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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: La Stirpe delle Tenebre (Yami no Matsuei)
Titolo Fanfic: SANGUE DI TENEBRA
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: stella14 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 30/08/2005 15:31:30

strane e terribli morti si susseguono nel kyushu..tsuzuki e hisoka sono mandati ad indagare.con loro un nuovo partner....
 
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MORTI MISTERIOSE E INCONTRI INASPETTATI
- Capitolo 1° -

Un sottile refolo di vento giocava serafico coi petali dei ciliegi. Nel Meifu era una bella giornata di sole,abbastanza tiepida e ben ventilata. Nessuno sarebbe riuscito a resistere a quell' invito al gioco,al dolce far niente...ma qualcuno era costretto a farlo.
Il buio regnava in quella stanza,interrotto solo un rettangolo di luce sulla parete. Una donna giaceva morta sulle rive di un fiume..i suoi capelli corvini si spargevan sulla superficie cristallina come una ragnatela..gli occhi di velluto eran fissi a contemplare un cielo che oramai non potevan più vedere. Il viso,un tempo di gran bellezza, sfigurato in un espressione di angoscia,di terrore..quasi di stupore.
E poi..lo scempio. Il ventre della giovane era lacerato,completamente aperto a mostrare le bianche ossa del bacino..la colonna vertebrale..gli organi sparsi un po' dappertutto..il torso scarnificato a mostrar la cassa toracica,un polmone ormai sgonfio infilzato su una costola.
Due paia d' occhi, di colore così differente,viola e verde, fissavan scene di quel tipo da almeno mezz' ora. Tutte così le vittime..questa era ormai la decima.
- Anche se sparsi un po' ovunque,gli organi pare ci siano tutti..o meglio,tutti tranne uno..il cuore- disse Watari da dietro il proiettore
-E non solo quello..-aggiunse Tatzumi - abbiamo provato a rintracciare l' anima delle vittime,ma queste sembrano scomparse. Non disperse o smarrite...è come se non fossero mai esistite-
Con un sordo clik l' immagine scomparve,portandosi addietro tutto il suo orrore, e la luce invase la stanza, abbagliando chi si trovava al suo interno.
Hisoka si mosse a disagio sulla sedia. Chi doveva aver compiuto quelle orrende azioni doveva essere un folle.Si schiarì la gola "Quindi noi dovremmo recarci sul posto e cercare di capire chi commette questi sadici omicidi,giusto?" Tatzumi annuì,mettendosi a posto gli occhiali
-Bene. Allora è meglio se ci rechiamo subito sul posto. Prima cominciamo, prima finiamo!-disse risolutivo il ragazzino
-Sì! Così,visto che è ora di merenda,potrò comprarmi una torta di mele!-esordì a sproposito Tsuzuki
Hisoka sbuffò e si avviò fuori dalla porta,seguito dal partner che,scodinzolante,pensava già al suo amato dolce
-Aspettate-disse il segretario
I due si fermarono.
-secondo il Capo Konoe, e secondo anche il grande Re Enma,questa è una missione molto pericolosa..più di qualunque altra abbiate fatto., e per questo hanno deciso di darvi un supporto-
I due lo guardarono perplessi
- Sul posto è già presente uno Shinigami..si chiama Akira. .è con noi da poco,prima lavorava in un altro ufficio. Secondo le informazione dovrebbe avere più o meno la tua età Hisoka. Credo che l' abbiano scelto per qualche dote speciale..non so. Vi abbiamo prenotato una stanza da tre in un alberghetto in periferia. Il vostro collega si trova già lì, lo conoscerete questa sera stessa, a meno che non succeda o non sia già successo qualcosa..-
-Conoscendoti sarà un buco pieno di topi..speriamo che almeno si mangi bene..-mugugnò Tsuzuki
-Tu non sai pensare a nient' altro che a cibo..scemo!-lo rimporverò Hisoka
-E non lamentarti..è già tanto che ti paghiamo noi le spese d' albergo,visto tutti i danni che devi risarcire all' Enma-Cho!-
Per lo shinigami dagli occhi viola fu come un colpo allo stomaco"perchè devi sempre ricordarmelo..sei cattivo!"
Hisoka lo guardò e dovette nascondere un piccolo sorriso..dopotutto era piacevole averlo come compagno..con lui si sentiva protetto,al sicuro..
I due ragazzi uscirono dalla stanza e percorsero il corridoio. Lo sguardo smeraldino di Hisoka si soffermò sui ciliegi in fiore che s' intravedevan dalle finestre e una fitta gli attraversò il cuore. Forse,anzi sicuramente, era l' unico a cui i ciliegi non portavano gioia ma dolore, i petali che volavan leggeri nell' aria non ricordavano fatine che si rincorrono ma un anima ferita dispersa nella notte, il profumo non ricordava l' allegria della primavera ma l' aroma stesso della morte.
Tsuzuki si accorse del travaglio interiore del ragazzino e gli poggiò una mano sulla spalla. Stranamente questi non fece nulla per spezzare il contatto fisico,anzi,cercò di concentrarsi sul peso delicato che gravava sulla sua spalla..seppur scemo,quell' uomo riusciva sempre a farlo star bene.

Il tiepido vento serale scompigliava i biondi capelli di Hisoka.
Il ragazzino camminava per una via, le mani in tasca,quasi dimentico della presenza al suo fianco. Gli splendidi occhi verdi guardavano il cielo che, seppur dominato dal blu della notte,rimaneva striato d' oro dove il sole stava tramontando. Sembrava quasi che il giorno non volesse darla vinta alle tenebre.
Era completamente assorto in quella visione. Fissò le stelle e le collegò tra loro, formando una specie di triangolo storto. Quell' azione catapultò la sua mente nel passato..in un passato non troppo lontano.
Stava sdraiato sulla soffice coltre erbosa,le mani sotto la nuca..era piena estate e le uniche cose che aveva la forza di indossare erano dei calzoncini. Il cielo era meraviglioso...sembrava un enorme lapislazzulo.
-Guarda Hisoka..quel gruppo di stelle non sembra un coniglietto?-
La sua attenzione si spostò sulla ragazzina stesa la suo fianco..aveva un anno in meno di lui,la stessa pelle chiara,gli stessi capelli biondi.
-E a te cosa sembra invece?-chiese fissando con gli occhi blu il biondino
-Non sò..sei tu quella fantasiosa Kasey-
La ragazzina lo guardò imbronciata " Perlomeno fai finta che ti tinteressi giocare...non te ne importa nulla di stare quì con me, vero fratellino?"
-Non dire stupidaggini..mi fa immensamente piacere passare un po' di tempo con la mia sorellina!-
la ragazza sorrise contenta e si accoccolò al fianco di Hisoka " Ti voglio tanto bene.."
Il biondino la fissò amorevolmente. Quel piccolo fiore era il frutto dell' unione di suo padre con la donna che amava.Era solo colpa della tradizione se la mamma di Kasey era dovuta andare via, portando con se la bambina..Nagare era promesso fin dalla nascita a Rui e non poteva farci nulla.
Forse era per questo che lo trattava così male....sua sorella non lo sapeva che il padre lo rinchiudeva nello sgabuzzino..che quella maledetta empatia lo faceva impazzire. Non poteva avere nessuno contatto fisico con nessuno...tranne che con lei. Stranamente le sue emozioni non lo travolgevano come succedeva con gli altri..anzi,era quasi un calmante.
Un fruscio annunciò l' arrivo di qualcuno
-Ecco dove eravate..venite, è ora di cena..- disse pacifio Nagare e prese in braccio la piccola.
Hisoka si ritrovò a guardarlo con odio °Guardatelo..fa tutto il carino perchè c' è quì Kasey..non aspetta altro che se ne vada,che torni da sua madre, per sfogarsi su di me...°
Un leggero tocco sulla spalla lo riportò al presente. Tsuzuki lo guardava interrogativo, i profondi occhi viola veleti di turbamento
-Che hai? Sembri distratto..sei sicuro di stare bene?-
-Certo! Guarda che non ho più bisogno della balia!-
Il moro sorrise..aveva un carattere così ribelle..ma in fondo lo sapeva che gli voleva bene, a modo suo.
-Va bene..va bene..non ti scaldare! Comunque volevo avvertirti che siamo arrivati..- ed indicò l' edificio che gli stava di fronte.
Era un enorme casolato,doveva avere almeno nove piani. Come si aspettavano, non era di certo uno degli Hotel di ultima generazione, ma non era neppure così male. Diciamo che sorpassava di poco le loro aspettative.
I due entrarono e si ritrovarono in un ampia sala. Di fronte a loro stava la receptions mentre a destra e a sinistra c' erano delle poltroncine davanti a dei camini. Vista la temperatura,erano ragionevolmente spenti, ma molti posti erano ugualmente occupati. Tsuzuki si guardò attorno con occhi stupiti ( o stupidi, decidete voi Nd Stella Uffa..perchè sempre a me...Nd Tsu), poi si avvicinò gioviale alla portiera.
-Scusi,ci dovrebbe essere una prenotazione a nome nostro...la camera dovrebbe essere già occupata da un nostro amico-
La donna guardò sul registro e sorrise educatamente
-Certo...la camera è la numero 20-
-Ci potrebbe dire dove si trova il nostro amico?-s' intromise Hisoka
- La signorina Akira dite?-
I due rimasero sconvolti. Signorina? Quindi si trattava di una donna..dannato Tatsumi,li aveva ingannati parlando sempre al maschile..come si faceva a dormire nella stessa stanza di una donna? Hisoka fu il primo a riprendersi dallo shok "hem..sì..sapreste dirci dov' è adesso?"
-Certamente..è seduta nella sala a destra-
Il ragazzo, imprecando fra i denti, trascinò verso la sala in questione il compagno, che sembrava non connettere.
°una donna...una donna...questa Tatsumi me la paga, e anche cara...ma coma si può..una donna!°
Si fermò dietro ad una poltroncina che sembrava accogliere una donzella e chiese " Sei tu Akira?"
La ragazza si voltò e rispose con un sì...ma Hisoka era rimasto pietrificato.
Quella ragazza...quella ragazza era l' esatta copia di Kasey...la pelle era molto più pallida di quanto ricordasse, ma i capelli erano biondi,raccolti in una treccia e qualcuno, ribelle come sempre,sfuggiva dagli elastici. Ma gli occhi...gli occhi..non poteva sbagliarsi, erano di un intenso blu cobalto ma intorno alla pupilla erano di un fantastico azzurro ghiaccio. Era sempre stata una particolarità di Kasey..quando era nervosa o preoccupata,l' iride si schiariva al centro...quando era furiosa o spaventata l' intera area diventava di un azzuro così chiaro che rasentava il bianco.
Anche la ragazza guardava Hisoka stralunata..aveva le mani alla bocca e pareva non poter credere ai propri occhi.
-Ka...Kasey?..- disse titubante...tutte le emozioni che teneva dentro sembravano sul punto di rompere l' argine..ma non poteva permetterlo..voleva bene a Tsuzuki,con lui si era mostrato molte volte per quello che era veramente, gli aveva rivelato quello che aveva nel cuore,ma questa volta non voleva sembrare debole.
Ma non potè nulla quando l' altra, con gli occhi lucidi,assentì e sussurrò un emozionato "Hisoka..."
Il ragazzo l' abbracciò e,nonostante tutti i suoi sforzi,lacrime lucenti gli scivolarono sulle guance,mescolandosi a quelle della ragazza
-Sorellina...sorellina-
-Oh, fratellino caro...e io che pensavo di averti perso per sempre-
Tsuzuki osservava paternamente la scena,lasciando ai due l' intimità famigliare di cui avevano bisogno. Poi,quando il grosso della commozione fu passato,abbracciò da dietro i due giovani e li condusse alla camera

 
Continua nel capitolo:


 
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