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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Tokyo Crazy Paradise
Titolo Fanfic: CRAZY LOVE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sappe galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/09/2005 10:47:01 (ultimo inserimento: 28/09/05)

una storia d`amore che mischia azione e sentimenti.
 
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STRANI SENTIMENTI
- Capitolo 1° -

Questa fanfic parla di una storia che qui in Italia è stata interrotta al numero sei perché non vendeva, nonostante la storia sia bellissima e l’autrice Yoshiki Nakamura bravissima nei disegni. Siccome a me piace molto ho deciso di continuare a modo mio un finale, come mi piacerebbe che fosse.

Breve sintesi: Ryuji è il giovane capoclan di una famiglia di yakuza che ha perso recentemente suo padre a causa di un complotto di un clan avversario. Tsukasa ha perso di recente anche lei i genitori, che erano poliziotti, a causa degli yakuza, e per questo li odia con tutto il cuore. Tsukasa si finge un uomo per evitare gli stupratori e, per estinguere un enorme debito, è costretta a fare la guardia del corpo di Ryuji. Piano piano i due si accorgeranno di volersi bene ma nasceranno delle complicazioni. Asago, promessa sposa di Ryuji, ne è una delle cause, come il giovane poliziotto invaghito di Tsukasa di nome Akira. La storia qui sotto riprende dagli ultimi dialoghi ascoltati da Tsukasa da Asago e Kamo-san.


“Ho lasciato il testo di inglese inserito nel computer dell’aula” parla tra se Tsukasa dirigendosi verso la 2-O “Ah, già! Non sarà chiusa a chiave?!” Fa per entrare quando sente delle voci nell’interno “…La prego…Signorina Asago!” “Eh?! Questa voce…” “…Per Sandaime (Ndsappe modo in cui viene chiamato Ryuji dai suoi sottoposti) Tsukasa è un’amica del cuore…Una cosa del genere si può trovare al massimo una volta nella vita…Per favore…Non tolga Tsukasa a Sandaime!” “…Un’amica del cuore…?!” Asago rise sprezzante “…Non farmi ridere…Credi che possa esistere l’amicizia tra un uomo e una donna?! Chi può garantirmi che i sentimenti di Kozuki non cambieranno…?! (Kozuki è il cognome di Tsukasa) Com’è possibile avere la garanzia che quella non incomincerà mai a guardare Ryuji…Come un uomo, da un punto di vista particolare?!” Tsukasa rimane impietrita “…Cos…Co…Sa…?! Che cavolo… Sta dicendo…?! Asago… Di cosa…diavolo…Stanno parlando?!” “Sandaime… Ha scelto lei…Il prossimo mese…ci sarà…Pure l’annuncio ufficiale del vostro fidanzamento…Ormai…Sandaime…E’suo…” “…Eh…?!”

“Che tristezza…” pensò Tsukasa nel cortile della scuola osservando gli alberi intorno a lei “…Sono tutti sfioriti…” Sbuffando si sedette sulla terra umida “…Ryuji…” una lacrima veloce gli scese dalla guancia “…Perché non me lo hai detto? E’ per questo che mi eviti? Non ti fidi più di me? Non sono più tuo amico? (Tsukasa è abituata a pensare a se stessa come un uomo Ndsappe) Non conto davvero niente per te?!” ripensò a come era scappata dal corridoio in lacrime e si vergognò di se stessa “Non mi ero mai comportato in modo così stupido… Chissà perché me la prendo tanto…” Si alzò in piedi di scatto e decise che sarebbe andata un po’ a zonzo per tirarsi su di morale “Tanto che gliene importa a quello stupido yakuza? Per lui sono solo un parapallottole…” Questo pensiero però non fece altro che demoralizzare la sua intenzione di tirarsi su di morale. Girando in qua e là per le strade vedeva vetrine di vestiti, giochi, musica e pasticcerie in cui non sarebbe mai potuta entrare per via dell’enorme debito che aveva con Ryuji. Si sentiva veramente depressa quando, mentre stava guardando una vetrina, una mano le afferrò la spalla. Lei si girò di scatto. “Dove diavolo eri finito? Ti ho cercato dappertutto…” Improvvisamente lei si sentì invadere da una rabbia cieca “Che te ne importa dove vado?!” “Sei la mia guardia del corpo, vedi di svolgere bene il tuo lavoro…” “Certo, perché l’unica cosa per conta per te è il clan…” “…”.
Per tutto il tragitto in macchina mentre tornavano a casa stettero in silenzio, fissando uno da una parte e uno dall’altra. Poi Ryuji si voltò “Perché ti sei arrabbiato?” “Non sono arrabbiato” “…” “Sai, potevi dirmi senza problemi che ti stai per fidanzare ufficialmente con Asago. Sono o non sono tuo amico?” Detto questo Tsukasa si voltò e lo guardò dritto negli occhi. Ryuji non sapeva che rispondere. Come aveva fatto a scoprire che si sarebbe fidanzato ufficialmente con Asago il mese dopo? E soprattutto perché lo guardava con degli occhi tristi come se lo avesse tradito? “Sono io che ho sbagliato?” pensò Ryuji “Ho sbagliato a non dirglielo? Ma lui sa che faccio tutto questo solo per il bene del clan e se dipendesse da me non ci penserei nemmeno morto a fidanzarmi con lei? Di sicuro l’ha capito. Ma allora perché fa il muso?” Decise di chiederglielo in un momento più opportuno.
Tsukasa intanto stava pensando a sua volta “Ma perché mi comporto in modo così strano? Mi sto comportando come una femminuccia. Coraggio, non devo perdermi d’animo e devo restare allegro! Ma perdersi d’animo per cosa?!?” più pensava, e meno capiva il suo comportamento “Sarò mica geloso?!” si voltò verso Ryuji e guardò il suo bellissimo volto paragonabile a quello di un modello, la sua espressione adulta e sensuale, i suoi occhi freddi e indagatori… “Naaaa…”
Arrivarono nella casa del clan dove li stava aspettando Asago “Ryujiiiii!!! Amoreeee!!! Bentornatooo!!!” E gli buttò le braccia al collo. Tsukasa in quel momento la odiò senza comprenderne il motivo. E mentre Ryuji era costretto da Asago a andare a prendere un tè con lei nella veranda, Tsukasa rimase lì senza sapere cosa fare.

 
Continua nel capitolo:


 
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