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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: UN AMORE COMPLESSO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: supersere galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/09/2005 12:36:29

tratto da una storia vera...la storia di un amore che vince le difficoltà
 
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- Capitolo 1° -

Dedicato a N…
…con l’augurio che la sua storia d’ amore sia lunga e felice e che resista ad ogni difficoltà.



UN AMORE COMPLESSO


Mi accingo a raccontare la storia di un amore che col tempo ha subito vari mutamenti, amicizia, affetto, una sorta di lieve amore…poi più nulla per un certo periodo…infine, superando gli ostacoli nuovamente amore.



Karin Wasaki era appena arrivata davanti alla sua nuova scuola, uno dei licei più prestigiosi e rinomati della città e già si sentiva un po’ in ansia. Chissà come sarebbe stata la sua classe…e i suoi compagni…per non parlare dei professori.
Ma, d’altronde, ormai era inutile farsi assalire da tutte quelle paure. L’unica cosa certa era che lei doveva varcare la soglia del liceo…perciò, raccolto il coraggio, Karin decise di prendere come si suol dire “il toro per le corna”. Entrando fu colpita dalla bellezza di quella scuola…una scuola antica…
L’ingresso presentava un ampio atrio con due colonne bianche ai due lati, un pavimento piastrellato color sabbia scura e una scalinata molto larga proprio di fronte che si divideva in due braccia, destra e sinistra, le quali facevano un mezzo giro su loro stesse per tornare indietro e dare l’accesso all’aula magna posta esattamente sopra l’atrio. Splendide vetrate ornavano le pareti dell’ingresso…colori vivaci…rosso, giallo, verde, blu e un’enorme lampadario, anch’esso antico, pendeva dal soffitto.
Due porte, alla destra e alla sinistra dell’ atrio conducevano alle due ali della scuola.
Mentre era ancora ferma in contemplazione Karin fu raggiunta da una donna, presumibilmente sulla quarantina che le si rivolse con tono brusco.
<Classe?>
<…4…F..>
<Corridoio di sinistra, non prendere le prime scale perché sono chiuse per restauro, prendi quelle in fondo al corridoio. La tua classe…vediamo…è la penultima. E adesso sbrigati…sei già in ritardo!>
<G…grazie!>
Karin fece come le era stato detto e un minuto più tardi si trovava davanti alla classe.
La porta presentava un cartello ben leggibile…4F…impossibile sbagliare.
Fattasi coraggio Karin bussò.
<Avanti!>
Aperta la porta si trovo finalmente di fronte alla sua nuova classe. Una donna, sicuramente l’insegnante, era seduta sulla cattedra e le sorrideva amichevolmente.
<Tu sei?>
<Karin Wasaki>
<Wasaki…Wasaki…sì…sei della mia classe. Io sono la professoressa Jiyaki. Prendi pure posto accanto ad uno dei tuoi nuovi compagni.>
Karin diede un’occhiata intorno a sé…notò poi una ragazza bruna, dall’aria simpatica, sorriderle e si decise a sederle accanto.
<Ciao, io sono Kita…ma tu puoi chiamarmi Kita-chan. Tu come ti chiami?>
<Karin.>
<Che bel nome! Allora…Kacchan ti va bene?>
<Certo!>
<Senti Kacchan, tu sei di Tokio?>
<No. Sono di Nagano e tu?>
<Io sono di Hitachi>
<Dì, che ne pensi di questa classe?>
<Mah, è un po’ presto per esprimere giudizi…però mi sembra ok.>
<Speriamo..>
Proprio in quell’istante i suoi occhi incontrarono quelli del ragazzo che le sedeva davanti.
Era un bel ragazzo…bruno, con i capelli sparati e dall’aria simpatica.
<Ciao! Io mi chiamo Ren…e voi?>
<Io sono Karin e lei si chiama Kita.>
<Questo invece è il mio amico Toru>
Il suo compagno di banco, sentendosi nominare si voltò e le salutò.
<Sapete ragazze> continuò Ren <ho l’impressione che quest’anno ci divertiremo un sacco noi quattro.>
Ed infatti così fu…
Tra Ren, Karin, Kita e Toru si formò una splendida amicizia. Ormai si conoscevano bene.
Ren, il playboy incallito, Karin la simpaticona di turno, Kita, l’amante dei Red Hot Chili Peppers e Toru, soprannominato Toro.
Con il passare dei mesi ci fu un avvicinamento tra Karin e Toru…finché un giorno lui si fece coraggio e la baciò.
Cominciò così un periodo molto felice per tutti. Ren stava con una tizia, Karin e Toru si frequentavano e Kita si dedicava ai suoi Red Hot.
E così scherzando scherzando l’anno scolastico era finito.
Toru era stato bocciato.
<Su Toru, vedrai che cambiando scuola ti andrà meglio.>
<Sì…>
<Ehi raga…ci si tiene in contatto quest’estate vero?>
<Certo Ren! Vuoi scherzare? Ti chiamerò ogni volta che potrò!>
<Sì…certo…non fare promesse che poi non mantieni Karin!>
<Ma no! Ti giuro!>
<E va bene! Allora ci si sente…ciao belli!>
E ognuno tenne fede alla propria parola…finché…un giorno…
<Hey, ciao Karin!>
<Ciao Ren! Finalmente ti sprechi tu a telefonarmi! Cosa mi racconti di bello?>
<Ehm…poco fa…mi sono messo con Harue.>
Per Karin fu una sorpresa.
<Davvero? E dimmi, vecchio porco, l’hai baciata vero?>
<Certo! Per chi mi prendi?>
Dentro di sé Karin era contenta per l’amico…ma c’era qualcosa che la disturbava…anche se non capiva cosa. Come quando si mangia un ‘arrosto insaporito con una spezia che pizzica ma non si riesce a capire che spezia sia.
<Ah! Beh…che vuoi che ti dica? Congratulazioni!>
<Grazie!Tu come stai? Tutto bene? >
<Sì, non c’è male..>
<E Kita?>
<Bene anche lei…è al mare.>
<Ah! Senti… adesso ti devo lasciare ma ci sentiamo…ok?>
<Ok...ciao!>

Harue…
Era una sua compagna di classe…una sua amica…era di Hokkaido e il suo accento rendeva evidente la sua provenienza. Da qualche anno si era trasferita a Kobe.
Era anche lei amica di Ren…d’altronde lui era un caro ragazzo…molto dolce e sensibile sotto la maschera di duro.

Beh…quella sì che era una novità.

Stranamente però Ren la chiamò anche il giorno dopo.
<Beh? Cos’hai? Ti manco così tanto? Allora…come va con Harue?>
<Mi ha lasciato.>
<Ma…ma come? Non vi siete messi assieme ieri?>
<Sì…ma ha cambiato idea.>
<Ah! Tu come stai?>
<Mah…bene…non era una cosa seria…>
<Ah...sicuro?>
< Vai tranquilla! Tra una settimana inizia scuola…vero?>
<Ah…poi ieri non ti ho detto niente ma…ti ricordi che prima della fine di scuola…tra me e Toru…insomma…ci piacevamo quella volta.>
<Certo che mi ricordo! Beh?>
<Beh…sono successi dei casini e non ci vediamo più.>
<Che casini?>
<Lui aveva già una ragazza…ed io da stupida mi ero illusa che lui l’avrebbe lasciata…per stare con me. Quando però ho capito che non ne aveva la minima intenzione l’ho smuccato.>
<Hai fatto bene!>
<Beh…dai...ci vediamo a scuola ok?>
<Ok bella ciao!>
<Ciao!>

La settimana passò in fretta.
Quell’anno in classe si presentarono due nuovi studenti: Jiro e Saeko. Erano stati bocciati e, a differenza di Toru che aveva cambiato scuola, avevano deciso di ripetere.
Dei due Saeko fece un po’ più difficoltà ad ambientarsi…era una ragazza simpatica, sempre allegra, a volte addirittura troppo. Purtroppo quando era in imbarazzo faceva la parte della simpaticona finendo per sembrare un’idiota. Diciamo che la sua simpatia spesso era una maschera. Molti infatti la giudicavano male…
Lei se ne rendeva conto e ci stava male…ma più ci stava male più si sforzava di apparire allegra.
In pratica ad alcune aveva dato l’impressione di una persona molto superficiale…che non sa far altro che scherzare.
Karin e Kita che non si erano mai conformate alla massa non lo fecero nemmeno quella volta con Saeko.
La aiutarono ad integrarsi e fecero subito amicizia con lei.
Nel frattempo le cose stavano cambiando anche tra Karin e Ren…
Karin sentiva di provare qualcosa per lui…qualcosa che per il momento preferì tenere per sé.
Verso novembre però accadde qualcosa.
Tra Harue e Ren non c’era stato più niente…
Così Karin si fece forza e cominciò ad avvicinarsi a Ren, a stare di più con lui…finché un giorno si baciarono.
Karin ne fu così felice!!! Ma la felicità era destinata a durare ben poco.
Appena Harue lo seppe scrisse un sms di puro odio a Karin chiamandola con certi appellativi davvero poco cortesi.
Karin ci restò molto male ma, da persona matura, rispose ad Harue che, se davvero pensava quelle cose, avrebbe dovuto dirgliele in faccia il giorno dopo.
Il giorno seguente Harue si tenne alla larga da Karin.
Successivamente Harue, a causa di una serie di problemi personali non veniva più a scuola e si vociferava che volesse ritirarsi dal liceo.
Tra Karin e Ren tutto si era congelato…restava l’amicizia…ma solo quella. E tutto per la stupida gelosia e il capriccio di Harue.
A dicembre Harue si ritirò da scuola.
Nel frattempo Karin stava maturando un’ idea dentro di sé…
A febbraio prese in parte Saeko e Kita e confidò loro che intendeva ritirarsi da scuola.
Le due ragazze ci restarono male ma, dopo che Karin ebbe spiegato loro i motivi che l’avevano spinta a prendere quella decisione furono subito dalla sua.
Karin spiegò loro che in quel liceo non si sentiva realizzata…che probabilmente il liceo artistico era la scuola che faceva per lei.
Così comunicò alla classe che a marzo avrebbe preso parte alla gita ad Hokkaido ma al rientro non sarebbe più tornata a scuola. E così fu…
In gita divise la camera con Saeko e le due si erano organizzate alla grande. Saeko aveva portato la playstation e Karin i giochi…si divertirono, insieme a Kita-chan a prendere in giro la professoressa Jiyaki.
Al ritorno a Tokyo si salutarono…con la promessa di tenersi in contatto.
E così fu…almeno tra Saeko e Karin. Kita-chan era molto impegnata.
Così terminò anche l’anno della 5 e la classe si accingeva a frequentare la 1^.
Durante l’estate ci fu un riposo generale…tranne per Karin che doveva recuperare le materie per trasferirsi al liceo artistico.
A settembre si presentò una nuova studentessa…Aya. In realtà Aya aveva frequentato quella scuola in 4^ ma era stata bocciata(insieme a Toru). L’anno seguente aveva recuperato due anni in uno ed era tornata con la sua vecchia classe.
Scattò una molla e si creò una forte amicizia tra lei, Saeko e Kita-chan.
Durante l’anno della 1^ ci furono un sacco di problemi in classe tra le ragazze…stupide gelosie avevano spaccato la classe in due. Per fortuna con la fine di scuola questi problemi si risolsero.
Karin, nel frattempo se l’era cavata alla grande nella nuova scuola e aveva trovato due buone amiche (Fuka e Mitsuko). Veniva spesso a trovare le sue vecchie amiche…anche perché le due scuole erano vicinissime.
Finito anche l’anno della 1^ la classe si accingeva a passare in 2^…tutti erano molto emozionati.
L’estate trascorse in piena tranquillità e saeko era dedita a studiare per prendere la patente.
Poco prima dell’inizio di scuola Saeko ricevette una telefonata da Karin.
Lei e Ren si erano messi insieme.
Saeko si senti veramente felice nell’ apprendere questa notizia.
Nonostante le difficoltà che sii erano presentate e la lontananza, alla fine Karin e Ren si erano messi insieme….
……e adesso vediamo come va a finire…
…la partita è ancora aperta!

P.S.
Questa è una storia vera che dimostra come siano complicati i rapporti umani e la vita di classe.
Inoltre volevo scusarmi con N. per averla citata spudoratamente nel mio racconto, puntualizzando però che questa storia è stata scritta per non dimenticare tutto quel che è successo prima di arrivare a dove siamo adesso…di lottare per ciò che si vuole.
 
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