PROLOGO-IL TERRORE NEI SUOI OCCHI - Capitolo 1° -
Prologo
Il terrore nei suoi occhi
Londra 1800
Ormai è notte.
Niente luna, solo stelle.
Piccoli buchi nel cielo da cui filtra la luce dell'universo.
Sono a caccia.
Seguo il profumo, un profumo di donna.
Apro una finestra.
Una donna con una veste candida.
Candida come la sua pelle.
Dorme.
Non posso lasciarla dormire.
Lei sarà mia.
Entro e compio il mio dovere.
Cerco di non svegliarla, ma ha il sonno leggero.
Apre gli occhi azzurri, impauriti.
I capelli rossicci si muovono mentre lei cerca di sfuggirmi.
La blocco, i miei artigli le penetrano nella carne delle spalle.
Le prendo la testa portandola da un lato.
Mi avvicino.
Apro la bocca.
Affondo i miei canini, bianchi e splendenti, nel suo collo latteo.
Mi cibo di lei.
Mi avvicino alla finestra.
Mi appoggio allo stipite e mi giro.
Non ho lasciato sbavature, solo qualche goccia rossa che si allarga sulla sua veste bianca come funeree rose rosse.
La guardo, fissandola.
Rivivo gli attimi dell'omicidio.
Rivedo il terrore nei suoi occhi...
Il terrore nei suoi grandi occhi blu,
e capisco che è lo stesso sguardo di tutte le mie altre vittime.
Muto in un lupo bianco, come la neve.
I miei occhi di ghiaccio indugiano per la stanza ancora per un attimo.
Mi giro ed esco, perdendomi nella fredda notte di Londra in una cupa serata di novilunio di Novembre. |
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