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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu-Gi-Oh!
Titolo Fanfic: CHOCCOLAT “THE SEQUEL”
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: mynameisgatsu galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/09/2005 23:17:35 (ultimo inserimento: 05/12/05)

la mia triste avventura da scrittore continua. per un’occasione speciale scrivo ancora yaoi. il sequel di choccolat.
 
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PRIMO EPISODIO
- Capitolo 1° -

Choccolat “The Sequel”
Puntata n°1
La mia triste avventura da scrittore continua. Per un’occasione speciale scrivo ancora yaoi. Il sequel di Choccolat. La prima puntata.


Mynameisgatsu
Essere buoni amici significa voler rendere felici le persone a cui tieni. Buon compleanno XShade.
Introduco questa fict, dicendo che l’ho scritta in occasione del compleanno di una persona speciale. Solitamente, (sono sincero), scrivo tutt’altro genere di cose. Io e XShade siamo ormai due amici inseparabili e sono circa sei mesi che mi stressa con la richiesta di fare un sequel. Un continuo della mia prima (e doveva essere l’ultima) fiction. Eccoti qua il “desiderio” esaudito.
Ti voglio bene.
Gatsu.


Malik
Tremavo. Avevo freddo laggiù. Non dormivo ormai da un paio di settimane. Evitavo di farlo perché dopo l’ultima volta in cui mi ero abbandonato alle ombre, con la storia di Bakura, il cioccolato e tutto il resto, avevo perso ogni speranza, ogni forza ed ogni goccia di voglia di vivere. Tenevo a forza gli occhi aperti per non dormire. Talvolta mi tiravo qualche pugno sullo stomaco per far sopraggiungere il dolore. Unica distrazione dal sonno. Ma involontariamente svenni. E caddi nuovamente nel gioco vizioso, arido e malvagio delle ombre.

Venni catapultato il quello stato nella città in cui conobbi e frequentai Bakura. Era notte fonda. Ed ero in un vicolo pieno di barboni ed ubriachi allo sbando. Cercavo di uscire dal buio e di camminare. Ma ero pieno di dolori e camminavo a stenti barcollando notevolmente. Sentivo le losche risate notturne di quegli sbandati, prendendosi gioco di me, quasi potessero permetterselo. Uscito dal vicolo mi ritrovai nel parco in cui Bakura fece volare il deck davanti ai miei occhi. All’improvviso ebbi un flash. Mi portai immediatamente le mani tra i capelli per il dolore. Sentivo il cuore battere all’impazzata. Urlai. E poi il buio totale.

Quando riaprii gli occhi ero a casa di Bakura. Riconoscevo il letto. Sentivo il suo profumo.

Bakura
Dopo che era scomparso erano passate circa tre settimane. Ero molto triste e abbattuto. Ero convinto che non l’avrei mai più rivisto. Ero profondamente convinto che mi avesse abbandonato. Fino al giorno in cui lo vidi rantolare per terra. Come la prima volta in cui lo vidi. I suoi occhi bianchi puntavano dritti alla luna e le sue braccia aperte sembravano voler stringere qualcosa di inesistente. Lo sollevai e lo portai a casa mia affetto dalla paura e dalla disperazione di averlo perso per sempre. Quando la luce lunare spariva dal suo corpo, i suoi spasmi venivano repressi. Così lo posai sul letto ed andai a comprare dei farmaci, del cibo e delle garze. Alcune ferite gli erano apparse con una strana forma sulle spalle. Quasi come dei tatuaggi.

Malik
Spalancai gli occhi e mi posi seduto sul letto, balzando di scatto. Sentii un fortissimo dolore alle braccia, come se avessi dei ferri bollenti. Sentii il sangue scivolare lungo tutto il bicipite ed andare a fermarsi sul gomito. L’urlo di dolore che ne derivò, fu qualcosa di spontaneo. La sofferenza fisica che provavo era a dir poco terrificante e innaturale: non avevo mai provato niente di simile.

Bakura
Avevo ora, tante domande per la testa. Perché era sparito? Perché era tornato? Perché aveva le convulsioni se guardava la luna? Cos’erano quelle ferite sulle spalle? Non avevo neanche una risposta a queste domande e solo lui avrebbe potuto darmele.

Malik
Oltre a quello più forte, sentivo tanti altri dolori sparsi per tutto il corpo. Persino nelle zone… più in basso. Non so perché ma stavo veramente male.
<<Maledette ombre>> fu quello che sussurrai, prima di svenire di nuovo.

Bakura
<<Mi dia delle garze, degli emostatici, dei cerotti e qualcosa per disinfettare le ferite. Si sbrighi! E’urgente!>>
<<Si, si. Subito.>>
Uscii da quella farmacia correndo come un pazzo e urtai contro una ragazza facendo cadere tutto ciò che avevamo tra le mani. Era bionda, abbastanza carina. Ma dovevo fare in fretta! Credeva che l’avessi fatto apposta per ammiccare e cercò di attaccare bottone.
<<Scusa…è colpa mia. Ero distratta. Coi tempi che corrono, corre anche la gente. A proposito, come ti chiami?>>
<<Non ho tempo. Devo andare.>>
<<Ok. Ciao Nonhotempodevoandare!>>
Corsi più veloce che potessi ed arrivai finalmente a casa mia.

Casa di Bakura
L’aria in quella casa, era di particolare tensione. L’odore del sangue impregnava le lenzuola del letto di Bakura. Salì le scale per entrare in camera e notò il colore delle braccia del suo ragazzo: rosso sangue. Corse in bagno. Riempì una bacinella di acqua calda e ci immerse un panno. Lavò bene le ferite e nel suo stupore notò che sulla spalla c’era un disegno ben preciso. Come se Malik fosse stato marchiato. Maledetto.
<<Malik…Malik ti prego svegliati.>>.
Gli disse queste parole stringendogli forte una mano mentre su essa una lacrima fermava la sua caduta. Gli mise il disinfettante, gli emostatici, le garze e i cerotti ma nonostante questo il sangue continuava ad uscire. Malik aprì gli occhi.
<<Malik!>>
<<Ba…Bakura…>>
<<Baciami...>>
Malik non riuscì neanche a prendere fiato per parlare, che la lingua di Bakura era già insediata nella sua bocca, come dire... risvegliandolo.
<<Mi sei mancato…>>
Malik teneva gli occhi spalancati e rimase senza parole. Sapeva che quello era solo un altro gioco delle ombre, nel frattempo Bakura lo stringeva a se.
<<Mi… mi fai male…>>
<<Oh! Scusa Malik. Senti dobbiamo parlare. Dimmi cos’è successo. Perché sei sparito?>>
<<Non sono io. Tu sei sparito. Sei uno stupido gioco delle ombre nato per farmi soffrire. Mi ero innamorato di te, ma quando ho scoperto che sei solo un’illusione. Posso anche dimenticarmi di te.>>
Bakura iniziò a piangere e il cuore di Malik spezzarsi lentamente.
<<Ma che diavolo stai dicendo? Io sono rimasto qui ad aspettarti.>>
<<Credevo di essere uscito dal mondo delle ombre e di essermi liberato da tutte le sue insidie, ma era solo un sogno. Tu sei solo un sogno!>>

Una donna. Alta. Con caratteri tipicamente egizi. Si avvicinò al letto lentamente. Bakura spalancò gli occhi, si spaventò e si interpose tra Malik e la giovane donna. La sua voce era dolce.
<<Ti sbagli Malik. E anche tu Bakura.>>
Bakura strinse i pugni: <<Ma chi sei??>>
<<Non è importante sapere chi io sia. E’ importante aiutarvi.>>
Malik sentiva la fitta di dolore sulle sue spalle. Non credeva di aver mai sofferto tanto in tutta la sua esistenza.
<<Malik, sei in grave pericolo. Come hai notato il male rivuole il tuo corpo. Quei simboli che hai sulle spalle. Li riconosci?>>
Malik disse: <<Ma quali simboli?>>
Bakura intervenne: <<Io so cosa sono.>>
La donna sorrise: <<Malik, Bakura non è un “gioco” delle ombre. E’ il tuo più valido compagno. Lui si trova nella tua stessa situazione. Ora devo andare. >>
<<Aspetta devi spiegarmi….>>
<<Si, infatti dobbiamo parlare…>>.
Un bagliore. Le mani davanti agli occhi per non accecarsi e la donna era scomparsa.
<<Bakura, ma di cosa stava parlando?>>
<<Non ne ho idea Malik…ha detto solo che io sono reale quanto te. Che siamo nella stessa situazione, che significa?>>
<<Non lo so. Devo… devo alzarmi.>>
<<No Malik. Stai qui a riposare.>>
<<Bakura….. stammi vicino stanotte.>>
<<Certo amore…>>
Si abbracciarono e dormirono insieme.

Il risveglio di Malik fu grandioso. Una volta sveglio si alzò in piedi privo di qualsiasi dolore, anzi, sprizzante di energie. Anche Bakura lo era. Non capivano perché ma erano decisamente più forti.
<<Malik…. ti fanno male… i… paesi bassi?>>
<<Non lo so… vieni qua…>>
Malik leccava la bocca di Bakura con dolcezza. Quest’ultimo chiuse gli occhi, con una mano sulla testa del ragazzo ed una sulla schiena. Malik scendeva lentamente sino a baciargli il collo, le orecchie, il petto. Gli levò la maglietta ed il viso di Bakura si colorò di un lieve rosso. Iniziava a respirare con pesantezza. Lo stese nel letto, lo toccò, gli tolse i pantaloni e le mutande. Poi si mise sotto la coperta invitando Bakura a fare lo stesso. Bakura lo baciò e Malik prese la sua mano per portarla nei “paesi bassi”.
<<Secondo te… mi fa male?>>
<<No…>>
La mano di Bakura strinse ciò che emergeva dal bacino del ragazzo il quale emise un gemito di piacere, accompagnato da un brivido che gli fece chiudere gli occhi.
<<Ti piace?>> gli chiese Bakura ormai privo di vestiti.
<<Da morire>> disse Malik che, mettendosi sopra di lui, si tolse i vestiti a sua volta.
Ciò che ne seguì fu qualcosa di immensamente bello che i due aspettavano da tanto.
E che desideravano più di ogni altra cosa al mondo.

Poi si fecero la doccia insieme, ormai sudati e macchiati dalle più varie sostanze organiche reciproche.

Quando uscirono stretti nello stesso accappatoio la donna riapparve dinnanzi a loro.


O.ò o.O

O.O O.O

<<Che… che ci fai tu qui???>>
<<Questa è casa mia! Come ti permetti di entrare così senza permesso??>>

<<(voce allegra)Ah ah ah… Quanto siete carini!!(voce seria) Comunque sono qui per spiegarvi ciò che ieri mi avete chiesto. Sono qui per chiarire tutti i vostri dubbi, le vostre incertezze e darvi il mio più sentito augurio per la vostra relazione e per la futura missione che dovrete svolgere.>>

<<Missione? Ho sentito bene?>>
<<Ma ti sembra il caso di parlare così? Dentro un accappatoio? Andiamo a vestirci. Ti presto i miei vestiti.>>
<<Ok, Bakura….>>

Si vestirono. I vestiti di Bakura erano un po’ attillati sul corpo di Malik e questi contribuivano al suo desiderio di violentarlo nuovamente.

<<Allora innanzi tutto dicci il tuo nome.>> disse Bakura, guardando il suo ragazzo.
<<Il mio nome….eh eh…io non ce l’ho. Ra non mi ha dato un nome e nessun altro mortale può darmelo.>>
<<Che rapporti hai col dio del sole?>>
<<Sono una sua sacerdotessa.>>
<<Dimmi cos’è questa situazione in cui mi trovo.>>
<<Malik. Il tuo corpo apparteneva al mondo reale ed era posseduto da Yarik. La tua anima era nel regno delle ombre. Ci sei fin qua?>>
<<Si.>>
<<Ciò che tu hai fatto è qualcosa di grandioso. Seguendo il filo del destino e uscendo dal cancello del regno delle ombre, hai riempito il tuo corpo di due anime: la tua e quella di Yarik, che lo occupava in precedenza. A questo punto il dio Ra ha potuto giudicare quale delle due anime era più adatta a stare dentro il tuo corpo. Ovviamente ha scelto te, Malik. Perché sei stato fedele al faraone, sei stato leale, onesto e degno di stare sulla terra.>>
<<Per questo che friggevo il giorno del mio ritorno alla realtà?>>
<<Proprio così. L’anima di Yarik si trova esiliata nella parte buia della luna. Ra non poteva controllarla pienamente e così l’ha nascosta lassù. Ma dalla luna Yarik può tentare di riprendersi il tuo corpo. L’unico di cui può impossessarsi nuovamente.>>
<<Stai dicendo che può prendere solo il mio corpo?>>
<<Esatto. Ma c’è una cosa! Può farlo solo se tu sei esposto alla parte buia della luna. Solo le notti di plenilunio tu puoi uscire la notte. Le altre notti non sperare nemmeno di affacciarti alla finestra. Se lui ti ritrova, sarà la fine perché la tua anima starebbe perennemente nel regno delle ombre.>>
<<Perché solo le notti di luna piena?>> chiese Bakura ingenuo,
<<Perché la luce del sole di Ra la occupa pienamente e Yarik non può agire. Ma c’è una cosa che dovete sapere: nelle notti di luna nuova, quando è tutta scura, quando neanche un raggio di sole batte sulla superficie della luna, Yarik può scendere sulla terra.>>


Fine primo episodio

Scrittore: mynameisgatsu
Tempo utilizzato: 1ora
Motivo della composizione: Compleanno di XShade-Shinra
Speranza: che siate vogliosi di scoprire come continua
Saluti: ciao, ciuz, ciau, cho, cha, chu, ciaaao, ciaoooooo…basta…
I miei psicofarmaci: ho smesso…

Note dell’autore.
Mettiamo le cose in chiaro. In origine dovevo scrivere una e UNA soltanto fan fict. Questo sequel avrà un continuo. Choccolat doveva finire così come l’ho scritta però vista l’insistenza di “qualcuno” ho scritto un contorno, un continuo della storia originale. Vi dico la verità: sarò lento nella composizione e pubblicazione in sito poiché sono impegnato in altre migliaia di composizioni tra cui poesie, copioni per il teatro (dove tra l’altro recito), libri, fiction ecc. ecc. Mi scuso in anticipo per eventuali errori di battitura (onnipresenti). E di eventuali discordie con la storia del manga. Spero che non ce ne siano. In fine spero che vi sia piaciuta. E’ davvero di grande spinta per me, se qualcuno dei lettori mi scrivesse. Qualsiasi cosa: complimenti o critiche per me hanno lo stesso valore.
Ricordo a tutti che scrivo yaoi per una grande amica a cui piacciono tanto.
Auguri XShade. Baci a tutti.
Ciao ciao.

 
Continua nel capitolo:


 
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