tremare? se è così, ti chiedo scusa..." si passò nuovamente la mano fra i capelli, abbassando lo sguardo. "Forse è meglio se torni a casa...è tardi..." scrollò le spalle e si diresse verso la porta, mentre il ragazzo lo seguiva a capo chino, lentamente.
Tsuzuki posò la mano sinistra sulla maniglia della porta, ma la mano di Hisoka lo trattenne, posandosi sulle sue dita calde. Ma come? aveva detto che non voleva essere toccato...
"No, aspetta...non voglio andare a casa..."
"E cosa vuoi fare?"
Hisoka esitò. Strinse più forte la mano di Tsuzuki ancora posata sulla maniglia e l'accarezzò lievemente con il pollice. "Voglio restare qui..." sfiorò con il capo la spalla dello shinigami più anziano, così che non potesse vedere il rossore sulle sue guance. Sentiva ora più forte quel calore intenso che divorava come una febbre il suo corpo, quel brivido che scivolava lungo la colonna vertebrale fino alle gambe, rendendole molli e al petto, mentre il cuore accelerava i battiti. Sembrava che il suo corpo fosse attraversato dall'elettricità. "Tsuzuki...cos'è che stai provando adesso?" chiese a mezza voce.
Tsuzuki esitò a sua volta prima di rispondere. "Ma...non sei in grado di percepire le mie emozioni?" chiese stupito dalla domanda.
"Sì...ma non so cosa sia quello che sto provando"
"Prova a descriverlo..."
Hisoka chiuse gli occhi contro la spalla di Tsuzuki, mentre la fronte sfiorava la camicia leggera e il fruscio lo cullava "Sento...sento il mio cuore accelerare i battiti...e la mia pelle sembra bruciare, specialmente quella del viso...e..." deglutì "e tutto il mio corpo è attraversato da scariche elettriche...un brivido mi corre attraverso la spina dorsale fin giù, alle gambe e poi...e poi l'elettricità è così intensa da rendermi difficile respirare...ma io non so perchè..." aprì gli occhi di ghiaccio e li posò si quelli blu come il mare di Tsuzuki. Il gelo di quello sguardo si era come sciolto in acqua limpidissima mescolata a lacrime salate. Era così bello il suo viso, ora...ora che il rossore lo faceva sembrare più vulnerabile.
"Neanch'io so cos'è...per questo è meglio se torni a casa" cercò di abbassare la maniglia, ma il ragazzo glelo impediva con la propria mano.
"Provo dolore al petto tenendo la tua mano...mi fa così male che sento il cuore esplodere...ma non mandarmi via...io..non ho mai provato nulla del genere..." si aggrappò alla camicia di Tsuzuki, appoggiando il capo sul suo petto. "Riesco a sentire il tuo cuore battere furiosamente contro il petto...nella mia testa...ma non mi importa se fa male..."
Che bella sensazione...anche il cuore di Tsuzuki batteva come il suo.
"Non importa se fa male..."
"Hisoka, non insistere..."
"COME FAI A RESTARE COSI' IMPASSIBILE? NON VEDI CHE ARDO COME SE FOSSI FRA LE FIAMME?" gridò il ragazzo con quanto fiato aveva nei polmoni, guardandolo irato.
"Le tue emozioni sono solo un'eco delle mie...quindi se vai via non sentirai più nulla"
"NO...NO...NON E' VERO...NON... non è vero...io...io mi sento sempre così quando mi guardi con sguardo dolce...quando ti avvicini e sei gentile...quando mi dici che...che sono carino e lo dici con quel sorriso strano che di sicuro non mostri solo a me...però, io non mi sono mai sentito così. Nessuno mi ha mai guardato con quegli occhi, nessuno...tutti mi hanno sempre lasciato solo oppure usato perchè ero diverso. Perchè non ero come loro. E allora per me non aveva alcuna importanza sentire le emozioni altrui, non mi dicevano niente di nuovo...mi guardavano con disprezzo o timore...ma tu no. Tu mi guardi come si guarda un uomo, un uomo da desiderare...e ora so che provi la stessa cosa...non mandarmi via..." mormorò. Si strinse di nuovo contro il suo petto e ascoltò il proprio respiro farsi più leggero, come se un peso sul cuore si fosse alleggerito.
"E se fosse solo perchè sono il primo?"
"Non mi importa...per ora, quello che provo mi basta...non è un'eco...sono solo le mie emozioni amplificate dalle tue...potrei morire per emozioni così" concluse sorridendo, mentre le braccia di Tsuzuki gli cingevano le spalle e una delle sua belle mani gli accarezzava i capelli.
Che bella sensazione di pace...era così bello sentirsi amati. Solo lui e il corpo caldo di Tsuzuki.
"Cos'è il sentimento che sto provando, adesso?" chiese timidamente contro il suo petto.
Tsuzuki sorrise e guardò il suo capo quasi svanire nella penombra della stanza "E' quella meravigliosa sensazione che si prova quando si è amati"
Rosso in viso, si staccò un momento da quell'abbraccio e alzò lo sguardo su quello di Tsuzuki. I suoi occhi di ghiaccio brillavano di lacrime nella semioscurità.
"Non ho mai baciato nessuno..." disse sorridendo.
Lo shinigami non rispose. Chinò il capo chiudendo gli occhi e gli sfiorò la bocca con la propria, in un bacio che sembrava una carezza, senza neppure socchiudere le labbra. Anche il ragazzo chiuse gli occhi. Le terminazioni nervose reagirono in quella meravigliosa sensazione tattile che più che sensoriale, era emozionale.
Strofinò le labbra su quelle di Hisoka, accarezzandole una...due...tre volte. Poi le baciò...baciò le sue labbra chiuse perchè si schiudessero. Prese il suo volto fra le mani, mentre la stoffa calda della camicia frusciava e quel suono ovattato faceva solo da contorno a quella meravigliosa sensazione.
Sì...sì, era questo...era questo che voleva nel momento stesso in cui era entrato nell'appartamento di Tsuzuki...era proprio questo che voleva...solo che lo capiva solo adesso.
Sorrise al pensiero di essere già morto, perchè in questo modo non ci sarebbe stata morte a separarli e a mettere la parola fine in quel canto che era il suo primo, vero, meraviglioso bacio.

^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*(^-^)''




NOOOOO...FERMI!!!NO NO NO, COSA SONO QUEI FORCONI?GASP, COSA VOLETE FARCI CON QUELLO? AIUTTTTTOOOOOOOOOOOOOOOO...
Ok, sono pronta a subire il vostro castigo. Ovviamente il mio era un esperimento...è la seconda ficcy che scrivo in cui il tema centrale è un bacio...mi piacciono i baci! però io non ho ancora ricevuto un bacio da brivido come quelli che scrivo(Ovviamente, per me sono da brivido...ma io sono una tenerona...)!!sigh, che tristezza...ad ogni modo, penso che il primo vero bacio sia solo quello che diamo alla persona di cui siamo veramente innamorati...non sono stata molto precisa nella narrazione perchè, come ho detto prima, ho letto solo il primo numero di Yami No Matsuei...in questo modo potrò liberarmi dai lacci che di solito mi incatenano alla storia, quella fissazione propriamente detta "per-filo-e-per-segno-deve-combaciare-se-no-non-mi-piace"...di solito scrivo solo cose che siano perfettamete in linea con le storie orginali...
Oh, ma sto parlando troppo!!
Asato: è vero, bambolina mia...vieni a darmi un bel baciuzzo!!
Helly^^:uhuhuh, come si fa a resistere?? vieni qui!!smacksmackpciùpciù^^
Hisoka: che marmaglia di vagabondi...
baciotti
Helly^^





 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
gaia638 - Voto: 15/11/13 22:24
è bella però Hisoka ha gli occhi verde smeraldo e Asato viola ametista
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