TENSHI WA KITAKU SURU
- Capitolo 1° -
TENSHI WA KITAKU SURU
MWAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!
Sono tornata! Ancora una volta sono qui a scassarvi le balle!!!!!!!!!!
Lettori: aspetta aspetta aspetta! Qui c’è qualcosa che non va!
Che cosa, branco di idioti, sentiamo…
L: tuuuuu…tuuu, donna con la segatura al posto del cervello…tu, scrivi solo fan fiction su i manga della Watase! Qui dici che è ispirato a Naruto, quindi c’è qualcosa che non va!
Eheheh…che cretini! Siamo in camera mia, quindi guardatevi un po’ in giro e capirete!
*i lettori sollevano lo sguardo sulla mensola dei manga*
L: vediamo vediamo…partendo da destra, un art book di inuyasha (me l’hanno regalato Mikury89 e Botsy l’anno scorso al complex!), lui&lei dal 6 al 17 (i primi 6 non li ho comprati!), fruits basket 1,2,3,14 e 15 (sì! Lo so! Sto cercando di recuperarli!) e…ah-ahhhn! Vedi?! Vedi?! Fushigi yugi, serie completa (in realtà mi manca il 3!), c’era una volta in Giappone, completa, ayashi no ceres, completa! E hai anche il primo dvd dell’anime! (ringrazio Hiei e il resto dei samarcanda114, il mio gruppo di cosplayers, che me l’hanno regalato al mio comply di quest’anno!)
Andate avanti, prego…
Lettori: toh! Qualche shonen! Evangelion e rahxephon!
Ahah!
L: oddio…anche lawful drugstore! Solo lo yaoi ci mancava qua in mezzo!
AHAHAH!
*I lettori improvvisamente abbassano lo sguardo sulla parete del letto*
Lettori: oh! Oltre una serie infinita di zanzare trucidate, ci sono anche i poster!
Ovvio, in camera di una otaku sono immancabili!
LETTORI: vediamo un po’…manga sconosciuto (davvero non so che sia, però mi piace! ndA), due posterucci minuscoli di lui&lei e…O MIO DIO SANTISSIMO!!!
ESATTO, BRANCO DI INCOMPETENTI!!! L’AUTRICE è ANCHE UNA FAN SFEGATATA DI NARUTO, perché , OLTRETUTTO, AMA LE ARTI MARZIALI IN UN MODO PAZZESCO E LE HA FATTE PER UN BOTTO DI ANNI!!!
Lettori: ah…ecco perché meni così forte…
*nb: il poster raffigura Itachi Uchiha, che è il personaggio preferito dell’autrice, in quanto, oltre ad essere un grande gnocco, è sadico quanto lei!!!*
ed ora diamo inizio a questa fic! Spiegazioni a dopo!
Capitolo1: Tenshi wa kitaru suru (l’angelo ritorna a casa)
NARUTO: Kakashi- sensei! Certo che, ora che ci penso, è stato un grande onore averti con noi per la missione di oggi! Dopo l’attacco di Orochimaru eri così impegnato che ci mandavi sempre da soli!
SAKURA: giusto! Giusto!
KAKASHI: eheheh! Vedete, visto che questa missione era, per esplicita richiesta del cliente, limitata alla mattina, ed entro mezzogiorno di sarebbe conclusa, Tsunade-sama mi ha detto di fare il mio dovere di maestro ed accompagnarvi! Oggi pomeriggio mi dovrò dedicare ai miei doveri di jonin!
SASUKE: ma Kakashi- sensei, ce la fate, voi jonin, a tenere a bada tutte le missioni anche ora che il villaggio è decimato?
KAKASHI: bhè…non è che abbiamo molte alternative…
I quattro saltavano con disinvoltura da un albero all’altro, come se niente fosse, chiacchierando sulla missione appena conclusa, livello C, nella quale avevano protetto il sig. Aramaji, sua moglie e suo figlio dall’attacco di alcuni briganti che li perseguitavano da un po’ di tempo a quella parte, depredandoli delle cose che, in qualità di mercanti, cercavano di portare al villaggio. Questa volta però, invece che una famigliola indifesa, si erano trovati di fronte quattro ninja e ne erano usciti piuttosto malconci (soprattutto dopo i famigerati mille concatenati di Naruto Uzumaki).
All’improvviso Kakashi, Sasuke e Naruto si bloccarono bruscamente e l’Uchiha tirò per un braccio Sakura facendo fermare anche lei (sì, perché sennò quella col cazzo che s’accorgeva di qualcosa…ndA)
SAKURA: Sasuke! Naruto! Sensei! Cosa c’è?!
KAKASHI: shht!
Ci fu un momento di silenzio in cui tutti stavano all’erta per percepire anche il più minimo fruscio di foglie. Kakashi, vedendo un guizzo fulmineo di un ombra qualche albero più in là, scattò, bloccando la figura incappucciata parandolesi davanti, mentre i tre genin si disponevano in guardia sui rami vicini.
KAKASHI: questa foresta è sotto la giurisdizione di Konoha, e tu sei vicino ai confini del villaggio! Non osare andare oltre, se non vuoi essere braccato dagli Anbu!
???: sharingan no Kakashi…
il jonin trasalì, scoprendo che quella che, dalla voce, sembrava una kunoichi, conosceva anche il suo nome.
KAKASHI: chi sei?!
???: fuori dai piedi, Kakashi!
Questi, senza ascoltarla, continuò.
KAKASHI: come fai a conoscere il mio nome?!
???: ti conosco da quando avevo otto anni, abbiamo anche lavorato insieme…
così dicendo, alzò un poco la testa, mostrando al ninja due occhi blu profondo, impagliuzzati di viola, l’unica cosa che si riusciva a vedere chiaramente attraverso la maschera tradizionale giapponese, tipica degli Anbu di Konoha.
KAKASHI: Shi-Shiwa…Te-Tenshi…
SHIWA: ohayo…giù la testa, Hatake…
Mentre diceva questo, un gesto fulmineo fece presagire il lancio di un kunai. Sakura, Naruto e Sasuke trasalirono, pensando che avesse intenzione di colpire il jonin.
Ma lei lanciò l’arma solo quando, una frazione di secondo dopo, il maestro si abbassò.
Seguendone la traiettoria, i ninja del gruppo sette videro un shinobi del villaggio della nebbia inchiodato ad un albero lì di fronte dal kunai che gli aveva trapassato la stoffa sulla spalla.
In un guizzo, passò al bordo estremo del ramo, alle spalle di Kakashi e, mentre il ninja avversario stava cominciando a posizionare la mani per i sigilli, Shiwa, senza eseguire le posizioni, disse gelida:
SHIWA: taiju kage bushin no jutsu. (tecnica superiore della moltiplicazione del corpo)
E, quando i suoi cloni ebbero invaso tutto lo spazio intorno al mukenin (traditore NdA), in perfetto sincrono incrociarono il filo tra gli indici delle due mani.
SHIWA: hudoo no ito.
Migliaia di sottili fibre trasparenti legarono le gambe e le braccia dell’uomo, impedendogli il movimento. Sciogliendo la kage bushin, l’originale si avvicinò lenta e imperterrita alla sua preda, sfilandosi nel contempo il cappuccio e la maschera che le celavano il volto.
Due lunghe code nere, portate alte ai lati della testa, ricaddero sulla stoffa scura, mentre la pelle chiara del suo volto incontrava i raggi del sole.
La ragazza sguainò la katana che teneva dietro la schiena, ignorando le suppliche del ninja di fronte a lei.
In una quindicina di gesti fulminei, a cominciare dalla calotta cranica, fece a pezzi il corpo dello shinobi, senza neanche battere ciglio. Infilò nuovamente la katana nel suo fodero, ancora sporca di sangue, e, prendendo la testa recisa, srotolò una pergamena, rinchiudendovela con la tecnica del confinamento.
Si voltò verso gli altri ninja di Konoha come se niente fosse stato, mentre i tre genin la guardavano quasi orripilati.
KAKASHI: non ti sembra di aver un po’ esagerato, Shiwa-san?
SHIWA: ti ho sempre detto di chiamarmi solo Shiwa. No. Un lavoretto pulito pulito, niente di più, niente di meno.
Naruto di stupì di come la sua voce non avesse quasi intonazione o cadenza personale. Anche il suo volto non aveva espressioni. Il ragazzino era sicuro di non aver mai visto un volto più tremendo.
KAKASHI: ma certo! Pulito pulito, se si esclude il fatto che sei sporca di sangue dalla testa ai piedi!
SHIWA: hai ragione. Non è ancora pulito pulito…chotto matte (aspetta un momento Nda)…
Con l’indice e il medio al lato della bocca, soffiò, mentre nell’aria risuonava “katon. Goukakyou no jutsu” (arte del fuoco. Tecnica della palla di fuoco suprema)
Una vorticante sfera di fuoco di cospicue dimensioni avvolse i resti del cadavere, incenerendoli all’istante.
SASUKE: “ma quello…è un ninjutsu degli Uchiha! Come lo conosce?!”
Lei si voltò, sempre senza cambiare espressione e tono.
SHIWA: ora sì che è un lavoro pulito.
Il maestro sospirò.
KAKASHI: bhè…devo ammettere di sì…sei sempre un ottimo Anbu, Shiwa…
SHIWA: grazie. Oh. Dei genin. Non dirmi che anno passato l’esame e sono tuoi allievi?
Sasuke rabbrividì. Com’era possibile fare un’esclamazione senza “esclamare” nel senso proprio del termine?!
KAKASHI: sì, sono i miei sottoposti. Quello biondo è Naruto Uzumaki, la ragazza è Sakura Haruno, e l’ultimo…è Sasuke Uchiha…
I tre non capirono perché sull’ultimo nome avesse tenuto quell’enfasi, ma, guardando gli occhi di Shiwa, capirono che doveva aver fatto un certo effetto, in quanto, invece di tenere le palpebre mezze abbassate come al solito, le aveva aperte un pochino, socchiudendo un poco le labbra.
Ma subito si ricompose.
SHIWA: allora vi faccio i miei complimenti. Superare l’esame di Hatake non è cosa da nulla. Ma state attenti, è piuttosto sadico quando ci si mette.
KAKASHI: senti chi parla! E comunque sono miei allievi da quasi un anno! Mi conoscono abbastanza!
SHIWA: quindi, se sei ancora qui, presumo che non ti abbiano linciato anche dopo i tuoi immancabili, nonché oltremodo catastrofici ritardi.
Il jonin rise, mentre la giovane Anbu inarcò un lato della bocca, senza che i suoi occhi mostrassero divertimento.
SHIWA: ora scusami. Devo andare a fare rapporto.
Aveva già sollevato leggermente una mano, quando Kakashi la chiamò.
KAKASHI: SHIWA!
SHIWA: sì?
KAKASHI: ti fermerai per un po’ al villaggio, o sparirai di nuovo.
Ci fu una pausa in cui la ragazza girò gli occhi in basso a destra. Poi, rispose.
SHIWA: sì, Hatake. Per un po’ mi fermerò. Dopo l’attacco di Orochimaru sennin ho ricevuto molti lavori, ma credo che per la Quinta si più comodo non dovermeli mandare a distanza. Ci vediamo più tardi.
Un vortice di foglie l’avvolse, e scomparì.
Il fruscio del vento accompagnò le riflessioni silenziose del gruppo 7. infine, Naruto si decise a parlare.
NARUTO: uhm…sensei…chi era quella ragazza?
Kakashi tirò un profondo sospiro.
KAKASHI: Shiwa Tenshi, diciassette anni, jonin. Ninja da dieci anni, Anbu assassino di Konoha da sette. Soprannome “angelo della morte”, a mio parere, più che meritato…
Sakura deglutì.
SAKURA: a-angelo…della morte…?
KAKASHI: sì, “angelo della morte”. Ha al suo attivo non so più quante missioni omicide. Mi ricordo che almeno una decina erano capitolate alla voce “massacri”.
NARUTO: ma-ma-massacri?!
Di nuovo regnò il silenzio.
SAKURA: Naruto…tra le graduatorie degli Anbu assassini…la voce “massacro” è quella in cui è richiesta l’eliminazione di cinque o più persone…
KAKASHI: esatto Sakura…sempre molto preparata. Essendo Shiwa piuttosto carina esteticamente, da una prima analisi già si giustifica il nome “angelo”…che poi è anche il significato del suo cognome, dato da una particolare abilità della famiglia di ninja da cui discende…
SASUKE: cosa?! Un’abilità innata?! Di che tipo?!
KAKASHI: te lo spiego un’altra volta. Ora torniamo. Anche la nostra missione necessita di rapporto…
E, lanciando un ultimo sguardo verso l’albero intriso di sangue, si avviarono verso Konoha.
*_*_*_*_*_*_*_*
YATTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!
E il primo capitolo è andato!
LETTORI: no, tu sei andata, la storia è un po’ diversa….
Ma andatevene a fanculo, grazie! (ma che signorina educata e posata! ndLettori)
LETTORI: ma insomma autrice! Lo sai che questa fic è senza senso?!
Aspetta e vedrai! Di senso ce ne ha anche troppo!
Comunque, oltre a queste domande inutili se non dannose, mika-chan vi fa presente alcune cose:
1- i titoli di questa fic saranno sempre in giapponese con traduzione al lato
2- di tanto in tanto ci sarà in giro qualche frase in guappo
3- i nomi delle tecniche li ho lasciati in originale (viva il mio nii-chan ad honorem che mi passa gli episodi spoiler!)
4- qualche tecnica me la sono beatamente inventata!^^”
tutte queste giapponeserie sono dovute al fatto che credo che rendano molto di più l’atmosfera di naruto! Tanto, visto che al lato vi metto o la traduzione o l’adattamento adottato dal manga italiano, non vi dovreste lamentare!
Avrete notato che nelle ultime 2 fic i cap, per vostra gioia, sono molto più corti! L’unica che mantiene la brutta abitudine del chilometrico è “nuvole d’argento” (andatela a leggere, perché ci sputo sopra anche il sangue!) che ha da poco compiuto un anno!
COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE!!!!!!
(messaggio subliminale!^^)
alla prossima
Mika-mika
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