CAPITOLO AUTOCONCLUSIVO
- Capitolo 1° -
Eccomi qui con una nuova ff!
Voi: non fai meglio ad aggiornare l’altra?!!
Io: sigh...
Era l’ora del tramonto.
L’ultimo sole della giornata illuminava un piccolo villaggio dalle case di legno.
Poco più in là, nel bosco, davanti al possente Goshimboku, c’era una ragazza dai capelli corvini.
Incurante del fatto che ormai stava diventando buio, la ragazza fissava con occhi pieni di lacrime una lapide.
<Inuyasha... perché l’hai fatto?...>
Naraku era stato sconfitto, ma ormai non c’era nulla per cui essere felici...
-flasback-
Inuyasha e gli altri camminavano alla ricerca di Naraku e delle schegge della sfera.
L’inuyoukai e Kagome avevano litigato, come al solito, e ancora adesso si guardavano in cagnesco. Gli altri sospiravano. Shippo pensò:”Se solo Inuyasha si decidesse ad ammettere che Kagome gli piace...risolveremmo un mucchio di problemi...accidenti a lui!”
Ad interrompere i suoi pensieri giunse un grido di Inuyasha:< Naraku! So che sei lì! Avanti, vieni fuori!>
Sguainò la Tessaiga e con un Kaze no Kizu tagliò alcuni alberi, portando allo scoperto una figura coperta da una spessa pelliccia da babbuino.
<Ah ah ah, Inuyasha... hai deciso di morire? Questa sarà la vostra ultima battaglia...>
<Tsk!> Inuyasha lanciò un altro Kaze no Kizu in direzione di quello che era stato il brigante Onigumo, che però lo evitò in un salto.
<Tutto qui quello che sai fare?>
Approfittando di quell’attimo di distrazione Kagome lo colpì con una delle sue potenti frecce, che lo divise in due.
<Dannata... la pagherai...>
Dal suo corpo si sprigionò una nuvola di soffio corrosivo molto potente, che oscurò a tutti la vista.
Inuyasha si tolse la parte superiore del suo kariginu e la lanciò a Kagome perché la proteggesse; così facendo venne ferito in più punti.
<Ah ah Inuyasha! Pur di salvare la vita a quella stupida donna moriresti, vero?>
<Tsk!> fu il solo commento dell’inuyoukai. Quel giorno il demone era particolarmente irritante.
Miroku fece per aprire il foro del vento, ma come sempre la nuvola di Saimyosho (si scrive così? nd) apparve alle spalle di Naraku, così fu costretto a richiuderlo.
Il demone loro nemico intanto pareva aver cercato di rigenerarsi, ma anche così si vedeva che doveva essere particolarmente provato.
Inuyasha tentò un altro Kaze no Kizu, che questa volta venne evitato per un soffio.
<Io non sarò mai sconfitto...> disse Naraku.
<Io invece pensò di sì!> gridò Sango lanciandogli il suo Hiraikotsu.
Il colpo staccò di netto la testa dello spettro.
Kagome stava per scoccare la freccia ricevuta da Kikyo, quando dalla testa di Naraku partì un colpo di luce diretto alla ragazza. Inuyasha pensò:”Maledizione, è troppo lontana...non riuscirò mai a deviare il colpo...”
Kagome chiuse gli occhi preparandosi a ricevere il colpo; poi, sentendo che non arrivava, li riaprì.
Subito li sbarrò per il terrore: Inuyasha giaceva riverso a terra davanti a lei. Aveva ricevuto ilm colpo al posto suo.
Naraku, ormai molto indebolito, non ce la faceva a rigenerarsi, ed anche il nugolo di insetti velenosi alle sue spalle era sparito.
Miroku ne approfittò per aprire il foro del vento. un attimo dopo Naraku era scomparso.
Kagome non lo vide. Si era avvicinata a Inuyasha e lo aveva preso tra le sue braccia.
Gli disse, con gli occhi pieni di lacrime:<Inuyasha...perchè l’hai fatto? Perché?>
Lui le sussurrò in risposta:<Perché...ti amo,Kagome...> Kagome tra le lacrime disse:<Anch’io...>
Inuyasha spalancò gli occhi, poi sorridendo le disse:<Grazie...>, e le mise una mano tremolante sulla guancia. La ragazza appoggiò una mano sulla sua.
Un attimo dopo Inuyasha chiuse gli occhi, e la sua mano cadde inerte. Il suo rosario si spezzò...
Kagome piangendo disperata lo strinse più forte e disse:<Il rosario... non è possibile...>
Mesi prima la vecchia Kaede le aveva spiegato che nemmeno lei conosceva a fondo quell’oggetto.
Le uniche cose che sapeva era che si sarebbe tolta solo quando colui che la portava fosse morto, e che aveva un potere speciale, ma non era a conoscenza di quale fosse...
<Non può essere morto!>
-fine flashback-
Kagome si era rannicchiata contro la lapide.
Il sole era ormai tramontato e cominciava anche a fare un po’ freddo, così lei si era coperta con il kariginu di Inuyasha, che poco prima teneva tra le mani.
<Inuyasha...>
Una lacrima cadde sul kariginu.
Improvvisamente s’alzò una fitta nebbia che con il suo manto coprì ogni cosa; poi Kagome sentì una voce familiare chiamare il suo nome. Subito si mise in piedi, e dopo pochi istanti vide una figura sbucare dalla nebbia.
<Inuyasha!> gridò, ed andò a gettarsi tra le sue braccia.
All’inizio sentì freddo e privo di vita, poi però tornò caldo come sempre.
<Perché mi hai protetta? Tu...non dovevi morire...> lo rimproverò dolcemente Kagome, con il volto nascosto nel suo petto.
<Te l’ho già detto...perchè ti amo, Kagome...>la strinse più forte <Grazie...però sono morto felice...perchè sono riuscito a salvarti...>
Rimasero un poco abbracciati, in silenzio, poi Inuyasha disse:<Mi dispiace, ma ora devo andare...Però non piangere, Kagome. Un giorno ci rivedremo, e allora sarà per sempre...>
<Sì...per sempre...>
Detto questo sparì, e con lui la nebbia.
Kagome, di nuovo sola, guardò un ultima volta la lapide, e mentre se ne andava pensò:
“Già...un giorno...saremo di nuovo insieme...per sempre...”
Fine
Allora, vi è piaciuta? Vi prego, siate clementi con il mio povero cervello munito di due soli neuroni che si rincorrono...
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